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Spa scambista ?...oppure girone dantesco? ( parte 2)


di Membro VIP di Annunci69.it Grey-Heron
20.12.2023    |    2.524    |    1 9.7
"Istintivamente mi viene di prendere il corridoio più vicino, quello della stanza barocca e infatti sento del movimento provenire da una delle stanzette..."
Spa scambista…oppure Girone Dandesco? (parte seconda)

All'interno della vasca idromassaggio, l'acqua è calda e avvolgente, con bolle d'aria che delicatamente sollevano la tensione dal corpo. Virgilio mi segue e mi raggiunge. Ha fatto il suo ingresso in vasca salendo i quattro gradini, ovviamente nudo dopo la doccia. In vasca c’è almeno una dozzina o più di persone. Coppie e singoli. Intravvedo anche una donna che parla con una coppia, probabilmente è una rara singola. Noto che le due donne conversano mentre si guardano molto attentamente in viso, sembra che si stiano leggendo negli occhi. Sorrido con me stesso immaginandole mentre escono dalla vasca seguite dal marito di una di loro e dopo essersi docciate e asciugate avviarsi verso la porta nera che porta nei bui corridoi della perdizione, verso intensi momenti saffici.

Siamo tutti immersi fino al collo. La temperatura perfetta dell'acqua crea una sensazione di sollievo immediato, sciogliendo le tensioni muscolari e avvolgendo il corpo in una piacevole sensazione di benessere. L’ingresso di Virgilio in vasca, come sospettavo ha sollevato l’interesse di un paio di lei di coppia. Lui ora parla con me e gli sto dicendo di non farsi notare subito ad osservare la coppia alla nostra sinistra. Lei ha i capelli scuri raccolti dietro e uniti da una clip per capelli. Lo ha puntato più volte. Gli do ancora qualche suggerimento su come muoversi poi lui si alza portandosi fuori dall’acqua fino a metà coscia e con un segno di saluto verso di me come per dirci arrivederci si sposta più a sinistra tra me e la coppia in questione. Ovviamente con l’acqua a metà coscia ha messo in mostra ciò che egli ha tra le gambe e in offerta. La lei di coppia lo osserva come in una RX. Lui le ha fatto capire che se ne è accorto. Basta uno sguardo. Scommetto che la signora ha deciso; Virgilio sarà il suo prossimo maschio.

Mi sposto nella ampia vasca calda per trovare una diversa posizione. Accanto a me, ci sono altre teste che condividono questo momento di relax. I singoli sono immersi nella loro solitudine. Le coppie si godono il tepore dell'acqua e il piacevole massaggio delle bolle e conversano con altre coppie disdegnandoli, tranne qualche rara eccezione. Infatti nell’angolo della vasca, sotto il dipinto un marito sta conversando con un ragazzo moro piuttosto belloccio di viso. La moglie fa finta di non essere interessata alla conversazione ma ogni tanto osserva il volto del bel giovane stallone. Probabilmente il marito le sta preparando il territorio per una buona dose di sesso da farsi più tardi nelle buie stanze dell’antro della perdizione anche se qui la chiamano la via dell’amore. Il suono delle conversazioni sommesse si mescola al rilassante rumore dell'acqua in movimento, creando un sottofondo armonioso.

Alcuni associati scambiano sorrisi rilassati, altri preferiscono chiudere gli occhi e godersi il silenzio interrotto solo dai suoni della musica tranquilla. In un posto come questo, la sensazione di comunità si dovrebbe fondere con il benessere individuale, creando un'esperienza unica e condivisa. Ma in realtà non è proprio così per tutti. Ci sono coppie che si relazionano soltanto con altre coppie evitando palesemente i singoli. Ci sono singoli che credono di aver diritto a fica in abbondanza poichè hanno pagato un salatissimo biglietto di ingresso. Poveri, illusi e detestati. Da non confondere con quei pochi privilegiati giovani maschi ricercatissimi, grazie alla loro alta dotazione ormonale. Questi vanno forte e non si accorgono di essere utilizzati come oggetti di piacere usa e getta. C’è qualche rara singola che ovviamente decide lei su come muoversi in questo ambiente. C’è chi come me non gliene frega un cazzo di tutta questa fauna, si fa i bagni, le saune, gironzola nelle stanze buie e raccoglie ciò che il destino gli scodella davanti, senza rompere i coglioni, senza chiedere; per passare occasionalmente un pomeriggio e una serata diversi. Un'occasione rilassante in un ambiente che alla fine della fiera possiamo considerare tranquillo, sicuro e che favorisce anche incontri proibiti.

