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A casa di Said


di ellatravesta
07.06.2014    |    8.153    |    4 8.9
"Said era assieme ad altri due ragazzi un rumeno e un nordafricano che mi squadrarono dalla testa ai piedi..."
A volte la realtà supera la fantasia e questo è uno di quei casi. Ero stata contattata su facebook da Said un bel tunisino che compariva tra gli amici di una sorellina di una località della Sicilia. Dalle foto si capiva chiaramente che era un gran pezzo di maschio e quandolo sentii al telefono ne ebbi la conferma. Non parlava bene l'italiano ma mi disse chiaramente che voleva il mo bel culetto burroso. Quando mi mondo la foto del suo cazzone diventai matta: largo, lungo, ricurvo un po' verso il basso e molto venoso. Gli dissi subito che volevo vederlo e cosi fu. Dopo qualche giorno venne a trovarmi a casa. Era molto carino e sprizzava sesso da ogni poro. Dopo neanche 5 minuti che parlavamo usci il suo cazzone e mi ordino di succhiarglielo. A stento entrava nella mia bocca ma lui tenendomi ferma la testa lo fece arrivare sino in gola scopandomela lentamente. Non vedevo l'ora do sentirmelo dentro ma lui mi disse che la prima volta voleva godere della mia bocca. E così fu. Si alzo lasciandomi ai suoi piedi e continuo a scoparmi la bocca finché al culmine dell'eccitazione non ci scaricò dentro non so quanta sborra calda e densa che mi ordinò di bere. I suoi modi maschi non mi fecero replicare e risucchiai tutto con ingordigia e voglia. Continuai a pompare e sucare finché non schizzò l'ultima goccia. A quel punto come fossi una regina mi diede la mano per alzarmi e mi abbraccio tastandomi il culetto. Lentamente mi scostò il perizoma e iniziò con le sue mani forti a strapazzarmi il buchetto facendomi ansimare di piacere. Stringendomi mi fece sdraiare sul tavolo e inizio a stringermi i capezzoli e a leccarli, a mordermi sul collo e infine alzate le mie gambe inizio a leccarmi il culo con tutta la lingua penetrandolo con le dita. In breve fui tutta bagnata e vogliosa e lo implorai di scoparmi. anche se avevo paura di quel bestione. Puntò la cappella e fu tutto dentro risucchiato dalla mia voglia. Mi sfondò per almeno mezz'ora tenendomi le gambe in aria e ficcandomi con passione e piacere entrando tutto dentro. Mi faceva un gran male e gli dissi basta ma lui non si fermò dicendo che dovevo abituarmi perché dovevo essere la sua troia. Queste parole mi mandarono in visibilio e anche se mi faceva male lo incitai a sfondarmi ancora di più. Lo fece con forza mordendomi i capezzoli e quando fu pronto a venire montò anche lui sul tavolo dicendo di aprire la bocca. Non so quanta sborra mi scaricò ma a stento riuscii ad ingoiarla tutta. Purtroppo non aveva molto tempo così rivestitosi mi disse che voleva che andassi a trovarlo due giorni. Viveva da solo e voleva un troietta. Gli dissi che ci avrei pensato. Tre giorni dopo ero a casa sua, in un piccolo centro della Sicilia occidentale a farmi scopare ancora. Fu molto gentile e dolce ma dopo un po' iniziò a farmi dei strani discorsi di natura economica. Diceva che non aveva lavoro che aveva bisogno di soldi e che voleva un regalo. La cosa mi infastidì molto. Quando arrivò a dirmi che voleva essere pagato gli dissi che in caso era lui a dover pagare me. Si mise a urlare strattonandomi e dandomi della puttana dicendo che non sarei andata via se non gli davo dei soldi e che avrei fatto meglio a fare quello che diceva lui. Sembrava proprio un'altra persona, aggressivo e violento. Mi chiuse in una stanza e disse di pensarci che sarebbe tornato. Ero bloccata li, non potevo uscire, non potevo cambiarmi e iniziavo ad avere veramente paura. Non so quanto tempo sia passato, una, due ore, ma quando sentii che stava rincasando presi la decisione di fargli un regalo in modo da raddolcirlo e convincerlo a farmi andare a casa, sperando si fosse calmato. Quando però si aprì la porta capii che la situazione si complicava. Said era assieme ad altri due ragazzi un rumeno e un nordafricano che mi squadrarono dalla testa ai piedi. Il rumeno mi disse che dovevo fargli vedere quanto ero troia e con forza mi fece piegare strusciandomi il viso sul suo pacco. La situazione mi faceva paura ma mi eccitava anche tantissimo, cosi senza replicare gli abbassai i pantaloni e mi inginocchiai ai suoi piedi per succhiargli il cazzo già duro e pulsante, mentre Said mi diceva che ero troia e l'altro tipo guardava. Leccavo e pompavo quel cazzone durissimo e dal sapore intenso da circa 15 minuti quando iniziai a sentirlo gemere e dopo pochi istanti mi sentii riempire la bocca di sborra."Bevi tutto troia" mi disse scaricandosi nella mia bocca, facendomi sentire una vera zoccola. Quando il suo cazzo iniziò ad ammosciarsi lo tirò fuori e mi disse di alzarmi. Credevo che avrei dovuto far divertire anche l'altro tipo ma invece mi dissero di andarmi a sistemare in bagno e di rifarmi il trucco. Mentre ripassavo il rossetto sulle mie labbra da pompinara mi passarono per la mente le fantasie più porche. Speravo mi volessero scopare tutti e tre assieme, come piace a me, in modo tale da essere piena di cazzo, così mi sistemai per bene e ritornai nella stanza. Said mi chiese se mi fosse piaciuto il cazzo del suo amico e io ovviamente dissi di si convinta che ne avrei avuto ancora a breve ma lui a questo punto rispose che anche lui voleva un regalo. Per un attimo pensai fossero impazziti ma poi capii che non lo erano affatto e che avevano in mente qualcosa. Il romeno chiamandomi amore mi prese sotto braccio e mi condusse nell'altra stanza rassicurandomi dicendo che ero molto bella e porca e che dovevo stare tranquilla. Nell'altra stanza c'erano quattro uomini dall'aspetto tutt'altro che rassicurante. "Adesso tu li fai divertire e fai tutto quello che ti dicono puttanella" mi disse il rumeno sorridendo. Tutto mi fu chiaro quando il primo si avvicinò e gli mise in mano dei soldi...volevano fare di me una vera puttana.
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