Massaggio a sorpresa

L'idea di fare una prima esperienza di trio con un massaggiatore era una delle ipotesi che ci frullava nella testa da tempo. Sembrava un modo soft di permettere a qualcuno di mettere le mani sul corpo nudo di Sara e l'ipotesi che io potessi stare lì a guardare eccitava anche la componente cuckold in me.

Facemmo un'attenta selezione dei tanti singoli che si erano proposti come massaggiatori esperti e scartammo quelli che ci sembravano non professionali. Passammo, poi, ad una selezione estetica di corpi e di cazzi, dei quali ogni aspirante singolo ci aveva mandato un'ampia galleria di immagini, ma su questo lasciai a Sara le scelta visto che lei sarebbe dovuta essere al centro delle attenzioni.

Alla fine la scelta cadde su Giovanni che si proponeva con una location a Casalpalocco, una zona verde ed elegante a ridosso della costa romana, che sembrava molto accogliente. Aveva dei feedback entusiasti legati sia alle doti manuali che alla sua dotazione notevole: un cazzo grosso e nodoso già a riposo che diventava un'asta di oltre 22 centimetri in erezione.

Pochi scambi di messaggi impazienti tra noi e lui e l'indomani ci trovammo all'ingresso del suo residence in cui c'era il centro fitness. Bussammo e ci aprì la porta con una tenuta immacolata da massaggiatore. Era un bell'uomo, alto e muscoloso, ma non esageratamente palestrato, molto meglio di come lo avevamo immaginato nelle foto sfocate del suo profilo.

Un pò di chiacchiere di circostanza con la mia tensione a mille, mentre vedevo Giovanni e anche Sara a loro agio. Ero contento avessimo scelto quella soluzione per la nostra prima esperienza e un singolo esperto come Giovanni che sicuramente ci avrebbe guidato con tatto e passione in quell'ingresso nel modo dello scambismo.

Giovanni ad un certo punto ruppe gli indugi e disse: " Allora? Siamo pronti per il massaggio? Spogliatevi e spostiamoci nella sala qui di fianco?. Io provai a dire che Sara era quella che si sarebbe dovuta spogliare, mentre io pensavo, almeno in un primo momento, di godermi la scena vestito. Tuttavia, dal momento che prima o poi, probabilmente sarei stato coinvolto nei giochi, decisi di non commentare e spogliarmi.

Mentre ci toglievamo i vestiti non potei non notare i capezzoli di Sara inturgidirsi più di quanto non lo fossero già normalmente. Notai anche uno strano sorriso sul suo volto, ma lo addebitai ad un pò di nervosismo.

In realtà non era nervosismo, ma divertimento ed eccitazione per la sorpresa che mi aveva riservato. E che aveva riservato a se stessa.

Infatti, entrammo nella sala massaggi e trovammo due lettini pronti per noi, non uno solo per Sara. E quando Giovanni ci fece segno di stenderci spogliandosi della casacca bianca, da una porticina laterale entrò un altro massaggiatore vestito come Giovanni, ma che, come lui, si spoglio immediatamente mettendo in mostra un corpo scolpito, tatuato e con un arnese appena più corto di quello di Giovanni, ma più grosso in diametro. "Buongiorno, sono Bruno. Piacere!" disse.

Giovanni spiego le regole: "Io mi dedicherò a Sara, mentre Bruno massaggerà te, Marco. Questo almeno inizialmente. Poi vedremo dove ci porterà la voglia di trasgressione.".

Sara mi fece l'occhiolino e disse: "Scusami amore, ma volevo che questo nostra prima esperienza fosse totalizzante e non ti lasciasse da parte per cui ho sentito segretamente Giovanni e gli ho chiesto di organizzare questo massaggio di coppia."

Non ebbi modo di replicare anche perché, nel frattempo, le immagini dei nostri quattro corpi intrecciati stava già minando qualsiasi mio tentativo di polemizzare.

Ci stendemmo sui due lettini affiancati e Giovanni e Bruno si avvicinarono a noi iniziando il massaggio, non prima di averci cosparso di un olio molto piacevole e con un profumo inebriante.

Giovanni salì sul lettino di Sara dopo averle massaggiato tutti e quattro gli arti in piedi ed averle sfiorato il viso col cazzo sempre più in tiro. Iniziò a massaggiarle la schiena facendo in modo che il suo arnese sfiorasse il solco tra i suoi glutei. Sara stringeva le labbra e sicuramente aveva la figa che aveva cominciato a gocciolarle da un bel pò se la conoscevo bene.

Bruno, invece, dopo avermi massaggiato gli arti come Giovanni, mi aveva chiesto di mettermi a pancia in su e aveva iniziato un movimento circolare con le mani che si avvicinavano sempre più al mio cazzo oramai dritto. Non pensavo che il contatto con le mani di un uomo potesse farmi questo effetto, ma, probabilmente, Sara lo aveva intuito, altrimenti non avrebbe mai organizzato una cosa del genere.

Sara gemeva in maniera sempre più percettibile a causa del cazzo equino di Giovanni che si insinuava sempre più tra le sue gambe, gambe che si allargavano sempre più quasi a favorire quella penetrazione che era oramai prossima.

Bruno oramai stava esplicitamente facendomi una sega per cui anche io, come Sara, mi scoprii a gemere di piacere.

Giovanni stava penetrando in maniera sistematica e appassionata Sara che, a questo punto, non nascondeva più il suo godimento. Anzi ero certo, conoscendo i movimenti del suo corpo, che dopo i primi colpi decisi del grosso cazzo di Giovanni aveva avuto il primo orgasmo.

Giovanni scese dal lettino e chiese a Sara di voltarsi a pancia in alto. Risalì sul lettino e cominciò a pomparla forte allargandole le gambe in alto.

Nel frattempo, Bruno dopo avermi guardato con complicità, mi aveva cominciato a spompinare e devo dire che lo faceva con notevole maestria. Non quella di cui era capace Sara, ma era riuscito a sciogliere qualsiasi remora potessi ancora avere. Venni fragorosamente nella sua bocca con un grugnito animalesco. Bruno mi guardò, mi sorrise, si avvicino al lettino su cui Giovanni stava scopando con forza Sara e le verso il mio sperma caldo dalla sua bocca a quella della mia donna che bevve ogni goccia.

A questo punto, Sara forse perché infoiata, forse per riconoscenza per il servizio che Bruno aveva fatto a me gli disse: "Bruno mica vorrai essere l'unico a non sborrare qui oggi? Vediamo se tu e Giovanni sarete in grado di spargere sul mio corpo, oltre all'olio, anche tutta la vostra voglia calda.". Gli prese il cazzo e iniziò a spompinarlo. Se lo infilava fino in gola, lo riempiva di saliva, ci sputava sopra di continuo e, così, gli fece capire in pochi minuti che lei era almeno un paio di livelli meglio di lui in quanto a pompini.

A quella scena Giovanni non resistette. Diede un altra decina di colpi da bull a Sara, tolse il preservativo e sborrò copiosamente sui capezzoli di Sara oramai viola per quanto fossero turgidi ed eccitati. Bruno con un gemito fece lo stesso e, facilitato dal fatto che non aveva il condom, schizzò sul viso di Sara e sui suoi capezzoli, mischiandola a quella di Giovanni, una quantità enorme di sborra bianchissima.

Sara venne forte gridando il mio nome. Era cosparsa dello sperma dei due maschi, faceva fatica ad aprire gli occhi appiccicati, ma sorrideva beata per il turbine di emozioni profonde che aveva provato.

Si voltò verso di me, fece segno di avvicinarmi, scese dal lettino, si inginocchiò e prese il mio cazzo in bocca, mentre con le due mani massaggiava le palle a Giovanni e a Bruno. Ci vollero solo due minuti per farmi sborrare di nuovo, questa volta nella bocca della mia Sara che ingioiò fino all'ultima goccia del mio seme caldo insieme a parte di quello di Bruno che aveva ancora vicino alle labbra.

Difficilmente avremmo dimenticato quella prima esperienza che doveva essere un trio e che si era trasformato, inaspettatamente, in un quartetto. Ancora oggi, a distanza di anni e con molte altre esperienze libertine alle spalle, ricordiamo quella come una delle esperienze più eccitanti della nostra vita.