Esco dall’idromassaggio. È il mio momento preferito; le saune e i bagni turchi. Mi dirigo nel Tepidarium dove la temperatura non è molto alta e prepara il corpo alle temperature più alte. Una sala dove ci si può stendere su una pavimentazione obliqua di ceramica multicolore, leggerissime immissioni di vapore e una porta di vetro che permette di osservare il passeggio e il movimento di altri ospiti. Si intravvedono pure le docce e i corpi nudi di uomini e donne, di tutte le età e conformazione fisica. Singolare l’alto numero degli over 45/50. Stendo il mio telo e mi ci accomodo sopra totalmente nudo, gambe leggermente divaricate, palmi sotto la testa, uccello libero, socchiudo gli occhi e mi rilasso. Li apro quando poco dopo sento la porta aprirsi.

Entra lei, alta, magra, una 40enne. Il telo attorno al corpo a coprire le tette giù fino quasi al ginocchio. Mi saluta e mi chiede perché sono solo. Strano e troppo diretto modo di attaccare discorso. Le rispondo che il Tepidarium è sempre vuoto perché la gente non conosce la sua funzione. Lo scambia per un bagno turco disattivato e tutti lo snobbano. Forse la mia risposta non la convince o forse mi pensa un poco arrogante per darle una risposta ben precisa e corretta e immediata. Le chiedo se vuole sedersi ma rifiuta l’invito, si gira sui talloni ed esce. La guardo uscire e mi sorge il dubbio che sia una delle singole che vengono remunerate per attirare singoli. Così si vocifera di questi ambienti. O sono soltanto turpi e maligne voci? Decido di farmi un succo di frutta, esco, mi asciugo e vado al buffet.

Ammetto che la scelta di bevande calde, tisane, caffè, succhi, è molto varia. Chi vuole beveraggi più alcolici li acquista al bar. C’è un continuo via vai al buffet. Siamo a pomeriggio inoltrato. Il momento quando iniziano i giochi per conoscersi e concludere con incontri nelle oscure stanzette che ricordano molto i piccoli locali nei lupanari di Pompei. Torno nel Tepidarium per un poco, poi nel bagno turco che adoro.

Nei bagni turchi, il visitatore è avvolto da un'atmosfera di lusso e tranquillità, dove il tempo sembra rallentare e le preoccupazioni svaniscono. L'ambiente è pervaso da una calda umidità che avvolge delicatamente il corpo, mentre il profumo di essenze aromatiche fluttua nell'aria. Ci sono delle salviette usa e getta all’ingresso. Ne prendo una e la stendo sulla panca di marmo calda, per una questione igienica mi ci siedo sopra. All’interno luci soffuse multicolori roteano cambiando tonalità ogni pochi minuti. Nuvole di vapore rendono appena visibili altre persone se magari sono sedute davanti a me. Mi sono messo il telo attorno alla nuca, sono seduto appoggiato alla calda parete, sto a gambe larghe. Intravvedo un uomo alla mia destra, che come me osserva due persone sedute sulla panca di fronte. Sono ombre grigiastre. Una sta seduta a gambe larghe, l’altra è china in giù e gli sta facendo un pompino. Io e li mio vicino ci godiamo la scena in questo eccitante ambiente. Ci scambiamo uno sguardo complice sui nostri cazzi duri che ognuno si sta toccando. Non so se il pompino ha avuto una conclusione, ma vedo che i due si alzano ed escono tra le nuvole di vapore. Sono un uomo e una donna. Il mio vicino si alza e li segue. Poi noto che in fondo al locale ci sono altre due ombre che appaiono e scompaiono tra le nubi di vapore. Io continuo a godermi i vapori aromatici per un poco ancora, ed esco per una doccia rinfrescante.

