Racconti Erotici > trio > SOTTOMESSA
trio

SOTTOMESSA


di RiceRo
06.12.2020    |    18.586    |    9 9.9
"Quel gioco mi eccitava da morire..."
Cari amici, perdonateci il lungo silenzio, ma credeteci l’emergenza Coronavirus ci ha davvero condizionato a tal punto da impedirci non solo si coltivare le nostre amicizie trasgressive ma anche togliendoci l’entusiasmo di raccontarvi tutta la nostra storia di emancipazione di coppia fatta di tanta goduria ma anche di bellissime esperienze umane.
Ma oggi, sperando di tornare presto a vivere, in questa giornata fredda e uggiosa di novembre, una triste domenica di passaggio dalla zona arancione a quella gialla, abbiamo deciso di impiegare il pomeriggio completando la nostra storia, di cui siamo orgogliosi, narrandovi gli ultimi episodi della nostra storia vera perchè storia di vita.

Era passato quasi un anno da quando Alberto, ormai nostro fidato amico di famiglia con cui intraprendere eccitanti giochi trasgressivi, era entrato nella nostra vita. Periodicamente, circa una volta al mese, lo incontravamo nel solito residence, sempre verso l’ora di pranzo, e dopo un breve spuntino assieme finivamo a letto ogni volta con fantasie nuove ed eccitanti sotto la regia del mio Ric. In realtà Alberto era sempre presente nei nostri amplessi; Ric lo evocava sempre soprattutto durante il sesso anale, sussurrandomi alle orecchie i ricordi più eccitanti, ma quando si accorgeva che non mi bastava più il ricordo mi organizzava un appuntamento a 3. E la cosa che più ho apprezzato nel mio uomo è che mai ho dovuto chiedere, mai ne abbiamo parlato fuori della camera da letto e quindi non ho mai vissuto questa presenza come una invasione della nostra vita reale, ma bensì come un bel gioco pieno di emozioni da vivere in assoluta privacy con Ric, che ha completato gioiosamente il nostro menage.
Ma stavolta era passata una sola settimana dall’ultima bellissima esperienza vissuta con Alberto.
Ricordo perfettamente il momento esaltante dell’orgasmo contemporaneo che abbiamo vissuto noi 3 assieme nello stesso istante, e che mi ha dato alla testa per la sua intensità. Avverto nitidamente la sensazione provata durante il mio orgasmo mentre avverto il fiottare dello sperma in contemporanea nella mia passera e nel mio culetto al termine di una lunghissima e sfrenata cavalcata, mentre sono accovacciata su Alberto che mi penetra la passera strizzandomi le tette, steso di schiena sul letto, ma con i glutei appoggiati al bordo e le gambe allargate fuori del letto per dare spazio a Ric in piedi dietro di me che mi sodomizza scopandomi indecentemente il culo.
Le sensazioni sono state così forti che spudoratamente dopo l’orgasmo meraviglioso provato all’unisono in 3, mentre sono ancora in mezzo a loro sul lettone rilassata e felice e con l’odore eccitante del sesso nelle mie narici, per la prima volta scalzando il mio Ric dal suo ruolo di regista, ho chiesto ad Alberto di rivederci il venerdì successivo. Avevo già voglia e ne avevo talmente tanta che nel bellissimo clima di complicità che si era creato fra di noi, ho ceduto alle insistenze scherzose di Alberto di potermi guardare in viso senza la mia onnipresente mascherina veneziana di pizzo nero con velina che sempre avevo indossato nei miei incontri trasgressivi e di cui fino a quel momento non avevo potuto fare a a meno, come se quella mascherina rappresentasse la serratura di un cassetto dove tenevo nascosta la mia vita sessuale trasgressiva vissuta con il mio uomo, lontana da sguardi indiscreti, nettamente separata dalla mia vita reale di tutti i giorni. Ma era anche diventata per me un interruttore affascinante delle mie voglie trasgressive, perché ogni volta che mi guardo allo specchio, con questa mascherina, sembro proprio quello che voglio essere in quei momenti, una donna spudorata e sicura di sé in cerca di goduria a cui piace giocare a fare la puttana trasgressiva nel bellissimo gioco a tre. Ebbene si, io sempre cauta fino alla paranoia, sull’onda dell’entusiasmo generatomi dall’ultimo amplesso avevo ceduto ed era stato piacevole vedere il moto di ammirazione di Alberto quando gli ho concesso, con l’accordo di Ric, di togliermela e di guardarmi in viso apertamente per poi rimanere a letto fra di loro prendendomi con piacere un lunga serie di coccole sia dal mio uomo che dal mio bull, davvero dolci e condite da lunghi baci di lingua dove i mie i 2 uomini si alternarono facendo a gara per dolcezza coabitando sul mio viso e nella mia bocca con le loro lingue anche contemporaneamente. Davvero una bella esperienza che ha accarezzato la mia vanità di donna un pò esibizionista.
