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L’istruttore Open Mind - Epilogo


di sandrino888
20.09.2021    |    6.539    |    10 9.8
""fa il bravo altrimenti non ce la godiamo che vengo subito" lascio a lui il comando Inizia con dei movimenti lenti delicati, e rotea, poi passa..."
Ultima parte di questo racconto. Spero che anche qui possiate trovare lo stesso pathos dei precedenti. Un personaggio precedente accennato, fa la sua entrata in scena in maniera completa. Sarà un caso? O ci saranno ulteriori sviluppi?

Per ora vi lascio in compagnia di mia e di Matteo..... Buona Lettura

****

Tornati nello spogliatoio, troviamo Luca l'altro istruttore,

"e voi che fate ancora qui?!" ci chiede mentre sistemava il suo borsone.

"Ci siamo rilassati nel termario, Ale era la prima volta che scendeva gli ho spiegato un pò di cose" gli risponde prontamente.

"Davvero non eri mai sceso?, ti è piaciuto?" mi chiede con un tono leggermente malandrino

"No prima volta, non lo avevo incluso nell'abbonamento, credo proprio che lo aggiungo dopo la sala ci sta rilassarsi" nel frattempo prendevo bagnoschiuma e shampoo.

"comunque mi presento ufficialmente piacere Alessandro"

"Luca piacere mio" fortuna che anche io ho una bella stretta di mano, odio quelle mani flosce non mi salutare proprio se ti sta pesando alzarla.

Avendolo vicino ed a petto nudo noto che Luca è diverso da Matteo, è giunonico ha il classico fisico chiamato "Grande", è alto 1.98, ha grandi pettorali, grande addome, grandi braccia, anche il culo era grande, insomma avete capito, GRANDE.
io e Matteo eravamo nella norma 1.85, ma vicino a Luca ti senti piccolo, anche le mani di Luca erano grandi, a sto punto si spera ci sia un grande pisello anche.
Sarebbe un vero peccato se fosse stato colpito dalla maledizione della legge della "L".

Purtroppo aveva un pantalone di tuta largo non si intuiva granché e non volevo si accorgesse che lo fissavo.

"La prossima volta scendi con me al termario che Matteo è noioso o sta zitto o parla troppo, io sono più equilibrato, più simpatico quando prendo confidenza, e poi in sauna sono più bello, le signore si scioglierebbero pur di non uscire per ammirare lo spettacolo. Vieni con me che ti insegno qualche trucchetto"

Ecco tanta presunzione e ostentare la tua bellezza, seppur delle volte oggettiva, a me non fa impazzire, per bello sei bello ok, maaaa anche meno.

Ma io che ormai avevo preso il via, gli rispondo affermativamente.

"Va bene, fammi sapere quando fai il serale che scendo con te" e gli faccio l'occhiolino, ho volutamente glissato su quale fossero questi trucchetti,

"andata!" e mi chiede il pugno a sancire la parola data. Poi si rivolge a Matteo:

"Voi ne avete almeno per 15 minuti immagino, dovete entrare ancora in doccia, vabbè dai controllo giù spengo tutto e metto il cloro, Teo ti lascio le chiavi, chiudete voi, tanto tu domani hai diurno giusto ? Io ho da fare oggi se vi aspetto rischio mi salta la serata."

Guarda Matteo speranzoso che sia un si.

"Vai pure non ti preoccupare, chiudo tutto io, non sia mai che per colpa mia ti salta la scop...eehm serata con Chiaraaa!" Matteo ride sarà una loro amica.

Si gira alzando il medio e gli fa la linguaccia, "ti sta bruciando? Ale controlla vedi se ha bisogno di un pò di pasta Fissan". Avrei controllato volentieri.

Matteo gli tira l'infradito accompagnato da un "coglione!", ma vedendo che lo stava per fare Luca accelera il passo ed esce appena in tempo dalla porta e la calzatura rimbalza sulla porta.

Andiamo nelle docce tre su un muro e due su quello di fronte, sono io il primo a sceglierla, e lui si posiziona a quella accanto. Apriamo l'acqua e restiamo fermi un po' sotto il getto caldo.

Ormai non c'è più bisogno di chiedere il permesso, vado deciso prendo il bagnoschiuma mi avvicino a lui che ha gli occhi chiusi e lo verso direttamente sulla schiena.

"aaah è freddo ma si pacciu!!!"

"dai dai omaccione vieni che ti insapono tutto" gli dico muovendo le braccia su tutto il suo corpo.

Inizio a insaponargli il collo, passo alle spalle, scendo sulla schiena dove ho la possibilità di fare ampi movimenti che gli piacciono molto. Guardo di lato ed era già duro, il mio iniziava a svegliarsi, eravamo soli mi sentivo molto più sciolto.

Lo abbraccio da dietro insaponando il petto, l'addome, scendo le mani tra l'inguine li cedono leggermente le gambe mentre si abbandona totalmente alla mia presa che con i pollici premevo sulle ghiandole inguinali e lui piegava le gambe per il piacere. Il mio pisello preme contro le sue natiche lui lo sente e inizia a muoverle.