Dopo il rilassante bagno turco, mi dirigo nella zona dei lettini. Ne conto dodici. Ne scelgo uno, mi procuro una copertina e mi stendo coprendomi smaltendo lentamente il calore corporeo accumulato. Ci sono altri associati che fanno lo stesso. Rilassamento totale. Da questa posizione posso osservare chi va e chi viene. La famosa porta nera che sta in fondo oltre le docce, quella che dà nei bui corridoi inizia ad essere molto usata. Si apre e si chiude continuamente. Siamo sul tardo pomeriggio, molti giochi di ammiccamento si sono conclusi fra le coppie scambiste e tra i giovani bull presenti. Lasceranno i singoli più attempati a mani vuote. Sarà l’ondata di sesso che si verifica tendenzialmente dalle diciassette alle venti, quando il pubblico passa alle conclusioni erotiche nelle stanze della perdizione. La prossima ondata di sesso sarà dopo la cena poi ce ne sarà una terza, quella delle ore tarde. E per ultimi saranno quei pochi rimasti dopo la mezzanotte fino alle due del mattino. Questi saranno coloro che ne vogliono fare ancora di sesso, gli insaziabili e i disperati che sono rimasti a mani vuote. Quelli che cercano di raccogliere le ultime costose briciole.

Vedo Virgilio sotto la doccia, si sta risciacquando via il cloro. Non è solo. Sta conversando amichevolmente con il lui della coppia in idromassaggio. Sembra essersi instaurato un certo cameratismo tra i due uomini sotto la doccia. Pure lei sotto la doccia nei pressi del marito li osserva evitando di bagnarsi i capelli. Tutti e tre si asciugano. Il marito passa il braccio sulla schiena di lei che indossa un accappatoio verde salvia ed entrambi varcano la porta nera del peccato, seguiti a ruota da Virgilio. E bravo il Virgilio!

Suona un gong che rimbomba in tutto l’ambiente. Stanno annunciando la prossima sessione di Aufguss. Ne fanno una ogni ora. Coppie e singoli si dirigono nella sauna finlandese, quella grande, seguendo il cerimoniere. Lui è un maschione palestrato dalla pelle piuttosto scura che evidenzia una origine creola. E’ coperto da uno straccetto tipo Tarzan. A volte lo sostituisce una Amazzone alta e fica pure lei coperta da uno straccetto. Ormai è diventato l’Italico scimmiottare un antico rito finlandese tramandato attraverso la Germania. E’ divenuta da noi una di quelle mode che come sempre in Italia prende piede se proviene dall’estero. Siamo molto esterofili. Il maestro di sauna nella antica Finlandia si limitava a sventolare un telo di canapa per smuovere il calore verso i partecipanti. Tali movimenti, dapprima “primitivi” erano unicamente funzionali ad arieggiare la sauna. Quando lavoravo con gli scandinavi, essi mi raccontavano che dalle loro parti sia diffuso il detto che ci si dovrebbe comportare nella sauna così come ci si comporta in chiesa. Si credeva che la cerimonia portasse benefici, guarisse malattie e sofferenze. Col tempo invece si sono fatti sempre più elaborati e coreografici. Oggi sparano musica in sauna, gettano aromi e i maestri si esibiscono in movenze e gesti coreografici come fossero su di un palcoscenico ad esibirsi in una danza tribale. E a chiudere il discorso, in questa Spa non siamo proprio sul sagrato di una chiesa. Ma…fa moda e piace. Dopo l’Aufguss delle ore diciassette, la porta nera che da sui corridoi scuri si apre e si chiude in continuazione.

