Racconti Erotici > trio > col mio uomo, il suo amico e il suo mastino
trio

col mio uomo, il suo amico e il suo mastino


di Clelia_Rocco_coppia
14.04.2024    |    9.171    |    11 9.0
"Ogni particolare, ogni dettaglio mi ritorna in mente in maniera nitida..."
Appena sveglia, nuda con i capelli che sembrano un cespuglio, odore di sesso, la sborra essiccata mi tira la pelle. Scendo dal letto e mi dirigo di filato in bagno. Sotto la doccia lascio che l'acqua mi scorra addosso per un po', mentre cerco di ricordare cosa é accaduto la sera prima. Finalmente, ricordo: ieri Piero è rientrato a casa insieme a Max, un suo vecchio amico di scorribande giovanili; pensando di farmi un regalo, ha improvvisato per noi una serata all'insegna dell'eccesso e, devo ammettere, che c'è riuscito.
Ogni particolare, ogni dettaglio mi ritorna in mente in maniera nitida. Il suo amico, peró, era accompagnato da un ospite inatteso ma d'eccezione: un bellissimo pastore tedesco, maschio dal pelo morbido, lungo, fulvo. Una bestia magnifica, di razza pura. Il mio uomo sa quanto io adori questi esemplari. Dopo cena, complice il vino degustato senza riguardo, ci siamo lasciati andare al sesso sfrenato con scopate memorabili. Il magnifico mastino, tuttavia, é stato messo a riposo nella stanza per gli ospiti anche se devo riconoscere che i suoi guaiti durante la nostra sessione di sesso perverso si sono fatti sentire. Max ha precisato che erano i lamenti di un maschio che brama la sua femmina e che i nostri effluvi sessuali gli saranno arrivati alle narici come un vero e proprio richiamo. Il solo pensiero mi ha eccitato in maniera morbosa e mi ha accompagnato per tutta la durata dei nostri giochi erotici, dandomi una carica straordinaria che non avevo mai manifestato in altre circostanze, anche a detta del mio maschio. Mentre i ricordi riaffiorano, le mie farfalline, vere e proprie puttane, iniziano a svolazzare nuovamente nel mio ventre, provocandomi fitte di eccitazione alla fica. Immersa in una nuvola di schiuma, le mie mani scivolano sul corpo, sui seni, sul ventre, tra le cosce. Inizio a torturarmi i capezzoli con le dita, mentre col potente getto d'acqua inizio a massaggiare la fica già gonfia e vogliosa.
Anche se avverto dalla cucina il rumore di tazze e stoviglie, non intendo rinunciare alla morbosa voglia di masturbarmi; voglio godere ancora, ripensando a ieri notte. Lascio la vasca, mi asciugo e mi avvio in camera da letto. Mi fermo davanti allo specchio, ammiro le mie forme sinuose, ricomincio ad accarezzare i miei seni, gioco con i capezzoli già turgidi; mi piace quello che vedo. Pensavo fossi ancora sola nella stanza, invece dallo specchio vedo riflessi i due maschi già nudi con i cazzi duri e gonfi e il bellissimo esemplare di pastore tedesco seduto e attento a ciò che succede intorno. Credo che piu di noi umani stia annusando l'aria intorno carica di sesso.
Ho voglia di esibirmi per loro e quei due maiali lo hanno percepito chiaramente. Sorrido, beffarda e perversa, mi sistemo sul letto con la schiena appoggiata alla testata. Osservo gli sguardi famelici di quei due porci bastardi. Mi accarezzo il pube, il clitoride, mi sditalino un po' e il piacere inizia a invadere i sensi. Mi infilo il dito medio in fica, facendolo andare su e giú molto lascivamente, lo tiro fuori, lo lecco e lo succhio con tanta lussuria. Loro iniziano a segarsi con moderata foga, mentre il mio bel mastino si fa irrequieto. Non posso negarlo, quella presenza muta nella stanza mi inquieta e mi eccita in modo morboso.
I due stalloni vorrebbero avvicinarsi, ma li blocco con un preciso segno di diniego col capo. Riprendo a scoparmi la fica; prima con due dita, poi con tre, infine con quattro. I miei sospiri diventano sempre più affannosi, e ora sono veri e propri gemiti e salgono di tono perché mi sto eccitando in modo quasi parossistico. Sento che sta per giungere il primo orgasmo, li osservo arrapatissima, ora urlo e loro mi insultano nella maniera più oscena, aumentando la mia eccitazione. Mi dimeno, alzo il bacino come a voler anticipare una penetrazione che non c'è e, finalmente, godo gridando un lungo "siiiiii", il mastino abbaia, ma non si muove, in attesa di un ordine del suo padrone. L'orgasmo sembra non finire mai e io continuo a gemere con gli occhi che ruotano dentro le orbite, come colpita da un raptus... ma è solo godimento puro!
Lo spettacolo, tuttavia, è solo all'inizio ed io non ho voglia di smettere di godere ancora, ancora e ancora. Da un cassetto tiro fuori un dildo. Lo porto al viso, lo annuso, lo lecco, mentre la mia lussuria sale a dismisura. Li guardo negli occhi, simulando un pompino al mio cazzo di gomma; leggo la fame di fica che hanno nei loro sguardi, ma dovranno guadagnarsela. Dopo averlo insalivato per bene, lo strofino lungo la fessura per poi centrare il buco, infilandolo tutto dentro; la mia fica sembra una ventosa che risucchia tutto.
Inizio a penetrarmi con metodo, dentro e fuori, i movimenti col trascorrere dei secondi si fanno sempre più rapidi e il raggiungimento del piacere è amplificato dalle dita sul clitoride, adeguatamente torturato; sento montare un nuovo orgasmo e, finalmente, arriva con una devastante intensità. Urlo ai due maschi di venire a dissetarsi, insultandoli in ogni modo. Non perdono tempo, mi tirano per le gambe all'estremità del letto, si inginocchiano e cominciano a lappare.
Un lunghissimo "Siiiiiiiii..." esce dalla mia bocca, il mio corpo comincia a tremare e sussultare come posseduto, con i miei umori invado i loro visi, le loro bocche, le loro lingue. Si leccano, mi leccano come se non volessero perderne una sola goccia. Si alzano in piedi, hanno i cazzi che stanno per scoppiare, senza che debbano chiederlo, li lecco, li succhio e li spompino insieme. Ed è a questo punto che la situazione prende una piega inaspettata e perversa. Il nostro ospite, battendo una mano sulla sua coscia da un segnale preciso al suo cane che, senza indugio, si avvicina e seguendo la mano del suo padrone mentre gli indica la mia fica, battendoci sopra il palmo, inizia a leccarmela con una rapidità e una foga straordinaria.
Scivolo dal letto fino a ritrovarmi seduta a cosce spalancate sul pavimento proprio quando la loro sborra mi schizza sul viso, sulla lingua, scivolando lungo i seni sul ventre e sulla fica. Si inginocchiano leccando il viso, le labbra e succhiandomi la lingua piena del loro sperma. Le nostre lingue non smettono di cercarsi avidamente, i nostri sapori si mischiano tra di loro. In quel momento adoro fare la troia, amo essere troia per il mio uomo. Il mastino, tuttavia, non smette di leccare anche il loro sperma dalla mia fica e so già che quella lappata perversa mi porterà ad un altro meraviglioso orgasmo. Il Pastore adesso, continua a leccarmi il sesso e si trova di fianco a me; dal suo fodero vedo il sesso uscire in tutta la sua maestosa potenza. Ê uno spettacolo straordinariamente perverso ed eccitante e istintivamente impugno quel sesso che inizia a gonfiarsi sempre più. Piero ha già intuito quale perversa voglia mi assale in quel momento e senza alcun riguardo mi dice:
-" Che gran troia perversa sei amore; ti si legge inviso che hai una gran voglia di averlo in bocca… che aspetti puttanella, prendilo!"
Non aspetto altro, mi piego lo impugno e inizio a spompinare quel cazzo maestoso. Il mastio è eccitatissimo e per circa un minuto si lascia sbocchinare. La sensazione di averlo in bocca è decisamente oscena, perversa, ma enormemente arrapante, ma il pastore non intende più aspettare e so già che é pronto per la monta. Mi metto a pecora e in un batter d'occhi sale sulle mie spalle con le zampe e inizia a cercare la mia fica per penetrarla. Max lo aiuta, impugna il cazzo e lo guida nella mia fessura. In una frazione di secondo mi sento letteralmente trapanata e riempita con tutto il suo bozzo. Urlo per il dolore, ma qualche secondo, sono un lago e quel manganello animalesco mi riempie così bene che bastano pochi rapidissimi colpi per portarmi al primo devastante orgasmo, urlando come un maiale sgozzato. Il mastino non si placa e continua a martellarmi la fica. I due porci bastardi si segano e si siedono davanti a me sul letto. Li afferro entrambi e mi riempio la bocca dei loro cazzi. Non so come definirmi e non credo ci siano termini sufficienti a farlo: sono semplicemente una cagna, in quel momento soprattutto la cagna di quel Mastino e non esiste un altro modo per sentirmi ancora di più sottomessa a quei tre esemplari di maschi animaleschi. Mentre mi godo queste riflessioni, un altro orgasmo sempre più simile a uno tsunami mi fa godere, facendomi tremare in ogni fibra e togliendomi il respiro. I miei maschi, in perfetta sincronia, mi riempiono ancora una volta viso e corpo con la loro sborra, mentre negli stessi istanti, anche il mastino ha goduto dentro la mia fica. Senza preavviso si stacca, provocandomi il giusto dolore, attutito ancora dal piacere appena provato.
Mentre sento colare tra le cosce una marea di umori del pastore, per qualche istante condivido le loro lingue ancora sul mio viso e sulla bocca, baciandoci ancora in maniera perversa e lasciva. Nel breve giro di pochi minuti, resto sola sul letto col mio uomo, crogiolandomi tra le sue braccia e col preciso intento di rimanere così, ancora impastata da tutti i loro fluidi.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per col mio uomo, il suo amico e il suo mastino:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni