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Gay & Bisex

L’istruttore Open Mind - Seconda Parte


di sandrino888
15.09.2021    |    8.812    |    19 9.7
"“Tu sei tutto matto, passi da discorsi seri a..."
Vi ringrazio per i commenti della prima parte, son contento che vi sia piaciuta, ma una precisazione da parte mia è doverosa.

Il racconto ha una base molto vicina alla realtà arricchita per poterlo rendere molto più passionale. I nomi, e i luoghi possono ricondurre a persone e cose reali, ma sono stati utilizzati in un modo del tutto causale e random.

Vi auguro buona lettura con questa seconda parte....che non sarà l'ultima.

L’impatto con l’acqua fresca della vasca ha un effetto immediato di risveglio muscolare dal relax goduto nella sauna, e in effetti anche il mio pisello si stava calmando.

Guardavo Matteo nuotare e mi interrogavo nuovamente su questo ragazzo, diverso dal tipico istruttore di palestra, che segue solo le ragazze o gli amici, non è quel genere di ragazzo sono fico e lo so perciò guardatemi.
Era l’amico di tutti, cercava, per quanto possibile, di seguire tutti, ed era proprio questo suo modo di fare a renderlo ancora più attraente, fisico a parte.

Però non capivo come mai cercasse questa forte complicità con me, non che mi dispiaceva anzi, ma non l’ho notata con gli altri in sala, eppure sono magro, non ho muscoli, avevo tonificato si, ma nulla di che in confronto ai ragazzi che si allenavano già da tempo.
Eppure ho avvertito di più del semplice momento goliardico durante il massaggio in sauna. Riflettevo... mi ha leccato i piedi! Eppure non è gay, so che ha il suo bel da fare il sabato sera, con belle ragazze. Forse cercava un avventura bsx? Ma Con tanti bei ragazzi che c’erano in sala, ero proprio io il fortunato delle sue attenzioni?

Avevo il tipico sguardo assorto di chi pensando guarda un punto fermo nel vuoto, tant’è che non mi accorgo che si stava avvicinando.

“Pisellone!” Mentre butta una mano sotto che lo agguanta in pieno shakerandolo,
“dai dai sveglia che andiamo nel bagno turco. Vedo che ti sta piacendo farti stimolare le palle dall’idromassaggio, attento che ti diventano uova sode”

"Sarebbe dovuto succedere in sauna allora" gli dico uscendo dall'acqua.

Prendo il telo per asciugarmi un po'. Sto ragazzo mi spiazza di continuo. Capisco che è apposto con se stesso come dice lui, ma gli piace un po’ troppo il contatto fisico e provocare. Va bene vuole così? Decido di prendere un po’ di coraggio, adesso ci penso io.


Non ero mai entrato in un bagno turco, gli avevo visti solo nei film o in qualche porno.
La stanza è un grande ambiente unico pieno di vapore, che non fa vedere nulla tutto piastrellato d'azzurro chiaro,

“Ale vai tranquillo al centro è tutto vuoto sediamoci a destra che c’è la panca unica è più grande".

Le sedute erano in muratura rivestite con piastrelle quelle composte da piccoli quadratini stile mosaico.

“ Ale qui è diverso dalla Sauna c’è molta piu umidità”

Ci sediamo lui con le gambe aperte e braccia larghe, io seduto accanto con le gambe incrociate stile yoga. Decido di partire all’attacco.

“Ehmm qui che massaggiamo?”

Con la testa poggiata al muro e senza aprire gli occhi, sul volto gli si allarga un sorriso radioso. Anche i denti erano perfetti, figurati, almeno una carie? No bianco perla. Gira la testa verso di me:

“Ti stava piacendo? Dimmi tu che vuoi massaggiare?”

“Meglio se non ti rispondo va, che tu sei tanto spavaldo e apposto con te stesso, ma attento io non son da meno, solo un po’ più a modo”.

“ma sentitelo abbiamo Piselllone Oxford un po’ più a mooodooo. Mi fa il verso "Ti lascio libera scelta, quale cosa vorresti massaggiare? ”

Ok vuole giocare? Giochiamo, ma a modo mio molto lentamente.

“Dai spiegami come massaggiare le spalle senza paralizzarti”

“Basta che non fai particolare pressione sui nervi, non serve se non si conoscono le tecniche e l’anatomia del corpo umano, massaggia piano piano, come se mi dovessi spalmare la crema solare”

Saprei io che crema spalmarti, fortuna che l'ho pensato soltanto.

Ci mettiamo come se fossimo in moto, con la differenza che avevamo le gambe del lato destro stese lungo la panca, ed essendo poco lo spazio erano attaccate, il mio piede arrivava a metà del suo polpaccio. Inizio il massaggio dal collo, mi sposto sulle spalle, scendo verso schiena e arrivo fino in fondo sfiorando il sedere. Lui intanto allarga le braccia ed poggia la mano sul mio ginocchio e con i polpastrelli accenna un massaggio. Torno sul collo ma bisbigliando mi chiede

“Passa avanti” dice con la voce rilassata, “allunga le braccia e vai su pettorali fai con i polpastrelli come sto facendo io sul tuo ginocchio ”

Avevo il cuore che mi batteva forte nel petto, da sentirlo fin dentro la gola. Tutto questo stava succedendo davvero a me? Con un ragazzo che conosco appena?

Continuo il massaggio circolare sui pettorali con quella leggera peluria bionda che mi solletica le dita, per agevolarmi si fa indietro, ora la sua schiena poggia sul mio petto e la parte alta del culo premeva sul mio pisello che era già duro e pulsante non disse nulla.
Lascia andare indietro la testa poggiandola sulla mia spalla, vado intorno ai capezzoli e procedo con movimenti circolari e poi al centro. La sua barda era a contatto con la mia mascella, movevo leggermente la testa per massaggiargli il viso guancia a guancia.

Era quasi in trans il suo respiro era controllato e ampio.

“Posso?” Gli chiedo mentendo il permesso,

“fai quello che ti senti" dice con una voce estasiata.

Scendo sull’addome essendo alle sue spalle non avevo la visuale di quello che succedeva davanti in mezzo alle sue cosce e quando arrivo all’ombelico tocco anche qualcos’altro.
Il suo pisello, aveva fatto capolino dagli slip, era ancora più bagnato di quanto non lo fossimo noi per via del vapore, era duro come il mio e caldo.

Tolgo subito le mani e chiedo scusa, volevo fare lo spavaldo, ma ero un vortice di emozioni nel petto che facevano quasi girare la testa e il mio battito era sempre più accelerato.
Ma non doveva rilassarmi il bagno turco?

Lui torna a sedersi come prima mi guarda nuovamente sorridendo, notai altri particolari di quel sorriso le fossette che gli si formano tra la barba, era un continuo spuntare la lista della perfezione. Visto che faceva capolino dallo slip cerca di sistemarlo con difficolta visto la resistente erezione.

“Bhe che pretendi sono fatto di carne eh, se vengo massaggiato in un modo così delicato succede”.

Basta passare per fessacchiotto parliamoci chiaro “Matteo posso farti una domanda?”

“Anche due”

“questo tuo modo di fare da dove nasce?

Cioè che non sei gay si capisce o meglio è noto a tutti. Però tacci tua io sono Bsx, e secondo me lo sai, e mi risulta difficile resistere a certe tue provocazioni” non riuscivo più a trattenermi e volevo fargli capire che anche per me la carne è carne non era solo cameratismo tra ragazzi.

“ma io non ti sto provocando”

“aah no?” e se volesse provocarmi davvero che farebbe penso all'istante.

“Sai Ale ho un passato in cui non avevo un buon rapporto con il mio corpo, periodo superiori/università. Difficilmente mi spogliavo, non mi piacevo, e tantomeno qualcuno aveva voglia di toccarmi, almeno era quello che credevo io. Questa situazione non mi piaceva e crescendo ho voluto ristrutturato il mio fisico, per stare bene con me stesso e con gli altri, non per sbandierare muscoli a tutte parti. Ora non ho vergogna a mostrarlo o a farmi toccare."

Era molto serio, e mi stava piacendo questo momento di scambio e di intimità interiore. Passione, malizia sono sentimenti che devono esserci nella vita delle persone, ma questi momenti intesi in cui la chimica si scatena nella mente sono altresì molto importanti.

Matteo: "Per quel che riguarda la sessualità non credo nelle etichette Gay, Bsx, Etero, mi piacciono le donne si, quindi per la società sono etero. Però credo anche nelle sensazioni che le persone mi danno (pensiero che da allora ho sposato anche io).
Sicuramente non è un discorso che posso generalizzare, fa parte di me, devi avere una mente aperta per questo, e soprattutto il corpo di un uomo deve piacerti come quello di una donna, nel mio caso.
Forse questo mio modo di essere nasce dal mio precedente periodo, non so dirti di preciso il perché, so solo che è bello approcciarsi a qualcuno che ti stimola indipendentemente dal sesso."

Fece una pausa guardo dritto di fronte a se, poi si rivolse a me che ascoltavo attento.

"Come dicevo le sensazioni sono molto importanti, è quelle nate in sala con te tra una chiacchiera e l’altra, e prima nello spogliatoio, mi hanno spinto a voler un po’ di più, volevo del contatto fisico, contatto fisico con te, ho colto l'occasione e ti ho chiesto di scendere con me al termario."

Alza le mani come se dovesse scusarsi, "Ripeto capisco che è un discorso molto "open mind" e potrebbe non essere condiviso da molti, ma a me, per ora, fa vivere bene”.

Lo guardavo con molta attenzione e mi meravigliavo di quelle parole, si capiva che era una persona con un passato importante in cui ha dovuto esser forte per un “ disagio” che aveva vissuto con se stesso. Di fronte a me oggi c’era una bella persona, sicura di se, di spessore.

“Ehi" mi richiamò dai miei pensieri con uno schiocco di dita "adesso però non pensare che io sia un puttaniere, non è che faccio cosi ogni giorno, e con tutti, mi devo sentire stuzzicato dalla persona, non mi piace chi vuole arrivare subito al mio pisello, li troncherei all’istante i preliminari sono importanti e bello che ci sia il desiderio" conclude facendo la linguaccia.

Stavo per protestare con il sorriso ma lui mi blocca:
"si è vero io te l’ho toccato più volte, ma tu non l’hai nemmeno salutato il mio pisello, guarda che si offende” e fa il labbrino offeso.

“Tu sei tutto matto, passi da discorsi seri a... ” stavolta sono io a fare il verso a lui.
“Mmh mi sa tanto che sei furbo caro il mio Matteo. Lo sai come si dice? ”

Ride fragorosamente portandosi le mani sull'addome,

"Ale sono una macchietta lo sai, e poi furbizia e malizia fanno anche rima” dice avvicinando il suo volto al mio, le sue labbra sfioravano di poco il naso, potevo sentire il calore del respiro che usciva dalla fessura.

“Guarda che se parto non mi fermo più, stai provocando troppo, te lo tocco davvero!!!” gli dico guardandolo fisso negli occhi e stavolta sono io ad avvicinare il mio volto a lui facendo toccare i nasi.

Ricambia lo sguardo e.. “devo aspettare ancora molto?”

Continua...

Come accennato prima non si conclude con questa seconda parte, non siate delusi arriverà il momento che tutti vogliamo. Sto scoprendo che quando hai un fatto vero dal quale partire e lo vuoi raccontare aggiungendo libera licenza, si scrive a raffica. Fatemi sapere quello che pensate.
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