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Gay & Bisex

La pineta. Pt 1


di CarTr
31.08.2018    |    4.162    |    1 7.7
"Mi entra nella bocca semi aperta e nel naso, cola sul viso e sui miei ricci mentre un getto di diversi secondi, seguito da alcuni vrevi schizzetti, mi bagna..."
La pineta.

Sono bisex, ma nel periodo tra i 21 e i 25 anni ho avuto un picco di desiderio verso il sesso con maschi, sempre più rudi, decisi, perversi e possibilmente sconosciuti. Non ho mai avuto problemi a trovarne: alto, magro, quasi efebico ma con un culetto bello alto e rotondo, dalla pelle chiara i capelli lunghi e ricci e quasi glabro... Piacevo a tutti e quando mi vedevano volevano tutto di me... E io spesso mi lasciavo fare di tutto.
Specialmente l'estate amavo andare presso una pineta, notorio luogo di incontri e lasciare che la vista del mio corpicino nudo attraesse i giusti personaggi.
Quello che segue è il racconto di una delle prime votle in assoluto di questo tipo di incontri.

Seminascosto in un cerchio di alberi e cespugli tra la riva e la pineta, mi cospargevo di crema a prendere il sole nudo col culetto al vento. Chi frequentava la zona sapeva di quell'anfratto nel quale si riusciva a intravedere cosa succedeva all'interno avvicinandosi ai cespugli. Quindi, come tutte le volte, era solo questione di tempo; sarebbe bastato mettersi nudo a pancia in giù e presto o tardi un rumore tra i cespugli o una mano nel solco delle natiche mi avrebbero risvegliato dall'intorpidimento causato dal caldo e dalla canna di erba che fumavo appena arrivato per sentirmi più disinibito.
Rumore... Tizio sui 65 tra i cespugli si avvicina cazzo già in mano... È decisamente brutto e ha una faccia antipatica; gli faccio un cenno di diniego con la mano ma quello continua ad avanzare. Decido di ignorarlo e quello mi si para davanti inginocchiandosi e mettendomi il cazzo all'altezza del viso e se ne esce così :" hai malattie?" . irritato faccio per rispondergli ma nel momento in cui apro la bocca lui mi prende la testa e mi infila il suo cazzo semimolle fino in gola. Blocca la testa tra le coscie ed inizia a scoparmi la gola dandomi della troia succhiacazzi, della cagna e via così fino a venire, dopo pochi secondi spingendomi un po' di sperma acquoso giù per la gola. Si sfila grugnendo qualcosa e visto che si è preso quel che voleva, se ne va senza un grazie o un ciao, lasciandomi lì senza quasi averr il tempo di capire cosa sia successo e con un rivoletto di sperma giallino che mi cola dall'angolo della bocca ancora aperta.
Mi ricompongo e mi pulisco la bocca con un fazzoletto e già noto che qualcuno dietro i cespugli segue i miei movimenti: vedo subito un cazzo notevole già in tira, siciramente spettatore di quanto appena successo. Il tizio si fa avanti, alto, grosso sui 50, con un cazzo come una lattina di coca da 33.
"Sei una troia ti ho vista poco fa" e subito mi spinge forte le mani sulle spalle per farmi inginocchiare; è forte, accenno un minimo di resistenza ma ormai tra sballo e l'eccitazione che sale non resisto e in un attimo sono in ginocchio.
Chiudo gli occhi e apro la bocca, lui ha delle mani enormi, con una mi cinge la nuca e con una la gola e il mento, mi fa sollevare la testa e aprire al massimo la bocca e in un attimo ho la bocca piena di lui, sa di pipì ed è enorme mi stringe con le mani e spinge forte. Mi tiene in una morsa che blocca completamente testa e bocca e in qualche modo riesce a spingermi quasi tutta quella bestia giù per la gola. Lacrimo, tossisco e mi dimeno ma lui ormai ha preso ritmo e mi sta letteralmente scopando la gola; nell'istante in cui penso di stare per vomitare, lo sfila di colpo, con forza, irritandomi la gola. Il tempo di un colpo di tosse e sento di nuovo le sue mani addosso che mi spingono a terra con forza. Senza possibilità di obiezioni mi lascio piegare pancia in giù e sederino per aria, ginocchia e faccia a terra lo sento sputarmi ripetutamente sul culo e subito un dito enorme inizia a frugarmi senza nessuna grazia.
Potrebbe sembrare una violenza ma in realtà io sento caldi brividi di eccitazione che passano sulla schiena fino al mio buchino. Non posso negarlo. Voglio che mi scopi anche se so che così rischio davvero di farmi rompere...ormai però mi accorgo che quel dito enorme che mi fruga e mi spinge senza nessuna pietà... quasi non lo sento più. Mi sto dilatando... E bagnando... Inizio a mugolare e agitare il culo e lui per tutta risposta mi spara due schiaffomi fortissimi dicendomi di stare ferma e zitta.
Mi spavento e decido di assecondarlo. Lo sento armeggiare, mi allarga le cosce e mi sputa ancora sul buchetto. E poi la sento. La sua cappella, spingere forte sul mio sfintere e scivolare piano ma senza pietà dentro di me.
Cerco di fare degli aggiustamenti col bacino per facilitare l'ingressso di quel martello pneumatico ma, al minimo movimento mi ritrovo una manona sotto la pancia e una tra nuca e collo: nuovamente in una morsa.
Sento bruciare e mi rendo conto che in tutto questo non ha smesso di forzare spingendo dentro ben più della cappella. A questo punto punto è sufficientemente ancorato per inziare a stantuffarmi, cosa che subito si appresta a fare, senza complimenti con colpi secchine decisi che strattonano e aprono la mia carne, che quasi diventa burrosa ad ogni nuova spinta. Soffro, è davvero troppo grosso e lui lo spinge dentro senza nessun riguardo ma godo, mi piace, tutto questo, questi modi... e il mio culetto magicamente si dilatta, si allunga, si plasma per fare posto a questo pistone umano che, dopo qualche minuto, affonda incredibilmente in quasi tutta la sua lunghezza dentro di me.
La faccia schiacciata per terra, il corpo ricoperto di sudore e sabbia, gemo ormai senza ritegno, lui mi schiaffeggia ripetutamente ma non riesco a tacere...e voglio i suoi colpi.
Continua a spingere schiacchiandomi completamente a terra e coprendomi e soffocandomi col suo corpo. Scivola sopra e dentro di me, grugnissce e mi sbatte le sue enormi palle sul culetto dolorante.
Ormai sono in trance, la mia mente non è più li, sento solo piacere, sono un corpo quasi inerte usato al limite delle sue possibilità.
D'improvviso senza fermarsi o uscirr mi risolevva mettendomi a quattro zampe e in quel momento mi rendo conto che non siamo soli: un tipo grassoccio, bassottino e dall'aria unta come il suo cazzetto bitorzuluto si sta segando di fronte a me. La bestia che mi scopa senza sosta mi tira i capelli facendomi sollevare la testa e aprire la bocca e il grassoccio, con uno squittio balza in avanti infilandomi il suo cazzetto unto in bocca: davanti e dietro, a questo punto sono una fisarmonica umana.
Grassetto sembra gradire le mie labbra carnose dato che la cosa che mi trovo forzatamente in bocca prende consistenza riempiendomi con piacere e sorpresa la bocca.
La bestia dietro gradisce sicuramebte lo spettacolo dato che ansima e aumenta il ritmo, ricordandomi chi comanda e facendomi scorrere scariche di piacere e dolore che irradiano cosce e gambe.
Grassoccio a sua volta sale di livello di eccitazione e grufolando oscenità non riesce a trattenere il suo penonzolo che mi riempie la bocca di crema pastosa e salata. Mi lascia in bocca il pene mezzo mollo e spingendolo mi dice di ingoiare, cosa a cui parzialmente acconsento.
Grassoccio mi mi libera la bocca mentre la bestia si produce in grugniti animaleschi riempiendomi di cazzo e schiaffoni sulle natiche come poche volte; è un uragano che mi travolge, mi sbatte senza possibilità di appiglio o difesa e mi usa senza pietà. Il piacere e il dolore si mischiano in scariche che mi percorrono, fino a quando ormai complementamente inerte e senza forze, sento due, due, quattro colpi fortissimi e un urlo... E poi il mio buchetto si svuota con un risucchio e con un dolore secco.
Mi ritrovo schiena a terra con la bestia sopra di me che forza nuovamente le mie labbra con il suo cazzone ormai viola, venoso enorme. Cedo, apro, spinge, forte, senza rispetto e viene viene tra le mie labbra sui residui di sperma di grassoccio che è ancora li che guarda. La sborrata della bestia è extra come tutto in lui, mi riempie la bocca si sfila e mi schizza ancora su viso e petto, dopodiché me lo rimette in bocca per farselo tirare a lucido. Provvedo e lui soddisfatto del trattamento mi libeta con due buffetti sul visl più simili a schiaffoni, si ricompone e se ne va.
Nel frattempo grassoccio è ancora lì e continua ad armeggiare col suo cazzo ancora gocciolante... Io sono ancora per terra, nella sabbia, con lo sperma di due uomini in bocca e sul corpo, il buchetto così larga da sentire l'aria dentro e ancora scariche di piacere che mi attraversano il corpo. Capisco che grassoccio ha qualche idea malsana, ma non riesco a fare alteo che stare lì per terra a rantolare mentre lui si avvicina, passo passo, con un sorrisetto sul viso brutto e grassoccio e il cazzetto gocciolante nella mano. Capisco quando è sopra di me, io sono ancora schiena a terra, e lui, nanetto grassoccio torreggia in piedi sopra me: il suo sgocciolare mi colpisce il viso e mentre realizzo, si trasforma prima in una serie di piccoli getti e poi uno lungo e continuo di urina, gialla, caldissima e davvero puzzolente.
Mi entra nella bocca semi aperta e nel naso, cola sul viso e sui miei ricci mentre un getto di diversi secondi, seguito da alcuni vrevi schizzetti, mi bagna metodicamebte fino ai piedi.
Ridacchia e squittisce:" troia, che fogna che sei, alla prossima" e se ne va.
Io rimarrò li, ricoperta di un velo di sudore, sabbia, sperma e urina, senza la forza di alzarmi per una buona mezz'ora. Non so quanto sia durato il tutto, 20 minuti, 40 forse un ora e più. Perdo la cognizione del tempo e quasi mi addormento finché, col sole calante e i brividi di fresco delle 8 di sera inoltrate sul corpo bagnato, mi risveglio e aprendo gli occhi vedo il cazzo di uno sconosciuto pronto ad appoggiarsi sulle mie labbra secche... Mi rendo conto di avere sete...

Continua
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