Mi concedo ancora una bevanda tiepida e poi mi faccio un giro negli inferi per vedere che succede. Passo la soglia e mi trovo nel dedalo di corridoi e passaggi oscurati. I miei occhi devono abituarsi. La prima cosa che vedo è un altro mobile carico di lenzuola bianche piegate e pulite e accanto, la tradizionale ciotolona colma di preservativi. Poi davanti a me la stanza per sole coppie. Conto ben dieci persone sul lettone. Stanno tutti ammucchiati. Donne che leccano una fica a turno, cazzi che chiavano fiche, bocche che ciucciano. Una femmina che a gattoni succhia un cazzo mentre un altro maschio dietro non si capisce bene se le sta montando la passera o il buco del culo. Una scena orgiastica come ci si aspetta in questo luogo dedicato ai piaceri del corpo. Tutte le feritoie sono occupate da maschi in piedi che guardano la scena. Alcuni si segano con la mano sotto il telo attorno alla vita, altri sono totalmente nudi. Quanti vorrebbero essere la dentro? Ma il congegno a combinazione numerica fa entrare solo le coppie. Immagino la profonda libidine e godimento dei partecipanti al sesso di gruppo sul lettone ad essere osservati da tutti questi singoli con la bava alla bocca. Appare anche una coppia dal nulla, si ferma, osserva da una delle feritoie e mano nella mano procede verso una delle stanze in un altro corridoio.

Lascio la finestrella della stanza del gruppo e mi avvio infilando uno dei corridoi. La musica qui non è quella soffice e morbida della zona relax, qui la musica è molto più vivace. Passo di fianco ad alcuni maschi che stanno inginocchiati a terra sbirciando attraverso dei buchi rotondi sulle pareti, grandi abbastanza per farci entrare comodamente un braccio. Dietro le pareti ci sono delle stanzette oppure dei cubicoli dove qualche coppia sta scopando consapevole di essere spiata. A volte i maschi all’esterno infilano il braccio per toccare di solito la lei di coppia se voluto. Continuo il mio giro. Dopo ci provo pure io, se mi và.

Passo davanti un cubicolo con tre feritoie a varie altezze. Ci sono cinque maschi a guardare. Tre sono maturi di età e due sono giovani, muscolosi o belli tonici, uno ha la testa rasata e qualche tatuaggio. L’altro ha il volto molto bello, capelli lunghi e la barba. Gran bel maschio fisicato. Cerco di guardare che succede dentro ma mi è difficile. I cinque non mi danno spazio ma finalmente uno dei maturi se ne va e prendo il suo posto.

Dalla feritoia vedo che una lei sulla quarantina anche piuttosto bella, totalmente nuda sta a pecora e dietro di lei un giovane e aitante la sta scopando. Un altro giovane e pure lui bel tipo accanto ai due sta segandosi e tenendo il cazzo duro pronto con preservativo a sostituirlo nella chiavata. Infatti si danno il cambio dopo che il marito ha ordinato in modo perentorio di farlo. Il primo bull ora passa alla bocca di lei piazzandoglisi davanti in ginocchio. Si toglie il preservativo e gliela la riempie di uccello mentre il secondo bull stantuffa dietro con forza. Il marito (forse sulla cinquantina, pure lui nudo, con evidente e prominente panza, capelli lunghi riccioluti e catenone d’oro al collo, osserva rigorosamente la scena e ogni tanto scruta attraverso le feritoie chi sta a guardare dall’esterno. Sempre in modo autoritario fa segno al rasato e tatuato di entrare, gli apre la porta e questo entra. Il tatuato lascia cadere l’asciugamano e mostra il cazzo che si sta drizzando, se lo smanetta con uno sputo e lo veste, preparandosi alla monta. E’ chiaro che il marito dirige i giochi e sceglie gli stalloni a suo piacimento. La lei di coppia, non si capisce se apprezza, se gradisce oppure se lo fa per compiacere il marito. Mi chiedo quale rapporto ci sia tra i due. Lei sembra coprire un ruolo di sottomissione. Il bull che le scopava la bocca ora abbandona la festa. Il marito gli apre la porta che tiene ben sotto controllo e fa segno, sempre in modo molto perentorio al giovane moro dal capello lungo di entrare. Ora sono tre i giovani bull selezionati. Si crea tra di loro spirito da camerata, scherzano tra di loro, compiaciuti. Si scambiano i ruoli sotto la severa direzione del commendatore. Un singolo della serie padre di famiglia, dal capello brizzolato si avvicina a me e guardando la scena all’interno azzarda un cenno al marito come per chiedere di partecipare. Il marito lo osserva attentamente e assumendo una espressione negativa sul volto gli fa cenno di no e di non rompere i coglioni. Bocciato! La signora sta sotto agli aitanti tori da monta e subisce. Chissà se lo fa con piacere e per forza.

