Sorpresa inaspettata per Ludovica

Mettetevi comodi. Oggi vi porto direttamente in una storia accaduta qualche tempo fa. Una storia dove il piacere fa da padrone. Rilassatevi e godetevi il tutto.

Percorro il piccolo vialetto della villetta di campagna, salgo gli unici tre gradini e busso alla porta. "Entra. È aperto" risponde una voce dentro la stanza.
Giro la maniglia, entro e posso notare che l'entrata del salotto è illuminata dalla sola luce esterna del sole di un tardo pomeriggio estivo. Mi faccio strada e sul divano, al centro della stanza, noto un corpo femminile inginocchiato sul divano. Le mani poggiate sulla spalliera, mi dà la schiena e guarda verso la parete opposta. Noto con piacere che indossa solamente un perizoma nero. È Ludovica.

Così le è stato detto di farsi trovare...

La guardo, il suo corpo mi provoca un'istantanea eccitazione. Una bella schiena, dei lunghi capelli neri le cadono sulle spalle, due gambe ben levigate e un culetto tondo ed invitante. Mi avvicino senza dire una parola. Inizio a sfiorarle la schiena con la punta delle dita, sento che un brivido la pervade. Le scosto i capelli, accarezzo il collo e proseguo scendendo lungo la schiena. Lentamente arrivo al bordo del perizoma. Passo un dito tra il suo corpo e l’elastico. Sento il suo respiro farsi eccitato.

Continuo a sfiorarle il corpo, le natiche, le cosce, i polpacci. Risalgo, sempre esplorando il suo corpo lentamente con la punta delle dita. Torno al collo e sento che dei brividi percorrono il suo corpo tonico. Dopo alcuni lunghissimi minuti di carezze, le spingo dolcemente la schiena in avanti, in modo che il suo culetto sia a mia disposizione. Scosto di lato il perizoma ed ammiro la sua figa perfettamente depilata davanti a me. Avvicino un dito e sento il calore che emana. È eccitata. Approfitto per passare il dito tra le sue labbra già umide. La figa si schiude lentamente al passaggio del mio dito. Altri brividi lungo la sua schiena.

"Così mi farai impazzire" mi dice sospirando. Ma non rispondo.

Continuo a solleticarle la vagina con il dito. L'eccitazione sale, è sempre più bagnata. Le sfioro il clitoride, inarca la schiena. Ritorno tra le grandi labbra e risalgo fino a quel culo tondo che finora avevo solo ammirato. Una leggera palpata, sfioro il buchetto e torno alla figa.

Lentamente spingo in avanti il dito medio e senza trovare resistenza la penetro. Lo muovo avanti e indietro, ormai tutto dentro, simulando una penetrazione. Non accontentandomi infilo anche l’indice. Le due dita entrano ed escono sempre più veloci. La figa di Ludovica si dilata sempre più. Continuo e le infilo anche l’anulare, la scopo con tre dita. Prima lentamente, poi veloce, alterno movimenti lenti a movimenti veloci e sento crescere anche in me sempre più l'eccitazione. Ludovica respira sempre più velocemente.

Esco da lei piano, con l’indice bagnatissimo gioco sul suo culetto massaggiandolo. Avvicino la bocca e con la punta della lingua lo lubrifico. La bella Ludovica si irrigidisce appena inizio a spingere dentro il dito, che bagnato entra facilmente in lei. Si rilassa e il mio indice entra completamente nel suo culo. Lo tiro fuori piano per poi spingerlo di nuovo dentro. Continuo irrigidendo anche medio e anulare, che penetrano nella sua patata bollente. Inizio con un andamento lento a scoparla con le dita. Davanti e dietro in maniera contemporanea. Ludovica non resiste. Viene, viene ansimando e urlando il suo piacere.

Non mi fermo, non posso fermarmi. Continuo a scoparla così, mentre il piacere esce da lei. Ma non si ritrae,non è sazia, ne vuole di più. Sento che ricomincia ad ansimare. Si sta eccitando nuovamente, senza che io abbia mai smesso di stimolarla. Mi inginocchio dietro di lei. Le allargo le tonde natiche con le mani. La punta della lingua pronta ad assaporare ogni suo umore, lecco dolcemente il buco del culetto per poi scendere sul pezzetto di pelle tra culo e figa. La sento inarcare la schiena. Le piace! Gusto lentamente la figa bagnata, anzi fradicia. La mia lingua prosegue tra le grandi labbra arrivando al clitoride, lo stuzzico, lo lecco. Spingo il viso in avanti e lo prendo tra le mie labbra per succhiarlo.

"Marco, se continui così vengo ancora. Ti prego, scopami" - sussurra la Ludo con voce rotta dall’eccitazione. Non rispondo.

Continuo a succhiare il clitoride mentre le mie dita le esplorano il corpo. Ne infilo due nella figa e aumento la velocità mentre la scopo con le dita. Contemporaneamente la succhio e la lecco, dissetandomi con i suoi umori.

"Aaaaaahhhhhh" - Ludovica si muove tutta, gode mentre il secondo orgasmo esplode in maniera potente - "Scopami", mi urla mentre viene. Non rispondo.

Faccio un passo indietro, mi stacco da lei e con molta eccitazione la guardo. Le gambe sono divaricate sul divano, la schiena appoggiata allo schienale, il perizoma di lato e le cosce lucide dei suoi umori. Inizio a spogliarmi, sento l’eccitazione crescere in me. Lei non si gira. Le è stato detto di stare sempre sul divano con la schiena alla porta fino ad un nuovo ordine. Ludovica sta al gioco ed ansima mentre si riprende dall’ultimo orgasmo.

"Ancora" sussurra. Mi riavvicino, le bacio delicatamente le spalle, la schiena, scendo verso il perizoma e glielo tolgo con il suo aiuto e sempre in silenzio.

Mi sposto un attimo, apro la borsa dei giochi che avevo portato ed estraggo un dildo rosa con due cornetti. Uno server a stimolare il clitoride, l’altro il culetto. Ludovica sente maneggiare dietro di lei.

"Che fai?" - chiede. Non rispondo, accendo il dildo e il ronzio le fa capire cosa sta succedendo. "Sei un maiale, scopami", mi dice mentre io avvicino la punta del nuovo gioco alla sua figa.

Lentamente lo spingo in avanti. Lo faccio entrare e lo giro in modo che lo stimolatore del clitoride faccia il suo lavoro. Il cornetto anale si appoggia al buchetto, lo succhio per lubrificarlo. È grande come un mio dito. Lo spingo piano e anche quello entra senza troppa resistenza. Ludovica ansima sempre più velocemente, il triplo stimolo la fa impazzire. Non ce la faccio più, mentre muovo lentamente il dildo in lei inizio a masturbarmi.

La porta dietro di noi si apre lentamente. Emette un piccolo cigolio e si richiude subito dopo. Si sentono dei passi, Ludovica si irrigidisce non aspettandosi una terza persona.

"Chi è? Marco, dai non fare scherzi".

"Non faccio scherzi, fidati, ti piacerà. Goditi il gioco"

Nonostante la rassicurazione sento che non si rilassa completamente. Mi viene un’idea, mi giro verso la "sorpresa" ed inizio a baciarla appassionatamente, rumorosamente. Sempre muovendo piano il dildo dentro Ludovica. Continuo a masturbarmi lentamente. Lei torna ad ansimare veloce, torna a rilassarsi.

"Lo adoroooo" sussurra.

Non smetto di masturbarla con il dildo. La "sorpresa" si spoglia. Continua a baciarmi, le nostre lingue si inseguono. La sua mano cerca la mia che mi sta masturbando. Si sovrappone a lei, la sostituisce. Si muove veloce. Ansimo. L’eccitazione che ho accumulato è tantissima, non ce la faccio più, fermo la mano con il dildo e vengo. Vengo urlando. Ludovica viene nello stesso momento. Godiamo insieme, fortissimo. Lei per la terza volta, io per la prima e spero non ultima di questa giornata. Il dildo scivola fuori di lei e ricade sul divano. L’ospite si stacca da me, fa il giro del divano. Ludovica lo vede e si blocca. Capisce che chi l’ha fatta godere fino a quel momento non era l’amante che si aspettava.

"Marco?"

"Sono qui, va tutto bene" le sussurra Marco accovacciandosi dietro il divano. Le prende la testa tra le mani, la bacia. "È stata brava Giulia?" le chiede.

Ludovica guarda per la prima volta dietro di sé e mi vede. Le sorrido maliziosamente e la saluto: "Ciao Ludovica!"

Mi guarda. Guarda Marco. "Mi piaceeeeee” ci fa, passando lo sguardo da uno all’altra “Ciao Giulia”.

Marco si alza e si posiziona con il suo pene durissimo davanti al viso di Ludovica. Lei sa benissimo cosa fare, non aspettava altro e lo prende in bocca. Marco gira lo sguardo verso di me e anche io capisco subito cosa vuole e mi avvicino. Prende con la mano delicatamente il suo pene depilato dalla base e me lo mette davanti al viso. Succhio avida. Mi stacco un attimo per masturbarlo e avvicino la bocca a quella di Ludovica, ci baciamo. Mi eccita sempre baciare un’altra donna. Le nostre bocche hanno il sapore di lui.

Marco mi fa alzare. Mi porta sul divano, mi stende e mi fa aprire le gambe, pronta per lui. Ludovica si avvicina a me, si infila tra le mie cosce e inizia a leccarmi e baciarmi la figa, vuole ricambiare quanto fatto in precedenza io a lei. Sono un lago. Marco si avvicina e punta il cazzo verso la mia figa, dilatata già dalle attenzioni di Ludovica che adesso si sposta lateralmente per prendere in mano il pene del suo amante. Lo succhia per qualche istante e lo avvicina alla mia patata. Lo sento entrare, lentamente, dolcemente, come piace a me.

Sento Marco che lo spinge fino in fondo. Si ferma, esce un po' e lo infila nuovamente fino in fondo. Si ferma ancora, alterna il gioco a stop e continue riprese. La mia eccitazione sale, non resisto più anche grazie ai contemporanei massaggi di Ludovica al mio clitoride. Massaggi lenti, alternati a delle leccate.

Marco si ferma. Esce e Ludo inizia a leccarglielo avidamente prima di rimetterlo dentro di me, ricominciando a scoparmi nel modo che mi più piace. Non resisto oltre, sento l’orgasmo esplodere in me. Vengo urlando, ma Marco non rallenta, anzi, aumenta la velocità dei colpi.

"Vienimi dentro" gli sussurro ancora ansimante.

Ludovica si sposta e viene verso il mio viso. Ci baciamo mentre Marco ci guarda sorridente. Non resiste più nemmeno lui. Viene mugolando dentro di me, sento caldo, sento il suo orgasmo copioso.

Si ferma e lo tira fuori lentamente. Ludovica si stacca dalla mia bocca, va verso il cazzo ancora eccitante e lo lecca, lo succhia, lo ripulisce dell’orgasmo di Marco e dei miei umori.

"Baciatevi!" ci ordina.

Ci baciamo, le nostre lingue sanno degli umori di Marco, sanno di me. Sanno di noi.