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Gay & Bisex

Grazie ai miei bulli ho scoperto il sesso secco!


di Thefab
06.11.2019    |    17.553    |    3 9.6
"Poco dopo, Leonardo viene, è tutto rosso, inizia a ringhiare e scarica tutta la sua sborra sulle chiappe di Damiano..."
Ciao a tutti, continuo con i racconti delle mie esperienze sessuali più importanti. Ricordo che questa storia è ambientata a quando avevo 15 anni e che la racconto al presente. Sono contento della piega che ha preso la vicenda con Alberto e Leo. Loro, ottenuto il mio consenso, sono più gentili e si fanno sbocchinare con frequenza. Io adoro farlo, sono dei ragazzi meravigliosi e hanno dei cazzi fantastici.
Addirittura, per poterlo fare con più tranquillità, ho inventato una scusa vergognosa nei confronti del mister, ottenendo il permesso di poter arrivare sempre con mezzora di ritardo agli allenamenti. So che sto rischiando, mi presento al campo e mi chiudo nel loro spogliatoio, dove succhio i loro ragazzi, però anche questo dona un’emozione particolare alla situazione.
Non capita proprio tutte le volte, ci sono dei giorni in cui loro decidono che non hanno voglia e non si fanno trovare, oppure altre volte preferiscono farlo con Damiano.
Io in quei casi ci rimango un po' male, sono geloso ma d’altronde capisco anche i loro punti di vista e comunque scelgono molto più spesso me e la cosa mi inorgoglisce. Damiano sa che sono entrato anche io in questo giro ma non mi dice nulla, non lo ha mai fatto. Io lo vedo sofferente, sono sicuro che la sta vivendo in maniera completamente opposta rispetto alla mia. Se a me piace, lui è chiaramente costretto e ha paura di reagire per le conseguenze. Provo tenerezza per lui ma non posso fare niente per aiutarlo, posso solo impegnarmi a succhiare ancora meglio i loro cazzi, in modo tale che scelgano ancora più spesso me.
È l’unico modo che ho per aiutare Damiano, altro non posso fare. Intanto le settimane passano e noto che Alberto mi prende sempre più sotto la sua ala protettiva.
Un sabato è successa una cosa meravigliosa. Sono stato convocato con la Juniores, al solo fine di fare numero. Sono in pochi, visto che il giorno seguente giocherà la prima squadra e molti dei ragazzi non sono quindi impiegabili per non disperdere energie. Alcuni di noi allievi sono stati aggregati, tipo me che so già che non giocherò, visto che sono troppo piccolo fisicamente e sono stato scelto, probabilmente, perché sono uno dei pochi sempre disponibili. Come previsto, mi accomodo in panchina, sopportando fin dal mio arrivo le prese in giro e le battute dei più grandi, tra cui quelle più pesanti che arrivano proprio da Alberto e Leonardo.
A fine primo tempo, come da accordi con l’allenatore della prima squadra, Alberto viene sostituito e rimane negli spogliatoi. Prima di fare la doccia, chiede al mister se posso rientrare 10 minuti io ad aiutarlo a fare una presunta fasciatura al piede per un colpo ricevuto. Capisco subito che è una scusa ma ho voglia di lui. Il cuore mi batte, perché chiunque potrebbe essere sostituito e quindi raggiungerci nello spogliatoio. Al mio arrivo, Alberto si è già spogliato e ha solo le ciabatte ai piedi. È bellissimo e mi sorride. Chiude la porta con la chiave, mi prende per la mano e mi porta vicino ai bagni.
Mi guarda, mi accarezza il viso e mi bacia. Sento la sua lingua farsi spazio nella mia bocca, ha un buon profumo il suo alito. Io chiudo gli occhi e rispondo al bacio. Dopo un po' mi stacco, lo guardo e mi appresto ad accucciarmi per fargli il solito pompino ma mi ferma:
“No, non ti ho fatto venire qui per questo, oggi ti voglio fare qualcosa io, te lo meriti”.
