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Prime Esperienze

Fotogrammi_3 "Ostinatamente vergine"


di Membro VIP di Annunci69.it BoscoPando
25.08.2023    |    176    |    2 8.7
"! Ma mi trattengo ed anche le parole di incitamento ed approvazione le dico sussurrate mentre sto tremando..."
I racconti dell'omino verde
(...e non è indispensabile che sia tutto vero)

Prima, ancor prima che la mia signora entrasse da ragazzina come un fulmine a ciel sereno definitivamente nella mia vita.
Stiamo percorrendo uno dei vari sentieri a cavallo fra la Valganna e la Valceresio.
Entrambi a passo sostenuto nonostante siamo mano nella mano, entrambi allenati da quella che è una attività che spesso fanno i ragazzi/e di oratorio, ovvero le... passeggiate (e nient'altro).
Entrambi proveniamo dallo stesso ambiente e entrambi ci siamo conosciuti nell'ambito del volontariato e della azione sociale.
I primi complimenti... i primi baci... ed ora stiamo tornando in un tardo pomeriggio d'autunno su un sentiero assolutamente deserto dopo che abbiamo già ammirato il panorama in cima alla collina.
Tu sicuramente più grande di età e con la tua radicata convinzione a mantenerti vergine sino all'altare.
Io, però, più giovane ma sicuramente già più grande nelle... esperienze.
E tra un passo e l'altro, tra una parola e l'altra, ci scambiamo uno sguardo, un sorriso e con la mano stretta in comune ti fermo ed un albero lì vicino, imponente e libero, è l'appoggio ideale contro cui spingerti per premerti con un bacio e tutto il mio corpo.
E la prorompenza del tuo corpo fa immediatamente effetto compresa una erezione che risulta evidente sotto la stoffa leggera della mia tuta da ginnastica.
Una erezione che anche tu senti mentre allarghi con un impercettibile passo le tue gambe avvolte da dei fuseaux sottili ed aderenti come una seconda pelle.
Sei sì vergine ma anche viva e sensibile e la piacevole sensazione di quel contatto si trasforma in movimenti spontanei dei nostri bacini premuti uno contro l'altro, si trasforma in gemiti che si innalzano da entrambi.
Ed è ora di imporre una svolta in quell'amplesso così troppo casto, una svolta prima che io mi trovi nella situazione di essermi letteralmente sborrato nei miei panni.
Mi stacco da quei baci e da quei movimenti osceni per una azione ancora più oscena, per passare da un sesso casto ad un sesso vero.
Scendo inginocchiato al tuo cospetto ed insieme a me afferro e faccio scendere in un sol colpo i fuseaux e le mutandine sottostanti.
Una cascata di lunghi capelli scuri avvolge le tue spalle ed un rigoglioso e meraviglioso cespuglio di riccioli altrettanto scuri mi si presenta davanti ed immediatamente percepisco il dolce profumo della tua eccitazione mentre mi avvicino per dare la prima, golosa, passata di lingua.
"No... nooo... non posso, non voglio... ti prego..."
La sorpresa nelle tue parole, la sorpresa nel tuo immediato picco di piacere provato.
"Oh nooo, non pregarmi con la preghiera sbagliata" ti rispondo anzando lo sguardo ad incontrare il tuo e continuo
"oggi dimmi di sì... voglio che mi dici di sì..."
Ed un'atra golosa leccata rimarca l'idea prima che abbia il tempo di rispondere.
Prendo le tue mani e le sposto sulla mia testa ad afferrarmi i capelli e poi sono io che ti pongo la mia preghiera
"Dimmelo di leccarti la fica... leccami la fica... dimmelo... adesso... DIMMELO"
Stai tremando nel corpo e nell'anima, stai guardando un ragazzo col viso da bravo bambino ma con i pensieri e le proposte così osceni.
E quelle parole sperate infine le pronunci, sussurrate ma le pronunci
"sì, sì... leccami"
Ribatto
"Non ti ho sentito, dillo più forte"
"Sì leccami"
"Più forte ho detto... dillo CONVINTA !!!"
"Leccami... amore leccamiiii..." finalmente lo esclami.
Ti perdono quel tuo "amore" ma comprendo in un istante che l'averlo detto, oltre al fatto ch'è vero, è la sola giustificazione che ti permette di abbandonarti a questa mia voglia che stà diventando anche tua.
Finalmente !
Affondo il viso tra le cosce per gustare la tua delizia, il tuo gusto ed aroma, la tua... fica.
Non so come ci sono riuscito ma ti slaccio uno scarponcino e dal piede libero faccio scorrere la stoffa per rendere più aperto il compasso delle tue gambe.
Perdo la cognizione del tempo e forse la perdiamo entrambi, perso fra le tue gambe, con l'eco dei tuoi gemiti raccolti e conservati nella vegetazione del bosco che ci avvolge.
Fino a quando il fremito del tuo corpo diventa imponente e le mani che ho appoggiate alle natiche diventano necessarie per stringerti e sorreggerti negli spasmi del tuo orgasmo.
Il più velocemente possibile mi rialzo per poterti abbracciare ed avvolgere per consolarti nella miriade di pensieri contrapposti che ti assangono:
