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Gay & Bisex

PER TE QUALCOSA ANCORA


di Mitchell
01.07.2013    |    10.925    |    9 9.6
"" "Davvero? Lo preferivi? Mi avresti mentito per sempre?" "Si lo avrei fatto""Bravo..."
Una delle tante sere con Thomas. Una sera come tante. Una cena insieme e poi un bel film e se non si trova un bel film si fa una partita con la play o si guarda un pò di filmati di figa su internet. Quella sera di film alla tv, zappingando in qua e in là non ne venne fuori mezzo e allora si era già acceso il pc alla consueta ricerca di filmati hard originali. Non ci accontentavamo mai di video da poco e volevamo trovarne di speciali e quando li scandagliavamo con occhi attenti non è che scappasse una sega, questo non è mai successo. Ci piaceva commentare, studiare i dettagli delle immagini, giudicare i particolari delle fighe, dei cazzi, esprimere pareri e dare il voto alla fine di ogni scopata. Stavamo per piazzarci nelle nostre postazioni per assaporare piccanti scene hard quando mi squillò il cellulare.
Era Antonella, una che ci provava da una vita anche se io non ne volevo sapere mezza..."Scusa Thomas, vado di là a parlare, non voglio che tu senta le cazzate che dovrò raccontarle..." "Perchè non te la scopi?" fu il suo commento e il mio fu un consecutivo sillabato: "Perchè NON-MI-PIA-CE". Tornai da Thomas dopo un quarto d'ora buono, era stata una telefonata pallosissima ma per l'ennesima volta le scuse per non uscire con lei le avevo trovate. "Ho finito -dissi sorridendo- ho le orecchie che mi fumano..." Thomas non mi sorrise, mi guardava invece in maniera alquanto seria e dire che la serieta' non era mai stata il suo forte, era un tipo molto scanzonato, lo conoscevo dai tempi del liceo ed era il mio migliore amico."Che hai fatto?"chiesi quasi preoccupato dalla sua espressione.
"Perchè hai una cartella di foto tutte mie??" "Come hai fatto a trovarla??" "E' irrilevante questo!
Rispondimi alla domanda! E come fanno a esserci le foto di me nudo che mi fece Patrizia col telefonino?? Che cazzo hai fatto? Te le sei spedite a te stesso dal mio cellulare di nascosto? Ehi sto dicendo a te! Che cacchio ci fa quella cartella di fotografie sul tuo pc?? Hai raccolto tutte le foto che hai trovato, anche tutte quelle che non abbiamo fatto insieme,hai preso anche quelle su twitter.Tutte le mie foto in una cartella che porta il mio nome! Perchè?? Che ci fai con quelle foto?? Ti ci masturbi? Ti piaccio? Sei gay?? Rispondimi!
Sei gay?" Sprofondai oltre il pavimento e mi arresi a uno spontaneo e doveroso "SI!". "Cazzo! Non me l'hai mai detto!" Urlò questa frase scagliando un pugno nel muro.
"Quante seghe?" "Che seghe?" "Fai finta di non capire?? Con quante seghe ti sei massacrato il cazzo dedicandole a me?" "Non lo so il numero...""Ahh non lo sai eh?? Quindi te ne sei fatte tante, non è vero?" "Si, è vero! Non odiarmi ti prego! Ti prego, ti prego, TI PREGO!" "Ci son rimasto di merda! Cazzo cazzo cazzo! CAZZO!" "Si, ok, ho capito, cazzo...Se hai intenzione di continuare a sbraitare per tutta la sera per sfogare la rabbia di ciò che hai scoperto allora puoi anche andartene subito...sai dov'è la porta!" "Non me ne vado!" "Ti prego vattene! Sapere che mi stai disprezzando, odiando magari per avere tenuto dentro una cosa che non avrei mai voluto dirti mi fa stare troppo male...""Dai mettiti a piangere!""Non piango ma sto muorendo dentro, contento?" "No...cmq non me ne vado.Non prima almeno di essermi offerto a te""Cosa?" "Hai capito perfettamente, vuoi venire a letto con me?" "No!" "No?Io sono convinto di si! Riformulo la question! Ti piacerebbe scopare con me?" "Non urlare! I vicini potrebbero sentire!""Che cazzo me ne frega a me dei tuoi vicini!Scopro