Una coppia bisex vera

Eravamo in giro in per una vacanza breve, una settimana sola. Volevamo che fosse intensa però.
Mi ero dato un gran da fare a contattare coppie con largo anticipo ed ero riuscito a fissare un mezzo appuntamento con una coppia bsx.
Noi avevamo affittato una casa e potevamo ospitare.
Dopo qualche messaggio questa coppia con la quale eravamo in contatto da tempo ma, per la lontananza, mai conosciuta carnalmente, finalmente ci conferma.
Arriviamo venerdì. Mandato indirizzo e ok. Tutto a posto!!! Sono bsx tutti e due. Avevo detto loro che ci piace che i nostri ospiti prendano l'iniziativa...
L'ansia dell'attesa inizia a salire.
Ore 18,30 puntuali come un freccia rossa arrivano.
Lucia è decisamene in carne, Giorgio più snello e simpaticamente artistico, più o meno nostri coetanei.
Entrano, li faccio accomodare in sala e intanto la mia Silvy si prepara.
Due convenevoli e lei mi guarda e dice: "posso?", e senza aspettare si toglie una specie di mantella rivelando l'intimo sotto e il suo seno prorompente.
Arriva Silvy eroticissima abbigliata con una lingerie da sballo, e Lucia, senza dire ne a ne ba, le si avvicina la bacia e le infila una mano là sotto.
Io e Giorgio proviamo un sussulto e mi rendo conto che, come a me, anche a lui sta montando una erezione istantanea.
Queste due donne in carne che si baciano e si masturbano da sopra le vesti ci fanno impazzire; Lucia sempre intraprendente, armeggia ben bene là sotto, e si rende conto che Silvy ha le crotchless, non ci pensa due volte, si toglie la gonna rivelando il suo inguine depilato burroso e candido, si abbassa, le allarga le gambe, e comincia a leccarla furiosamente; Silvy si lascia sfuggire dei gemiti di piacere che fanno diventare le nostre erezioni quasi dolorose. L'atmosfera si sta surriscaldando e si sta riempiendo degli aromi del sesso.
Lo so, lo vedo dal pacco di Giorgio sempre più gonfio, lui mi vuole.
Non lo faccio attendere oltre mi avvicino a Giorgio che è seduto, gli metto una mano sul suo arnese infuocato, lo sento pulsare da sopra i pantaloni e già me lo immagino nelle mie mani.
Giorgio non esita, mi slaccia la cintura abbassa la zip, mi abbassa le mutande e me lo prende subito in bocca; è calda, vellutata e la sua lingua guizzante si arrota attorno al mio glande. Estasi.
Avevo chiesto che prendessero l'iniziativa e non si sono tirati indietro! Fortissimi.
Si però ormai eravamo troppo lanciati. Non volevo che finisse subito, allora mi stacco da Giorgio col mio amico che svetta al di fuori delle mutande ancora non calate completamente e dico "andiamo in camera?"
Le due donne, Lucia dal basso verso l'alto, mi guardano tra una gemito e l'altro con aria come dire ma perché non vai a rompere da un'altra parte?
E va be, ma dai, sul letto stiamo meglio.
Andiamo in camera da letto, Lucia apre una borsa e ne estrae una cerata e un lenzuolo, la aiuto a stenderli sul letto e si sdraia a gambe larghe. Un chiaro invito al quale non mi sottraggo, infilo la testa tra le sue gambe comincio a titillare con la lingua il suo bel clitoride che è già duro e ritto, quasi un piccolo uccello.
Passo la mia lingua su tutte le sue grandi labbra, mi intrufolo nella sua vulva e sento colare il suo succo sulla mia lingua, che poesia!
Butto un occhio e vedo che Giorgio sta baciando Silvy mentre, in piedi, la masturba; quelle crotchless sono molto erotiche. Lui è ancora vestito ma dai suoi pantaloni spunta il suo cazzo turgido, lui non lo sa, ma questa cosa per Silvy è irresistibile. Lei si china e lo prende in bocca, lo succhia avidamente e lui, quasi, non si regge sulle gambe. Mi avvicino e lo bacio in bocca mentre il suo cazzo è nella bocca di Silvy, poi mi chino e lo succhio assieme alla mia lei; mi piace sentire la mia lingua che si incrocia con quella di Silvy e raccoglie quello che da Giorgio sta già uscendo.
E' solo una anteprima. Ho un programmino in mente.
Ma Lucia non è felice da sola e allora torno da lei, un'altra bella succhiatina a quel clitoride sfacciato e poi la penetro.
Alla missionaria.
Capisco che non ne può più, la sua voglia di cazzo la sta sopraffacendo.
Voglio diminuire la tensione dell'orgasmo ormai pronto ad esplodere.
La giro, la prendo da dietro, le infilo un dito nel secondo canale, pochi colpi e di nuovo alla missionaria, mi fermo, aspetto, lei geme forte, più forte, riprendo a martellarla e, con un gemito che sembra un urlo la sento inondare il mio cazzo con un liquido tiepido e setoso.
Ha squirtato, una pozza di piacere si allarga sotto di noi.
Ecco perché la cerata. Si conosce bene la cara Lucia.
Deliziato, ma ancora carico la lascio a godere il rilassamento del suo orgasmo e vedo che Giorgio sta sbattendo Silvy gambe sulle spalle, bene, mi stacco un attimo e bacio la mia donna con amore mentre lui la scopa come si deve; poi mi sdraio vicino a loro, il mio viso sul monte di venere perfettamente depilato di Silvy. Alzo lo sguardo e incrocio gli occhi di Giorgio, intesa immediata. Lo tira fuori e lo appoggia alle mie labbra che si schiudono dolcemente accogliendolo poco alla volta, stringendolo leggermente, è un attimo e sento il fiotto copioso del suo sperma caldo e lussuriosamente setoso che mi inonda la bocca.
Lo trattengo qualche secondo e poi lo lascio uscire facendo colare il frutto del suo godimento sulla vulva di Silvy, lui si abbassa lentamente, dolcemente, quasi in trance e ripulisce Silvy dal suo stesso nettare.
Io sono ormai arrivato al limite massimo, mi avvicino alla bocca di Lucia e la lascio leccare il mio cazzo, Silvy si avvicina in ginocchio sul letto e comincia a baciarmi con amore e passione, Giorgio si avvicina anche lui, ancora quasi in trance e inizia anche lui a leccarmelo facendolo scomparire a turno nelle loro bocche; non duro molto e con un guizzo delle loro lingue esplodo; si baciano con il mio sperma in bocca e poi tutti e due vengono a baciarmi con quel sapore ancora ben presente.
E' stato un crescendo Rossiniano di sesso e passione, di orgasmi e baci.
Stremati cadiamo sul letto e li rimaniamo per un tempo cha sta tra il sempre e l'infinito, per poi alzarci e andare a farci una meritata mangiata di pesce al ristorante che avevamo provvidamente prenotato.
N.d. A. Il racconto è basato su una storia vera anche se arricchita con qualche fantasia e i nomi sono inventati.