Naturalmente per farli smettere e convincere Alberto ad andar via ho dovuto poi fare gli straordinari con le labbra per accontentare quei 2 maiali stesi sul letto uno affianco all’altro, assolutamente solidali e felici di offrirmi i loro uccelli da succhiare fino a quando ho ingoiato come sempre il loro sperma, uno dopo l’altro. Come sempre prima quello di Alberto, mentre Ric si segava eccitato e poi facendo un pompino al mio uomo. Ma ne è valsa davvero la pena. Bellissima esperienza.

E così nuovamente siamo di venerdì mattina nello stesso residence di sempre, nella stessa abitazione, ad aspettare l’arrivo di Alberto che io avevo voluto e richiesto facendo un ulteriore passo in avanti nella gestione autonoma del mio sesso trasgressivo, ma sempre in accordo con il mio Amore.
Questa volta Ric, eterno regista delle nostre fantasie erotiche, mi ha evitato di stare ai fornelli comprando del cibo pronto e i miei amati cantuccini e bevande appoggiate sul tavolo a mò di buffet. Era evidente la sua determinazione a non perdere tempo, e mi dicevo “Bene, cosi dopo avremo un pò tempo per noi, non appena Alberto ci avrà lasciato soli”
Ma non potevo ancora immaginare le intenzioni di quel birichino del mio uomo. Alle 10.30 eravamo già li. Alle 11 in giardino a prendere il sole sul viso in una bella giornata di ottobre, di un ottobre 2019 davvero caldo e soleggiato, con un buon caffè da degustare, facendoci le coccole. Ero davvero sorpresa da me stessa e dalla scomparsa dell’ansia che un po' provavo le prime volte; ormai il sesso a 3 non solo era diventato normale per me, ma soprattutto ero cosciente di poter più fare a meno di quell’eccitazione che precedeva i nostri incontri e degli orgasmi intensi che quei 2 assieme mi regalavano. Così, con estrema naturalezza dopo mezzogiorno mi alzo dalle cosce del mio Amore dandogli un ulteriore e dolcissimo bacio: ”Vado a prepararmi”. Lui mi sorride soddisfatto, “Fai bene, mi ha scritto che oggi ha tanta voglia” aggiungendo la sua tipica espressione maliziosa.
Mentre mi reco in toilette, mi accorgo di essere già bagnata. Così Indosso la lingerie d’assalto con cui tante volte avevo eccitato il mio bull, e uno dei miei tubini con cerniera posteriore che tanto Ric adora sfilarmi mentre sono a sandwich fra di loro. E non perdo nemmeno l’occasione di stimolare il mio clitoride dolcemente mentre mi vesto, immaginando Alberto che con il suo cazzone mi sodomizza.
Dopo una mezz’ora esco dal bagno con un tubino nero e tacco 12 e rimango di sale. La sala è già semibuia, ma non troppo e quindi vedo distintamente sul divano i miei 2 uomini completamente nudi che si menano l’uccello in tiro guardandomi con un sorriso sornione. Ric, bello e affascinante nonostante gli anni e un pò di pancetta che adoro, seduto alla mia destra, e Alberto, non certamente bello, ma con un fisico maschio e vigoroso, alla mia sinistra. Guardo con piacere i 2 splendidi uccelli che svettano verso di me, quello di Ric grosso e lungo, quello di Alberto altrettanto voluminoso e veramente impressionante per larghezza: “Che bella sorpresa” esclamai con allegria. Notai sul tavolino il cibo e le bevande e il mio Amore che sorridendomi maliziosamente con la mano destra aperta batte sul divano invitandomi così a sedermi in mezzo a loro.
