Racconti Erotici > Lui & Lei > La visita medica inaspettata (Raccontata da lei)
Lui & Lei

La visita medica inaspettata (Raccontata da lei)


di Tinny
17.04.2022    |    16.603    |    3 9.9
"Mi distendo sul letto in posizione semiseduta con la schiena appoggiata ai cuscini..."
Sono sul balcone a godermi gli ultimi giorni di vacanza sdraiata sullo straio. Sinceramente sono un po’ triste pensando che lunedì dovrò ritornare a lavorare. Comunque mi presento, mi chiamo Alessia ho 46 anni bionda, occhi verdi, alta 1,56 single per scelta. Immersa nei miei pensieri, sento arrivare su WhatsApp un messaggio. Allungo la mano e leggo il messaggio. È Simone un mio caro amico, che mi propone di andare con lui a fare un giro in bici. Simone lo conosco da diversi anni. Tra di noi vi è una forte amicizia. Mi piace passare del tempo insieme a lui. Simone è un ragazzo tranquillo ed educato, abbiamo sovente lo stesso pensiero. Con lui mi sento serena. Anche se per molti può sembrare strano non ci siamo mai spinti oltre ad un semplice abbraccio. Tuttavia a volte mi piace provocarlo mostrandogli una generosa scollatura oppure quando lui è dietro di me sculettare facendogli guardare il mio culo.
Gli rispondo che accetto volentieri il suo invito e di lasciarmi solo il tempo di prepararmi. Sarò pronta tra 30 minuti.
Rientrata in casa, apro l'armadio e tiro fuori i pantaloncini e la maglietta che utilizzo per andare in bici.
Mi spoglio rimanendo completamente nuda. Attraverso lo specchio appeso alla porta dell’armadio osservo il mio corpo.
Ritengo che per avere 46 anni, ho ancora un bel fisico, il culo regge ancora. Passando le mani sul mio ventre osservo la mia farfallina depilata. Controllo se si vede già la ricrescita dei peli.
Prendo i pantaloncini e li infilo. Non metto le mutandine, perché mi piace la sensazione che si prova a sentire l'aria che attraversa i pantaloncini e arriva sulle labbra della mia vagina. Infilo infine la maglietta a maniche corte con la mezza zip sul davanti.
Mi riguardo allo specchio, gli indumenti sono molto attillati, forse troppo. In mezzo alle gambe si vedono le labbra della mia figa. Devo pensare ad altro, altrimenti se mi eccito mi diventano duri i capezzoli. Non avendo il reggiseno, poi si vedranno anche quelli puntare sulla maglia.
Il campanello di casa suona, guardo dalla finestra e vedo che è arrivato Simone . Prendo il caschetto e scendo a prendere la bici. Uscendo dal cancello saluto Simone . Lui è poco più giovane di me, ha 44 anni, magro, alto 1.70 capelli castani. È un ragazzo molto timido.
Indossiamo il casco e iniziamo il giro in bici. Simone mi propone di andare a fare un giro in mezzo alle vigne, di fermarci in un punto panoramico dove è presente la panchina gigante e di goderci la splendida giornata.
Dopo circa un’ora arriviamo alla panchina gigante, facciamo le solite foto di rito e ci fermiamo in un prato poco distante. Mentre riposiamo incominciamo a parlare del più e del meno. Tra di noi cè parecchia confidenza, ci raccontiamo di tutto. Non ci sono segreti tra di noi.
Simone mi dice che domani pomeriggio ha preso appuntamento dal medico di base per far vedere gli esami del sangue, approfittando del fatto di essere ancora in vacanza.
Questo mi fa venire in mente che pure io dovevo andare dalla dottoressa a farmi prescrivere l’impegnativa per prenotare la visita ginecologica che ogni anno faccio. In paese ci sono tre medici di base, si dice che la mia è quella più brava e meticolosa. Vi è solo una cosa che non sopporto, il fatto che fa passare al massimo 15 pazienti al giorno, salvo emergenze.
Bisogna quindi andare una prima volta a prendere il numero per l’appuntamento e una seconda volta per la visita. Io continuo a rimandare perché non ho voglia di andare a prendere il numero.
Sia io che Simone abbiamo la stessa dottoressa.
Simone mi propone quindi di andare insieme a lui domani dalla dottoressa, in modo da prendere il numero per l’appuntamento e se lo aspettavo, saremo andati a bere qualcosa insieme. Non avendo nulla da fare domani pomeriggio accetto volentieri, almeno non rimango da sola tutto il giorno.
Scambiamo ancora qualche parola, poi risaliamo in sella e ritorniamo sotto casa mia. Avremo fatto circa 20 km, non saranno tanti ma io sono già stanca. Mi tiro un po’ giù la zip della maglia, perché stavo grondando di sudore.
Simone mi saluta e rimaniamo d’accordo di trovarci domani alle 16 davanti allo studio della dottoressa.
Entrata in casa , mi spoglio togliendo i pantaloncini e la maglietta, rimanendo nuda. Vado in cucina, apro il frigo e tiro fuori una bottiglia di succo di frutta al gusto di pera. Mi bevo 2 bicchieri cercando di colmare la sete tremenda che avevo. Mi rilasso sul divano, cercando di recuperare un po’ di forze per andare a fare la doccia. Rimango così per circa mezz’ora a fissare il soffitto e massaggiare la mia vagina. Recuperato un po’ di energie , mi alzo ed essendo già nuda mi infilo sotto la doccia. Una bella rinfrescata era quello che mi serviva.
Il giorno seguente, verso le 15 incomincio a prepararmi. Dopo aver fatto una doccia rinfrescante, apro il cassetto della biancheria intima, e prendo un paio di mutandine nere con un reggiseno coordinato. Dato che oggi fa molto caldo decido di mettere un paio di pantaloncini di jeans e una canottiera di colore blu. Dopo essermi truccata esco di casa e come da accordi mi dirigo verso lo studio della dottoressa. Arrivata vedo Simone che è già arrivato. Lo saluto e insieme saliamo al secondo piano dove si trova lo studio della dottoressa.
Entrati mi dirigo verso il bancone dove si trova un quaderno con i numeri da prendere per prenotare l’appuntamento. Incomincio a sfogliarlo per cercare di prendere il primo numero disponibile. Mi rendo conto però che fino a lunedì non c'è più posto. Per giovedì e venerdì i numeri sono finiti. Rimango un attimo a pensare cosa fare. Alla fine chiudo il quaderno senza prendere il numero. Non posso la prima settimana di lavoro, prendermi già un permesso.
Vado a sedermi di fianco a Simone e gli racconto perché non ho preso il numero.
Simone mi propone di passare io al suo posto, tanto lui facendo i turni al lavoro, può venire anche la prossima settimana.
Ringrazio è un gesto carino da parte sua, ma rifiuto. Non sarebbe giusto. La colpa è mia che mi sono svegliata tardi.
La porta dello studio della dottoressa si apre, esce una ragazza sui 25 anni.
Una coppia di anziani si alza ed entra nello studio della dottoressa. Guardandomi in giro mi rendo conto che è rimasta solo una persona oltre a noi.
Una strana idea mi rimbomba nella testa. Se ci fingiamo una coppia potremo fare come quelli che sono entrati prima, cioè insieme.
Mi avvicino all’orecchio di Simone e gli propongo la mia idea.
Simone mi guarda e ridendo mi dice che sono matta, che se per caso ci scopre la dottoressa va su tutte le furie.
Gli dico di stare tranquillo, che avrei pensato io a parlare se la dottoressa diceva qualcosa. E poi in fondo si trattava solo di far vedere degli esami e di fare una impegnativa.
Simone anche se non era tanto convinto alla fine accetta.
Gli prendo la mano, dobbiamo incominciare a calarci nella parte. Lo guardo e sorrido.
La porta dello studio si riapre, esce la coppia ed entra il signore che era presente ancora nella sala d’attesa.
Rimaniamo da soli nella sala d’attesa.
Definiamo alcuni dettagli da dire. Siamo fidanzati da circa un’anno e mezzo. Circa 6 mesi fa invece siamo andati a vivere insieme nella mia casa.
Finalmente esce il signore, ci alziamo ed entriamo nello studio. La dottoressa è in piedi di fianco alla scrivania. Si chiama Laura ha 57 anni, capelli rossi a caschetto, fisico atletico. Porta gli occhiali che insieme al camice bianco che indossa, appare per molti maschietti molto sexy.
Laura ci saluta ma nello stesso tempo si stupisce di vederci entrare insieme. Infatti ci chiede se si era persa qualcosa riguardo a noi due. Io prontamente gli rispondo di sì e buttandola sul ridere gli rispondo che probabilmente il giorno in cui ci siamo messi insieme ero ubriaca. Anche la dottoressa si mette a ridere, e si complimenta con noi. Con un gesto ci indica di accomodarci sulle due sedie poste davanti alla sua scrivania. Ci sediamo e incominciamo a fare due parole parlando del covid e di come sono cambiate le nostre abitudini.
Dopo qualche minuto, la dottoressa rivolgendosi verso di noi, ci chiede come poteva essere utile.
Gli dico che mi serviva l’impegnativa per prenotare la visita di controllo dalla ginecologa.
La dottoressa incomincia a scrivere sul computer e poco dopo mi stampa il foglio dell’impegnativa.
Poi rivolgendosi verso Simone , gli chiede di cosa ha bisogno.
Simone tira fuori dal marsupio due fogli, che presumo siano gli esami del sangue e li appoggia sulla scrivania. La dottoressa li prende e incomincia a controllare i valori, confrontandoli con quelli presenti sul computer.
Al termine gli comunica che i valori sono nella norma e che dovrà ripeterli tra 6 mesi. Continuando ad aggiornare la sua scheda gli comunica che sono passati quasi 2 anni dall’ultima volta che lo ha visitato causa covid facendo il controllo dei nei.
La dottoressa oltre ad essere il nostro medico di base, ha anche la specializzazione in dermatologia. Effettua delle visite a pagamento su appuntamento. In passato sono andata da lei a pagamento per un fastidioso eritema inguinale.
Sinceramente lei è un po’ fissata con questo controllo dei nei. Una volta all’anno mi sottopone a questa visita, ma per fortuna non si fa pagare, in quanto la esegue come medico di base.
La dottoressa intanto va a vedere anche la mia scheda, e mi comunica che per me è ancora peggio, perché gli risulta che l’ultima volta è stata a marzo 2019.
Laura continuando a parlare ci dice che visto che eravamo gli ultimi pazienti della giornata e tutto sommato aveva finito presto, poteva fare il controllo adesso. Quello che segue avviene talmente così veloce che il mio cervello va in tilt.
La dottoressa si alza dalla sedia e si dirige verso la zona dedicata alle visite, dicendo : “ tutti e due venite con me”.
Vedo Simone che si alza, io lo seguo. Sto cercando una soluzione per uscire da questa situazione che sta degenerando e diventerà sicuramente imbarazzante.
La dottoressa ci dice di spogliarci e di rimanere solo con la biancheria intima addosso.
Io non mi sono mai spogliata davanti a Simone . Un conto è provocarlo facendogli vedere un po’ di tette, ma farmi vedere in mutande o peggio ancora nuda è tutto un’altra cosa.
Simone mi guarda come per dirmi cosa dobbiamo fare?.
Io generalmente ho sempre la risposta pronta o idee per uscire da situazioni strane che si sono presentate durante la mia vita. Ma in questo momento non so cosa dire.
Simone forse rassegnato incomincia a spogliarsi. Si toglie le scarpe, poi i pantaloni di jeans e infine una maglietta a maniche corte di colore granata. Rimane solo con le mutande adosso.
Io non potevo stare lì ferma senza fare nulla. Ho incominciato pure io a spogliarmi. Mi sono tolta i pantaloncini e poi la canottiera. Sono rimasta pure io solo con le mutandine e reggiseno. Incrocio lo sguardo di Simone , tutti e due siamo tremendamente in imbarazzo.
