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Elogio al cazzo


di trav-passiva
19.06.2018    |    1.531    |    10 9.3
"Ed io lo accontento, essendone devota schiava..."
Il cazzo. Piccolo, grosso, lungo, corto, largo, stretto, ma mai uno uguale all'altro. Questo è il bello.
IL POMPINO
E' l'apoteosi dell'adorazione del cazzo. Che sei in ginocchio, o sopra, o di fianco, o che ti sia "sbattuto" sul viso, rimane la parte - a mio giudizio - più gratificante. Sia per chi lo pratica, che per chi lo riceve. A me personalmente, fare il pompino piace. Mi piace vederlo ancora rilassato, che attende la bocca che se ne prenda cura. Ovviamente, sentirlo che diventa duro, mentre si comincia a succhiarlo. Una volta duro, che ti svetta davanti al viso, nella sua imponenza, allora va baciato, leccato come un gelato, succhiato. Piano, lento, costante. Il pompino va gustato. Gustato nel farlo. Occorre metterci passione. E va goduto. Goduto da chi lo riceve, che deve assecondare il pompino con una penetrazione in bocca e l'aiuto della mano, a guidare. Il cazzo va gustato in tutta la sua lunghezza. In quel momento, viene adorato. L'apoteosi della brava pompinara, è - a mio giudizio - nel sapere adorare il cazzo che hai davanti. Accarezzarlo, baciarlo, leccarlo e succhiarlo. Saper prevedere quando è pronto ad esplodere, e sapersi fermare, per prolungare il piacere del gustarlo e del suo godimento. Si, perché è lui il protagonista, è lui che deve godere, è lui che deve essere adorato. E poi, finalmente, farlo esplodere, in bocca, sulla lingua, sul viso. E godere del suo seme. Leccarlo, ingoiarlo, e mai deve mancare una bella pulizia della cappella, e delle gocce che sono colate sull'asta. Lui deve rientrare pulito.
LA SCOPATA
Ovviamente, si parla di inculata, essendo una trav ...
A mio giudizio, dopo un'adeguata preparazione del buco, uno dei momenti più belli è quando il cazzo, bello duro e pronto, viene appoggiato sul buco. E' una sensazione stupenda. Messa a pecorina, con le spalle appoggiate al letto, e le mani che aprono le natiche, senti la cappella che si appoggia al buco. Calda, larga. E finalmente spinge ed entra. Inesorabile ti apre. Ti senti invadere da quel palo duro, caldo. Piacevole. E spinge costante, senza fermarsi fino in fondo. E ti senti piena. Poi si ritrae, quasi tutto fuori, e senti tutta la sua lungheza e durezza. E di nuovo dentro, in fondo. E via così. A me piace molto con colpi lenti, costanti, lunghi. Quando arriva in fondo, il colpo di reni che ti fa sobbalzare, e sei tenuta nei fianchi dalle mani, che non ti permettono di muoverti. L'iniziale ed inevitabile dolore fa posto al piacere. Ti scopi anche da sola. Si. Il cazzo è fermo, e mi muovo per prenderlo tutto. E' la sua gratificazione. Il cazzo sa perfettamente che lo voglio, quindi lo prendo, lo cerco.
Il movimento lento e controllato permette una maggiore durata. Ma alla fine, è doveroso che lui si scarichi. E' lui che sceglie dove: dentro, fuori sul buco, sulle natiche, in bocca, in viso, addosso. E' lui che sceglie. Ed io lo accontento, essendone devota schiava.
LA SBORRATA
E' il suo ringraziamento. Non va lasciata. Il cazzo ti ringrazia delle tue attenzioni, della tua dedizione, con la sborra. Ovunque venga sparsa, è il suo regalo. E come tale va apprezzato. Quindi, va leccata, ingoiata, gustata.

Lola
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