dopo 5 anni che il mio migliore amico è gay, che è pazzo di me e dovrei fregarmene se i tuoi vicini mi sentono parlare? Allora vuoi scopare con me? Chi tace acconsente no? Ok, ma devo trovare un pretesto..." "Un pretesto?" "Si...Potrei farlo per soldi..." "Per soldi?" "Si dai, se mi dai dei soldi lo faccio!" "Ti faresti pagare dal tuo migliore amico?" "Dopo che l'avremo fatto non credo che saro' ancora il tuo migliore amico..." "Che vuoi dire??" "Pensaci! Potremo ancora guardarci da buoni amici dopo essere stati a letto insieme?" "Perchè no?" "E parlare ancora di figa? E seguire con lo sguardo tutte le belle cosce che passano facendo finta di niente?Facendo finta che tra noi nulla è mai successo?" "Perchè no?" "Perchè no! Tagliamo corto: vuoi o non vuoi?" "Vorrei...tanto...Quanti soldi?" "10 euro!" "Soltanto?" "E' una cifra simbolica, ma basta questa a far evadere la mia coscienza". "Evadere da cosa?""Dai sensi di colpa per quello che faremo..." "Sensi di colpa?" "Non sono gay! Mettitelo in testa" "Perchè lo vuoi fare allora??""Per dimostrarti quanto ti sono amico!""Ah,solo per amicizia...Quindi? Tutto limitato? Niente baci in bocca? Ti farai solo spompinare per poi penetrarmi?" "No! Puoi baciarmi, puoi penetrarmi tu, posso succhiarti io ma mai con lo stesso impeto di quando lo faccio con una donna!" "Ti concedi come una bambola gonfiabile?" "Piu' o meno" "Mi stai umiliando" "E tu hai umiliato me!" "Io??" " Ti comunico che è sconvolgente per me venire a conoscenza che il mio migliore amico ha sempre avuto un debole per me!" "Non dovevi ficcare il naso nelle mie cartelle nascoste..." "Davvero? Lo preferivi? Mi avresti mentito per sempre?" "Si lo avrei fatto""Bravo...voi gay siete micidiali nel raccontare bugie!" "Ma che cazzo stai dicendo? Voi gay chi?Quanti altri ne conosci?" "Nessun altro!"
"E allora come ti permetti di fare simili illazioni? Parli proprio tu? Che dici ti amo a lei e intanto ti fiondi con la prima vacca che la dà via facile?"
"Lei lasciala fuori!" "Perchè ti fa comodo non parlarne...perchè ti brucia sapere che mi hai accusato per niente!" "Dammi 10 euro e mi spoglio!""Cambi discorso?""No, voglio arrivare ai fatti! Vado in bagno intanto, quando torno voglio vedere i tuoi dieci euro su quel tavolino..." "Ti scappa ancora da pisciare?" "No! Che cazzo vai a fare in bagno allora?""Vado a lavarmi l'uccello! Poi te lo dico,non faccio la doccia da ieri sera" "Non andare in bagno" "Ok, hai cambiato idea vero? No, ma voglio il tuo profumo naturale, non quello dell'acqua! Eccoti i tuoi sporchi dieci euro!" "Vuoi infilarmeli negli slip?" "No! Quello lo fanno gli uomini arrapati che vanno ad assistere agli spettacoli hard!" "Non sara' uno spettacolo?" "No" "Cosa allora?" "Lo vuoi sapere?" No, dai, improvvisiamo,sarà tutto più divertente...ma dimmi prima una cosa:mi ami?" Non risposi..."Ti piaccio?" "Si!" "Da uno a dieci quanto?" "Un miliardo!" "Hai sforato di tanto... Non avrei mai immaginato..." "Cosa?" "Di piacerti così tanto.Allora che fai? Non cominci a spogliarti? Ancora dubbi? Sei pensieroso,ci hai ripensato?"
"Cazzo! Ti sembra facile???" "Per te dovrebbe esserlo!" "Non intendevo in quel senso... non voglio perderti come amico..." "Se lo facciamo mi perdi..." "Sicuro?" "Credo...""Credi o sei sicuro?" "Se tu dovessi mettere su di una bilancia l'amicizia che provi per me e la voglia di far l'amore con me quale dei piatti sarebbe piu' pesante?" "Rimarrebbero sullo stesso piano!" "Mi stai mentendo!" "No!" "L'hai sempre fatto! Credevo fossi etero e non lo sei! Mi hai sempre mentito... adesso te lo richiedo e voglio la tua sincerita': quale lato della bilancia si abbasserebbe?" "La risposta è la stessa di prima e non sto dicendo bugie" "Ci tieni molto a me!"
"Si! Comunque è inutile mi faccia questi indovinelli, tanto me l'hai detto prima che questo comprometterà la nostra amicizia, ma tanto è già compromessa in ogni modo perchè anche se non lo facciamo non riuscirai mai piu' a guardarmi con gli occhi con cui mi guardavi fino a un'ora fa, non è così?" "Vedi che non sei stupido?...hai capito il meccanismo...Mi offro a te come canto del cigno...Vuoi sentirmi cantare?"
Non mi diede il tempo di rispondere. Mi afferro' con fermezza le braccia con le mani e si attaccò alle mie labbra, mi infilò la lingua e la sua saliva invase la mia bocca. Ed era vero. Non avevo nè bevuto nè usato
allucinogeni, Thomas mi stava slimonando davvero e mi baciava in maniera inacantevole, andava oltre le aspettative di come lo avevo immaginato durante le mie seghe mentali e non. Non avevo mai pensato di
ad arrivare a questo. Ma si stacco' rapidamente tantochè pensai gli facesse schifo il contatto con la mia bocca e fu doveroso domandarglielo: "Ti disgusta baciarmi vero?" "No, affatto! Ho leccato talmente tante fighe maleodoranti che la tua lingua è un gioiello in confronto""E' un complimento?"
"No, solo un paragone. Ma sai a me piace più altro vedere le femmine godere e quando le pianti la lingua
in figa le fai impazzire ed è questo che mi soddisfa e allora ci posso passare anche sopra se l'odore che emanano non sa di fragola. Sentiamo invece il tuo uccello di cosa sa!"
Fu fulmineo nello slacciarmi la cintura, tirare giu' i calzoni e gli slip.Ce l'avevo più duro di un sasso e mi vergognai quasi quando Thomas se lo ritrovò di fronte ai suoi occhi. Me lo afferrò saldamente e dopo avermelo scappellato fino alla fine lo sniffò più volte,ripetutamente.Poi alzò lo sguardo verso i miei occhi e sorrise:"Non sa di niente, non fa il minimo odore,che quasi non c'è neanche gusto" "Gusto per cosa?" Non mi rispose, ritornò a giocarci segandomi qualche istante per foi affondarselo tra le labbra. Feci un sobbalzo e un gemito a volume alto. Un concentrato di brividi attraversò ogni punto della mia pelle, in tutto il corpo. Stavo impazzendo dal piacere. Il mio più caro amico, Thomas, l'etero, mi stava spompinando e non riuscivo a stoppare i miei continui "mmmm" che sembrava incrementassero quel suo succhiare cosi' magistrale. Oltre alle sfumature più profonde dell'estasi si impadronirono di me cattivi pensieri.Non potevo credere a quello che mi aveva detto.Non potevo accettare che quella fosse l'ultima volta che ci saremmo visti.Mi convinsi che le sue parole fossero state dette solo per intimorirmi,non avrebbe mai avuto il coraggio di abbandonare il suo migliore amico!
Mentre con la mano destra continuava a segarmi col cazzo in bocca, con la sinistra si slacciò i pantaloni
e se li abbasso' insieme ai boxer. Intravidi un gran bel cazzo gia' in tiro, non credo fosse molto schifato nel pomparmi, sembrava eccitato quanto me. Si alzò, mi baciò di nuovo in maniera possente e prolungata sorridendomi poi."Ora che preferisci fare? Con quale parte della mia pelle preferisci giocare?" Lo guardavo fisso negli occhi e le mie mani arrivarono al suo culo nudo per stringergli i glutei. "Ti piace il culo? Vuoi vedere il mio culo? Vuoi toccarlo?"Gli risposi con gli occhi e lui saltò sul letto matrimoniale, l'unica cosa degna di nota di quel monolocale regalatomi dai miei. Si piazzò a pancia in giù.Mi tolsi la maglia e mi sfilai del tutto i pantalonie intimo annesso e connesso.Tolsi tutto anche a lui e mi lanciai sul suo fondoschiena allargandogli le natiche per arrivare con lo sguardo dritto al centro. Sembrava che su quel buco ci fosse scritto leccami ed ubbidii. Un gemito ad alto potenziale squarciò l'aria mentre i suoi pugni premevano forte strusciandosi sul letto."Cazzo!- urlò- che meraviglia! Non mi han mai fatto una cosa simile! Fantastico!"Fui spronato dalla sua voce a intensificare la leccata e riuscii a infilarci anche un centimetro di lingua. Le sue gambe si allargarono e i suoi pugni si misero a picchiare intermittenti sul cuscino. Mi stavo chiedendo se piacesse più a lui essere slinguato o a me spazzolarlo di lingua.
Ebbe una contrazione del bacino e portandoselo in alto mi permise di intrufolare una mano sotto per arrivare a toccare il suo uccello. Era teso, umidissimo, caldo, e delle dimensioni che rasentavano la perfezione.
A quel punto il desiderio folle di assaggiare il suo sapore mi fece cambiare posizione. Gli scivolai sotto con la faccia e dopo averlo segato brevemente, come un cane da tartufi fiutai il suo aroma strusciandomelo alle nari. Non si era lavato dal giorno prima e si sentiva ma era un profumo erotico, selvatico e delicato al tempo stesso. Mi ritrovai con la cappella tra le labbra e presi a succhiare più forte che potevo. Volevo che i suoi versi mi assordassero ma il suo quasi latrare fu quasi elegante forse per paura che i vicini avessero la percezione che nel mio monolocale stava avvenendo qualcosa di sporco.
Prese a scoparmi in bocca, non ci fu bisogno di segarlo, stava godendo gia' tanto di quel movimento con cui era tanto abile nello sprofondare in qualche passera bagnata. Presi a masturbarmi. Ero nel delirio, quanto mi piaceva succhiare Thomas, studiare la sua sapidità, percepire il suo sbuffare, il suo graffiare
la testata del letto, il muro. Ma ancora quel pensiero cattivo mi fece quasi perdere la concentrazione e la magia dell'istante. Non poteva fare quel che aveva detto, la nostra amicizia sarebbe durata per sempre.Mi ripresi dopo un attimo di smarrimento ascoltando il suo ansimare perverso. Dopo una sbocchinata di 5
cinque minuti me lo sfilai di bocca ma il suo gusto persisteva, l'eccitazione era ormai più alta di tutte le
vette del mondo.
Lui stava ancora così, col culo in su. Una visione che mi portò ad osare. Gli sputai sul buco stretto e gli appoggiai il mio glande che stava per esplodere. Entrai deciso, netto, veloce, come quando si taglia un traguardo e mi ritrovai con tutto il mio uccello dentro di lui. Fu una scossa elettrica talmente potente che dovetti accasciarmi sopra di lui. Thomas soffiava, singhiozzava, sbuffava. "Gli leccai la base del collo chiedendogli poi timidamente" "Ti faccio male?" "No! Vai avanti!". Andai avanti ancora, strusciare il cazzo
nelle pareti anali di Thomas era la quintessenza dell'estasi. Aumentai il ritmo e aumentavano i suoi sospiri,
i suoi singhiozzii, un accompagnamento stereofonico che mi facevano godere ancora di piu'. Ero quasi all'estremo, non ce la facevo più, dovevo toglierglielo, dovevo sborrare, volevo porre fine alla sua voce.
Quella voce che mi incanatava trasmettendomi la sofferenza e il piacere che provava. Lo estrassi piano e una volta fuori gli allagai la schiena,non avevo mai avuto una eiaculazione così potente.Lo massaggiai spalmando lo sperma su tutto il dorso quasi fosse un olio prezioso per rendere lucida e scorrevole la pelle.Lentamente si girò. Mi guardò con occhi quasi sgranati. Mi fece un po' sentire in colpa per quel che avevo fatto ma mi tranquillizzò cacciandomi di nuovo la lingua in bocca. Alternava baci e parole:"Sei un maiale, ci sai fare maledettamente e non ho mai visto così tanta dolcezza, tanta tenerezza in tutte le donne che ho scopato. Tu mi ami davvero!". Un altro bacio e poi sussurrò "Mettiti giù".Pensai volesse ricambiare il servizio ma non fu così. Si sedette sul mio viso, piano, delicatamente, per non schiacciarmi e mi ritrovai di nuovo il suo buco del culo incollato alla mia bocca. E ripresi a spennellarlo, a infilargli la lingua più che potevo. E lui a singhiozzare, a gemere spasmodicamente. Le sue mani non sapevano piu' che direzione prendere, mi stringevano il petto, mi pizzicavano nelle gambe,mi toccarono il culo e poi di nuovo i pugni sul cuscino e il volume dei suoi versi accaniti saliva. Volete vedere un etero fare scintille? Basta infilargli la lingua nel culo e la vostra stanza si illuminera' a giorno! Si alzo' di scatto ma di poco, fu solo per infilarmi il cazzo in bocca e mi scopo' per qualche minuto ancora. Poi si alzò in piedi e si mise a masturbarsi selvaggiamente.Mi guardava fisso quasi incantato sempre gemendo come una cagna in calore. Singhiozzò alcune parole a bassa voce ma io capii ugualmente "In faccia o in bocca?" Aprii le labbra per rendere esplicita la risposta. Non staccavo gli occhi dalla sua mano mentre gli stringevo le gambe attaccate alla mia testa. Il suo cazzo sgocciolava e la mia lingua raccolse quei frammenti di liquido come aperitivo al drink definitivo. Un rapido su e giù della mano sull'uccello bagnatissimo mentre prendeva la mira. Uno spruzzo chiaro, sottile, sconcertante mi entrò nelle labbra per scivolarmi in gola. Poi un altro più modesto e poi altre stille.Le bevvi tutte, ingoiai quell'agrodolce mentre Thomas chinandosi me lo allungò di nuovo in bocca perchè glielo asciugassi bene. Avevo la bocca impastata del suo gusto un pò piccante. Forse in tutto l'universo non avrei mai trovato un sapore così unico. Sbuffò ancora una volta sillabando "FANTASTICO",è stato fantastico!".Saltò giù dal letto infilandosi in fretta maglia, boxer e jeans. "Te ne vai già?" gli chiesi."Che pretendi? che adesso mi sdrai accanto a te per farti le coccole? Hai avuto quel che volevi...""Non volevo questo" "Ah no? E perchè l'hai fatto allora?"
"Thomas...scherzavi prima vero? Quando dicevi che non potremo più essere amici?" "No non scherzo su queste cose" "Ti prego,ragiona, non voglio perderti,non posso perdere un amico come te!" "Non ritorniamo sull'argomento, mi hai perso quando ho visto le mie foto sul pc... Mi dispiace che finisca così..." "Tutto questo non ha un senso..."
"Non dobbiamo per forza dare sempre un senso alle cose, accontentiamoci di quello che ci lasciano dentro...""Io cosa ti lascio dentro?""Tanta amarezza, hai tradito la mia fiducia, la cosa più grave.Ma a letto
ci sai fare...ti mettero' tra i trofei delle mie migliori scopate!" "Ma se io te l'avessi detto subito, dall'inizio,
cinque anni fa, sarebbe cambiato qualcosa? Avresti accettato la mia confessione?" Si, certo. l'avrei accettata ma non saremmo mai diventati amici. Non posso essere amico di chi mi ama! Mi farebbe sentire inferiore, mi castrerebbe il concetto di non potere ricambiare" "Non devi ricambiare!" "Non voglio e non posso.Credimi, mi mancherai tantissimo, ma non vederci più è inevitabile,cerchiamo di salvare almeno il ricordo della nostra grande amicizia. Non piangere Paolo, non c'è bisogno! Ti ho dato tutto di me, la vera amicizia, la mia bocca, il mio uccello, il mio culo, il corpo, il mio sperma.Tienli dentro di te, i ricordi aiutano a vivere.E trovati una ragazza, sarà tutto più facile,che continuare a nascondersi e a raccontare cazzate. E' superfluo aggiungerti di non chiamarmi più, o di cercare di mandarmi mail struggenti, tanto non servirebbe, rassegnati. Ah! Il sapore del cazzo non è poi così male! Quasi meglio di una vagina poco pulita! Adios!"

Il rumore della porta che si chiuse fu l'ultimo suo ricordo. E non fu solo una porta che si chiuse, fu una porta che sigillò un pezzo della mia vita lasciandomi dentro cocci, rimpianti e lacrime.
I segreti servono per nascondere la verità. E spesso la verità è indipensabile nasconderla. Per non riempirsi di ferite. Per continuare a vivere.
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