"...Oh, mama, mama, sarò cattiva,
Ma sono carne e sangue, insomma viva
Eccomi, mama, col capo chino,
Com'è il castigo?perché il castigo?
Oh, mama,
Lui stava bene, io stavo bene
Oh, mama,
O è proprio questo che non si può dire?"
Così cantava Ligabue ed è la stessa contrapposizione fra esperienza e dogmi che ti combatte dentro adesso.
Ma non ti do ulteriore tempo perché dall'abbraccio sono passato al gesto silenzioso col quale, sulle tue spalle, ti sto premendo per farti scendere a tua volta al mio cospetto.
Sorrido in silenzio ed anche tu comprendi che, in qualche modo che ancora non conosci, dovrai ricambiare le attenzioni.
Per senso di dovere e riconoscenza ma anche per la curiosità di andare finalmente oltre, oltre anche a questo divieto, oltre a quella sottile barriera di stoffa dov'è evidente la mia erezione mai scomparsa.
Tiri il nastro del fiocco della tuta, appoggi incerta le dita sul bordo dei pantaloni.
Ti accompagno in quell'ultimo gesto definitivo, con le mie mani accompagno le tue nell'abbassarmi il bordo di entrambi gli elastici e trovarti infine la mia verga che svetta di fronte al viso.
Prendo io immediatamente l'iniziativa, avendo già anticipato numerose volte questo istante nei miei pensieri immaginari.
"Fermati ed afferralo piano con la mano, avvolgilo piano e sentilo con tutte le sensazioni delle tue dita"
"Adesso socchiudi gli occhi ed appoggialo alla tua guancia, come per accarezzarti il viso"
"Senza fretta... senti il suo calore... persino senti il suo odore che ha ora che già manda qualche goccia per l'eccitazione"
Ti piace essere accompagnata, ti piace essere tolta dall'imbarazzo di dover decidere cosa fare, che magari prossimamente con l'esperienza avrai le idee molto più chiare e decise ma non ora.
Ti piace fare la cosa senza fretta gustandoti ogni nuovo istante.
"Guardami e sorridi... ti piace accarezzarti col mio cazzo duro in mano ?"
Una domanda così volgare eppure anche così tenera e gentile in quel frangente.
"Adesso bacialo... fagli scorrere la punta della lingua da giù a salire su tutta l'asta... fallo e leccalo tutte le volte che vuoi e poi bagnati bene le labbra ed avvolgilo per farlo scivolare in bocca ed in gola".
Te lo dico dolcemente, come un maestro che stesse facendo lezione ad una piccola scolara che va aspettata nei suoi tempi.
"Avvolgilo piano, fino in fondo e non succhiare forte che altrimenti fa male ma massaggialo con la lingua mentre ce l'hai in bocca"
"Oh cazzo... sìii così... sì continua a scivolargli sopra, Oddio come sei brava ad imparare"
Vorrei soltanto urlare per come sto godendo, per come mi stai facendo godere.
Una statua a chi ha inventato il pompino e beata ogni brava pompinara...!
Ma mi trattengo ed anche le parole di incitamento ed approvazione le dico sussurrate mentre sto tremando.
Infine però non riesco ad evitare di porre la mia mano sulla testa e trattenerti mentre esplodo nel mio piacere.
Ormai è fatta... non ho idea di come avresti potuto reagire nel sentire il fremito e gli schizzi innondarti la gola, ancora adesso ho il dubbio di guardarti per scoprire la tua reazione.
Reazione che apparentemente... non c'è... sei silenziosa, gli occhi ancora praticamente chiusi, la bocca morbidamente avvolta attorno alla mia verga che pulsa i suoi ultimi spasmi.
Una mano che ancora la avvolge mentre l'altro braccio e attorno alla mia gamba, e col viso ti appoggi a me con ancora il mio cazzo in bocca.
Ti accarezzo il viso, forse sto comprendendo eeeh... NO non ti giudico.
MAI potrò avere il minimo pensiero cattivo nei tuoi confronti.
Sei una giovane donna che da adulta sta scoprendo di essere femmina, di essere vogliosa, e con un compagno più giovane di lei che le ha dato l'occasione di scoprire e godere il fare e ricevere sesso, anche se soltanto orale.
Da me non avrai mai un pensiero denigratorio a rinfacciarti ciò che, invece, è la cosa più semplice ed ovvia e cioè che anche a te piace il sesso nonostante le tue convinzioni ti inducono a rimandarlo oltre una certa condizione.
Anche la seconda mia mano ti avvolge il viso in una carezza mentre perduri ingincchiata nel tuo abbraccio, mentre la tua bocca è rimasta silenziosa e chiusa a conservare ogni goccia della tua prima esperienza, mentre i tuoi occhi sono chiusi nella miriade di pensieri e sensazioni che ti vorticano dentro.
Poco dopo le nostre strade si sono separate definitivamente senza mai più incontrarci... entrambi consapevoli che eravamo troppo distanti con le aspettative su un argomento così importante e fondamentale come il sesso.
Chissà quante altre coperte di foglie sono cadute negli autunni successivi a mantenere nel terreno le impronte dei nostri corpi inginocchiati uno all'altro...
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