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Fotogrammi_5 (Ringo boy)


di Membro VIP di Annunci69.it BoscoPando
10.12.2023    |    131    |    0 9.0
"Iniziamo ad andare ammollo nelle bollicine della vasca grande..."
Racconto introspettivo dell'omino verde
(...in questa occasione "probabilmente" vero)

Tutta una settimana passata a chattare sul sito per accompagnare la nostra voglia di tornare in quel locale; tornarci in compagnia di qualche coppia con desideri analoghi ai nostri.
Tanto chattare concluso in un nulla di fatto ma ciò non ha spento la nostra voglia di relax e di piacere e la nostra languida convinzione che avremmo trovato tutto ciò fra noi e con qualcuno degli altri avventori che avremmo incontrato là arrivati.
Voglia e convinzione che hanno poi trovato occasione per esprimere pienamente le nostre libidini in un crescendo sempre più intenso...
Pochi momenti per sbrigare le formalità di rinnovo dell'iscrizione e poi per già riassaporare quell'aria di "libertà" di spogliarci da ogni indumento da riporre in spogliatoio e, soprattutto, spogliarci da quell'obbligo di pudore e di conformismo che indossiamo tutti finchè non varchiamo nuovamente la soglia che introduce nel locale.
Girare lentamente, accompagnandoci l'un l'altra tenendoci per mano e contemplare quanta bella gente era già presente, altrettanto nuda e languidamente libera e serena com'eravamo noi.
"Dai... iniziamo ad andare ammollo nelle bollicine della vasca grande."
Ed anche lì varie coppie che variamente chiacchieravano se già erano in conoscenza fra loro ed altre che mollemente si coccolavano ma anche iniziavano e scrutarsi vogliose.
Ed erano, per noi, tutti... belli e belle... con la intima ed orgogliosa voglia delle donne di mostrare le loro forme femminili, dalle più snelle alle più abbondanti, dalle più acerbe alle più mature; con la già evidente voglia degli uomini di godere di chi avevano accanto e magari, prossimamente, anche di altre languide figure femminili.
Anche noi abbiamo iniziato ad aggiungere, a tutti gli altri già presenti, i nostri sorrisi, carezze, baci e mani che scorrevano e reciprocamente carezzavano e palpeggiavano, finché... la fame ci ha risvegliati con la sua voce pungente ed assillante.
Non c'è nulla come lo stare commensali, con la giovialità che comporta, come occasione per dialogare e creare simpatia reciproca, anche in una situazione nella quale si è vestiti, si fa per dire, da pochi centimetri di stoffa di spugna.
Centimetri di stoffa che, per gli inviti goliardici degli uomini e la civetteria delle donne più intraprendenti, capitava che venissero scostati per aggiungere un tono decisamente "piccante" ai piatti del buffet offerto.
Cibo; racconti goliardici e di episodi vari ed eventuali; applausi per le evoluzioni di una bella e sinuosa artista di evoluzioni acrobatiche aeree; velocemente si raggiungeva l'ora per uno dei nostri desideri da tanto attesi... porcelli/e cosa state pensando mentre... mentre ci rechiamo pronti per partecipare ad una sessione di caldissimo e vaporoso aufguss.
E' per noi tutt'ora un mistero come faccia l'operatrice, che sventola il suo telo e dirige caldi soffi di vapore, a muoversi così sinuosa ed energica a suon di musica mentre noi tutti ospiti fatichiamo soltanto a respirare.
Ma è subito dopo che si realizza un altro dei nostri sognati e dolcemente luridi desideri, uno scrubb scambiato fra tutti con piene manciate di fredda crema dolcemente ruvida di cioccolato, zucchero in grani grossi ed aroma di arancia.
Crema che ci si trova vicendevolmente spalmati addosso con mani che scorrono golose e vogliose sui corpi che si concedono fra tutti con un crescendo di lussuria.
Lussuria che trova sua piena espressione, in quel contesto, quando insieme ad un'altra signora vi siete stese sul ripiano centrale alla mercé di tutte le mani li presenti.
Col piacere osceno di essere desiderate e palpeggiate, con quella stessa voglia che vi state scambiando voi due distese accanto con le mani che iniziavano a scorrere sul corpo dell'altra.
Con quella voglia e desiderio che in uno sguardo condiviso vi porta da avvicinare le vostre labbra e che non riesce a tramutarsi in un pubblico bacio lesbico soltanto per la scomodità della posizione e per quel miscuglio di sudore cioccolatoso che vi rende così scivolose da impedire di girarvi ed avvicinarvi più agevolmente.
Un "quasi bacio" che ormai ha dichiarato anche quella tua curiosità e desiderio, quel quasi bacio che avrà possibilità di realizzarsi magari in una prossima occasione, tanto, la parte più difficile ovvero ammettere e dimostrare quel hai quel desiderio è stato fatto...
Ed ormai il desiderio di esprimere a pieno la voglia di godere non è più contenibile e, mano nella mano, segui convinta il mio invito a... fare un "giro" sopra.
Ormai sappiamo già quali e quante espressioni di libidine si realizzano fra le luci soffuse di quelle stanze, eppure... la sensazione piacevole del poterci avventurare dove si può ciò che "normalmente" è ritenuto, ai più benpensanti, proibito ed incomprensibilmente perverso, è sempre ugualmente intensa.
E' come, da grandi, scoprire che un benevolo Babbo Natale ancora ci concede di avventurarci dove i nostri desideri più sconci si possono realizzare.
Già dagli ultimi gradini e dai primi metri di corridoi si respira quell'aria "diversa", di corpi che si muovono lenti e rispettosi di non toccarsi se non è desiderato da entrambi anche se "dentro" desiderato da tutti.
Già si sentono echi di gemiti e corpi che godono fra loro ed iniziamo a goderci lo spettacolo di essere spettatori di altre effusioni ed amplessi.
Già ci godiamo il piacere di assistere al piacere di altre coppie nel loro esibizionismo nel farsi ammirare nel loro pubblico piacere, e persino del loro desiderio che altri corpi si aggiungano e contribuiscano al reciproco piacere.
Già ci godiamo, mentre le nostre mani si stringono più intensamente, il momento che entrambi desideriamo, nel quale ci porremo anche noi da spettatori a giocatori appassionati e... speriamo... appassionanti !
E mentre giriamo fra i corridoi per trovare un luogo ritenuto da entrambi appropriato incrociamo una presenza che attira la nostra condivisa attenzione ben più di chiunque altro, ovvero un giovanottone di colore che si aggira ed osserva senza apparente impressione che sia già impegnato per qualsiasi motivo.
Troviamo una stanza libera e mentre ci stiamo accomodando sul comodo ed ampio materasso ti dico... "fidati, aspettami quì un momento".
Ci conosciamo da fin troppo tempo e forse già intuisci anche se non ne sei completamente sicura... ed intanto con passo fin troppo svelto, per quel luogo che ha come unica regola la discrezione, mi aggiro trafelato per cercare quel ragazzo prima che sia già coinvolto in qualche altra situazione ed una volta trovato, ancora libero, lo trascino letteralmente per la "camicia" anche se è nudo come tutti noi, ed invitarlo a seguirmi per giocare in "coppia" (esplicitato per evitare equivoci).
E quando ci ripresentiamo in due al cospetto della mia signora l'espressione del suo sguardo e quell'impercettibile movimento del capo mi fa capire che è quello che immaginava e sognava ma che, altrettanto, non era sicura che fossi così matto da correre a cercare il "giocattolo vivo di colore" che tanto desiderava nelle sue letterine di bambina dentro e donna matura fuori.
Ed il piacere di avere FINALMENTE a disposizione quel "giocattolone" lo dimostra scendendo golosa all'altezza dei nostri fianchi che vengono prontamente spogliati di quel debole baluardo del telo spugna e le verghe sottostanti subito avvolte dalle sue labbra che alternativamente si avvicendano su entrambi per farci scendere il più possibile nella sua bocca e gola.
"Quanto ti piace essere a fare la pompinara..."
Quanto mi piace ribadirglielo e quanto, anche a lei piace, sentire che mi esalto ogni volta che la ammiro all'opera così intensamente su un cazzo, mio ed altro, che diventano irrimediabilmente duri sotto le sue godevoli "attenzioni".
E la espressione piacevolmente sorpresa del ragazzo quando lei si stende a cosce oscenamente aperte ed io porgo l'involucro di un preservativo al nostro compagno di giochi.
E l'amplesso si fa subito, come da entrambi immaginato e voluto, davvero intenso.
Furiosi colpi di bacino si abbattono sul tuo ventre e non hai possibilità di esprimere pienamente i tuoi gemiti perché nel frattempo ti tratto da troia, come vuoi essere in quella occasione, fottendoti in bocca col viso trattenuto con la mia mano stretta fra i tuoi riccioli.
Già un capannello si sta formando ogni volta che un episodio particolarmente spinto attira l'attenzione di chi si affaccia nel suo girovagare.
E nella mia immaginazione si affaccia il desiderio di realizzare una esperienza così spinta che soltanto in quel luogo ha occasione e condizione di realizzarsi finalmente.
Come un novello ma vero regista di "porno" dirigo e configuro la scena da realizzare:
"Tu stenditi e cara tu saltagli sopra a cavalcarlo"
Ma, mentre tu stai già iniziando a "ballarci" sopra, ti artiglio per i fianchi e ti ordino di fermarti...
"Aspettami ferma che adesso ti sfondo anche il culo...!!!"
Veloci fiotti di gel lubrificante avvolgono la mia verga che impugno saldamente per renderla la più rigida possibile e con lucida e millimetrica precisione chirurgica mi avvio all'opera di aprirti il culo in una intensa doppia penetrazione.
Quanto è stretto il tuo buchino già nei nostri giochi privati ed ora che hai già un'altra voluminosa presenza nella fica l'azione si fa ancora persino faticosa oltre che estremamente delicata.
Istanti che sembrano durare una eternità mentre paziente e perseverante attendo che le tue fibre si rilassino e finalmente sento tutta la mia punta entrare accolta dal tuo culo che inizia a farsi accogliente.
Altri, altrettanto lunghi istanti, nei quali ripeto la sequenza di uscire, lubrificare ed entrare finche sento che in tuo buchino cede e si apre più agevolmente e spontaneamente ed inizio ad entrare più profondamente.
E quando sono finalmente sono dentro tutto il nostro compagno di giochi si rivela una scoperta davvero azzeccata mentre ci troviamo ad assumere un ritmo lento e sincronizzato per le nostre spinte che si fanno più lunghe nel loro alternarsi di vuoto-e-pieno.
Ed i tuoi gemiti si fanno sempre più un suono evidente, suono che ritengo vada subitamente silenziato.
Alzo lo sguardo e fra i numerosi avventori ormai intorno e, scusateci, dall'aspetto fisico un po' deprimente ne spicca invece uno giovane ed attraente.
Chiedo alla mia signora se non vuole un altro cazzo da godersi in bocca da succhiare, ma il suo "sìiii..." soffiato fra un gemito e l'altro per me è soltanto un pro-forma.
Perché nel frattempo ho già incrociato lo sguardo di quell'altro uomo e con un cenno del capo e con il movimento delle labbra l'ho già invitato.
"...dai cosa aspetti, vieni e fattelo succhiare".
Finalmente un'orgia in piena regola con te, mio tesoro, sublime protagonista e ti chiedo la conferma con una domanda che è già una affermazione:
"Quanto ti piace essere troia circondata da cazzi tutti per te...?"
Già, in quel momento sei una sublime e bellissima immagine di donna immersa nella sua libidine e lussuria con una degna cornice di cazzi che ti circondano.
E' sorprendente come e quanto il corpo e la mente possano viaggiare indipendentemente tanto lontano e velocemente ed in un breve istante.
Alzo lo sguardo un'attimo da te verso il resto della stanza e percepisco nitida l'immagine di un paio di coppie con le donne nella stessa posa, con uno sguardo davvero simile.
Donne quasi aggrappate e nascoste al braccio e dietro il braccio del loro uomo, quasi a volersi nascondere da quella scena che attira la loro attenzione.
Con uno sguardo intenso e spalancato, come a domandarsi come si faccia ad essere e fare la troia in un modo così pieno e spudorato.
Nascondendosi dalla vergogna per la curiosità ed il desiderio, forse, di essere come lei e fare come lei, nella stessa situazione, completamente in balìa di cazzi che ti penetrano ed il piacere di sentirli dentro.
Lunghi minuti si susseguono ed il piacere mentale di essere finalmente immersa nella nostra personale orgia si accompagna in travolgenti orgasmi che annunci con dei gemiti che chi ti ha visto ed udito... difficilmente dimenticherà...!
Ci fermiamo quando siamo letteralmente "sfatti" e ridiscesi ci concediamo un languido capitolo di coccole e tisane, baci e silenziosi sorrisi ed abbracci, con un dialogo che non è necessario proclamare per essere inteso.
Poche, pochissime ore di sonno ci attendono a casa prima del risveglio mattutino che, nonostante la loro brevità, mi trovano ancora troppo eccitato per il ricordo troppo vivo dei tuoi numerosi orgasmi e del mio che, invece, ancora attende di essere sparato da una "canna" che è già rigida per l'eccitazione provocata dalla vicinanza del tuo corpo caldo.
Anche tu riapri gli occhi ed inizi la nuova giornata avvicinando le tue labbra per un languido bacio di "buongiorno", un bacio per un ulteriore ringraziamento per l'intensa e travolgente nottata appena vissuta.
Non riesco ad aspettare e ti scivolo sopra mentre tu altrettanto lasciva dischiudi le tue cosce e non ti lasci sfuggire l'occasione per il mio "buongiorno".
Tanti "fotogrammi" si avvicendano lampeggiando nella mia memoria ed i miei colpi di bacino diventano incontrollati mentre domando a te ed anche a me stesso:
"quanto ti è piaciuto essere così troia e quanto ti piace l'occasione di essere così..."
Non ti importa non raggiungere il tuo orgasmo tanto quanto ti piace sentire finalmente sentire il mio che erutta dentro te insieme ai miei spasmi ed il mio fiato che cerca di soddisifare una improvvisa fame di aria.
E finalmente ci riguardiamo placidamente negli occhi e la mia domanda, questa volta più tranquilla e serena:
"Allora... quanto sei soddisfatta finalmente... di essere stata la cremina dentro il tuo personale biscotto Ringo che sognavi tanto di assaggiare ???!"
Il tuo abbraccio così stretto ed il tuo bacio sul mio viso valgono più di mille parole.
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