"Dobbiamo insaponare anche il buchetto giusto?" gli dico soffiando aria vicino il suo orecchio.

Fa un cenno impercettibile con la testa scendo con la mano su quelle natiche sode che insapono con cura, congiungo le mani e scendo in mezzo, lo sento il fiorellino caldo, che tiene li nascosto. Al mio tocco subito sussulta. Voglio dargli ancora più piacere, guido il mio pisello che stava per scoppiare nel solco su e giù più volte stimolando il buchetto, do degli affondi passando sotto arrivo tra le palle e il perineo. Entro leggermente piano è stretto sento che lui si sta ansimando forte ma....

....non resiste si gira e mi bacia nuovamente, mi poggia alle piastrelle, mi bacia, mi lecca i capezzoli, mi bacia, affonda il viso sulle ascelle, mi confessa

"ale le ascelle mi fanno impazzire te le leccherei per ore, questi peletti che hai non crescerli lasciali cosi"

le lecca, bacia, lecca di nuovo, usa le labbra a mo' di succhiotto.

"ale stringimi il viso con il braccio mentre te le succhio" obbedisco perché mai negargli tale piacere.

Le mie mane erano una sulla sua testa e l'altra occupata a gestire il suo pisellone, ma era più grosso di prima?

"ale girati per favore non ce la faccio più"

Mi insapona anche lui le chiappe, le stringe forte, e le rilascia, le apre le chiude, passa le dita sul buchetto, ne infila uno per capire come sto messo.

"mmmh direi che sauna, bagno turco, la mia lingua e adesso l'acqua calda, lo sai che sei già pronto?" mi sussurra questo nell'orecchio mentre lo morde e con l'indice e il medio lo stimolava.

"Ale se non vuoi mi fermo, ma vorrei tanto, posso?"

"sii" gli dico mentre ero eccitato con una mano mi stimolava il buco e con l'altra mi stava segando al contrario tenendo chiusa la cappella nel pugno, sembra di metterlo in una fica per via della mano insaponata.

Matteo si piega, lascia andare via tutta la schiuma e inizia a leccare, mi allarga le gambe lecca il buco le palle e si tira indietro il pisello per dargli qualche altra leccata.

Si alza, "passami il bagnoschiuma che ti lubrifica di più, scivola dentro da solo appena mi avvicino" lo prende e inizia a spalmarlo all'interno come prima.

"sei pronto, non ti faccio male tranquillo" -

"credo che a come sto non dovrei sentire dolore"

e infatti fu così, entro facilmente si fermò a metà perché dentro non ero ancora del tutto aperto, piano piano entrava sempre di più, finché fui io poi a dare un colpo secco e scendere fino al suo pube.

"aaaah Ale! che mi fai" - "ti aiuto" gli rispondo io.

"fa il bravo altrimenti non ce la godiamo che vengo subito" lascio a lui il comando

Inizia con dei movimenti lenti delicati, e rotea, poi passa alla classica scopata, ma sempre con un ritmo sensuale, questo mi permette di percepire alla perfezione lo strofinare della sua pelle nella fessura del buchetto, lo sentivo pulsare e lungo la mia schiena la ormai amica scarica elettrica si faceva sempre più intesa.

"Ale preparati voglio aumentare" - "vai sono pronto".

Aumenta il ritmo ma ormai sono tutto lubrificato e morbido, è solo piacere quello che provo, il calp calp del suo pube contro il mio culo lo eccita. Mi mette lo shampoo in testa e inizia a massaggiarla, mentre io cerco mi mantenermi alle manopole dell'acqua.

Spingo indietro il sedere ed arcuo la schiena per dargli la posizione ergonomica migliore, mi prende la testa e mi tira a se per limonare, la sua lingua danza con la mia. Aumenta ancora

"ale sto venendo!!!" -

io che nel frattempo mi stavo segando, ero quasi pronto all'orgasmo, "anche io se aumento vengo"

"vai aumenta" mi chiede - "ecco ecco" sono le uniche parole che riesco a dire.

Esce da culo mi gira spingendomi al muro, si butta addosso a me siamo attaccati continua a muovere il bacino come faceva prima solo che ora il suo pisello strusciava contro il mio. Mi bacia tenendomi la testa stretta a se, veniamo insieme, mentre ci baciamo i versi e li spasmi si sovrappongono. Affondiamo le dita nelle rispettive schiene, arricciando le dita dei piedi, mentre mi tiene stretto fra le sue labbra il mio labbro inferiore. Il mio membro ha dei sussulti che mi fanno vibrare tutto, mi deve tenere fermo lui. Mi arruffa i capelli e mi tira a se guancia a guancia.

Qualche secondo fermi abbracciati per riprenderci, l'affanno inizia a rallentare, tornando a respirare regolarmente.

"direi che oggi ci siamo proprio divertiti" lo guardo con un sorriso ebete.

"penso che sia stato un ottimo consiglio quello di scendere al ternario con me, non ringraziarmi, si si ringraziami" gongola e agita la testa.

