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Il nostro primo anale


di maurospia
17.11.2020    |    1.043    |    1 9.1
"Io e Cristina stavamo insieme da qualche tempo..."
Io e Cristina stavamo insieme da qualche tempo. Io 20 anni, lei 17. Si faceva sesso abbastanza regolarmente, ma non avendo una casa nostra lei si era ovviamente specializzata in pompini (che le riuscivano benissimo) e io in ditalini, per cui eravamo abbastanza soddisfatti così, per il momento.
Quella domenica eravamo andati a pranzo dai miei e dopo, non essendoci nulla in programma, si era andati tutti a fare una pennichella. Noi eravamo andati in camera mia, sul mio letto a una piazza, dove ci siamo accomodati nella posizione a cucchiaio sotto una coperta e in breve ci siamo addormentati del sonno pesante del dopo pranzo.
Senonchè mi sveglio prima io. Il calore del suo corpo vicino, di spalle a me, mi fa subito venire voglia, manco a dirlo, così penso di svegliarla piano piano con le carezze.
Lei indossava un vestito corto e dei pantacollant con l'elastico in vita non troppo robusto (per fortuna), e una volta infilata piano la mano sotto, scopro un perizoma molto sottile. Bene!
Con le dita delicatamente mi faccio strada nel solco delle chiappe, centimetro dopo centimetro, puntando alla sua passera. Lei però aveva le gambe un po' sfalsate, così i glutei non essendo troppo chiusi fecero facilmente trovare sulla mia strada il suo buchetto...... Come se realizzassi per la prima volta che anche Cristina fosse dotata del buco del culo, e che forse quella volta sarebbe stata la volta buona, il cazzo subito mi tirò tanto da farmi male. Con la massima delicatezza iniziai a sfiorarlo piano in superficie.
Lei probabilmente era nel dormiveglia, e non si mosse.
Mentre con indice e anulare tenevo un pochino discoste le chiappe, col medio facevo delle leggere carezze sul buchetto. Senza fretta. E lui piano cominciò a gonfiarsi, cosa che mi sorprese parecchio.
Lei impercettibilmente spostò la gamba di sopra in modo da aprirsi di più, e a quel punto dato che la fica era ben accessibile approcciai anche quella con un dito, scoprendola bagnata di liquido vischioso.
Pazzo di voglia, intinsi il dito nel liquido, lo portai sull'ano e cominciai a massaggiarlo in piccoli cerchi. Scoprii che il detto "aprirsi come un fiore" era proprio adeguato alla realtà.... Il centro del suo buco, dapprima chiuso ermeticamente, cominciò a rilassarsi e a diventare arrendevole, così a ogni cerchio il dito scendeva un po' di più al suo interno, ma stando bene attento a non esagerare.
Intanto con un dito scorrevo tra le grandi labbra, ormai anche loro gonfie e fradice. Lei cominciò a far sentire il suo respiro, e a dondolare leggermente le anche per assecondare i miei movimenti e venire incontro ai miei movimenti. Dal modo in cui allargò sempre di più le chiappe capii senza ombra di dubbio che lo voleva nel culo.
Con il sangue che mi martellava le tempie, con l'altra mano lo tirai fuori, duro come un palo, lo inumidii di saliva come potei e glielo appoggiai, sempre senza smettere di smanettare piano la fica. lei cominciò a ruotare il bacino in piccoli cerchi e a spingere verso il mio cazzo, la cui cappella sembrava entrare abbastanza agevolmente.
Lubrificai ancora l'asta con il liquido della fica, che andava benissimo per lo scopo.
Quando la cappella le aprì lo sfintere, sicuramente sentì male perchè inarcò la testa all'indietro e fece un sussulto, allora mi fermai subito. Ma poi lei riprese a spingere indietro ansimando forte, io tornai a smanettare più forte la fica con una mano mentre con l'altra mi tenevo la base del cazzo per dirigerlo meglio.
Passato lo sfintere la strada fu in discesa, il cazzo le scivolò dentro quasi tutto e lei fece un lungo sospiro godurioso. Purtroppo, l'anello sfinterico mi stringeva la base del cazzo in maniera così fantastica che sentìì subito salire l'orgasmo...... feci ancora in tempo a dare solo qualche spinta che l'orgasmo mi esplose, e lunghi getti di sborra le entrarono nel culo con forti contrazioni del cazzo. A ogni contrazione lei mugolava, evidentemente le sentiva, e appena io finii di spruzzarla venne lei con un lungo gemito e facendosi entrare il cazzo completamente nel culo.
Inutile dire che ci riaddormentammo poco dopo sfiniti e felici.
Da allora seguirono altre interessanti scoperte circa il nuovo uso da fare del suo buco... che diedero un mare di soddisfazione a entrambi!
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