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Piccolo manuale della perfetta Mistress - 3a parte


di MissSerena
06.08.2022    |    5.160    |    2 9.6
"La sweet infine dovrà presentarsi nel modo più sensuale possibile, quindi con la sua miglior lingerie, un abito elegante possibilmente lungo e con spacco, e..."
Il Bondage

Il bondage è una pratica in cui si immobilizza uno slave usando principalmente corde, bavagli e catene, ma rientrano in questa pratica anche l'uso di manette, foulard o qualunque altro oggetto che possa bloccare anche un solo muscolo del sottomesso. Di fatto è il perfetto opposto dell'adorazione dei piedi o delle scarpe, in quanto è solitamente la premessa per pratiche dove la violenza, che sia chiaro non dev'essere mai fine a stessa, la fa da padrone, ma anche pericolosa in sé nel caso si sbagli qualche legatura.
Per comodità non farò alcun riferimento al bondage giapponese o shibari, o al macramé che è più un'esercitazione a scopo decorativo che altro.
In via del tutto teorica, anche l'applicazione di un semplice elastico alla base dei genitali è bondage, in quanto si esegue un'operazione di costrizione se pur molto semplice.
In realtà il vero bondage è una vera e propria arte, dove la Domina non solo da sfoggio della sue esperienza, ma anche della propria fantasia inventandone sempre di nuovi. Di fatto il bondage può avere vari scopi fra i quali i principali sono :
- impedimento dei normali movimenti del corpo,
- sospensione o legatura a muri, sostegni o quant'altro
- immobilizzazione del corpo più o meno totale.
- costrizione in una o più parti del corpo che possono essere unite fra loro
Solo nel caso lo schiavo sia consenziente, si possono usare ball-gag per impedirgli di parlare, ed in questo caso la parola di sicurezza dovrà esser sostituita da una gestualità stabilita a priori.
In ogni caso andrà sempre controllatala la buona circolazione sanguigna, che i muscoli non perdano la loro elasticità per l'immobilizzazione a cui sono costretti, e una sessione dovrebbe durare di media un'ora.

In un normale rapporto Bdsm, il bondage ha quasi sempre lo scopo di tenere fermo lo slave in una determinata posizione, per permettere alla Mistress di poter agire in tutta sicurezza.
L'esempio più classico è quello del sottomesso appeso al soffitto per le mani che riceve una fustigazione, in questo caso la Domina ha la possibilità di poter colpire dove vuole, senza che lo slave possa opporsi in alcun modo. La stessa posizione però può essere usata per altre forme di tortura apparentemente meno violente, in questo caso va citata la possibilità della Mistress d'eccitare il sottomesso, al quale magari avrà precedentemente chiuso il pene in una cintura di castità in modo da impedirgli ogni forma d'erezione, mentre gli racconta di come vorrebbe esser posseduta da un vero uomo.
L'uso di strumenti quali croci di Sant'Andrea, cavalletti o altro, hanno lo scopo invece d'immobilizzare lo slave in una singola posizione, ma anche in questo caso è principalmente per far agire la dominatrice in modo sicuro e comodo, e farle avere campo libero su una determinata parte del corpo del sottomesso.
Si possono anche combinare più elementi del tutto diversi, per creare una posizione ancora migliore, per esempio dopo aver appeso al soffitto lo slave, si può mettere una barra divaricatrice fra le gambe, in modo che lui non le possa chiudere, e quindi avere meglio a disposizione i suoi genitali.
Fra le pratiche comuni c'è anche la creazione del cosiddetto 'perizoma di corde', che altro non è che il legare i genitali con una corda, che poi passerà all'interno della natiche, per infine esser fissata alla vita, con l'opzione di poter inserire un plug nel retto dello slave. In questo caso lo schiavo potrà fare qualunque azione richiesta in quanto privo d'impedimento, ma allo stesso tempo provare più o meno dolore dalla costrizione delle parti intime.