Intanto la dottoressa si stava preparando per la visita, tirando fuori la strumentazione necessaria e posizionando un foglio di carta sul pavimento, in modo da non rimanere con i piedi nudi a contatto con il pavimento.
Finito di prepararsi, indicando Simone , gli dice che avrebbe incominciato con lui.
Simone va vicino alla dottoressa, la quale incomincia la mappatura dei nei. Parte a controllargli la testa, poi scendendo controlla il torace fino ad arrivare all’ombelico. Con le mani afferra le mutande di Simone e li tira giù, facendole cadere sul pavimento. Per la prima volta vedo Simone nudo. Avevo di fronte a me il suo pene moscio. Non era depilato completamente, ma si vedeva che si curava la zona inguinale. Aveva accorcianto i peli e rasanto quelli in eccesso.
Ora la dottoressa gli ha preso il pene in mano e sta controllando il pisello e i suoi testicoli.
Io continuo ad osservare quello che stava succedendo. Sinceramente ero un po’ agitata perché tra poco i ruoli saranno invertiti ma nello stesso tempo ero anche curiosa. È strano assistere ad una visita come questa.
Finito di controllare la parte d'avanti, la dottoressa gli dice di voltarsi e ripartendo dal collo continua la visita.
Una volta arrivata ai glutei, gli dice di aprire un po’ le gambe e con le mani di divaricare le natiche e di piegarsi in avanti.
Mi ero dimenticata che la visita comportava anche questo. Povero Simone penso che stia sprofondando dall’imbarazzo. Sto vedendo il buco del suo culo. Non sarà sexy come quello di una donna, ma questa scena sta creando in me una cerca euforia.
Io continuo a guardare Simone nudo, fino a quando la dottoressa dice che ha finito.
Simone si gira e con mia sorpresa vedo il suo pene non più moscio ma in tiro. Pensavo che si sentisse in imbarazzo invece si era eccitato.
Adesso che il suo pene è in erezione, posso dire che le dimensioni sono nella media. Penso sui 13-14 cm. Non è proprio dritto, ma curvato a sinistra.
Sicuramente come vedo io l’erezione di Simone anche la dottoressa avrà visto. Però non dice nulla, anzi rivolgendo lo sguardo verso di me, mi dice che tocca a me.
Io vado dove era Simone , mentre lui si mette dove ero io. Passandogli di fianco osservò ancora da più vicino il suo pisello.
Simone rimane li nudo che mi osserva mentre la dottoressa incomincia a visitarmi. Mi controlla la testa e il torace, quando arriva all'altezza del mio seno, mi dice di togliermi il reggiseno. Io eseguo, forse sto scoprendo un lato di me che non conoscevo. Incomincia a piacermi essere vista seminuda e sapere che le persone guardandomi si eccitano. Scopro le mie tette. Mi giro leggermente in modo che Simone possa vederle bene, ma soprattutto sapendo che da lì a poco, mi avrebbe abbassato anche le mutandine.
La dottoressa mi controlla le tette, appoggia una mano sulla tetta di destra e controlla ogni centimetro. Ho i capezzoli che sono diventati duri, il tocco della sua mano sui capezzoli, mi provoca delle scariche di piacere.
Ora mi sta controllando l'altro seno. Finito il controllo delle mie tette, scende a controllare la pancia.
Quando arriva all’ombelico come aveva fatto con Simone , afferra le mie mutandine e li tira giù facendole cadere per terra. Sul pavimento ai miei piedi ci sono ora sia le mie mutandine che quelle di Simone .
La mia figa depilata è guardata dalla dottoressa, ma soprattutto da Simone . Incrocio lo sguardo di Simone che è lì a pochi passi da me che guarda con un sorrisetto compiaciuto.
Ho una passerina come vi ho già detto depilata. Il mio monte di Venere è bello gonfio. Quando la dottoressa passa le mani sulle mie labbra devo trattenermi per non emettere un gemito di piacere. Il fatto che continuo a fissare il pisello di Simone certo non aiuta.
