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Questo racconto é nato da un fatto vero e si é sviluppato poi in una fantasia nata pedalando sulla mia bici da corsa sulle salite verso S. Pantaleo e Abbiadori, fantasticherie che mi hanno impresso nuove forze nei muscoli ( chiamamolo sexdoping….).
Lascio alle vostre fantasie il distinguere tra vero e fantastico!

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Francesca era sdraiata a pancia in giú sulla spiaggia e si crogiolava sotto il caldo sole settembrino, dopo essere stata incremata da Luigi.
Le sue morbide mani avevano spalmato la crema solare sulla schiena con dolci carezze, indugiando molto piú del necessario sul fondoschiena e sui glutei.
Le dita leggere avevano spalmato la crema anche nella fossetta, accarezzando lentamente con leggeri movimenti rotatori anche il buchino secondario…….e spingendosi sino alle grandi labbra.
La titillazione del clitoride aveva poi portato Francesca a uno stato di fibrillazione piacevolissima.

Queste dolci sensazioni erano state brutalmente interrotte dal “trintrin” della suoneria dell’I-Phone, che avvertiva dell’arrivo di un messaggio.

“Ciao Paola,per questa sera avrei preparato del buon pesce…dolce musica….luce soffusa ….spero ardentemente che tu sia libera per condire il tutto con tante coccole e………,fammi sapere,Franco”

Rimasta sorpresa e divertita da questo messaggio spedito evidentemente al numero di telefono sbagliato, dopo un breve ripensamento, lei rispose cosí,

“ Ciao Franco, sono Francesca e non Paola. Il tuo messaggio é molto malizioso e tenero e mi dispiace di non essere io la fortunata Paola. Comunque vedi di rimandarlo al numero giusto e di stare piú attento la prossima volta. Bye bye, F.”

Neanche cinque minuti dopo squilla il cellulare ed una voce maschile, calda e simpatica, si scusa del pasticcio del messaggino e,al momento del congedo, butta giú lí la domanda di dove lei si trovasse.
Al sentire “alla spiaggia..xx”,lui si mette a ridere e le dice di essere in quell momento a “xy”, non lontano da lí, guarda,guarda…..come é piccolo il mondo. Comunque si salutano dopo alcune chiacchere sul piú e meno .
Francesca stava raccontando l’avvenimento a Luigi, sdraiato vicino a lei, e si sentiva ancora come piacevolmente stordita dal casuale contatto con lo sconosciuto quando…..”trintrin”,nuovo messaggio in arrivo.

“ Ciao fascinosa Francesca, ho parlato con Paola , a cui ho raccontato quanto ci é successo, e lei, stuzzicata e incuriosita non poco dalla casualitá della faccenda, mi ha proposto di invitarti stasera,con il tuo uomo, a un’aperitivo ,cosí per conoscerci, saluti Franco”

A questo punto anche Luigi si era, come dire, “scaldato” e ha subito segnalato la sua disponibilitá e curiositá.
Andarono a casa e , come per un presentimento, si prepararono con particolare cura per l’incontro.

Lui, sbarbato e profumato leggermente con Acqua di Gió, lei con maglietta di pizzo che lasciava vedere e non vedere i suoi bellissimi seni e una gonna aderente appena sopra il ginocchio, profumata con Dune si sedettero a un tavolino defilato in un caffé del centro. L’attesa non fu lunga perché puntualissimi comparvero loro…..
Carini, piú o meno della stessa etá, lei formosetta e sensuale, in camicia bianca,che copriva a fatica il perfetto,prorompente seno, trattenuto da un bel corpetto di pizzo, gonna beige,attillata quanto basta, e sandaletti col tacco, che mettevano in evidenza le belle gambe abbronzate, lui , bell’uomo, pantaloni leggeri, camicia di lino , e uno sguardo attento, vivace e simpatico.
Sin dal primo sguardo scattò una simpatia reciproca e man mano che parlavano, scoprendo interessi e passioni in comune, scese tra di loro una tensione positiva che saliva di minuto in minuto.
Gli sguardi erano sempre piú intensi e maliziosi finché Paola non propose di andare tutti a casa di Franco a mangiare uno spuntino……….