Una Mistress poco esperta è meglio che opti per sistemi già 'preconfezionati' come manette o clamps, iniziando poi ad usare corde sottili come quelle da arrampicata da 3mm, che in ogni caso possono sorreggere circa 250kg, e che sono facili da usare proprio perchè piccole e leggere, per poi passare a diametri più impegnativi.
Le catene sono molto coreografiche, ma ben poco pratiche, mentre le costrizioni in pelle sono di semplice utilizzo e comode anche per lo slave. Esistono anche imbragature già pronte per uso professionale, che sono da un lato a dir poco brutte, ma dall'altro semplicissime da usare, e quindi più indicate per una Domina alle prime armi.
Un ulteriore elemento di dominazione può essere una qualunque benda sogli occhi, quindi fanno bene da quelle in pelle ai semplici foulard, che aumentano il senso di dominio della Mistress, che così avrà tolto al sottomesso oltre alla capacità di muoversi, anche quella di vederla, e di conseguenza di poter capire cosa subirà.
Un bondage in ogni caso non deve servire per approfittare dell'impossibilità dello schiavo di potersi difendere, per esempio nessun uomo va appeso per poi esser frustato in modo pesante, anche se è un masochista puro. Inoltre una sessione di bondage non deve durare più di due ore, e alla fine va sempre fornita allo lave una pomata lenitiva, anche del tipo che si usa per i bambini piccoli, magari aiutandolo a stenderla sulla pelle.

Dopo tutta questa spiegazione tecnica, credo sia il momento di farsi una semplice domanda, e cioè perchè si pratica il bondage.
La risposta è in realtà un insieme degli scopi scritti all'inizio, ma soprattutto è un modo per stabilire un vero e proprio possesso dello slave da parte della Mistress.
Pur essendo nato per essere fatto su una donna, basti pensare ai giochi di corde che si possono eseguire solo intorno al seno per modificarne forma e volume, il bondage ha il chiaro scopo di rendere ancor più succube della persona dominante chi lo subisce.
Infatti se già di partenza lo slave è un sottomesso, lo sarà ancor di più se gli si impediscono in modo totale o parziale i movimenti, ma allo stesso tempo assumerà un'importanza assoluta la fiducia che egli deve porre nella sua dominatrice. Ed è proprio il dover acquisire questa fiducia che impedisce di usare il bondage fin dalle prime sessioni, se non in forma leggera ma soprattutto in modo che lo slave possa liberarsi da solo.
L'unica eccezione può essere il già citato 'perizoma di corde', che può essere di fatto indossato per poi uscire come se non lo si avesse addosso, cercando di mascherare il sottile piacere che provoca anche il solo sfregamento delle orde sulla parti intime.
Concludendo il bondage è la massima espressione della fiducia che lo slave ha nella sua Mistress, che da parte sua non dovrà mai approfittarne eseguendo poi pratiche non volute, o ancor peggio estreme solo perchè il suo sottomesso non può opporsi.
Quanto alla parte puramente estetica, questa si ottiene con anni d'esperienza, ma nulla vieta a una Domina d'esercitarsi su un manichino, o di prendere ispirazione da dove capita.


La cintura di castità maschile

La cintura di castità maschile, d'ora in poi semplicemente CB, è uno strumento il cui solo scopo è l'impedire allo slave non solo di avere un orgasmo, ma ancor prima un'erezione.
Di CB ne esistono moltissimi modelli di diversi materiali, ma a parer mio le migliori sono quelle in plastica ABS in quanto più igieniche e di semplice manutenzione. Essendo uno strumento molto personale, ogni slave dovrà avere la sua, fornita per sicurezza di doppia chiave, e igienizzata dopo ogni uso.
Ve ne sono alcune dotate di punte anti-erezione, che però sconsiglio in quanto non solo troppo dolorose, ma soprattutto pericolose per l'integrità del pene dello slave, che si ricorda dovrà uscire dal rapporto esattamente nello stato in cui l'ha cominciato, almeno a livello fisico.

