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Il ritorno del Marchese


di Membro VIP di Annunci69.it IlMarchese
08.12.2022    |    2.327    |    2 9.6
"Un unico essere perverso, diviso in due empie metà, un riflesso oscuro dell'altro..."
Nonostante il titolo di questo racconto possa avere un mood cinematografico, si addice perfettamente a quello che andrete a leggere.
È, difatti, il sequel del precedente racconto che ho scritto, "Discesa agli Inferi", e da qui, d'ora in poi, seguirò una linea cronologico degli incontri più perversi e folli in cui mi sono imbattuto.
Ma bando alle ciance, partiamo per questo viaggio infernale.

Pochi giorni dopo il nostro incontro con Ilaria (nome di finzione), non riuscivo a pensare ad altro che al suo corpo posseduto, davanti ai miei occhi, dai cazzi dei miei amici. E questo punto.. Mi ha fatto riflettere. Mi fece arrivare ad una illuminazione profonda ed assoluta: siamo tutti animali. Chi più, chi meno, nascondiamo nel nostro essere una bramosia di sesso che non può essere contenuta, nè sublimata, ma che può solo essere assecondata ed abbracciata fino in fondo. Ecco.. che chiamai gli amici della volta precedente, più altri, ed altri ancora, ed altri ancora per arrivare ad un numero che potesse superare la decina.
Vi starete chiedendo: è una pazzia. Hai organizzato prima la gangbang senza sentire se a lei potesse andare bene il numero dei partecipanti?

Esatto.

Percepite l'eccitazione? Il potere di imporre il proprio volere su una donna ninfomane che sicuramente avrebbe acconsentito? Le mie capacità intellettuali mi avevano sempre permesso di essere un passo avanti a tutti, e con Ilaria non sarebbe di certo stato diverso.
Infatti quando glielo proposi, quando dissi che il numero era arrivato alla decina di persone, non batte ciglio. Si eccitò a tal punto che, eravamo al bar e lei aveva la gonna, potei vedere le mutande bianche che aveva bagnarsi improvvisamente all'idea. Sconvolgente, non è vero? Mi chiese se i ciucci (come chiamava lei il cazzo) erano tutti di dotazione extra come lo era i mio, ma dissi che per quello c'era un particolare che avrebbe capito alla fine. Si, per chi stesse leggendo questo racconto la prima volta, ho un cazzo veramente grande. E nella mia compagnia di amici o nei dintorni nel comune dove abito, sono portato per bocca per questo.

Ecco che capirete alla fine del racconto ciò che ho inteso con Ilaria, miei cari lettori.

Venne il giorno.
Avevo calcolato tutto al millesimo dettaglio. Facemmo diverse macchinate, un battaglione di cazzi pronti ad esplodere sul corpo di Ilaria, per arrivare alla casa in affitto di cui lei usufruiva per le vacanze. Non potevamo tornare nel bosco, non avrebbe avuto senso, iniziava ad esserci troppa gente per le strade, ed inoltre... Avrebbero notato qualcosa di strano. Potete pensare che ero il leader di quel drappello di uomini, e dovevo decidere io come disporre del tutto. Gli altri lo sapevano, ma soprattutto.. ed il gioco consisteva in quello, lo sapeva lei.
Parcheggiamo, ed andammo subito al portone di casa sua.
Suonai il campanello, ero il solo in quel momento davanti alla porta, e lei mi apri facendosi trovare addosso un completo intimo di colore nero, estremamente aderenti al corpo perfetto che aveva, al seno prosperoso e al culo di marmo che aveva.

Ci guardammo negli occhi.
"Marchese."
"Ilaria."
"Ti aspettavo tra dieci minuti."
"Ho interrotto qualcosa di importante?"
I miei occhi neri penetrarono nei suoi. Compresi quello che stava facendo.
"Di già, piccola Ilaria? Ti masturbavi senza aspettare me? " Le misi una mano sul collo, dolcemente.
"Facci entrare."
Come sotto un incantesimo, Ilaria si fece da parte, rimanendo sulla porta, per farci entrare tutti in casa. L'ingresso degli altri, come capirete, fu eccitante. Come da ordini, nessuno la toccò all'ingresso ma le lanciarono sguardi affamati e assolutamente lupeschi, pronti a sbranare la preda.

La casa era grande, aveva un ampio salone, adornato da uno splendido divano rosso ed una poltrona elegante posizionata accanto. Come già sapevo di dover fare, mi misi a sedere li, i ragazzi erano sul divano, sorridevano tutti.

Ilaria chiude la porta, e senza perdere tempo si mise in ginocchio in mezzo alla stanza. Era provocatoria, si era tolta le mutande facendoci vedere che si masturbava.
"Chi inizia?" chiese con un sorriso sempre più evidente, tra gli spasmi di piacere che si procurava da sola.
I ragazzi mi guardarono, rispettosi del ruolo che avevo sulla comitiva.
"Tutti." ordinai tranquillamente.

Nove uomini si alzarono contemporaneamente per avvicinarsi ad Ilaria, mentre lei era sempre più eccitata dalla situazione delirante. Prima che potesse rendersene conto iniziò a contare i nove cazzi che aveva davanti a lei, e come se ne valesse la sua vita, inizio a succhiarli tutti.

Tra spasmi di piacere e lussuria, iniziò la carneficina.
Uno le si mise sotto sdraiati per leccarle la figa, mentre lei dava piacere a chiunque potesse trovarsi a portata di bocca.
Si, cari lettori, come immaginerete spesso mi guardava, con la bocca piena e gli occhi adoranti, guardava e mi sorrideva, come se sapesse che il suo utilizzo mi era congeniale. Mi voleva, lo vedevo, ma facendo in modo che lei capisse, dissi "Non ancora."

Il più frettoloso le sborrò sul seno, obbligandola a leccarlo, mentre gli altri l'avevano iniziata a mettere nelle posizioni più efficaci per scoparla.
Lei, iniziò a ridere sguaiatamente e senza freni.
"Quanti ciucci, Marchese! E come sono grossi."
Fu zittita dall'ennesimo cazzo nella sua bocca, mentre dietro di lei, provavano a fare una doppia penetrazione.
Ilaria non se lo aspettava ed urlo di dolore misto ad un ansimare di piacere, implorante guardò i due ragazzi per continuare a sbatterla come se non ci fosse un domani.
A quel punto, sborrarono altri tre. Contemporaneamente. Uno le riempi la gola, uno il volto e l'altro i capelli.

Ne fui estasiato, tanto però da darle un fazzoletto per pulirsi e tornare comodamente a sedere, con calma e garbo. Davanti a me, nel frattempo, il massacro continuava senza freni.
I ragazzi che avevano finito si misero a sedere sul divano, iniziando a fare il tifo come se fossero allo stadio
I cinque rimanenti la costrinsero a mettersi a pecora davanti a noi, appoggiata al tavolo, mentre la penetravano dal dietro, a turno, e dal davanti lei continuava a far divertire i presenti.

Okay, starete pensando che sia una normale gangbang. Giusto?
Ma vi sbagliate. Non ero ancora sceso in campo.
Un secondo.

Le spaccarono il culo a forza di incularla, lei alla fine del rapporto con loro, era piena di sperma ma felice, rivolta per terra in una pozza di sudore e liquido maschile.
Solo a quel punto, mi alzai. Mi avvicinai a lei, e le dissi se era pronta oer me.
Mi sorrise. "Non aspettavo altro."
"Facciamo le cose per bene."

Nel silenzio che ne consegui, la feci pulire dai miei amici con altra carta per renderla presentabile. Io mi spogliai con calma e dolcezza.

Si avvicinò a me. Eravamo io e lei.
Fu un secondo.
Ci baciammo con gusto e passione, le nostre lingue si intrecciarono per un tempo indefinito, in quel momento eravamo solo io e lei. In maniera rabbiosa e passionale, sentimmo di appartenerci. Un unico essere perverso, diviso in due empie metà, un riflesso oscuro dell'altro.

Le strinsi i fianchi, lei mi graffiò la schiena. Gli altri non proferivano verbo, ma mi videro finalmente il leggendario cazzo di cui tutti parlavano.
Ecco che arrivò a realizzarsi il mio piano. Ricordate?
Ilaria lo comprese subito.
"Ecco la sorpresa... Hai il cazzo più grosso del loro. Lo immaginavo."
"E allora usalo."

Iniziò a succhiarmelo come non aveva fatto con loro, fino ad arrivare a strozzarsi, fino ed oltre quasi le palle, con gli occhi che le uscivano dalle orbite, lo voleva, sembrava quasi che volesse che facesse parte di lei.
La misi sul divano, davanti agli altri, per metterla in modo tale che loro vedessero la penetrazione dal davanti, lei era a figa all'aria.
Il mio corpo bilanciava il suo in maniera perfetta, tanto perfetta da arrivare quasi a venire.. quasi. Perché avevo in mente un altro piano.

Ho accennato che Ilaria era fidanzata con un ragazzo Cuckold che in quel momento era a Siena?
"è il momento. Sto per sborrare. Chiamalo. "
"Marchese, vuoi farlo davvero? Lui è felice, lo sai, se faccio questo ma in video chiamata..."
"Andrà tutto bene. Chiamalo."

Fu tutto veloce.
Ci fu la videochiamata, e dall'altro lato il ragazzo che sbalordito non credeva a quello che vedeva, Ilaria che me lo succhiava.. e che nel momento clou, iniziò lui stesso a masturbarsi!
Esisteva niente di più perversi ed eccitante?
Come capirete, le riempi la gola e la faccia. Il ragazzo venne poco dopo.
Io e lui non avevamo mai parlato, eppure colsi la palla al balzo.
"Aspetta cinque minuti, hai una sorpresa."
Lui rimase un po' scioccato, era diviso tra la rabbia e l'eccitazione, la delusione per se stesso e un desiderio infinito di averne sempre di più.

Alzai il cellulare e feci cenno ai ragazzi che si alzarono subito in piedi con il cazzo in mano, avvicinandosi a Ilaria.
Lei guardava me ed il suo ragazzo come se non ci potesse fare niente, ormai era in gioco. E doveva andare fino in fondo.

"Vuoi vedere?" chiesi al ragazzo.
Ci fu un momento di silenzio, poi un lento sospiro. Come se prendesse consapevolezza.
"Si".
"Preparati allora." Risposi a mia volta.
Posizionai la telecamera sul divano, e tutti insieme questa volta facemmo capanno intorno alla ragazza... Fino a sborrare di nuovo. Fino anche il ragazzo non sborrò di nuovo.

La chiamata terminò, i ragazzi uscirono di casa ed io rimasi con Ilaria.
"sei stata brava. Per la prossima volta ho già un piano in mente."
"Marchese, non finisci mai di sorprendermi."

La baciai con passione e me ne andai.
Il prossimo incontro... Sarebbe stato ancora più perverso.








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