Arrivati a casa, Franco fece accomodare tutti sul comodo e avvolgente divano,mentre si dava da fare per rendere l’atmosfera piú intima.
Le luci del salotto erano soffuse e avevano acceso delle candele che creavano una bella atmosfera intima, dallo stereo uscivano i caldi suoni del sax di Ben Webster , della voce di Sadé e di Diana Krall.
Franco serví, da perfetto padrone di casa, deliziose tartine al salmone e macedonia di frutta, che con il fresco spumante contribuirono a rendere l’atmosfera ancora piú intima e coinvolgente.
Si inizió a ballare ,Franco con Paola e Francesca con Luigi, e poco dopo si scambiarono i partner.
I sensi di Paola e Francesca ,che avevano infilato, maliziose, le proprie gambe tra quelle dei partner, entrarono subito in ebollizione sentendo attraverso I sottili tessuti l’eccitazione dei maschi .
Anche Franco e Luigi non erano da meno, dopo che le loro dita erano lentamente scivolate dai fianchi ai seni delle due bellissime donne, fino a posarsi sui capezzoli che premevano contro la stoffa setosa .
Poco dopo Franco cambió musica e un blues di John Lee Hoocker portó una nuova sensualitá nell’aria.

Istintivamente Paola e Francesca si staccarono dai partner e incominciarono a ballare una vicino all’altra ,sfiorandosi al ritmo del blues, e iniziando un lento, provocante e sensuale strip.

Si tolsero vicendevolmente e lentamente camicia e maglietta e poi le gonne , restando in corpetto, tanga e autoreggenti, dondolando ben bilanciate sugli alti tacchi, guardando fisso negli occhi i maschi che, come stregati, si erano immobilizzati nel vedere l’inatteso spettacolo…
Dopo essersi sussurrate alcune parole e strizzate maliziosamente gli occhi, si sfilarono lentamente,molto lentamente, le autoreggenti, facendole scivolare lungo le gambe ben tornite.
Si avvicinarono quindi ,tenendo le calze in mano, agli uomini, guardandoli fissi in viso e bendarono loro gli occhi con una calza, mentre con l’altra calza legarono loro le mani dietro la schiena.
Gli uomini erano ora uno fianco all’altro, sorpresi, stupiti, curiosi ed eccitatissimi per l’improvvisata e per il non sapere cosa li attendesse.

Quattro mani sapienti ed esperte aprirono le cerniere dei pantaloni, liberando i membri tesi.

Quattro mani e quattro labbra iniziarono una danza di fuoco su quei bellissimi cazzi .

Le lingue erano mobilissime, leccando e sfiorando la pelle tesa in un piacevole caos di movimenti, passando da un cazzo all’altro , alle volte dedicandosi ambedue a uno di essi e scambiandosi continuamente il ruolo fino a far perdere completamente il controllo ai due maschi, che non riuscivano piú a capire da quale donna venisse cosa .

Tenendosi ben salde alle gambe degli uomini ,Paola e Francesca spompinavano i due cazzi fino a ingoiarli completamente, mentre le lingue si strusciavano sulle cappelle e le accarezzavano in un turbine.

Le due bocche si ritrassero lentamente e …..poi non si mosse piú nulla per quasi mezzo minuto.

Franco e Luigi erano disorientati perché ora non avevano la minima idea di cosa stesse per succedere….

Le dita femminili, con una mossa a sorpresa, iniziarono a sfiorare e accarezzare l’interno delle cosce salendo pian piano sino ai testicoli,che stuzzicarono leggere e con la punta delle unghie , e spostandosi poi sul tratto di pelle che divide l’ano dai testicoli, dove si divertirono a premere e solleticare la pelle,per finire poi ,inumidite dalle labbra e dagli umori che iniziavano a uscire dagli uccelli ormai eccitatissimi, nel buchino….

A quel punto, con un deciso affondo, le labbra carnose ripresero possesso dei cazzi e ricominciarono a spompinarli,ora lente ora veloci,mentre una mano accarezzava I testicoli , quasi quasi provocando un’esplosione ….

Paola e Francesca, contente e soddisfatte di aver portato i loro maschi quasi in paradiso ed eccitatisssime, si fermarono e li baciarono appassionatamente sulle labbra, rendendo alle loro bocche il sapore provato sui cazzi….
Franco e Luigi, riconoscenti, presero le calze,che erano state loro tolte nel frattempo, e bendarono a loro volta Paola e Francesca e……………

Continuazione alla prossima puntata