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Il commesso del Sexy Shop


di Membro VIP di Annunci69.it ANHA
17.04.2024    |    802    |    1 9.3
"Cenai con la famiglia e andai a letto dopo un incrocio di sguardi con mio fratello, non tardò a passare per darmi la buona notte, questa volta trovò la..."
Susanna decise che dovevamo comprare dei giocattolini, così un pomeriggio decidemmo di andare in città in un negozio di sex toys, voleva però che mi sarei dovuta travestire, da quella notte di carnevale non ero mai uscita in giro vestita da donna, un po’ avevo paura di incontrare qualche conoscente, ma il desiderio di farlo era molto eccitante, comunque cercai di desistere ma tutto quello che diceva Susanna per me non era una scelta ma un obbligo, così ci portammo l’occorrente appresso.
Una volta scesi dal Pulman andammo nei bagni pubblici, entrai maschio e uscii donna, il vestitino che avevo era molto sexy , un tubino smanicato sportivo bianco, non avevo ancora peli nel corpo quindi mi potevo permettere di non usare collant, come scarpe delle sneakers sempre bianche e truccata molto semplice, un rossetto color mora e un leggero ombretto viola con la parrucca bionda.
Nel percorso per arrivare al negozio Susanna mi fece notare come i maschi guardano le donne, mi accorsi che la maggior parte di quelli che incrociavamo si voltavano a guardarci il sedere, mi chiese se la cosa mi piaceva, le risposi che non mi dava per nulla fastidio, anzi mi elettrizzava tantissimo.
Arrivammo, una volta dentro insieme a noi c’era una coppia che il commesso stava servendo, cercammo di sbirciare per vedere cosa stavano prendendo ma non riuscimmo a capirlo. Una volta sistemati i due clienti il commesso ci chiese di cosa avevamo bisogno, Susanna aveva già le idee chiare, per primo chiese un dildo color carne di medie dimensioni, una gabbia per pene, delle cinghie in pelle, un plug anale e delle palline attaccate ad un filo, che in verità non sapevo a cosa servivano.
Il commesso era molto simpatico ci sapeva fare con i clienti, ogni tanto faceva anche qualche battutina con secondo fine, ad un certo punto ci chiese quanti anni avevamo, Susanna anticipandomi rispose 18, lui ovviamente non ci credette quindi voleva vedere i nostri documenti, a me venne il panico avrebbe scoperto che non ero una donna, Susanna li prese entrambi dallo zainetto che avevamo, glieli consegno’. Iniziò a guardarmi e mi disse “non so come sei da uomo ma da donna sei veramente una gnocca”, dopo il complimento ci disse che non poteva darci niente di quello che volevamo acquistare, Susanna cerco di convincerlo ma lui non desisteva, non so cosa mi prese, allungai la mano e le sfiorai il suo pacco, mi accorsi che era eccitato. A quel punto lui andò verso la porta e la chiuse a chiave con il cartello torno subito, ritornò verso di noi senza parlare e ci indico una stanza sul retro, io lo seguii davanti a Susanna, una volta dentro si voltò verso di me e si abbassò lo zip dei pantaloni tirando fuori il suo cazzo, mi inginocchiai e iniziai a farle un pompino, Susanna affianco a me che mi diceva come fare, era la seconda volta che mi capitava, mi disse di iniziare a baciarlo sulla cappella fimo a scendere ai testicoli prenderli in bocca e succhiarli, poi risalire piano fino a prenderlo in bocca, sentì la sua mano dietro la mia nuca che gestiva i movimenti, continuava a dirmi di spingere più in fondo come per ingoiarlo, lui gemeva diceva che stava godendo come poche altre volte, sentivo che il suo cazzo si gonfiava sempre di più nella mia bocca, io continuavo a succhiare, la mia eccitazione aumentava sempre di più che non riuscivo più a contenere, sentivo che stava per venire, un po’ mi dispiaceva perché avrei voluto continuare a succhiarlo, mi disse se lo volevo ingoiare, io feci cenno di si, poco dopo iniziò a sbarrarmi in gola, non ne persi neanche una goccia. Feci per alzarmi per darmi una sistemata quando vidi Susanna con il plug in mano, me lo mise in bocca per lubrificarlo mi fece inchinare davanti sposto lo slip e me lo mise dentro, dicendo che dovevo andare via con quello. Ritirammo anche tutti gli altri oggetti e andammo via senza neanche pagare. Tornammo in direzione della fermata del Pulman, camminando mi disse di essere molto contenta di quello che avevo fatto si era eccitata molto anche lei, arrivammo ai bagni mi cambiai ma non tolsi il plug, lo volevo sentire ancora dentro. La mia fermata era prima, ci salutammo e andai a casa.
Cenai con la famiglia e andai a letto dopo un incrocio di sguardi con mio fratello, non tardò a passare per darmi la buona notte, questa volta trovò la sorpresa avevo ancora il plug, mi disse che ero veramente una gran troia, lo tolse ed iniziò a scoparmi come sempre.
Raccontavo ogni volta a Susanna di come mi scopava, mi piaceva tantissimo, sembrava un ragazzo esperto per come gestiva il ritmo eppure aveva solo 21 anni. Mi accorsi però che prima ero sempre io ad iniziare a raccontare, ma quando ci vedevamo e non ne parlavo era lei a chiedere, sembrava che aveva voglia di provarlo anche lei.
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