Torno sui miei passi in cerca di altre situazioni e a sorpresa vedo che il primo toro da monta che scopava la bella quarantenne ora vestito con una tuta leggera, sta raccogliendo le lenzuola usate dai cesti di raccolta, li sistema su un carrello che poi spinge oltre una porta di servizio e scompare. Ah…deve essere un inserviente che lavora qui e si diverte pure!

Giro l’angolo verso la stanza con il letto barocco e di fronte alla stessa sento provenire dei gemiti. Guardo attraverso la solita feritoia e vedo la mora con i capelli raccolti da una clip, stesa sul letto totalmente nuda, le gambe piegate in alto e ben divaricate. Il marito le è di fianco, la bacia, la accarezza. Lei allunga una mano e gli sega il cazzo. Virgilio in ginocchio ai piedi del letto che le sta leccando la fica con voluttà e maestria. A giudicare dai gemiti di delizia della signora, deve essere bravo il Virgilio e fare un buon lavoro di lingua. Decido che voglio guardare la scena fino alla fine se posso. Poi per caso, Virgilio si accorge della mia presenza, mi sorride compiaciuto, mi strizza l’occhio e riprende la sua leccata di fica.

Decido di lasciarli in pace e continuo a passeggiare per i corridoi, poi dopo una manciata di minuti ritorno sui miei passi per vedere che sta combinando Virgilio. Raggiungo la feritoia e lo vedo in ginocchio sul letto e sta scopando la fica di lei mentre il marito le accarezza le zinne e la bacia. Virgilio si accorge ancora di me, mi guarda, mi sorride e…il bastardo…tira fuori il cazzo dalla fica, duro, dritto e coperto da un condom. Me lo mostra soddisfatto alza il pollice in segno di successo. Glielo infila dentro ancora e continua a chiavare. Io li lascio soli. Anzi no, altri due maschi hanno sentito i gemiti di lei e si apprestano a guardare che accade nella stanza di Virgilio.

Torno ancora una volta all’idromassaggio, mi immergo, socchiudo gli occhi e mi rilasso al gorgogliare dell’acqua. Ho scelto di sedermi davanti ad un bocchettone che butta un getto sui lombari. Un bel massaggio di acqua ci sta. Sento una presenza che si avvicina, apro gli occhi e vedo Virgilio che mi sorride raggiante. Mi dice che si sta divertendo un sacco. Mi ringrazia per avergli fatto scoprire questo mondo. Gli rispondo che dovrebbe sollecitare la moglie ad andare più spesso al Sud dalla sorella. Ci ridiamo sopra e mi racconta che cenerà insieme alla coppia con la quale ha scopato. Lo hanno invitato a dividere il tavolo. Ottimo!

Due che non avevo notato prima sono entrati in idromassaggio da poco. Lui giovane e magro, capelli lunghi legati a coda. Lei ancora più magra quasi uno stecco è coperta di tatuaggi (a me fanno piuttosto ribrezzo). Lei è bionda e porta i capelli lunghi. Conversano tra di loro.

Decido di andare a vedere se la piscina esterna è aperta e riscaldata. Esco dall’idro mi dirigo al mio armadietto per l’accappatoio che indosso ed esco dalla zona veranda. Ci sono quattro persone in acqua. Due coppie. È riscaldata. Mi spoglio del tutto, fa un freddo boia e mi immergo nudo come un verme nella calda e fumante piscina. Una coppia mi rivolge la parola e scambiamo i soliti convenevoli, il tempo, il freddo pungente, la piacevole sensazione che procura l’acqua calda. Mi salutano e se ne escono raggiungendo velocemente la veranda nel freddo e pungente Gennaio. Io rimango ancora pochi minuti e rientro velocemente. E’ quasi l’ora di cena, inclusa nel pacchetto.

La cena a buffet proposta sembra un triste assortimento di mediocrità culinaria, un insieme di piatti che si sforza di mascherare la mancanza di creatività e qualità. I fusilli con verdure sembrano essere stati cucinati senza alcuna ispirazione. L'arista di maiale a fettine sottili, potrebbe facilmente passare per un resto della domenica scorsa. Un pezzo di carne che ha perso ogni traccia di succulenza e sapore originale, reso ancora più patetico dal tentativo di ravvivarlo con una breve riscaldatura. Le patate al forno sono un altro esempio di mancanza di impegno culinario. Sembra che siano state abbandonate nel forno fino a raggiungere uno stato di consistenza gommosa e insapore. La crostata della nonna, al contrario di quello che il nome suggerisce, sembra essere lontana dall'amore e dall'abilità della vera cucina casalinga. Probabilmente acquistata congelata e scongelata poco prima del servizio. La cornice di questo mediocre banchetto è completata dagli avventori che, nonostante si trovino in una semplice mensa, si atteggiano come se fossero in un locale di lusso. Scommetto che la maggior parte di queste persone non si sognerebbe mai di mangiare questo cibo in un ristorante, ma qui lo fanno e sembrano gradirlo. Poi da deformazione professionale, faccio una botta di conti. Una coppia paga un ingresso relativamente basso per dodici ore di servizi relax, ampie possibilità di sesso sfrenato, e una cena mediocre ci può stare. Spenderebbero molto di più per passare due ore a cena in un ristorante decente. Invece dal monte di danaro pago io da singolo, meriterei forse di meglio. Ma è una mia scelta quella di venire qui ogni tanto. Principalmente per la zona relax. Mi dirigo sul buffet dei tramezzini rimasti. Ne ingoio un paio e abbandono questa tristezza di ristorante.

Sono solo nella zona relax. Stanno tutti a mangiare. Mi stendo su un lettino vuoto nei pressi della piccola sauna finlandese opposto alle docce. La porta è di vetro e si vede chiaramente l’interno. Prima verifico se la sauna sia più o meno calda. Non è bollente, anzi la tengono ad una insolita mite temperatura. Credo che più tardi ne farò una. Sono assorto nella mia beata solitudine. Non c’è anima in giro, silenzio totale. Si ode soltanto il brusio dei commensali dal luculliano banchetto.

Come uscita dal nulla vedo una giovane donna passarmi davanti ed entrare in sauna. Ha un bel fisico. Le tettine piccole ma solide. Una figura minuta ma armoniosa. I capelli forse castani, corti dietro ma con una lunga frangia che le copre parte del volto a sinistra. Mi fa una bella impressione. Porta il telo da bagno attorno alla vita. Si toglie il telo e lo stende sulla panca di legno e tutta nuda si gode il caldo tepore. La trovo molto erotica, lo ammetto. La osservo dalla porta di vetro mentre penso a che direbbe lei se io entrassi in sauna. Non faccio in tempo a darmi una risposta che ecco spuntare dal nulla un giovane maschio, alto e ben piazzato. Si fionda dentro la sauna. Senza accennare parola o saluto si siede sulla panca di fronte alla bella, togliendosi via il telo e mostrando un notevole cazzo. Uno di quelli che ogni donna e tanti uomini vorrebbero. Passano alcuni interminabili minuti. Osservo tutta la scena. Poi vedo che lui sta dicendole qualche cosa. Si alza con decisione, le va davanti, si inginocchia, le apre le gambe e affonda la testa iniziando una leccata di fica molto decisa. Lei butta il capo indietro e accetta le sue attenzioni. Lui lecca e con entrambe le mani le tiene allargate le cosce. Spettacolo!

Dopo pochi minuti i due escono, lei mi lancia un velocissimo sguardo, si docciano veloci nel silenzio della Spa vuota e scompaiono oltre la porta nera che da negli oscuri corridoi. Faccio passare pochi minuti, mi metto il telo al giro vita e li vado a cercare. Istintivamente mi viene di prendere il corridoio più vicino, quello della stanza barocca e infatti sento del movimento provenire da una delle stanzette. Dalla feritoia li vedo che scopano. Lui gli si è buttato addosso. Ha un fisico imponente mentre lei è piuttosto minuta. E’ lui a dirigere i giochi da bravo maschio alpha. Il ragazzo ci sa fare e da come agisce sembra che abbia veramente tanta voglia di fica. Le sta sopra alla missionaria, le gambe di lei lo afferrano per la schiena. Ci da sotto, eccome. La colpisce con forti colpi di bacino. Poi senza tanti preamboli, lui si sfila, la gira con forza e la prende da dietro a pecora con molti colpi decisi. Si comporta da maschio duro e deciso, fa quasi paura. La rigira di nuovo e quasi con inaspettata delicatezza la riprende alla missionaria. Lei, si vede benissimo che si è abbandonata a questa dolce tortura. Sono molto belli entrambi. Ad un tratto lei si volta verso di me, mi guarda. Lo fa più volte. Mi punta gli occhi addosso e noto una espressione quasi di invito silente. Mi sento un poco confuso, quasi imbarazzato. Sta forse cercando la mia attenzione? Si, è così!

Ha mosso la testa almeno tre volte fissandomi e invitandomi dentro, mentre lui, steso sopra di lei la sta scopando. Sento che il sangue inizia a circolare più forte, quasi mi si forma un groppo alla gola. Che faccio? Vorrei entrare e iniziare a giocare ma mi troverei a confrontarmi con un deciso stallone di almeno trent’anni più giovane di me. Ma è lei che mi chiama. Ho il cazzo duro che reclama la sua parte. Spingo la porta ed entro. Lui non si scompone, continua a scoparla. Butto via il mio telo. Mi avvicino. Sono in piedi accanto al letto, all’altezza del viso di lei che mi afferra il cazzo e inizia a segarlo. Ha gli occhi chiusi. Poi si gira e tirandomi verso di lei inizia a succhiarmi. Paradiso! Guardo la scena. Il culo tondo e sodo del giovane maschio che si muove a ritmo sempre più forte. Le spalle di lui larghe e possenti, cosi come bracci e avambracci, capelli cortissimi e la barba corta di tre o quattro giorni. Sento la mia cappella che sfrega contro il palato di lei, i suoi risucchi, il tepore nella sua bocca. L’insieme della situazione mi eccita e allo stesso tempo il disinteresse di lui alla mia partecipazione mi rilassa. Lei si libera la bocca di me e sembra concentrarsi sui movimenti di lui. Le accarezzo i piccoli seni, le pizzico leggermente i capezzoli. Lei mi afferra il polso sinistro e lo stringe forte. La sento irrigidirsi tutta ed entrare in uno spasimo violento che dura pochi secondi. Chiude gli occhi e cala in uno stato di rilassamento. Poi, lei lo allontana e rimane immobile per qualche minuto. Lui si toglie il preservativo e lo getta nel cestino. Si appoggia alla parete di schiena è seduto a gambe larghe sul letto. Ha ancora il cazzo duro. Inizia a segarsi molto forte. Lei lo guarda. Continua a segarsi ancora più forte poi si inginocchia, punta in cazzo duro verso di lei. Lo sento grugnire e un rauco verso quasi strozzato accompagna una fontana di sperma che si riversa sul petto di lei. Le imbratta i capezzoli e le arriva fino sotto la gola. Lui si accascia contro la parete. Io non sono più necessario qui. Esco. Sono a metà corridoio quando vedo lei coperta dal telo da bagno, sorpassarmi di fretta, avviandosi verso l’uscita, verso la Spa, quasi di corsa.

Ora che la cena è finita iniziano i giochi per la seconda ondata di sesso, quella del dopocena. Coppie che si sono conosciute a tavola, che si sono corteggiate ora passano ai fatti. Qualche fortunato singolo che ha fatto breccia nei desideri di qualche moglie verrà coinvolto con il benestare del marito. E le varie stanzette e cubicoli si affollano sempre di più. Il dopocena fa cadere tutte le inibizioni. Diventa una corsa al sesso più intenso. Maschi singoli che girano per i corridoi. Si fermano alle feritoie di ogni stanzetta. Sbirciano con interesse e se non piace passano alla prossima. Stanno sulle ginocchia a spiare attraverso i fori rotondi. Qualcuno infila il braccio per toccare, qualche altro ci infila il cazzo. I corridoi sono sempre più affollati.