Una volta che ha finito di controllare anche le gambe, mi fa girare di spalle e continua il controllo ripartendo dal collo, per scendere sulla schiena. Arrivata dove incomincia il solco del mio culo mi dice di aprire un po’ le gambe, con le mani di divaricare le chiappe e di piegarmi un po’ in avanti.
Io eseguo divaricando il più possibile le mie chiappe, perché sono sicurissima che questo manderà in delirio Simone che starà osservando in modo maniacale il mio culo e potrà vedere anche il mio ano.
Chi l’avrebbe detto che sarei passata da una situazione iniziale di imbarazzo a quella di piacere.
Dopo qualche minuto, la dottoressa mi comunica che ha finto.
La dottoressa ci dice di avere ancora un attimo di pazienza, e dirigendosi verso la scrivania si mette a scrivere qualcosa al PC, confrontando le foto che ha fatto con quelle precedenti.
Simone viene verso di me, gli guardo il pene sempre in piena erezione, mi viene d’istinto con la mano dargli un schiaffo. È talmente duro che non si è mosso di un millimetro.
Simone si inginocchia e prende sia le mie che le sue mutande.
Una volta che si è rialzato, allungo la mano per prenderle. Ma sto stronzo con un sorrisetto malizioso, li nasconde dietro la schiena.
Sentiamo i passi della dottoressa, che sta ritornando. Ci comunica che è tutto ok, e che possiamo rivestirci.
Incominciamo a rivestirci, io rimetto i pantaloncini senza indossare le mutandine, perché Simone ridendo le ha infilate nella tasca destra dei suoi pantaloni. Mi infilo il reggiseno, e sistemandolo infilo una mano all’interno, rendendomi conto che ho ancora i capezzoli duri ed eccitati.
Finito di rivestirci, andiamo vicino alla scrivania della dottoressa che ci stava aspettando.
Ci comunica che abbiamo finito e sorridendo ci dice che possiamo andare.
Salutiamo e usciamo dallo studio. Mentre scendiamo le scale ci guardiamo in faccia. Gli dico di non dire una sola parola, di seguirmi che saremo andati a casa mia. Avrei preparato io gli spritz, perché avevo bisogno di bere qualcosa di alcolico.
Raggiungiamo dopo circa 10 minuti casa mia. Prendo le chiavi e apro la porta. Una volta entrati io mi dirigo in cucina dove apro il frigo tirando fuori la bottiglia di aperol e il ghiaccio. Incomincio a versare dentro una caraffa tutto quanto, assicurandomi di farlo bello carico.
Da una vetrinetta prendo due bicchieri e li riempio con lo spritz. Con i due bicchieri in mano raggiungono Simone che nel frattempo si era seduto sul divano. Dopo aver bevuto un po’ entrambi scoppiano a ridere.
Incominciamo a parlare di quello che è successo. Simone mi dice che non pensava che avessi la patatina completamente depilata. Gli rispondo che era da un paio d’anni che mi depilato la farfallina dall’estetista perché oltre a piacermi di più, mi dava la sensazione di essere più pulita.
Io invece gli chiedo quanto si era eccitato, poiché non poteva nascondere il fatto che per tutta la visita aveva il cazzo in tiro. Simone mi confessa che in effetti si era eccitato sapendo di essere visto nudo durante la visita. Avrei voluto dirgli che ho provato la stessa cosa, ma per il momento non gli dico nulla.
Ricordandomi che nella sua tasca aveva le mie mutandine, infilo la mano per prenderle. Mentre avevo la mano nella sua tasca, ho percepito che aveva ancora il cazzo duro. Mi riprendo le mutandine e volendo continuare quella sensazione che avevo provato prima dalla dottoressa, mi tolgo i pantaloncini. Rimango nuovamente con la mia figa osservata da Simone . Stavo per rimettermi le mutandine , quando Simone mi chiede di fargli vedere il vibratore che avevo. Una volta gli avevo detto che avevo comprato questo giocattolo sexy.