Ridurre la CB ad uno strumento per impedire l'erezione non è solo riduttivo, ma profondamente sbagliato. Consegnando la chiave dopo averla indossata, lo slave sa che non potrà provare piacere nel modo 'classico', se non alla fine del rapporto con la Mistress, dovendo quindi trovarlo da altre parti. Inoltre sarà proprio la Domina a decidere se e quando concedergli l'orgasmo, anche se ciò è sempre meglio che avvenga al di fuori del dungeon.
Inoltre si se che nulla è più desiderato di ciò che è impossibile d'avere, e quindi lo schiavo proprio perchè coi genitali costretti, avrà ancor di più del solito la voglia di un'erezione, col risultato che la sua sofferenza sarà maggiore rispetto ad un rapporto simile ma senza CB. Non per nulla una delle torture tipiche da infliggere ad uno slave con CB, è proprio quella di farlo eccitare, usando non solo le mani ma anche tutto il corpo, dopo averlo magari immobilizzato o anche solo legato le mani dietro la schiena, o toccandosi il più lascivamente possibile usando a piacere anche dei toys.
Anche la pratica del pegging è ampliata usando una CB, visto che lo slave non potrà sfogare come d'abitudine la propria eccitazione per esser sodomizzato, col pene provando quindi quel misto di dolore e piacere che poi sono la base dello stesso Bdsm.

La CB è essenziale nei rapporti di femminilizzazione forzata, proprio perchè impediscono che esca fuori il lato maschile della sissy, che quindi sarà avvantaggiata le tirar fuori quello femminile. La sissy quindi dovrà presentarsi alla Mistress sempre con la CB correttamente indossata, anche se poi dovrà sottostare a trucco e parrucco e vestizione, ma ciò deve sempre avvenire partendo dal fatto che non è più un uomo, e quindi con un pene funzionante, ma una bambola nelle mani della sua Domina.

La CB può anche essere usata nei normali giochi di coppia, in questo caso l'unico scopo della donna sarà quello di far eccitare il più possibile l'uomo, con spogliarelli, visione di filmati erotici, ma anche l'uso 'improprio' di mani e bocca. In ambito domestico è però impossibile impedire all'uomo d'avere prima o poi un'erezione e quindi un orgasmo, ma può essere molto intrigante il ritardare ciò il più possibile, arrivando anche a rimandare tutto al giorno seguente.

Come tutti i giochi Bdsm anche l'uso della CB ha delle indicazioni di massima dalle quali non si può transigere, la prima è che non usata in modo continuativo che potrebbe portare all'impotenza più o meno definitiva, e ciò perchè pur essendo il pene un corpo cavo e non un muscolo, ha pur sempre bisogno d'essere usato per quella che è una delle sue funzioni principali. Inoltre la CB va lavata e igienizzata almeno una volta al giorno, insieme ai genitali che costringe, onde evitare infezioni della pelle se non danni peggiori.
Può succedere che uno slave non sia particolarmente dotato, o che abbia in ogni caso problemi d'erezione, e quindi l'uso della CB potrebbe sembrare inutile ma non è così. Il farla indossare a chi non ne avrebbe bisogno, è un modo per rimarcare la sua scarsa o nulla mascolinità, relegandolo ad un ruolo che forse è inferiore a quello della sissy stessa, anche se spesso coincidono. In questi casi la CB può essere indossata più a lungo, proprio perchè non può provocare danni al pene, ma sono solo vanno sempre mantenute le norme igieniche, che anzi vanno aumentate proprio perchè ci sarà meno scambio d'aria sulla pelle dei genitali stessi.

Inutile dire che la Mistress dovrà sempre avere un copia della chiave in un luogo sicuro che non sia il Dungeon stesso, a meno di non avere come slave un fabbro.


Cuckold

Qualcuno potrà obbiettare che il cuckoldismo non sia una pratica Bdsm, ma a mio avviso sbaglia, se non in toto almeno in larga parte. Infatti se è vero che un rapporto cuckold può nascere dall'unione di un uomo guardone e una donna esibizionista, lo è altrettanto che questo può facilmente diventarne uno di Femdom, dove di fatto il bull di turno è solo uno 'strumento umano' usato né più né meno di come lo è per esempio un frustino da una vera e propria Mistress.
Non bisogna inoltre credere che il cuckoldismo sia un fenomeno recente, se non altro perchè di fatto è una delle basi de "L'amante di Lady Chatterley", splendido romanzo uscito nel lontano 1928. È però vero che solo negli ultimi anni è quasi diventato un fenomeno di costume, tanto da spingere diverse case produttrici di film porno a creare serie dedicate a questa pratica, in modo più o meno violento a seconda dei casi.
L'unica reale differenza fra un rapporto cuckold e uno Bdsm, è che il primo è una dominazione 'domestica', non essendo opportuno per una Mistress interpretare il ruolo della sweet, che casomai sarà preso da una comune prostituta se il cuckold lo vuole essere in un club di scambisti o altri luoghi del genere, dove potrà provare a fingere d'essere ciò che non è. Non è infatti raro il caso di uomini che si siano sposati con delle mezze suore, per poi sognare d'avere al loro fianco delle dominatrici in erba, con la conseguenza che per soddisfare i propri desideri mettano in scena vere e proprie buffonate, come il presentarsi in un club di scambisti con una prostituta da far scopare ad altri, spacciandola per la propria consorte.

Nel caso di un rapporto cuckold a sfondo Bdsm ci sono alcune regole base da tenere ben presenti.
Il cuck dovrà sempre essere nudo, possibilmente i genitali dovranno esser costretti in una CB per ampliare la sua percezione di uomo inutile, e potrà esser legato a piacimento della donna, anche se spesso basta un semplice paio di manette da usare dietro la schiena.
Il bull invece non deve avere problemi ad usare il cuck come se fosse una donna, per rapporti soprattutto orali, ma non sono da escludere a priori quelli anali, anche se questi dovrebbero esser esclusivamente fatti dalla donna.
La sweet infine dovrà presentarsi nel modo più sensuale possibile, quindi con la sua miglior lingerie, un abito elegante possibilmente lungo e con spacco, e delle scarpe a tacco alto e sottile, il trucco può essere sia ricercato che volgare ma mai banale, il tutto per esaltarne la propria femminilità e la voglia di soddisfarla come donna.

Non esiste ovviamente una vera e propria 'sequenza' d'azioni da portare avanti durante un rapporto cuckold, ma alcune sono quasi obbligatorie.
L'umiliazione verbale dev'essere continua e costante, per rimarcare la mancanza di mascolinità del cuck ed il bisogno da parte della sweet di rivolgersi ad altri per soddisfare i propri appetiti sessuali.
Il cuck dovrò sempre poter vedere cosa fanno gli altri due partecipati al rapporto, quindi è non dico proibito, ma certamente illogico bendarlo e limitare i suoi sensi al solo udito. Inoltre potrà esser sodomizzato in qualunque momento dalla sweet con uno strap-on, o dal bull a fine rapporto.
La sweet dovrà esser spogliata dal bull con molta calma, facendole sentire il più possibile le sue mani sul corpo, quasi a sottolinearne il possesso.
Il rapporto sessuale sweet-bull dev'essere non dico brutale, ma certamente 'maschio' ed è permessa la sodomia solo se la donna lo consente. Durante l'atto il cuck potrà partecipare solo avendo un parte orale attiva solo per lei o per entrambi, o aiutando il bull nella penetrazione, per esempio tenendo aperte le gambe della sweet, e gli è assolutamente vietato toccarsi se non porta la CB.
Il bull potrà venire o sul volto del cuck, oppure sul corpo della sweet ma ancor meglio dentro, per poi farla 'pulire' dal cuck stesso come ultima umiliazione del rapporto.
Infine il cuck dovrà ringraziare il bull per aver fatto godere la sweet al suo posto, ed è accettabile ma non consigliato il pagamento della prestazione del bull stesso.

Ora so che quanto segue potrà scatenare polemiche, ma è mia opinione che non solo i veri cuckold siano meno dei panda, ma che per molti è più un seguire una moda che una vera predisposizione all’essere sottomessi.
In più di dieci anni come scrittrice di racconti erotici, ho ricevuto una moltitudine di lettere da parte di uomini, tutte con la stessa domanda “Come posso convincere mia moglie a mettermi le corna in mia presenza”. Questo perchè ci sono così ‘intelligenti’, che sono convinti di poter trasformare l’emula di Santa Maria Goretti che hanno sposato, in un clone della loro pornostar preferita, il che è ovviamente impossibile.
Inoltre il cuckoldismo sarebbe una particolare forma di dominazione domestica, con un unico tema conduttore, e come si sa ogni bel gioco alla fine stanca, anche se è mettere le corna a chi non aspetta altro.


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(quelli volgari saranno subito cestinati)

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