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L'audacia di una debuttante porca


di Membro VIP di Annunci69.it LucasFromParis
16.10.2023    |    5.958    |    3 8.9
"Era tutto pronto o così sembrava..."
Presi la mano della ragazza bionda e riccia e la condussi gentilmente ma in modo sicuro verso il futon, appena alle nostre spalle. Non dissi nulla; lei neppure.
Le parole erano ormai superflue fra noi. Superflue in quella stanza, in quell’atmosfera e in quella compagnia. Vedevo solo lei in quel momento e gli altri corpi nudi, i vestiti sparsi sul pavimento, erano come velati. La feci sdraiare e mi sdraiai su di lei. Mi sdraiai sul corpo della Debuttante.
Mi era piaciuta al primo sguardo, quando la vidi camminare lungo la ringhiera che conduceva alla mia tana con al suo fianco un ragazzo, che era stato il mio contatto.

Organizzare quella serata era stato movimentato fino all’ultimo. In principio avremmo dovuto essere semplicemente in tre. Io e le mie due amiche piccanti. Una di loro, Viola, era una complice storica. Con lei avevo condiviso mille esperienze, mille avventure. La adoravo, la adoro da anni per la sua vitalità e il suo sorriso contagioso. La miglior complice che un uomo libertino possa desiderare. L’altra era Silvia, la mia ultima giovane emergente. Anche Silvia era una debuttante, seppur parziale. Ci eravamo incontrati qualche settimana prima, quando avevo avuto la fortuna di ottenere la sua attenzione sul sito. La simpatia immediata era sfociata in un primo incontro da lei. Che ridere! Dovevamo stare attentissimi a non fare alcun rumore. La giovane condivideva infatti l’appartamento con due altre inquiline. Lei era libera di condurre chi volesse in camera sua e, del resto, ero stato anche visto da una delle due mentre varcavo la soglia di casa. Ma la porta della stanza era sottile come carta velina e nessun rumore, nessun gemito, nessuno schiocco di sculacciata poteva essere contenuto. Lei era al contempo divertita e imbarazzata. Io facevo del mio meglio per contenermi! In seguito ci eravamo rivisti da me e questa era la nostre terza serata assieme. Abbastanza per farmi un’idea chiara di chi fosse. Adoro il suo viso che portava ancora tracce della ragazzina che era stata, la sua bocca si apriva in irresistibili e frequenti sorrisi. I suoi occhi, chissà perché, mi facevano pensare proprio a quelli di Viola, forse per la comune regione di provenienza. Vi leggevo la stessa allegria, la stessa voglia di vivere. Lo stesso spirito brillante. La stessa malizia. Il corpo di Silvia mi aveva conquistato subito, nonostante si fosse presentata al primo incontro con un outfit molto sportivo. Avevo però subito indovinato le sue curve generose. Generose e appetitose.

Silvia era single da qualche mese e aveva tutte le intenzioni di divertirsi. Divertirsi sempre e comunque con chi voleva lei e come voleva lei. Aveva immediatamente compreso il potere che una donna detiene nel mondo libertino e senza alcun complesso ne approfittava! Seppi che aveva passato un week end in un albergo dotato di terme con un altro ragazzo. Non potevo che invidiarla per questa facilità😂!
Aveva in precedenza giocato con il suo compagno dell’epoca. Tuttavia le sue esperienze di coppia erano state sempre solo di un certo tipo. Ovvero invitare un singolo per dare vita a un triangolo MMF. Tutte esperienze belle, così mi disse. Oggi però era pronta a osare di più. A sperimentare di più. A cercare i suoi limiti. Come potevo resistere alla tentazione di essere, ancora una volta, la sua guida? Come non proporle di fare un tratto di strada assieme? Come non tentarla con tutte le proposte che la mia fantasia e le mie risorse potevano mettere a sua disposizione? Avevamo già, nel corso del secondo incontro, sperimentato un BDSM abbastanza sof; Silvia aveva adorato essere legata con le mani in alto alla mia catena per assaggiare frusta e paletta fino ad averne le chiappe arrossate e dolenti. Così come, non poteva essere diversamente, aveva adorato sperimentare qualche mio giocattolo come il mio fedele Magic, quello che risolve sempre qualsiasi problema di orgasmo! La ragazza in ogni caso non aveva alcun problema di orgasmi! Si sentiva a suo agio con me e godeva davanti ai miei occhi con intensità e passione. In quella circostanza anche la qualità dei suoi pompini si era alzata. Non aveva alcuna difficoltà ora a farsi invadere la bocca dal cazzo e a farsi scopare la gola con forza! Quella sera la ragazza aveva manifestato la curiosità di provare il sesso con una donna, il sesso lesbo. Credete che mi sarei lasciato scappare l’occasione?
Viola, che in altre circostanze mi era stata alleata per “svezzare” delle ragazze aveva accettato con entusiasmo la mia proposta. Avevamo quindi convenuto una bella serata in tre, una serata di coccole, di allegria e di tanto buon sesso! Io seguo sempre una regola: prima di vivere esperienze di gruppo con una ragazza ho bisogno di conoscerla, conoscerla bene intendo! Nessuna complicità può esistere se prima non c’è intimità in due. L’attrazione in coppia è la base solida e sana per esplorare. Occorre creare almeno una minima fiducia. Fiducia e confidenza dei corpi. Questa è la mia regola, come ho detto.
Quella sera avrei scoperto che vi potevano essere eccezioni.

Dopo aver stabilito la data della nostra serata pensai (l’appetito vien mangiando😋) che in fondo sarebbe stato carino allargare il contesto a qualche altra coppia libertina. Così ci mettemmo tutti e tre al lavoro, a caccia delle persone giuste per la nostra festicciola. Persone giuste, ovvero persone fisicamente gradevoli, giovani ma soprattutto persone allegre che condividessero la nostra idea di party. I nostri party, come ho avuto già modo di dire, sono prima di tutto l’occasione di radunare persone di mente aperta con l’idea di stare bene in compagnia. Gentilezza, allegria e inclusività sono per noi valori fondanti nelle serate.
Trovammo subito Alex e Serena. Erano belli, simpatici. Avvertii subito che io e Alex eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Anche lui entrò nel “team di ricerca coppie”. Selezionavamo, ci confrontavamo, decidevamo di volta in volta per il sì o per il no. Infine, sembrò che avessimo trovato anche la seconda coppia. La formazione poteva dirsi al completo con tre maschietti e quattro ragazze. Era tutto pronto o così sembrava. Purtroppo, poche ore prima, la coppia si tirò indietro. Lui mi disse che all’ultimo la sua ragazza non se la sentiva. Di insistere proprio non avevo voglia e lasciai stare. Purtroppo quando si organizzano feste piccanti questo genere di cose accade più spesso di quanto sarebbe corretto. Chissà perché sono sempre le donne ad avere contrattempi e a cambiare idea all’ultimo? Non mi preoccupai oltremodo; a prescindere la numero dei presenti ci saremmo divertiti. Feci ancora qualche tentativo finché scovammo proprio sul filo del traguardo un singolo che si proponeva con amica debuttante. Due chiacchiere telefoniche mi convinsero che avrebbe potuto essere la ciliegina sulla torta e i due vennero inclusi nella festa!

Le mie amiche arrivarono prima degli invitati, una e poi l’altra. Come avevo immaginato le due ragazze si piacquero immediatamente. In un clima di festosa allegria ci preparammo. Giravamo nudi per i bagni senza alcun ritegno. Potei ammirare ancora una volta il corpo voluttuoso di Silvia attraverso la parete della doccia. Poi le vidi truccarsi fianco a fianco, dandosi a vicenda consigli e suggerimenti. Adoro vedere questa complicità al femminile. Adoro percepire questo misterioso legame che unisce le donne fra loro, non importa la differenza fra loro. Esiste proprio un mondo di donne dal quale, come uomo, ero escluso ma che sbirciavo come da dietro una finestra. La libertà fra noi era totale e non mi facevo alcun problema a baciare una e l’altra, a toccarle e sculacciarle scherzosamente. Tutto fu pronto e di lì a poco arrivarono Serena e Alex. La ragazza esibiva un seno maestoso, lunghi capelli biondo cenere lisci e un vestito con un profondissimo spacco che lasciava scoperta tutta la coscia e che invitava la mano a intrufolarsi fra le pieghe del tessuto. Il suo compagno era spigliato e divertente dal vivo tanto quanto lo era stato al telefono con me. Aspettavamo gli ultimi invitati. Io avevo solo visto una foto della ragazza debuttante, Marta. Non ne sapevo nulla di nulla. Del resto, non conoscevo neppure Ale il suo accompagnatore. Qualche volta si prova, si segue l’istinto. A quanto mi era stato detto, Marta non aveva alcun tipo di esperienza. Per riassumere sbrigativamente, come dissi al gruppo, aveva solamente fatto sesso in due, uomo e donna, in posti chiusi e appartati come una camera da letto. Di certo aveva manifestato ad Ale la sua curiosità. Avevano esitato fra il nostro invito a una nota SPA naturista. Alla fine avevano optato per la festa privata. La nostra! Scherzosamente Viola mi ammonì a non spaventarla ed essere soft. In realtà noi più esperti sapevamo perfettamente che la prima esperienza può essere, spesso è, quella decisiva. Avremmo tutti fatto del nostro meglio per farla sentire a suo agio, per rendere la sua prima serata libertina indimenticabile e bella. La libertà che ciascuno conserva di fare e di non fare quello che vuole nel suo caso era ancora importante glielo avremmo fatto avvertire in ogni momento.

Eppure, eppure Marta ci avrebbe sorpresi tutti❗Mi trovai davanti al suo viso simpatico, incorniciato dagli occhiali a goccia. Indossava un vestito leopardato tutto sommato abbastanza morigerato rispetto a quello più provocante delle altre ragazze. Quando la salutai baciandole le guance avvertii il suo profumo delicato e discreto. Non sembrava intimidita. Non troppo, perlomeno, date le circostanze!

Bottiglie furono stappate, bicchieri levati in brindisi ripetuti. Le prime chiacchiere iniziarono a circolare. Guardai tutti i presenti. Le ragazze erano tutte sull’ampio divano a L della mia sala. Serena e a seguire Silvia, Viola e infine Marta. Alex e io su due sedie poste di fronte. Ale invece, furbetto!, era anche sul divano a fianco della sua amica. Iniziammo quindi a raccontarci a vicenda di noi, delle nostre esperienze. Rimasi, almeno io, di stucco quando chiedemmo agli ultimi arrivati: “ma voi da quanto tempo vi conoscete?”. Ci risposero: “veramente questa è la prima volta che ci vediamo in vita nostra”.

Hai capito la "debuttante"? Coraggiosa e spericolata al limite dell’incoscienza. Aveva incontrato un uomo per la prima volta; questi le aveva proposto di andare a una festa libertina da persone che sua volta non conosceva affatto. Tutto questo per una ragazza che non aveva alcuna esperienza di orge!!! Donne coraggiose ne ho conosciute molte in vita mia, ma questa le batte tutte. Dietro la sua apparenza calma e posata, ardevano le braci, come avremmo scoperto di lì a poco. Più la guardavo e più mi piaceva. Più mi piaceva, più avvertivo il desiderio di avvicinarmi a lei. La guardai mentre baciava Ale con passione, noncurante della nostra presenza. Il desiderio di baciarla a mia volta divenne impellente in me. Approfittando della momentanea assenza di Viola dal divano mi avvicinai e mi sedetti alla sua destra. Aveva tutto il tempo di scansarsi e di negarsi. Ma non lo fece. Accolse il mio bacio con spontaneità e chiudemmo gli occhi per gustare assieme quel primo momento di intimità. Chissà se la ragazza aveva già baciato due maschi nello spazio di cinque minuti oppure stava già andando oltre tutti ciò che aveva sperimentato finora?

Il secondo fugace contatto con Marta avvenne sul balcone dove alcuni di noi erano andati a fumare. Feci scorrere lentamente la mano lungo la sua coscia. Non mi ero sbagliato, il suo corpo era sodo e flessuoso. Osai risalire ancora, fino a toccare la curva meravigliosa del suo culo. Marmoreo. Marta avrebbe avuto la voglia e il coraggio di lasciarsi andare fino in fondo? Le mie amiche erano sempre più allegre, aiutate anche dai drink. Silvia mi cercava con lo sguardo e non solo. Ci baciavamo e toccavamo di continuo. Dal soffitto pendeva l’altalena che di certo incuriosiva i presenti. Viola la aveva sperimentata, ma non sapevo se anche gli altri l’avessero fatto. Quando annunciai il gioco della bottiglia, un grande classico delle nostre feste, tutti si sedettero in circolo. Prima di far ruotare la bottiglia annunciavo quale sarebbe stata la penitenza. Ogni volta mi volli assicurare che Marta fosse d’accordo qualora fosse stata la prescelta. La guardavo ogni volta negli occhi. Nel suo sguardo lessi solo divertimento, eccitazione e voglia di osare. Era arrivata fin lì superando i suoi dubbi e timori. Non era venuta lì per guardare. Voleva partecipare, voleva giocare. Marta voleva sperimentare. Disse sempre di sì. Iniziarono le penitenze. I baci passionali, lo spogliarsi a vicenda, le mani maliziose. Questa volta, altri erano stati più fortunati di me, tanto che alla fine ero rimasto fra i pochi ancora vestiti. Annunciai il premio finale: la bottiglia avrebbe ruotato una volta sola e il prescelto o la prescelta sarebbe stato bendato, leccato e succhiato per un minuto da tutti i presenti del sesso opposto! La vincitrice, se ricordo bene, fu Valeria. La ragazza prese posto sulla chaise longue e provvidi a bendarle gli occhi. Uno alla volta i ragazzi (ma anche parecchie ragazze) si alternarono con le loro bocche facendola sussultare e sospirare. Fu allora che Silvia, per la prima volta, si trovò faccia a faccia con la figa. Se la cavò a meraviglia, e non avevo mai avuto alcun dubbio. Seppi poi che aveva discretamente chiesto consigli a Viola. Dall’alto della sua esperienza la mia complice l’aveva di certo ben istruita. L’eccitazione cresceva negli occhi tutti. Ultimo giro e questa volta fu Ale ad accomodarsi. Conoscevo già bene i talenti orali di Viola e Silvia; fui soprattutto incuriosito dal vedere in azione Valeria e Marta. Nessuna delle due fece una piega. Serena era già una giocatrice esperta, le era capitato certamente in passato di succhiare il cazzo di uno sconosciuto davanti agli occhi del compagno. Per Marta invece era diverso. Ma ormai anche la debuttante era lanciata! La vidi inginocchiarsi, aprire la bocca per accogliere il cazzo del suo amico con movimenti dolci e sapienti. Era perfettamente consapevole che tutti la stessero guardando ma questo aumentava ancor di più la sua decisione ed eccitazione. La sua testa ondeggiava su e giù, ormai nuda.

Gli invitati erano ormai tutti pronti a scatenarsi nella danza primordiale e selvaggia dell’orgia. I pochi vestiti ancora rimasti sparirono all’istante e non fummo che sette corpi nudi e colmi di desiderio reciproco. Rimasi qualche istante a contemplare quello spettacolo. Ero molto orgoglioso di aver condotto tutti, come un magico pifferaio, al punto di non ritorno. Al punto nel quale è ormai impossibile fermarsi e fermare l’onda di passione che travolge corpi e cuori.

Si erano subito creati intrecci di corpi e gemiti. Al mio fianco Marta e Ale si baciavano con passione; la mano di lui la toccava fra le cosce mentre quella di lei afferrava il cazzo che poco prima aveva succhiato. Mi avvicinai a loro per un istante la circondammo facendole godere il contatto di due corpi maschili. Poi lascia loro spazio. Mi sembro giusto che fosse lui, che l’aveva condotta lì a scoparla per primo! Sulla chaise longue vedevo una ragazza sdraiata, un'altra fra le sue cosce a leccarla e Alex in piedi a scoparle la bocca. Afferrai Silvia e la posi a sedere sull’altalena che l’aveva incuriosita. Fu un attimo penetrarla nella sua figa bollente e accogliente. Lei dondolava sul mio cazzo mentre io in piedi potevo controllare velocità, potenza e intensità della mia penetrazione alternando i ritmi. Di tanto in tanto mi chinavo su di lei e le nostre bocche non riuscivano a scollarsi una dall’altra. Oppure pizzicavo e succhiavo i suoi capezzoli come sapevo le piaceva. Lei aveva quel suo sorriso dolce e birichino che tanto amavo. Intorno a noi tutti stavano godendo in mille modi. Ale e Marta alla mia sinistra, e gli altri tre sempre sulla chaise longue. Quando poi mi staccai da Silvia vidi che era Serena in ginocchio a leccare Viola. Era così maledettamente invitante in quella posizione oscena ed esposta. Non attesi un attimo e mi posizionai dietro di lei, come un animale pronto a montare la femmina. La ragazza sussultò quando si sentì penetrare ma non si voltò e continuò a leccare. Godetti con il cazzo e con la mente in questi che era un quadro erotico in movimento.

In queste feste, dopo un po’ si prende una pausa, ciascuno secondo il proprio ritmo. In ogni istante c’è qualcuno che scopa e qualcuno che beve, fuma, osserva o chiacchiera. Mi fermai a mia volta. Attendevo ora il momento di poter interagire con Marta. La volevo. Quando il momento fu quello giusto, come detto all’inizio del racconto, la presi per mano. Aprì subito le cosce senza alcuna timidezza per fami ammirare la sua figa. Presi il tempo di leccarla con cura, di eccitarla e di abituarla al mio corpo e al mio odore prima di prenderla. La leccai con tutto il desiderio che ardeva in me. Leccai il clitoride, leccai le grandi labbra, infilai la lingua nella fessura, scesi a leccarle il buchino. Era arrendevole e morbido, accettò facilmente di essere profanato da mio dito. Trovammo subito la sintonia giusta, sembrava che lo avessimo già fatto mille volte assieme. I nostri corpi ondeggiavano allo stesso ritmo, le cosce toniche della ragazza erano intorno ai miei fianchi.

Le chiesi di voltarsi e finalemente ammirai il suo culo in tutto il suo splendore. Era semplicemente perfetto! La ragazza era inarcata e offerta, con un cenno discreto chiesi a Serena di passarmi il lubrificante posato sul tavolo. Volevo andare fino in fondo! Marta avvertì il gel che le bagnava l'ano.
Non disse nulla.
Avvertì il pollice insinuarsi nel suo culo.
Non disse niente.
Avvertì la cappella puntata.
Mi lascio fare.
Si lasciò penetrare il buco del culo fino in fondo.
La debuttante era diventata una troia calda e lasciva. Una troia che si faceva inculare da uno sconosciuto in una stanza piena di gente. Una troia perfetta!

Fu ancora con Marta, alla fine della serata, che decisi di godere a mia volta. A un certo punto ci eravamo trovati in quattro sul letto della stanza. Ale aveva schizzato generosamente il viso e la bocca di Silvia e avevamo ammirato la potenza erotica della scena. Quando ci lasciarono per andare a rinfrescarsi io le dissi che volevo fare esattamente la stessa cosa con lei. Mi sorrise con desiderio. La ragazza posata di prima aveva lasciato il posto a una vera troia libera e vitale. La sua bocca si aprì senza sforzo per accogliere il mio sperma caldo. Ne ebbe il viso le labbra e la lingua coperte. Era uno spettacolo intenso e violento. Era la debuttante il cui battesimo del fuoco (e non solo!) era stato coronato dal pieno successo.
Una nuova amica, una nuova ragazza con cui condividere emozioni ed esperienze. Una giovane emergente che desidero accompagna mano nella mano in un mondo che ha iniziato a sfiorare, ma che la attira irresistibilmente. Marta, tieniti stretta a me, inizia il viaggio!
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