Butto le mutandine sul divano e mi incammino verso la camera da letto dove tengo il vibratore dentro un cassetto. Dico a Simone di seguirmi e mentre cammino mi assicuro che possa ammirare il mio culo nudo.
Apro il cassetto e tiro fuori il vibratore. Quando ho comprato questo vibratore in un sexy shop, mi sono fatta consigliare da una ragazza che lavorava lì. Il vibratore è molto semplice liscio di colore rosa di misura media. Ci sediamo sul letto e gli faccio vedere come si accende. Simone lo prende in mano e dice che alla fine è grande come il suo pene.
Io scoppiò a ridere e gli dico che dovrebbe mettersi gli occhiali, perché non è proprio così.
Simone rapidamente si abbassa i pantaloni e le mutande. Rivedo nuovamente il suo pene e da come avevo intuito prima è sempre in piena erezione. Mette il vibratore di fianco al suo pene in modo da fare un confronto. Alla fine rassegnato deve ammettere che il mio vibratore è più grosso.
Siamo lì seduti uno di fianco all’altro con le parti intime di entrambi in bella vista.
Riprendo il vibratore in mano e gli dico che lo avevo comprato spinta dalla curiosità, ma che stavo scoprendo piacere nel usarlo. Raggiungevo sempre l'orgasmo, a differenza di quando faccio sesso con un uomo.
Simone mi chiede se mi sono mai masturbata davanti a qualcuno. Gli rispondo di no. A questo punto Simone mi propone di fare una cosa.
Di fare un gioco, di masturbarci ognuno per conto proprio uno di fronte all’altro e chi veniva per primo doveva pagare pegno.
Non mi aspettavo che mi chiedesse una cosa del genere. Ci penso un attimo ma poi gli dico che va bene. Devo ammetterlo la cosa mi stuzzica parecchio. Mi alzo e mi tolgo i pochi vestiti che mi sono rimasti adosso. Mi tolgo la canottiera e mi slacciò il reggiseno rimanendo completamente nuda. Mi distendo sul letto in posizione semiseduta con la schiena appoggiata ai cuscini. Pure Simone si spoglia togliendosi la maglietta a maniche corte e posizionandosi davanti a me. Teniamo la pianta del piede a contatto tra di noi. Accendo il vibratore e lo introduco nella mia vagina. Mi accorgo che entra senza difficoltà, non ho bisogno di usare nessun lubrificante. Entro ed esco dalla mia figa, appoggiandolo ogni tanto sul mio monte di venere. Osservo anche Simone che si sta smenando il cazzo con la mano. Il suo glande è bello gonfio .
Spesso i nostri sguardi si incrociano, ma a differenza di prima non sono di imbarazzo ma pieni di eccitazione.
Infatti questa situazione stava per portarmi ad avere un orgasmo più velocemente rispetto alle altre volte. Stavo godendo come una matta, non riuscivo più a trattenere i gemiti di piacere. Ad alta voce dico che stavo per venire ma che non avevo ancora perso. Detto questo, mi alzo e mi giro di 180°. Mi metto a pecorina con il mio culo in faccia a Simone . Continuando a parlare dico a Simone di guardare bene il mio culo e di come ero eccitata e bagnata. Gli strofino il mio culo sulla sua faccia.
Simone a questa vista e contatto, viene in un copioso orgasmo. Sento due schizzi di sperma cadere sulle mie tette.
Spingo bene in fondo il vibratore e inarcando la schiena vengo pure io in uno meraviglioso orgasmo. Esausta mi giro, mi metto a cavalcioni sulle sue gambe. Lo guardo dritto in faccia e sorridendo gli dico che ho vinto. Detto questo lo stringo in un forte abbraccio. Pensando a quale pegno potevo sottopporre Simone che aveva perso.

P.s. Trovate sempre nei miei racconti, questa storia raccontata da Simone. :-)








Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La visita medica inaspettata (Raccontata da lei):

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni