La coppia cuck

Quel che sto per descrivere è sia lo scambio WhatsApp, sia quanto realmente accaduto.
Il fatto che fosse tutto "programmato" e studiato non ha in alcun modo inficiato la passione e l'eccitazione di questo incontro.

Erano ormai giorni che chattavo con il marito, avevamo fantasticato a lungo ed ormai desideravamo concretizzare con la moglie di cui al momento avevo visto solo qualche foto e viceversa.
Un pomeriggio in ufficio mi annoiavo particolarmente ed iniziammo a chattare.
"Cosa vorresti fare a mia moglie?!"
"Come posso servirvi?"
E via discorrendo...

Scoprimmo che il mio ufficio non era molto distante da casa loro e che in quei giorni i figli erano via.
Allora immaginammo e scrivemmo nei minimi particolari il seguente incontro...

Una volta arrivato sotto casa loro gli scrissi, avevo il cuore in gola, ero emozionato ed al tempo stesso eccitato, non pensavo ad altro da ore.
Dopo pochi minuti scese lei, come d'accordo, vestita con un cappotto lungo e dei tacchi...
Mi si avvicinò questa bella signora, alta, abbronzata, con una chioma castano chiara e mi disse "Seguimi", io eseguii e camminai due passi dietro di lei per tutto il lungo vialetto, dentro al portone e poi fino all'ascensore.
Qui, una volta entrati, la potei ammirare nel suo splendore sotto la luce neutra della cabina.
Mi sorrise e spalancò il cappotto, era completamente nuda...
Come d'accordo mi inginocchiai e lei si fece leccare la sua non più adolescente fighetta, che, con mio stupore era già umida...
Fummo in breve al piano e lei mi fece strada per la casa in penombra, fino al salotto, dove, ai piedi del divano, ci aspettava il marito con una bottiglia di bollicine e due calici.
Lei mi fece accomodare ed ordinò al marito di servirci da bere.
La situazione era insolita ma tutto stava andando come previsto...

Lei, riposto il cappotto ai bordi del divano, si accomodò di fianco a me a gambe aperte ed iniziò a slacciarmi la camicia...
In un baleno la aiutai a spogliarmi e rimanemmo avvinghiati sul divano tra un sorso ed una palpata.
Poi lei prese i calici e li appoggiò sul tavolino ai piedi del lungo divano di pelle bianca...
Si inginocchiò davanti a me, prese in mano il mio fallo ed iniziò un dolce ma deciso massaggio, accompagnato qua e là da qualche succhiata e qualche sorriso irriverente...
"Vieni qua, da bravo" disse al marito come fosse un cane ubbidiente
Lui si avvicinò gattonando e si sistemò di fianco a lei, ai miei piedi, davanti alle mie gambe aperte.
"Leccalo un po'" e con la mano accompagnò la sua testa alla cappella che ormai era rigonfia per l'eccitazione...
Seguì un pompino a due bocche e quattro mani tra cappella, asta e palle, così armonico che anche volendo non avrei potuto distinguere l'uno dall'altra.
Era un intreccio di mani, bocche, lingue e saliva che sentivo colare fino al mio buco del culo.

Le idrovore andarono avanti un po' ma lei, sciolto il ghiaccio aveva voglia di giocare...
Ad un certo punto si alzò e fece segno al marito di seguirlo, si misero al centro della stanza, sul grande tappeto, lui sotto e lei sopra, in un rodato 69...
Lui le spalancava le natiche con le mani e le leccava fica e culo avidamente, mentre lei gli segava il cazzetto duro ma corto e fino, ridacchiando sfacciata...
A quel punto, come d'accordo, mi alzai e li raggiunsi, posizionandomi dietro a lei, e facendo ben attenzione ad "urtare" il viso di lui con il mio pisello irto e gonfio, tanto per ribadire chi era il maschio alpha...
Da qui afferrai il cazzo alla base dell'asta e lo spinsi verso quella figa che di certo non necessitava di ulteriori preliminari...
Iniziai una costante e crescente penetrazione afferrandola per i fianchi e spingendola in avanti, in modo da esporre le mie palle al cornuto di sotto, che senza indugio vi appoggiò la lingua...
Ero in totale controllo della situazione, stavo dominando quella coppia e mi sentivo il re della giungla.
Lei lo prendeva con esperienza e lui mi serviva ben conscio del suo ruolo.
Ad un certo punto, poggiai la mano sul suo culo e, sempre come d'accordo, spinsi il mio pollice dentro il suo ano, che come immaginavo, non fece molta resistenza...
Mi stavo scopando quella bella signora e presto le avrei fatto anche il culo...
Il mio dito insisteva sul culo tanto che la mia attenzione era ormai dedicata esclusivamente all'entrata secondaria.
L'ano era completamente spanato tanto che il mio pollicione era tutto dentro, ma il buco chiedeva più volume...
Estrassi la verga dalla sua fica, trascinandola sul viso di lui per farmi dare una breve succhiata a mo' di contentino...
Lui afferrò al volo l'osso e ne approfittò per gustarsi il suo umore e il mio cazzo.
Io presi in mano il pisellone e lo puntai a dritta sul buco che quasi sembrava respirare, lei disse "Fai piano" mentre il marito le spalancava il culo con le mani...
"Tranquilla, è bravo, ci sa fare" disse il cornuto, la cui presenza ormai quasi non notavo più.

Lì iniziò una dolce inculata, ero deciso a sfondarla ma al tempo stesso volevo lo sentisse entrare centimetro dopo centimetro fino alla fine.
E' vero, il mio cazzo faticò un po' ad entrare, ma lei era volenterosa a prenderlo tutto e quasi si appoggiò a me per essere totalmente dominata...
Una volta presa la giusta confidenza iniziai con vigore e i sui lamenti si fecero sempre più intensi e forti, le stava piacendo, ma questo già lo sapevo, anche questo era stato concordato...
Mentre ormai mi muovevo con agilità i suoi lamenti si trasformarono in urla di godimento e l'insulso marito, solo dopo qualche smanacciata mal data dalla moglie, eruttò come un vulcano in miniatura, come il cazzetto di un adolescente alla prima sega...

Ora lei era tutta mia, lui avrebbe solo potuto guardare...
La presi per i fianchi e la aiutai ad alzarsi, la portai al divano, dove mi accomodai, e lei, come d'accordo, si apprestò a sedersi su di me, vis-à-vis.
La agevolai sorreggendola dal culo con le mani mentre lei prendeva il mio cazzo e lo rispingeva nel suo ano, ancora...
Ne seguii una cavalcata fantastica, in cui inaspettatamente ero io che dettavo il ritmo sollevandola e schiacciandola sul mio cazzo per i fianchi...
Il suo culo era aperto come la sua fica che potevo ammirare da vicino, si era totalmente abbandonata a me, con le mani attorno al mio collo, sulle mie spalle
Mi stava scavalcando con il marito disteso sul tappeto a godersi la scena.

Io ero quasi arrivato ma volevo lasciarle una firma d'autore...
All'improvviso la sollevai senza più farla ricadere e la girai con la schiena sul divano, mi presi il cazzo in mano ed iniziai a segarlo, sempre più velocemente...
"Dove la vuoi?!"
"Sul seno" disse sorridendo e sistemandosi i capelli in modo che non venissero sporcati
"Sborrami sulle tette"

Raggiunsi la massima velocità ed in pochi secondi le inondai il seno ed il collo di calda sborra vischiosa, ansimando per la liberazione.
Segai fuori anche l'ultima goccia e nonostante avessi centrato il bersaglio il mio liquido iniziò a scendere sul suo petto, sulla sua pancia...

E' qui che accadde l'inaspettato, l'unica cosa che fin lì non era stata programmata...
Lei chiamò il suo lui massaggiandosi i seni appiccicosi ed invitandolo a leccare il mio ricordo.
Lui naturalmente eseguii compiacente e compiaciuto, come il buon cucciolo di casa...
Io divertito osservai la scena e mi ricomposi rivestendomi.
Poi lei si alzò, e nuda mi accompagnò alla porta, chiamandomi anche l'ascensore.
Rimase sulla porta e mi salutò con un "Alla prossima" mentre io ancora intontito mi infilavo nell'ascensore.

Era andato tutto come programmato, o quasi...