Rimango senza parole, meravigliati. Lui mi abbassa i pantaloncini da calcio fino alle caviglie, poi fa lo stesso con le mutande. Il mio bel pisello è duro e schizza in alto. Lui me lo impugna: è la prima volta che lo fa. Vuole sempre che me lo tiri fuori, a volte è lui stesso a togliermi le mutande, ma non ha mai voluto toccarmelo. Ora inizia a segarmi. Io sono disorientato perché sto provando uno strano piacere. È una sensazione assurda, non so spiegarmela. È solo una dannata sega ma mio dio com’è piacevole.
Inizio ad ansimare, lui aumenta il ritmo. Sa che non abbiamo molto tempo, chiunque potrebbe bussare quindi inizia a segarmi a mille. Mentre lo fa, mi infila nuovamente la lingua in bocca. Io lo bacio, sono scatenato, lo inizio a palpare. Gli accarezza i pettorali lisci e appena definiti, poi metto le mani sui suoi fianchi, gli arrivo alle meravigliose chiappe lisce. Le afferro, le voglio, le desidero. Alberto mi lascia fare, è stranamente accondiscendente in tutto nei miei confronti e mi sento davvero coinvolto.
Sto per sborrare, mi stacco e lo guardo, inizio ad ansimare, la mia faccia è una maschera di piacere. Lui indirizza il mio cazzo verso terra e mi sega ancora più forte come energia ma diminuendo il ritmo. È fantastico e sborro, schizzo tutto per terra, ne faccio una marea.
“Ora vai, sennò si insospettiscono” mi sussurra.
Io tiro su mutande e pantaloncini, sto per uscire ma lui mi tira ancora a sé per il braccio. Mi bacia, teneramente. Io rispondo, vorrei farlo sborrare ma mi fa ancora segno di andare. Torno in panchina, nessuno ha sospettato niente e io sono stranamente felice. Da quel giorno inizio ad avere Alberto in testa, non mi esce più. Mi masturbo sempre sulle sue foto, penso a lui dalla mattina alla sera, mi sto innamorando? Forse, so solo che lui mi fa stare bene, perfino quando mi tratta male, perché so che lo fa solo per copertura.
Trascorrono un altro paio di settimane, periodo nel quale Alberto e Leonardo hanno spesso usufruito della mia bocca. Nella vicenda personale tra me e Alberto non ci sono stati molto sussulti, ma un paio di volte abbiamo messaggiato. Il tono è stato scherzoso ma mi ha fatto capire che gli piaccio. Siamo ad un martedì di allenamento. Io come al solito, arrivo con il mio ritardo, del quale il mister è a conoscenza. Ho voglia di stare con Alberto, di vedere il suo meraviglioso viso e il suo dolcissimo sorriso.
È lì che mi aspetta, di fronte alla porta del loro spogliatoio. Io gli sorrido, lui si avvicina e mi sussurra di andarmi prima a cambiare, in modo da non perdere altro tempo per l’allenamento. Che carino! Si preoccupa per me! Mi cambio velocemente e torno da lui.
È ancora lì, si guarda attorno, poi apre la porta ed entriamo nello spogliatoio della juniores. Noto subito che all’interno ci sono Damiano e Leonardo e stanno scopando! Rimango di sasso, Damiano è poggiato sul tavolo dei massaggi a novanta, Leo è alle sue spalle e se lo sta fottendo. Damiano ha lo sguardo distante, classico di chi non aspetta altro che quello strazio finisca, mentre Leo è una maschera di piacere. Alberto mi abbraccia:
“Pensi che stiano scopando?”.
Io annuisco, ma lui mi spiega che non c’è penetrazione. Lui e Leo la chiamano scopata secca. Praticamente infilano il cazzo tra le chiappe, senza penetrare, e si fanno una mezza sega usando il solco delle due chiappe.
Mi chiede Alberto se abbia voglia di provare anche io e annuisco. A dire il vero, vorrei che lui mi scopasse, che si prendesse la mia verginità ma chiaramente sto zitto, anche perché non sarebbe quello il posto ideale. Mi abbasso i pantaloncini e le mutande e mi metto affianco a Damiano. Io non sono imbarazzato per la sua presenza, lui invece lo è. Leo mi sorride, mi fa cenno di avvicinarmi e mi bacia al volo in bocca. Alberto gli dice che sono suo e che è geloso, sta scherzando ma la cosa mi fa piacere.
Si mette alle mie spalle e inizia a baciarmi il collo. Io ho i brividi, giro il viso e cerco la sua bocca. Le nostre lingue si annodano tra loro. Intanto poggia il suo bel cazzo sul mio culo, inizia a strusciarsi e io inizio a sentire vampate di calore. Ho una voglia pazzesca, il mio pisello è di marmo. Mi abbasso e osservo quello di Damiano, è pura curiosità. E’ leggermente barzotto, oltre al fatto che è abbastanza piccolo di natura. A lui, quella pratica, non sta piacendo, ne ero sicuro. Dopo un po', Alberto inizia. Inizia a scoparmi “secco” e in fondo è molto piacevole.
Mi ansima nell’orecchio, prende ritmo, si struscia. Il suo cazzo sembra un wurstel e le mie chiappe sono il panino che lo avvolgono. Questo wurstel sale e scende all’interno del solco. Io sto impazzendo, la mia faccia è una maschera di piacere, il culo mi inizia a gocciolare, il cazzo è al limite e sono costretto a segarmi.
Sono talmente eccitato che mi giro e incrocio lo sguardo di Damiano. Sto a bocca aperta e ansimo, lui mi guarda quasi compatendomi, gli faccio schifo evidentemente, gli fa schifo il fatto che a me piaccia questo trattamento, che sia orgoglioso che due ragazzi di 17 anni abusino di me. Poco dopo, Leonardo viene, è tutto rosso, inizia a ringhiare e scarica tutta la sua sborra sulle chiappe di Damiano. Poi lo prende, lo fa girare e ci inizia a pomiciare. Lui risponde meccanicamente, è poco coinvolto ma evidentemente a Leo va bene così. Alberto, intanto, sta aumentando il ritmo. Io mi sto continuando a segare, lui raggiunge il mio pene, sposta la mia mano e mette la sua.
Bastano pochi colpi e sborro, ho un orgasmo violentissimo, inizio ad ansimare, lo incito a continuare, poi sborro. Leonardo e Alberto ridono per la mia reazione.
Intanto Damiano si è rivestito ma Leo non gli permette di andare via, lo costringe a guardare me e Alberto che scopiamo secco. Passano altri 2-3 minuti e finalmente Alberto arriva al suo orgasmo. Emana un piccolissimo urletto di piacere, poi sento la sua sborra calda e densa inumidirmi il culo. È una sensazione bellissima, non vedo l’ora che mi sborrerà proprio dentro, un giorno.
Prima di andare via, mi bacia in bocca e Leo fa la stessa cosa. Mi dicono che sono stato bravo e sgridano Damiano, perché deve prendere esempio da me e smetterla di fare il prezioso. Lui mi guarda con odio. Provo ad avvicinarlo appena rimaniamo soli, ma mi scaccia in malo modo. Forse sperava che io potessi aiutarlo a uscire da quel giro e invece mi vede quasi a fargli concorrenza, a voler essere la troia preferita di quei due bulletti che ci molestano da diverse settimane.
La sera sono sul letto, sono in pigiama e sto rilassato, mi suona il telefono, è Alberto, dice che mi pensa, che sono bellissimo e che mi vuole. Io gli rispondo che sono tutto per lui e può farmi quello che vuole.
Mi manda una foto del suo cazzo, è la prima volta che lo fa. Io gli mando una foto del mio e ci masturbiamo insieme mentre chattiamo. Sarà lui a prendersi la mia verginità? Nel prossimo capitolo lo scoprirete!
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