Non vedo Virgilio in giro. Lo cerco e lo trovo dietro la parete di vetro (a dire il vero è di plexi) che nudo e a cazzo duro si smanetta guardando la coppia che scopa dall’altra parte. Ci sono altri due che si smanettano vicino a Virgilio. La coppia ama farsi guardare ma non toccare evidentemente. La parete di plexi è alta solo fino a metà per non fare saltare oltre qualcuno che vorrebbe aggregarsi e sento che la coppia bene in carne, anzi, molto in carne, parla in tedesco. Faccio un cenno di saluto a Virgilio e me ne vado.

Incrocio il maschio che scopava la singola, mi strizza l’occhio e mi dice di andare verso una cabina. E’ una stanza senza letto ma che ha attaccata ad una parete una croce di St. Andrea in verticale. Legata per i polsi, nuda, in piedi a gambe larghe, indossa tacchi a spillo, rivolta verso il muro, una lei viene sodomizzata da un uomo e altri sue accanto si preparano al loro turno per chiavarla. Un poco forte per me. Passo e vado oltre.

Alla fine di un corridoio ci sono due letti a baldacchino. Hanno delle tende di garza trasparente. Se chi ci sta dentro tiene le tende aperte significa che è aperto per altri partecipanti. Se la tenda viene chiusa diventa off-limit ma chi passa può fermarsi a guardare e non mancano gli spettatori. A sorpresa, vedo Virgilio che passando di li è stato invitato. Sta steso sopra una dama bionda, in posizione del missionario, lei lo abbraccia e stanno facendo a lingua in bocca. Si baciano con passione. Oh perbacco…sembra che stiano facendo all’amore. Dai movimenti di Virgilio si capisce che la sta scopando, che lui è dentro di lei e si percepisce pure che lei compartecipa con soddisfazione. Un altro uomo accanto ai due (sicuramente il marito) molto amorevolmente la accarezza e le sussurra chissà che cosa in un orecchio. E’una scena molto dolce. Un uomo che condivide il godimento della sua lei, tramite la partecipazione di un terzo. Le tende sono chiuse.

Il tempo passa veloce, siamo già oltre le ore ventitre’. Virgilio lo vedo a mollo in idromassaggio solo e beato. Io mi sono anche appisolato su un lettino sotto una coperta. Decido di fare quattro passi negli inferi. Sento una musica provenire dal bar. Hanno aperto la sezione disco. Alcune coppie si sono vestite e stanno al bar a flirtare con altre coppie. Qualche singolo adagiato sui divanetti osserva. Due coppie ballano abbracciate. Una lei indossa un abito azzurro molto aderente con un vistoso spacco sulla destra e porta tacchi altissimi; lui invece in jeans attillati, sneakers bianche e torso nudo. Evviva la provincia.

Rientro nei corridoi. C’è molta meno gente ora. Il club si sta svuotando. Domani è lunedi e la vita di tutti i giorni riprende. Passo davanti ad una stanza e vedo la coppia con la quale avevo fatto due chiacchiere nella piscina esterna infilarsi dentro. Sul letto, distesi ci sono i due di cui la lei magra e tutta tatuata. Fanno sloggiare malamente un singolo che si voleva intrufolare. Si salutano e velocemente passano ai fatti. La tatuata si fionda sulla fica dell’altra per poi passare ad un reciproco sessantanove saffico. I maschi per il momento guardano poi il maschio della tatuata le salta dietro. Cambiano posizione e diventa un turbinio di leccate di fica, ciucciate di cazzo, scopate, sesso anale. Tutto ben visibile da chi passa esternamente.

Sono quasi le due di notte. Nello spogliatoio sto leggendo sms, WhatsApp e altro, visto che ho snobbato il cellulare per oltre dodici ore. Entra Virgilio bello nudo, felice e contento. Mi da un Cinque, un sorrisone, una pacca sulla spalla e una sul culo. Grazie, mi dice.

E fu così che nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo davanti and una misteriosa porta e poiché la diritta via non era ben si smarrita, ci apprestavamo ad uscire da una Spa scambista…oppure da un Girone Dantesco?
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