Il maggiordomo del piacere - Un bel film

Avevamo scelto quel film perché ci aveva stimolato il trailer, ci era sembrata molto interessante la storia ed eravamo partiti con la miglior intenzione di passare una serata di coppia tranquilla.
Un apericena, quattro chiacchiere fino all'ultimo spettacolo e poi il film.
Posto prenotato un po’ defilato, per non essere nella calca di tutti gli spettatori che si sedevano nella zona centrale.

Quella sera, Maria era particolarmente 'frizzantina”, a cominciare dall'abbigliamento che aveva indossato per la serata.
Un bellissimo vestito in maglina, con uno spacco vertiginoso. La cintura alla vita alta e gli stivali, alti sopra il ginocchio.
Abbigliamento consigliato dal nostro maggiordomo Riccardo.
L'avevo stuzzicata dicendole che vestita così avrebbe fatto venire un infarto a molti uomini e già nel locale avevo notato una coppia di ragazzi che l'avevano mangiata con gli occhi.
Lei continuava a rassicurarmi dicendomi che sbagliavo ed io, in tono un po’ scherzoso gli avevo risposto che, se avessero lavorato nella nostra società, li avrei spediti nella filiale più lontana, così come aveva fatto quell'utente del sito che avevamo iniziato a frequentare, Alberto credo si chiamasse.

Maria, avvicinandosi al mio orecchio, mi disse; “Solo per un’occhiata? Ma almeno falli toccare.”
Manco a dirlo, lui si era svegliato dal torpore per le parole dettemi.
Già pregustava il dopo cinema a casa, o anche prima, in macchina, se riuscivo a convincere Maria di fare una puntata al boschetto degli innamorati.
Ma la cosa che più mi era piaciuta era stata lo sguardo inebetito di quattro ragazzi che l'avevano apostrofata con termini poco eleganti. Già mi avevano fatto girare i santissimi, ma poi sarebbero rimasti di merda, subito dopo.
Ve la devo raccontare.
Nel parcheggio del cinema, dato che lei non credeva di fare quell'effetto di femme fatale, le dissi di camminare davanti a me di una decina di metri.
Poco prima di scendere dalla vettura, per sfida, lei aveva tirato tantissimo l'intimo mettendo in risalto le sue grandi labbra ma ancor di più risaltava il suo sedere, che vidi solo nel momento in cui era scesa dalla macchina.
Stupendo come nel dipinto che avevamo acquistato da poco "Nell'asciugamano bianco" di Lyacevitch.

Starle dietro era uno spettacolo. Spettacolo che si sono goduti anche i quattro ragazzi, dell'età circa di Maria, che erano all'OWW a mangiare e che vedendola arrivare avevano iniziato a importunarla a parole.
Lei si è fermata davanti, in attesa che arrivassi, e non vedendomi muovere mi ha fatto segno di raggiungerla.
Mi ha preso una mano e se l'è appoggiata sul seno e l'altra sul sedere e mi ha limonato di brutto, davanti a loro, facendo risaltare con la voce la parola “uomini” ed indicando il suo corpo con la mano.
Piacevolmente stupito io, ma di più lui. Vedere le loro facce stile mascella cadente dei cartoni è stato impagabile.
Dopo l'episodio nel corridoio del centro al cinema io non riuscivo a stare seduto. Maria se ne è accorta, tant'è che, a metà del primo tempo, questa monella mi ha buttato sulle gambe il cappotto e mi ha liberato della tensione sessuale accumulata.

Una prima volta lì, poi nel boschetto in macchina, sulle scale condominiali, nel letto, sotto la doccia e sul divano.
Insomma, un fine settimana intenso che non è passato inosservato al nostro maggiordomo il lunedì mattina, quando è venuto a portarci la colazione a letto.

[Fine Primo Tempo]