Sbotto in una risata contenuta per il contesto, ma apprezzo la sorpresa e mi accingo a sedermi fra di loro. Mentre mi siedo Alberto guardandomi diritto negli occhi con il suo solito sguardo magnetico ed evidente ammirazione, mi sfiora un bacio sulle labbra insolitamente dolce e fuori del suo clichè di bull finora interpretato, complimentandosi con me:” Ro sei fantastica come sempre, bellissima ed elegante. Hai degli occhi verdi meravigliosi e un viso incantevole”. Mi compiaccio per il complimento, so di essere vanitosa in quei momenti e che Ric è talmente sicuro di me da non provare gelosia, ma rimango comunque stupita per l’insolita dolcezza del mio bull solitamente più interessato a palparmi con desiderio che altro e mi chiesi se il suo comportamento avesse a che fare con il nuovo gioco architettato quel giorno da Ric, regista indiscusso delle nostre trasgressioni, o se fosse l’effetto per me indesiderato di un rinnovato interesse di Alberto verso di me.
Ma non ebbi il tempo di pensarci perchè mi trovai subito con quei 2 splendidi uccelli nelle mani che comincio lentamente a segare. E fu davvero un gioco carino ed eccitante quello ideato da Ric. Non mi permisero di mollare nemmeno per un attimo i loro uccelli, occupandosi loro di offrirmi il cibo alternandosi a porgermelo sulle labbra perchè lo mordessi e ad ogni boccone consumato dalle loro mani aggiungevano le dita da leccare e succhiare e come premio ricevevo da entrambi un bacio con lingua da succhiare, mentre continuavo a massaggiare i “miei” bastoni del piacere preparandoli alla monta.
Ancora una volta Alberto mi stupisce. Mentre Ric mi penetra la bocca con voglia succhiandomi la lingua, Alberto, quasi ad invertire le parti mi bacia con tanta dolcezza la guancia. Ric ha ideato una inversione di ruoli pensai, ma comunque trovavo la situazione estremamente eccitante e la mia passerina ero ormai un lago.
Poi Ric mi solleva in posizione eretta e mi spoglia lentamente facendo scivolarev come sempre il mio tubino sul pavimento mentre da dietro Alberto rimasto seduto mi bacia le natiche infilandomi la lingua nel culetto. Divino.
Ric Mi sgancia anche il reggiseno lasciandomi in perizoma e tacco 12, e dopo avermi baciato le tette succhiandomi i capezzoli per farmi partire, mi risospinge a sedermi e mi ritrovo seduta con i 2 uccelli più grossi e più duri di prima fra le mani da segare.
Ric continua a darmi cibo da mangiare e dita da succhiare mentre Alberto si dedica alle mie tette e staccata la mia mano destra dal suo uccello dopo aver salivato le mie dita me le spinge sul clitoride da masturbare. Ormai anche il mio bull aveva imparato. A conoscermi. Arriva il momento del dessert. Ric prende dal frigo una mousse a semifreddo evidentemente portata poco prima da Alberto. Quei 2 maiali si spalmano gli uccelli in tiro con una crema densa e me li offrono da succhiare. Mi inginocchio davanti al divano su un cuscino e comincio un lungo e piacevole pompino alternato di quei 2 splendidi uccelli che sapevano di panna e mandorle. Sapore buonissimo.
Ma Dopo un pò dal sapore iniziale del dessert comincia ad emergere dai 2 cazzi che stavo succhiando il sapore di maschio arrapato che si appresta ad eiaculare. Sapore che trovo ancora più gradevole ed eccitante.
Infatti sono eccitatissima e mi gusto ogni goccia di liquido seminale dei mei amanti, che emerge dal sapore della crema, ben sapendo che si avvicinava il momento della monta. Alterno leccate all’asta e alla cappela a pompini profondi a entrambi mentre i miei maschi ogni tanto mi spingono la nuca per farmi ingoiare l’uccello e mi ci tengono qualche secondo. Mi piace
Dopo alcuni minuti di preliminari ancora una volta Ric prende l’iniziativa. Mi solleva in piedi e facendo un cenno ad Alberto: “Sai Ro, Alberto ti ha portato un bel regalo”. Intanto Alberto apre una scatola poggiata in un angolo dell’ingresso e porge a Ric il contenuto. Non ci posso credere. Comincia la vestizione: un collare morbido di pelle intorno al collo, da cui partono delle catenelle leggere che vanno ai polsi agganciate a 2 polsiere morbide sempre di pelle. Mi sento una schiava ed era proprio questo il gioco di ruolo ideato da quel maiale del mio uomo, un gioco di sottomissione. Quel giorno sarei stata la loro schiava da letto.
