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Lui & Lei

Vacanze in Croazia 2 - Aperitivo e Cena


di darkbard
19.04.2013    |    10.440    |    2 9.4
"La sento improvvisamente armeggiare con la cerniera dei mie pantaloni, estrae il mio cazzo lo avvolge nelle mutandine ed inizia a segarmi, mentre conversa..."
Mi asciugo rapidamente, non che ci voglia tanto visto che a alle 19.00 ci sono ancora 30° mi vesto e do una lunga occhiata alla mia ragazza mentre si mette le mutandine d’avanti allo specchio, offrendomi una generosa visione delle parti intime che ho appena visitato.
“Vado a portare giù i documenti, tesoro” le dico mentre è assorta nei preparativi per la serata “poi faccio un giro qui attorno per vedere se trovo un ristorantino qui intorno” aggiungo intuendo che i preparativi saranno medio- lunghi.
Scendo rapida mentente le scale ed entro deciso nella stanza che funge da reception.
La ragazzina è dietro il bancone e mentre le sorrido e le porgo i documenti mi accorgo che arrossisce repentinamente un’altra volta mentre porta le mani bruscamente sopra il bancone e mi osserva stupita.
“ Tutto bene?” le chiedo pensando a quanto sia carina, ha due fossette ai lati della bocca e due occhi verdi luminosissimi. “ Sii…”mi dice sospirando - “ Vi registro subito….” Aggiunge in fretta continuo ad osservarla e mi rendo conto che la sua terza, strizzata in un top che ben la evidenzia, è sormontata da due capezzoli durissimi che spingono lo stoffa.
“Potresti guardarmi in maniera meno sfacciata!” mi dice all’improvviso lasciandomi allibito “non ti ha soddisfatto la tua ragazza? Che ingrata da come gridava lei doveva essere più che soddisfatta!”conclude in un fiato.
Non sono un Play Boy perciò non nasconda che sono rimasto piuttosto allibito e mentalmente ho ricollegato il rumore della porta e la battuta di poco prima, altre al suo stato di agitazione al momento del suo ingresso in Reception.
“Ci hai spiato?” le chiedo incuriosito, “ e dopo ti sei masturbata?” aggiungo subito.
Lei abbassa lo sguardo e fa due passi indietro scostandosi dal bancone e offrendomi un ampia vista del suo a basso ventre e delle cosce fino alle ginocchia, intorno alle quali è arrotolato il perizoma, mentre dello short non c’è più traccia anche se intuisco sia intorno alle caviglie dove non posso vedere.
“ Veramente mi stavo ancora masturbando,quando sei entrato” le sento dire mentre il mio sguardo vago tra le guance arrossate, la fighetta completamente rasata e il piccolo pezzo di stoffa nero intorno alle ginocchia.
“Ti piaccio?” mi chiede con voce rocca mentre una mano va a coprire la fighetta e inizia una lenta giravolta su se stessa che mi permette di ammirane il culo perfetto.
“Mi vuoi?” aggiunge riiniziando a masturbarsi.
Mentre il mio cervello è in corto circuito il mio cazzo sa benissimo cosa dobbiamo fare e senza sapere come mi trovo dall’altra parte del bancone con il cazzo fuori dai pantaloni e una mano che fruga quello splendido culo.
La ragazzina intanto continua a masturbarsi con una mano, mentre con l’altra afferra il mio cazzo e se lo porta alle labbra. Succhia con foga ma si vede che è inesperta, le metto una mano sotto il top e apprezzo la consistenza di quel seno grosso e tonico, ma il suo pompino non è soddisfacente, perciò la stacco dal mio cazzo e la faccio girare lentamente. Sto già assaporando il momento in cui affonderò nella sua figa quando sento, non so come poi, un lieve rumore di tacchi venire giù dalle scale.
In un attimo conservo il mio cazzo frustrato nelle mutande e dopo essere saltato dietro il bancone mi dirigo verso la porta, la apro e quasi vado a sbattere sulla mia ragazza.
“Tutto apposto?” mi chiede stupita di vedermi lì.
“Certo, chiedevo informazioni su dove potevamo andare a mangiare?”
“ E cosa ti hanno detto?”
“ Amore sei uno schianto” lo è davvero con un vestitino nero che si chiude con un fiocco dietro il collo e le lascia praticamente tutta la schiena scoperta.
Le metto una mano intorno alla vita e la conduco verso io paese, troviamo quasi subito un bel ristorantino con terrazza visto mare, la serata è bellissima. Ordiniamo pesce e vino bianco, abbondante.
Mentre ceniamo mi accorgo che Giulia, poco abituata a bere ha qualche problema nel gestire i bicchieri di vino bianco che scorrono rapidamente: ride spesso e mi si struscia su un braccio poggiandoci il seno ogni volta che è possibile. “ Mi sento la testa leggerissima, oggi farei qualsiasi follia” mi dice allegra, colgo subito la palla al balzo: “Qualsiasi cosa, sei sicura?” le dico con tono inquisitorio.
“ Ogni tuo desiderio è un ordine!”risponde con aria di sfida.
“Ok, allora togliti le mutandine e mettimele qui sul tavolo!” le ordino battendo con la mano lievemente sul piano del tavolo. La sua bocca rimane aperta per lo stupore, poi lentamente la sua espressione stupita si trasforma in sorriso malizioso, ha accettato la sfida.
Il locale ha pochi tavoli occupati e noi siamo in una zona abbastanza isolata, Giulia porta entrambe le mani sotto il tavolo ed inizia ad agitare compostamente le anche. La osserva mentre guardandosi intorno alza prima una parte del sedere e poi l’altra, finalmente mi guarda con un sorriso di trionfo e fissandomi negli occhi solleva un tovagliolo e lo fa cadere a terra in mezzo a noi.
“Amore mi è caduto il tovagliolo, puoi raccogliermelo?” mi dice guardandomi come una vera maiala.
Mi abbasso sotto il tavolo e vedo le sue mutandine intorno alle caviglie,si sfila i sandali estivi e le lascia cadere sotto i miei occhi, le raccolgo e le poggio sul tavolo.
“ I signori desiderano altro?” un cameriere sui 50 anni e di fronte al nostro tavolo e ci fissa con aria impassibile.
“ Due sorbetti, grazie!” rispondo immediatamente.
“Dici che si è accorto?” chiedo a Giulia, lei fa spallucce con fare interrogativo, “ ora posso riprenderle” mi chiede toccando le mutandine leggere ancora sul tavolo. Senza aspettare una mia risposta le prende e le porta sotto il tavolo. La sento improvvisamente armeggiare con la cerniera dei mie pantaloni, estrae il mio cazzo lo avvolge nelle mutandine ed inizia a segarmi, mentre conversa amabilmente di frivolezze.
Sono veramente stupito, ma mi godo il momento . Mi sega lentamente ma in maniera decisa come piace a me ed il contatto con la stoffa delle sue mutandine è molto erotico. Giulia sembra totalmente in trans e continua a segarmi anche mentre il cameriere ci serve il sorbetto, e proprio mentre assaporo i primi sorsi di bevanda al limone vengo sconvolto dall’orgasmo e vengo copiosamente nelle sue mutandine. Che serata!!!!
Mi resta solo da chiedere il conto al solito cameriere che non ci ha più tolto gli occhi di dosso, lo parta quasi subito e mentre me lo porge mi dice a bassa voce: “il vino lo offre la casa, per ringraziarvi dello spettacolo!”
Lasciamo i soldi sul tavolo coperti dalle mutandine di Giulia: visto il servizio bisognava pur lasciare la mancia…….


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