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L'AMICO CARLO


di Membro VIP di Annunci69.it Tuttodentrofinoinfon
06.10.2020    |    822    |    2 8.9
"Era quello che volevo sentire da molto tempo..."
L' Amico Carlo
Sono stato invitato da Carlo a cena. La moglie è una Donna bellissima. Femmina che arrapa solo a vederla. A capelli neri lunghi, occhi di cerbiatta impaurita, pelle olivastra, alta unmetroesettantacinquecentimetri. Mi arrapa solo sentire il suo profuma. Indosso una camicia di colore blu. Aperta sul davanti a mostra del petto villoso, un pantalone classico. Si è fatta ora di andare, la villetta si trova alla periferia del paese. Chiudo la porta dietro di me, e si apre un mondo nuovo davanti a me. I passi sono veloci, ci impiego dieci minuti per arrivare. Busso, mi viene aprire Assunta, la moglie di Carlo. Sei una troia, risponde sei sempre il solito adulatore. Solo di belle Femmine. Le parole volevano essere altre. Volevo prenderla è spingerla al muro, e da dietro sbatterla con forza. Fargli sentire il cazzo duro, che avevo nei pantaloni, rompergli quel meraviglioso buco. Entra e uscire, eiaculare flotte di sborro caldo dentro. Mi risveglio dai pensieri. Mi accompagna in salotto, dove c’è il marito seduto vicino al camino, che fuma la pipa. Scusate avevo dimenticato un particolare che tra i due c’è una differenza di età di sedici anni, lei trentanove lui cinquantacinque. Mi avvicino saluto Carlo, in quell'istante un colpo di stizzosa tosse fuori esce. Cazzo sai come sono messo. Mi fa segno con la mano di sedermi. Mi accomodo difronte a lui. Lo guardo, gli chiedo qual è il motivo, che mi ha voluto questa sera lì con loro. Carlo dietro quella penombra di fumo, del sigaro che stava fumando. Lasciò uscire tre parole, che mi misero euforia dentro. Era quello che volevo sentire da molto tempo. Mi eccita, guardare mia moglie, fare sesso con altro Umo, ed ho scelto te. Che cosa vuoi dire gli risposi, lui m’incalzò, non fare il finto tonto, hai capito bene. Perciò ti ho fatto venire qua questa sera. Gustavo il piacere, di godere insieme alla Cavalla da molto tempo. Anche lui se ne era accorto. Per non far capire la mi voglia, di passare una notte insieme alla moglie. Gli chiesi Carlo cosa stai dicendo, con voce dura, tu questa sera, di chiavi quella troia di mia moglie. Annuii con il cenno del capo, a conferma ciò che voleva. E' un bel po’ che non prende il cazzo. Ha una voglia matta, di essere sbattuta per bene, come una maiala. Assunta sta in cucina a lavare i piatti. Carlo mi dice, approfittane. Mi alzo mi dirigo in cucina, mi metto dietro di lei, sente il fiato sul collo, ha paura, mi struscio, per fagli sentire la minghia dura, che avevo dentro i pantaloni. Lei, si dimena cerca di sfuggire, la blocco la spingo con la testa in avanti verso il muro, mi adagio sopra di lei la immobilizzo.
Fermi, in questa posizione per qualche minuto, sento il respiro soffocante di una preda, che sta per essere sacrificata. Mi eccita ancora di più. Pian piano lascio la morsa, avverto, che non c’è resistenza. Ferma sento il suo corpo fremere sotto di me. La bacio la schiena, la lingua scivola sulla pelle olivastra, m’inginocchio, gli alzo la gonna, vedo la mutandina, umida vischiosa, tocco per bagnarmi, le dita e sentire l’odore. Aveva avuto già un orgasmo, sentivo quell’odore acre di fica bagnata, sotto il mio naso, lo avvicino per sentire e farmi entrare dento quest’odore afrodisiaco che eccita il mio cazzo.
Vedo quel ciuffettino di peli che escono dalla mutandina. Anche loro bagnati, li annuso li tocco con le dita avverto quel liquido vischioso uscito dalla fica, che aveva umidito tutto quella parte del suo corpo. La mano accarezza piano, piano, lentamente e dolcemente, da sopra le mutandine in modo circolare, per stimolare la fica. La sento viva, pulsare sotto le dita. Il contatto estasiava, eccitata in qualvolta il movimento della mano, e quelle dolci carezze ripetute contro la fica.
Faccio scivolare giù la mutandina, avvicino la testa, la lingua scivola sulle grandi labbra, inciti a continuare, di non fermarmi. Non ti controlli più. Sento la pelle d’oca, sotto le mani, che cinge il corpo nudo. Lo stringono con forza. La lingua, penetra dentro, con movimenti circolari e frenetici, a stimolare il punto G. Avverto, i tuoi respiri, sono lunghi e affannosi, seguono il movimento della mia lingua. Il corpo si muove spasmi e contrazioni, a ogni tocco di lingua. Mi fermo, ti giri, le labbra si attaccano veemente, strette in una morsa di passione. T’inginocchi difronte al mio cazzo, lo prendi fra le mani, scalpelli su e giù ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii su e giù haaaaaaaaaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiiiiiiiiiii su e giù, haaaaaaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Echeggiare i nostri respiri nella stanza. Sei, una vera troia. Ti avvicini con bocca famelica. Lo fai scivolare tutto dentro, umidità calda avvolge il cazzo. Ti spingo con la testa sull’asta che penetra dentro, fino a soffocarti. Dento fuori, dentro fuori, dentro fuori. Vuoi ingoiare lo sperma, la velocita, frenetica dello scalpellare, dentro fuori, dentro fuori, haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Fa si che non riesco più a trattenermi. Ti riempio di burro caldo, lo vedo scivolare fuori dalla bocca, ti cola sul petto, lo prendi con le dita, te lo porti in bocca. Carlo, dalla penombra della stanza, seduto con il sigaro tra le dita ci guarda. Assunta, si pulisce i seni e il corpo, dallo sperma, caldo colato dalla bocca. Ci avviciniamo al tavolo da cucina, si piega in avanti con le mani, toccano il tavolo per sostenersi. La mano, accarezza la fica su e giù, senza penetrarla, gioco un po’, gustiamo insieme questi, piccoli frammenti. Scivolano dentro, con movimenti frenetici, stimolando la passera. Spingo con forza, entrano ed escono, in continuazione, sento gridare, continua dai sfondami tutta, il movimento delle dita sono cosi veloci che gli procurano un orgasmo, Fracide del liquido, Lì porto al naso per sentire il dolce odore. Sei sfinita stremata, dalla tortura delle dita. Le gambe non ti reggono più, ti accasci a terra mia dolce farfalla.
Ci alziamo, ci avviciniamo al tavolo, salgo spora, mi posizione in modo orizzontale, anche tu sali, impedì davanti a me, ti pieghi lentamente fino ad arrivare sopra di me. Lo prendi tra le mani, indirizzi verso la fessura. ahhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiiiiiiiiii sei sopra al mio cazzo tutto dento. Mi dici di restare fermo, perché lo vuoi sentire, piacevole emozione. Lentamente incominciamo a muoverci, avanti è indietro, sincronismo perfetto, avanti indietro, ti alzi sopra, per poi scendere e sbattere con veemenza contro di me. Per averlo tutto dentro, troia ti voglio così, ancora continua non fermarti zoccola, dentro fuori, dentro fuori, sempre più forte, mi aggrappo ti cingo con le braccia. Corpo, contro corpo nudo. Ci baciamo mentre ti muovi, sempre più veloci, continua così, siamo alla fine dell’orgasmo, anch’io ti seguo daiiiiiiiiiii daiiiiiiiiiii daiiiiiiiiiiii siiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiii, in un lago di sperma caldo che cola su di noi. Godiiiiiiiii godoooooo stretti in lungo abbraccio, ti stringo a me, dopo un bel po’ rimasti abbracciati. Ci alziamo ci guardiamo negli occhi, poggio le labbra sulle tue, in un tenerissimo bacio. A conclusione, questa meravigliosa avventura, che ho avuto con te. Scusatemi ho dimenticato di dirvi, che tra me e Carlo, cera un patto, che dopo avermi scopato, la moglie Assunta, mi sarei scopato anche lui.

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