Ma non mi sento offesa, anzi sono bagnata ed intensamente eccitata, anche quando Alberto serra i miei polsi in un velcro che non mi permette di allargare le mani.
Quindi Ric mi si para davanti con un guinzaglio in mano e mentre Alberto mi tiene delicatamente ma decisamente per i polsi, mi dice con tono divertito: ”Oggi siamo i tuoi padroni. Sei la nostra schiava da letto; sei la nostra puttana e dovrai farci godere come e quando vogliamo”. “Se sarai brava ed ubbidiente ti permetterò di godere, altrimenti ti puniremo”.
Incredibile, non ero affatto turbata, ma anzi eccitata a mille e tutta bagnata. Ric mi aggancia al collo il guinzaglio e mi tira in camera da letto, seguito da Alberto. Mi spinge rudemente sul letto sbattendomi il cazzo già in tiro sulle labbra: ”Succhiami il cazzo schiava”. Ed io ubbidiente apro le mani quei pochi centimetri che posso per prendere l’uccello e comincio a spompinarlo. Alberto si posiziona alla destra di Ric aspettando il suo turno. Come sempre, come piace a quei 2 maiali li spompino a dovere per alcuni minuti.
Quindi Ric mi solleva nuovamente e mi trascina tenendomi per il guinzaglio fino alla finestra di fronte al letto. Mi libera i polsi dal velcro per permettermi di appoggiarmi con le mani agli spigoli della finestra, e mentre Alberto si siede a godersi la scena, da dieto Ric mi penetra la passera tenendomi per i fianchi cominciando a scoparmi. Le catene tintinnano nel va e vieni condendo con il rumore inequivocabile il gioco della sottomissione, mentre il mio uomo mi “sbatte” senza tanti complimenti strizzandomi al contempo le tette e mordendomi la nuca. Si mi tratta proprio come una schiava, mentre Alberto si gode la scena segandosi ed aspettando il suo turno.
Quel trattamento non solo mi piace e me lo godo, ma lo dimostro invocando con voce rotta dall’eccitazione fra il tintinnio delle catene la mia grande passione: ”Dai mettimelo nel culo ora”. E intanto allungo le dita verso il clitoride per masturbarmi. Ma Ric si blocca, e afferrandomi la mano: ”Stai zitta e ferma. Decidiamo noi se e quando puoi godere”. Quel gioco mi eccitava da morire.
Intanto Ric mi scivola davanti e si appoggia quasi seduto alla mensola molto bassa della finestra con la conformazione tipica delle residenze contadine di una volta e mi serra nuovamente le mani con il velcro portandole a stringergli il cazzo: ” Fammi una sega”, con tono imperioso.
Da dietro arriva Alberto che mi penetra la passera senza tanti complimenti con un colpo secco. Ma ero già tanto bagnata e lubrificata che mi da solo goduria.
Ci risiamo con il sandwich amato da Ric. Io in piedi sui mei tacchi 12 con indosso il solo perizoma mentre masturbo Ric, il quale a sua volta mi penetra la bocca con la lingua che io gli succhio spudoratamente, mentre Alberto mi scopa con movimenti lenti e decisi, fino in fondo, dal basso verso l’alto tenendomi strette le tette. Realizzo che se Ric non mi sostenesse le spalle e Alberto per i fianchi, cadrei in terra rovinosamente. Ma questo star in sospensione completamente nelle mani dei miei amanti che mi penetrano contemporaneamente bocca e passera è una sensazione davvero goduriosa. Dopo un po' Ric mi afferra per il guinzaglio e senza grazia trascina la mia bocca sul suo uccello:” Fammi un pompino”, con il tono del padrone, mentre Alberto continua a scoparmi la passera sempre più energicamente, mollandomi ogni tanto una sculacciata.
Quindi Ric mi solleva il viso e dopo aver intinto le dita sul clitoride bagnato fradicio me le offre da succhiare. Le succhio avidamente mentre lui sempre con il tono del padrone: ”Adesso ti metto a pecorina e ti scopo il culo fino a sborrati dentro”
Alberto con voce eccitata: ”Anche io ti sborro nel culo”.
