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Incontro con finale a sorpresa


di Fantasie6969
05.07.2022    |    2.763    |    4 9.3
"Ti prego andiamo, in fondo è innocuo, mi ha assicurato che a te non ti farà niente, ma non avevo scelta..."
Successivamente abbiamo avuto altri incontri piccanti, sempre in luoghi pubblici o in macchina o all'aperto, era come se avessimo una specie di relazione clandestina, forse in un certo modo ci consideravamo amanti.
Un giorno mi contattò all'improvviso, mi disse che voleva vedermi subito, che aveva a disposizione una casa e che avremmo potuto stare insieme comodamente e senza che nessuno ci disturbasse.
Non mi pareva vero, dopo tutto questo tempo finalmente potevamo fare del sesso in un posto comodo, senza la paura che ci scoprissero.
Trovai il modo di raggiungerlo nell'appartamento che mi aveva indicato, con il solito abbigliamento fatto di collant senza mutandine, indossato sotto i vestiti normali.
Mi accolse al portone, lui era già pronto e io mi liberai dei miei indumenti maschili in un attimo, eravamo pronti per la nostra dose di sesso.
Mi prese per mano e a passi lenti mi portò sul letto, ci guardammo pieni di desiderio, iniziammo a carezzarci l'un l'altro, qualche timido bacio qua e la e di nuovo carezze.
Mi abbandonai sul cuscino, allargai le gambe, lui salì sopra in questa posizione del missionario dove i nostri cazzi si strusciavano, i nostri corpi si univano e finalmente le nostre bocche si unirono. Il movimento dapprima lento aumentò di intensità fino a far scricchiolare la rete del letto.
Non so cosa provavo in quel momento .... essere donna, uomo o tutti e due, ma non importa, i nostri corpi si muovevano in un unico movimento, il nostro respiro si confondeva in uno solo.... avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Poi non so come ci trovammo in un focoso sessantanove, dove entrambi cercavamo di dare il meglio di noi stessi, sembrava una gara a chi fosse più bravo ... ricordo il rumore dei nostri risucchi..... la temperatura della stanza era al massimo.... toccavamo l'estasi.
All'improvviso mi fermai, sentii un rumore che veniva dall'altra parte, il portone che si chiudeva, poi dei passi, io lo guardai con sgomento, ma lui stranamente calmo mi disse di non aver paura, stava aspettando qualcuno.
"Chi" dissi contrariato.
"E' il mio capo reparto, ho fatto una cazzata grave al lavoro, lui mi ha coperto e salvato il posto ma ora devo fare delle cose per lui"
"Tipo?"
"Beh, diciamo che all'inizio si è accontentato di qualche pompino, poi il culo, poi sempre di più ... e ora gli ho promesso che avrebbe assistito al nostro incontro, sai ha dei gusti particolari.... è di la che ci aspetta ... ti prego andiamo, in fondo è innocuo, mi ha assicurato che a te non ti farà niente, ma non avevo scelta."
rimasi di ghiaccio, tutta l'atmosfera che si era creata in un attimo è svanita.
"Me ne vado, mi dispiace" dissi
"Se te ne vai perdo il posto, ti prego, ti prometto che è la prima e l'ultima volta" e mi prese la mano, la baciò, mi carezzò il viso.
dissi "Non farmi mai più scherzi come questo."
mi prese per mano e mi portò in salotto, vidi il capo reparto, era un uomo sulla sessantina, magro, non troppo alto e una faccia perversa e cattiva, era seduto in poltrona e fumava il sigaro.
"Venite pure avanti puttanelle, fatemi vedere come siete brave."
Non ci potevo credere a quello che mi stava succedendo, la tentazione di lasciare tutto e andarmene era tanta, ma mi lasciai trasportare, quindi ci mettemmo sul tappeto e nonostante l'ingombrante presenza, riprendemmo il nostro discorso da dove era stato interrotto, in fondo ero ancora eccitato e il fatto che il vecchio intruso stesse li a guardare stranamente non mi disturbava più di tanto.
Fumava golosamente il suo sigaro e gustosamente ci guadava.
Sembrava gradire la nostra danza erotica.
Noi tornammo al sessantanove interrotto prima, la foga era la stessa, il piacere raddoppiato dalla situazione, la sensazione di essere guardati ci spingeva a prendere delle posizioni più sensuali e di compiere gesti che ricordassero, anche solo vagamente, gli attori e le attrici porno professioniste.
Io sotto e lui sopra e viceversa, con la coda dell'occhio vidi il vecchio che si toccava, all'inizio mi sembrò quasi giusto, ma quando lo tirò fuori ebbi paura che in qualche modo volesse partecipare, i patti non erano questi, invece rimaneva a distanza di sicurezza.
Quello che è successo subito dopo è il motivo per cui ho smesso con questi incontri clandestini.
Non me ne accorsi subito di quello che stava accadendo, praticamente sul più bello sentii delle gocce che venivano dall'alto, pensai alla pioggia - che stupido - il vecchio stava sborrando e lo stava facendo a spruzzo e stava spruzzando su di noi.
Rimasi esterrefatto e schifato a terra.
Poi vidi che il vecchio si faceva ripulire da lui.
Fu la scena che mi fece smettere con queste cose.
A tutto c'è un limite.
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