Ci docciamo veramente stavolta, torniamo in accappatoio nello spogliatoio, prendo il cell dal borsone guardo l'ora erano le 22.45, caspita non avevo mai fatto così tardi in palestra.

Sono seduto sulla panca, lui è in piedi, che muoveva l'accappatoio per asciugare tutto il corpo, poi lo lascia aperto mentre recupera mutande e calzini puliti dal borsone. Io che ormai rotto il ghiaccio non resisto a provocarlo, e oltretutto colpa sua ha lasciato l'accappatoio aperto, glielo tocco di nuovo e lo sbatacchio tipo cordicella di campana e subito scatta la sua erezione.

"ma non ti si può nemmeno guardare che subito parti" gli dico, mentre, disgraziato io, continuavo a spingerlo.

"ma se ti stai fermo con quelle mani, altro che guardare, molla l'osso!!" e mi da un colpo sul dorso della mano a mo' di Karate con la sua.

Prendo uno dei calzini che aveva poggiato sulla panca glielo infilo sul pisello per farlo ridere.

"metti questo a che ti servono le mutande, basta che è coperto lui"

"Quindi ti piacciono proprio i giochi con i piedi'" mi chiede

"bhe si altrimenti in sauna non avrei ricambiato"

"si si ma facevi lo schizzinoso"

"no in realtà me la stavo a tirà poco poco" gne gne gli faccio quando noto la sua espressione contrariata ma divertita.

"si mi piace anche l'erotismo con i piedi, purché siano puliti e lavati, niente cose strane da piedi non lavati da più giorni che puzzano di formaggio"

"aarh che schifo Ale, mo vomito"

"che vuoi da me, c'è chi preferisce un piede odoroso, io no grazie! Non dico che deve sapere di sapone, ma se ti sei lavato, e di solito sei pulito, quando togli le scarpe hanno il tuo odore personale ma non puzzano"

"bhe che i miei son puliti ormai lo sai! Ricordiamocelo la prossima volta" e mi accenna il suo sorriso malizioso.

Tolgo il calzino da quel pisello ancora duro e gli dico

“metti le mutande va! Altrimenti me lo prendo di nuovo”

Ci guardiamo maliziosi, nel togliere il calzino aveva girato il bacino verso il mio viso, non resisto quella cappella rosa delicato e pulita doveva essere mia. Lo tiro a me inizio nuovamente a succhiarlo, stavolta voglio fare tutto io, voglio sentirlo godere per bene, voglio farlo scoppiare di piacere.

Lui è più eccitato di prima, sono comodo e riesco a muovere la bocca e la lingua come voglio io. Lo faccio sbattere sul palato e sul frenulo in basso, roteando la lingua intorno alla cappella. Vedo che esita, ma sono io a prenderli le mani e metterle sulla mia testa. Nonostante sia in fase di estremo piacere non perde controllo e il suo lato da gentiluomo.
Mi fermo e lo invito scoparmi la bocca per dargli anche questo piacere stava godendo tantissimo eravamo di nuovo sudati e gli tremavano le gambe, con la lingua gli creavo resistenza sulla cappella e questo gli faceva emettere dei versi di estremo piacere.
Mi chiedeva di continuare e con le labbra, stringevo quando cercava di uscire per fargli l’effetto ventosa.

Alzo la mano e gli metto le dita in bocca una volta che le ha ben bagnate, scendo tra le chiappe e trovo quella sua rosellina che desidero tanto, le infilo piano nel suo buchetto,

“si Ale vai stimolami come prima”.

Mi avvisa che sta per venire,

"alza le gambe e unisci i piedi"

posiziona il suo pisello nella fessura e inizia a scopare, pochi colpi e viene sui miei piedi, un'orgasmo più gentile e meno corposo, ormai eravamo svuotati. Allunga la gamba e si porta il piede alla bocca lecca tutto e mi riconsegna il piede pulito.

"ora sai cosa mi piacerebbe che tu facessi a me la PROSSIMA VOLTA!"

dice con un tono della serie

“Ale mi fa piacere questa nostra complicità e non ti nascondo che ci sono tante cose ancora che vorrei complicitare con te." Mi dice mentre con la mano mi accarezzava il viso.

Una dichiarazione del genere non me la sarei mai aspettata, ma d'altronde l'eros che abbiamo provato in quelle 2 ore è stato molto intenso.

“Anche a me farebbe molto piacere quando vuoi ormai sappiamo come darci piacere” mentre gli accarezzo la coscia.

Nel frattempo i vestiti avevano coperto il nostro corpo, scarpe allacciate, buste, bustine accappatoio tutto è nel borsone, pronti ad uscire.

Ci scambiamo il numero di cellulare usciamo dalle palestra, aspetto che chiuda tutto, andiamo alle macchine un ultimo ciao e via.

Erano le 23.30.

Fine

Termina qui questo racconto tra vera realtà e bella fantasia. Non mi fermo con i racconti mi sta piacendo scrivere.
Purtroppo non successe mai nulla con Luca, ma questo non vuol dire che non ci sarà un racconto.
Matteo ha fatto parte di altre scappatelle piano piano vi racconterò tutto.

Grazie per aver letto e commentato questa storia a presto.
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