Ric: ”Vedi tesoro, avrai il tuo amato sesso anale per ben 2 volte oggi”
Ero al settimo cielo e priva di ogni apparente dignità, immersa ormai anche io nel gioco di ruolo: ”Si scopatemi il culo, sborratemi dentro”.
Ric con tono allegro ed eccitato: ”Brava la nostra puttana”.
Alberto mi molla e Ric mi trascina nuovamente sul bordo del letto sempre tirandomi per il guinzaglio.
A un cenno di Ric, Alberto si siede al mio fianco, mi solleva e mi siede sul suo cazzo. Non posso allungare le mani per assecondare la penetrazione ma ci pensa lui a centrarmi la figa penetrandomi di colpo. Sono talmente bagnata che avverto solo piacere. Non si muove, limitandosi ad impalarmi e mi strizza le tette mordendomi dolcemente il collo mentre Ric mi infila nuovamente il cazzo in bocca e mi costringe con le mani sulla nuca ad ingoiarlo fino in gola. Mentre lo spompino cerco come sempre di portare le mie mani verso il clitoride per masturbarmi, ma Ric mi afferra di nuovo le mani e con affettata violenza verbale, contraddetta dalle carezze sulla guancia e dal sorriso divertito: “Allora non hai capito nulla. Sei la nostra schiava. Saremo noi a godere, non tu”, e a dimostrazione di quanto detto mi affonda nuovamente il cazzo in gola mentre con le mani mi colpisce le tette sporgenti a penzoloni con degli schiaffetti che più di farmi male in realtà mi eccitano ancora di più.
Dopo un paio di minuti che passo impalata da Alberto, ad un cenno di Ric il mio bull mi solleva e si stende sul letto con la testa verso la sponda.
Ric mi costringe rudemente a salire con le ginocchia sulla sponda del letto e mi ritrovo a pecorina come mi aveva promesso con il cazzone di Alberto che svetta sulle mie labbra, mentre con le mani giunte mi appoggio al suo pube
Alberto comincia a succhiarmi il clitoride, mentre io gli ingoio il cazzo eccitatissima, nel più classico dei 69.
Ric che al di là del gioco di ruolo è ben attento alle mie esigenze, mi unge l’ano abbondantemente con il gel infilandoci due dita per prepararmi alla monta da me preferita, quindi lentamente ma sena indugi mi incula, avviando un lento va e vieni che intensifica il tintinnio delle catene della mia sottomissione.
Comincio a mugolare di piacere e mi sfugge fra un mugolio e l’altro: “Ahhhh che goduria !!!! Non so quanto resisto” ma sospinta alla nuca da Ric torno ad ingoiare il cazzone di Alberto
Ric sempre con il tono imperioso richiesto dal gioco di ruolo:” Non ci provare puttana. Se vieni prima di noi per punizione la prossima volta ti vestiamo da schiava e ti regaliamo a 4 maschi arrapati che ti riempiranno tutti i buchi mentre noi ci godiamo lo spettacolo”, e così dicendo mi assesta una sculacciata fortissima.
Quella fantasia erotica, io stesa nuda su un letto con intorno inginocchiati 4 maschioni nudi con tanto di uccello duro e teso verso di me, anziché divenire una temibile minaccia si trasforma in un incentivo alla mia eccitazione. Ric se ne accorge ma invece di far cessare il meraviglioso gioco di lingua di Alberto, gli chiede: ”Alberto come è la visuale li sotto”.
“Stupenda Ric, mi sto godendo il sapore di questa meravigliosa passerina mentre guardo come le allarghi il fiorellino “
Non ne posso più e passo dai mugolii ai lamenti con cui precedo i miei orgasmi: “Ahhhhhh, Ahhhh”
Ric accellera notevolmente il va e vieni e comincia ad incularmi di brutto spingendomi il cazzo fino in fondo e cozzando con lo scroto sul perineo.
Il magnifico cunnilingus di Alberto combinato con la stupenda inculata regalatami dal mio Amore mi fanno finalmente esplodere in un orgasmo intenso e mentre comincio ad urlare il mio piacere sento Ric fiottare nel mio culo la sua sborra abbondantemente, per poi accasciarsi sulla mia schiena baciandomi sul collo.
Bellissimo, Fantastico!!!!! Che sincronia.
Sono tutta rilassata e sto per stendermi su un fianco aspettandomi le solite coccole da parte del mio Amore, ma scopro che quei 2 fanno sul serio.
Ric mi trattiene carponi sul letto.
Alberto mi viene dietro e nonostante io: ”No! non mi va. Mi fa male, te lo prendo in bocca”, senza pietà alcuna Alberto deciso a prendersi la sua preda mi spreme mezzo tubetto di gel nell’ano e in un secondo, senza alcuna fatica affonda il suo enorme uccello nel mio culo ormai dilatato, e comincia a pomparmi lentamente ma con decisione fino in fondo.
“Ric basta”.
Ma lui:” No tesoro lo faccio per te. Basta con questa storia che puoi avere un solo orgasmo. Io so che sei capace di orgasmi multipli. Me ne ricordo bene”. E mi libera le mani dal velcro, consentendomi con la sinistra di appoggiarmi al letto per sostenere le spinte lente ma vigorose di Alberto e con la destra comincio a masturbarmi il clitoride.
Lo trovo non umido ma inondato e scopro che comincia nuovamente e rapidamente a salire il livello della mia goduria, mentre il mio dolce Ric steso accanto a me mi bacia e accarezza con dolcezza e tenerezza incredibile. Mi fa le coccole.
Allora capisco il senso di quel gioco di ruolo, al di là dell’erotismo appagante. Mi aveva impedito di masturbarmi come sempre faccio durante il sesso a 3 per lasciarmi l’occasione di un secondo orgasmo.
In effetti avverto il mio ano ultradilatato, per cui capace di accogliere le impressionati dimensioni del cazzo di Alberto. Lo sfregamento anale combinato alla mia masturbazione cominciava a funzionare, e come!!!!! Ricomincio a mugolare di piacere. Allora Alberto, da bull esperto accelera il va e viene e mi incula con crescente energia, mentre con indice e medio della mano destra mi sto masturbando velocemente. Ric mi sorride. E finalmente vengo. Apro la bocca emettendo il mio lamento tipico. Ric ne approfitta infilandomi la lingua e succhiando la mia, poi dandomi un buffetto sulla guancia mi costringe ad aprire gli occhi: ”Ti voglio guardare negli occhi mentre godi come una puttana, Tesoro mio”
E io godo senza ritegno ed urlo di nuovo al mondo il mio piacere mentre Alberto mi sta inculando talmente forte che mi sembra di sentire il suo cazzone nello stomaco.
E vengo forte, con intensità. Sto per chiudere gli occhi ma Ric mi da un buffetto ancora piu forte e quindi raggiungo l’apice dell’orgasmo mentre ci guardiamo negli occhi, con evidente soddisfazione di Ric, ed un attimo dopo mi ritrovo con le sue labbra che mi succhiano la lingua.
Che paradiso
Sono venuta, e mi appoggio con entrambe le mani sul letto ma Alberto continua ancora la sua cavalcata imperterrito.
E solo dopo alcuni minuti finalmente sborra inondandomi di sperma. Lo sento fiottare abbondantemente e immagino il suo sperma mescolato con quello di Ric. Così rido di cuore, di gioa e di liberazione, mentre Ric mi bacia di nuovo, questa volta dolcissimo ed innamorato. Sono davvero felice.
Anche questa volta Alberto si trattiene con noi una mezz’ora, e per ringraziarlo del bellissimo amplesso gli consento più del solito di baciarmi le labbra con dolcezza al pari del mio uomo. Ric se ne accorge ma non appare turbato.
E’ evidente che il bull regalatomi dal mio uomo si stà trasformando in un dolce amante. Un vero amico di famiglia.
Ma forse, rifletto, per la serenità del mio rapporto di amore con Ric sarebbe stato meglio rimanesse un focoso bull arrapato, senza alcun coinvolgimento di nessun tipo. Forse sarebbe stato necessario interrompere uno splendido triangolo per il bene del mio Amore. O forse no?
Ma ci sarà tempo per pensarci. Ora voglio godermi le tenerezze del mio Amore.
Infatti, mentre Alberto si allontana, io e Ric ci concediamo le coccole da innamorati, mentre parliamo della nostra vita reale, come sempre facciamo dopo il sesso.
Ric: “Ti è piaciuto il gioco Amore? Ti è piaciuto essere sottomessa?”
“Mi è piaciuto da morire questo gioco”.
Ric fra un bacio e l’altro mi rimuove le catene
“Ti Amo Ro”.


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per SOTTOMESSA:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni