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Gay & Bisex

Un sogno diventato un incubo 7


di maledesire
12.04.2024    |    4.749    |    7 9.1
"Sono lercio del mio muco che quel servizio mi fa espellere perfino dal naso, devo essere fuxia perché mi sento le guance bollenti quando finalmente mi pare..."
Percepisco qualcuno avvicinarsi, sento un profumo strano, immagino siano altre sostanze che qualcuno sta fumando.
Igor mi ordina di portare le mani dietro la schiena e non appena obbedisco vengo ammanettato.
Brividi di paura ed eccitazione mi percorrono la schiena. Sento qualcuno farsi più vicino e circondarmi, quel profumo si fa più intenso e capisco. I nuovi amici devono essere neri, quel profumo particolare mi ricorda degli amici della palestra.
Non faccio in tempo a pensare a quali dimensioni di cazzo mi aspettano che vengo colpito ripetutamente su entrambe le guance. Un forte odore di cazzo e piscio mi fa capire cosa mi sta colpendo; cazzo è veramente duro e grosso.
Sono però due le cappelle che iniziano a strusciarsi sul mio viso colando il loro precum su guance e fronte.
Il loro intenso odore mi eccita e non appena apro la bocca vengo preso per i capelli e bloccato mentre un grosso cazzo entra in bocca riempiendomi con una grossa cappella che lentamente spinge inesorabile verso le tonsille.
Con le mani legate non riesco a spingere le sue gambe per allontanarlo e la presa ferrea ai capelli mi impedisce di indietreggiare mentre quella cappella entra nelle mie tonsille fregandosene degli sforzi di vomito che mi provoca. Espello muco da naso e bordi della bocca mentre incredibilmente continua a farsi strada, sento il collo gonfiarsi per quella presenza.
Finalmente il mio naso affonda nei suoi peli pubici intrisi di odori, mi manca il respiro e sento il mio viso rosso e rovente mentre il bastardo non molla la presa. Poi finalmente sento la presa rallentare e riesco ad indietreggiare ma lentamente, il porco vuole farmi sentire quanti cm di cazzo avevo infilati in gola. E cazzo quanti sono!
Finalmente respiro a pieni polmoni, il mio viso e petto sono lordi del muco che quel cazzone mi ha fatto quasi vomitare.
Vengo preso per le orecchie e spinto su un altro cazzo che mi viene ficcato brutalmente in gola nonostante le dimensioni ancora più grosse del precedente. Devo forzare l’apertura della bocca per non graffiare con i denti quella grossa cappella che preme nelle tonsille allargandole.
Mi sembrano dimensioni incredibili per un cazzo e già quello di Igor mi sembrava incredibile, ma ora a confronto è sotto la media di questi due.
Il nuovo porco inizia a usare la mia gola accelerando il ritmo dei suoi affondi e ogni volta spingendosi più a fondo.
Tra un colpo e l’altro estrae il suo cazzo completamente ogni volta lasciandomi far un breve respiro prima di subire un nuovo affondo sempre più profondo. Ho la gola in fiamme e la mandibola dolorante mentre quella nuova violenza prosegue per un tempo che mi pare infinito.
Sono lercio del mio muco che quel servizio mi fa espellere perfino dal naso, devo essere fuxia perché mi sento le guance bollenti quando finalmente mi pare che la cappella si gonfi ancor più mentre lui accelera il ritmo e accorcia la lunghezza dei suoi affondi uscendo meno e tenendo sempre la cappella al limite delle tonsille.
Il tipo urla come un matto dandomi della lurida cagna bianca e finalmente inizia a scaricarsi con spruzzi incredibili per abbondanza e densità; una sborra quasi pastosa che devo deglutire in fretta per non soffocare ma che per l’abbondanza non riesco a ingoiare del tutto, con l’effetto che la esplodo anche dal naso tra le risate dei presenti.
Vengo liberato e cado a terra stremato.
“Libera le mani di questa troia che deve sentire le dimensioni dei cazzi che ora le apriranno il culo”.
Vengo liberato dalle manette, preso per braccia e gambe vengo sistemato sopra la panca dove mi alleno; qui le gambe mi vengono rivoltate indietro e molteplici lingue si avvinghiano al mio corpo lavorando due sui piedi, una sul culo e due che lavorano su capezzoli e ascelle.
Questo trattamento mi manda fuori di testa con sensazioni incredibili di godimento.
Una grossa lingua si occupa del mio culo, quasi mi scopa entrando pure dentro di me e lappandomi fino alle palle; due si occupano dei miei piedi ciucciando ogni dito dandomi godimenti inaspettati, e due mi morsicano i capezzoli e ripuliscono mio corpo e ascelle da sudore e muco salendo poi alle mie labbra per farmi gustare quei sapori. Con le mani cerco di toccare i corpi dei due vicini a me e le mie mani vengo portate ai loro cazzi.
Rimango incredulo del loro spessore, non riesco a chiudere la mano mentre inizio a segarli.
Quel mix di sensazioni è come una droga del sesso, mi sento pronto a tutto e ho gran voglia di cazzo e il mio buco si muove risucchiando quella grossa lingua.
“La puttanella bianca ha voglia di cazzo nero. Ora soddisfiamo questa piccola troia”.
La lingua si stacca dal mio culo e sento qualcosa premere. E’ grosso e duro e presumo sia un grosso dildo, ma due mani afferrano le mie cosce e un grosso cazzo vero mi viene piantato di brutto togliendomi il respiro.
Non faccio in tempo a riprendere fiato che l’azione si ripete uscendo e affondando di nuovo dentro di me. Poi il tipo inizia a cavalcarmi come un coniglio e urlo sentendomi quel cazzone allargarmi e affondare fino a sentirlo in pancia.
Ma la mia testa viene spinta verso il basso oltre la panca e vengo subito zittito da un altro cazzo che mi affonda in gola senza remore spingendo sempre più a fondo e infischiandosene degli spasmi che mi provoca quell’intrusione oltre i miei limiti, provocandomi uscita di muco da naso e bordi della bocca che mi colano lungo le guance.
Mi sento devastare per le dimensioni di quei pali che mi aprono, mi sento quasi lacerare e temo di dover ricorrere a medicazioni dopo questo trattamento, ma quei cazzi per lunghezza e diametro arrivano a procurarmi sensazioni di godimento incredibili.
Sento il collo gonfiarsi e mi immagino che si possa vedere la forma di quel cazzo che spinge nelle tonsille mentre i due che sto smanettando mi prendono per i piedi piegando le mie gambe fino a quasi poggiare le ginocchia sul mio petto. In quel modo il mio culo è nella posizione perfetta per essere aperto ancora di più e chi mi sta scopando ne approfitta per cercare di entrare dentro di me anche con le palle quasi. Il porco si diverte a uscire lentamente del tutto per poi affondare completamente; tra uno e l’altro mi manca il respiro e cerco di staccare la mente dal mio corpo inutilmente in quanto il godimento supera ampiamente il dolore facendomi percepire quasi le grosse vene di quei due cazzoni che strusciano lungo mie pareti interne.
Non se sia la droga che permea la stanza o se la mia natura di svuotacazzi sia esplosa ma quelle due intrusioni mi fanno godere come mai prima in attesa di percepire le cappelle gonfiarsi.
Il momento non tarda ad arrivare e dopi alcuni minuti vengo nuovamente riempito da numerosi e abbondanti spruzzi di sborra la cui potenza è quantità mi fa pensare a due idranti dentro di me.
Il cazzo nel culo mi viene liberato con un flop mentre quello in gola esce per rientrare con la sola grossa cappella che inizio a ripulire per bene con la lingua.
“Guarda come ho lasciato il culo di questa troia, è rimasto bello aperto e puoi vedere come è ripieno di sborra”.
Mi vengono infilate due grosse dita che entrano senza difficoltà, poi se ne aggiungono altre due tirando le mie pareti dalla parte opposta mentre tutti se la ridono.
“Bevi tutto cagna bianca o in quel buco ti infilo tutto il mio braccio” dice il tipo alle mie spalle.
Rimango un attimo perplesso perché nonostante mi abbia appena dato un super carico di sborra il suo cazzo non ha perso erezione e quindi non dovrebbe..
Ma non faccio in tempo a terminare il pensiero che parte un poderoso getto di piscio caldo che provvedo ad ingoiare per paura di quella sua minaccia.
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