LA MIA DONNA E' MEGLIO 4°

Il quarto appuntamento che la mia agenda mi ha aiutato a ricordare e' stato con una dolce signora non piu' giovanissima ma ricca di esperienza.

Si chiamava Lucia per gli amici Lucy ed era una bella donna dai capelli rosso tiziano; non avevo mai avuto una rossa e la cosa mi intrigava. Lungo il percorso per raggiungere il mio quartierino le chiesi di raccontare la sua ultima esperienza d'amore e questo e' il suo racconto.

"Io sono una bisex e Margherita, l'amica con la quale vado a letto ha un figlio che frequenta l'ultimo anno delle scuole superiori e che, a suo dire, e' piuttosto imbranato e timido con le ragazze. "Lucy oggi mio figlio viene a trovarmi e io vorrei che tu lo scaltrissi un po'. Ti lascerei sola con lui. Me lo fai questo piacere?". "Ma certo, cara, non c'e' problema. Quando arriva?". "Fra non molto". Poco dopo suonarono alla porta ed io, dopo aver dato tempo a Margherita di nascondersi in un'altra stanza, andai ad aprire. Era lui, il figlio della mia amica. "Ciao Gigi entra.Tua mamma ha dovuto uscire per un impegno improvviso ma ci sono io. Entra e dammi un bacio". Entro' e mi abbraccio' baciandomi sulla guancia. Gli presi una sedia e lo feci accomodare, poi girandomi feci in modo che la vestaglia che indossavo si aprisse e mostrasse una buona porzione del mio seno. Lo vidi arrossire e inghiottire a vuoto. Guardandolo negli occhi accavallai le gambe mostrandogli cosi' una buona parte delle mie cosce nude. Aveva gli occhi spalancati e mi fissava fra le gambe cercando di allungare lo sguardo piu' in alto possibile; allora, con la scusa di mettere a posto una pantofolina, mi chinai ancora e la vestaglia si apri' del tutto mostrando i miei seni ormai completamente nudi. Lo sentii gemere e gli chiesi cosa succedeva e se stesse bene "Sto benissimo" rispose "E' che la vista dei tuoi tesori mi sta facendo perdere la testa". "Allora tu ami le donne?" "Certo ma purtroppo non le conosco" "Ma ti piacerebbe conoscerle?" "Magari". Durante questo breve dialogo notai che la sua patta mostrava un gonfiore sospetto e lui notando il mio sguardo divenne ancora piu' rosso. "Tu guardi i miei seni, Gigi, e dimmi, ti piacciono?" "sono splendidi". "E, vorresti toccarli?". Gli presi la mano destra e la posai sul mio seno aprendo la vestaglia per denudarmi completamente le tette dai capezzoli gia' eretti. "Non avere paura. Puoi toccarli se vuoi. Ti permettero' di fare tutto quello che vuoi". Non avevo ancora finito di parlare che le sue mani erano sui miei seni per palparli mentre le sue labbra baciavano i miei capezzoli. Lo lasciai fare a lungo poi lo respinsi e gli chiesi "Non hai mai toccato una donna?" "Mai. Lo giuro". "Allora tu ti tocchi da solo?". "Si' tutte le sere nel mio letto...": "Ascolta, Gigi, se vuoi io mi spoglio e tu potrai toccarmi finghe' ne avrai voglia". "Dappertutto?". "Certo, dove vorrai". Mi alzai e lasciai scivolare la vestaglia restando completamente nuda davanti ai suoi occhi. Con mano tramante infilo' lesue dita nel mio triangolo frugando fra la folta peluria e altempo stesso sbottono' i pantaloni. Un cazzo duro come marmo si trovoo' nella mia mano che prese a carezzarlo mentre una piccola goccia brillante come rugiada imperlava il taglietto della sua cappella.
Mi abbassai, presi in mano i suoi coglioni e portai il suo cazzo nella mia bocca vogliosa. Comincio' a mugulare mentre con la lingua dardeggiavo la cappella contenuta nella mia bocca. Ero ebbra di piacere nel sentirlo godere l'ondata di sperma giovanile che mi invase il palato mi diede un piacere indescrivibile.
Quando Gigi fu nuovamente in grado di riprendere la partita ci trasferimmo in camera da letto, lo spogliai completamente e lo feci stendere sul letto. Mi stesi al suo fianco e lo feci montare su di me. Presi il suo cazzo eretto e lo portai sulla porta della mia fica. Gigi respirava a fatica. Feci entrare la cappella e poi tutto il suo bastone duro nelle mie profondita'. A misura che il cazzo entrava il cuore batteva sempre piu' forte. Alzai le gambe e incrociai le caviglie sopra i suoi fianchi e lo iniziai al rismo della chiavata.
Quando ebbe il cazzo affondato fino alle palle nella mia fica incomincio' un accanito va e vieni mentre gli accarezzavo le chiappe dure e gli infilai un dito nel buchino titillandogli lo sfintere. L'effetto di questa carezza non si fece attendere: Gigi intraprese una chiavata vertiginosa, ansimava, scuoterva la testa da una parte e dall'altra, il suo cazzo martellava il mio utero senza tregua. Alla fine arrivo' alll'estremo piacere e la mia vagina si riempi' di sbroda bollente ed io godetti come non mai."


Il racconto di Lucy mi aveva fatto andare in calore e appena arrivati nel mio localino la presi fra le braccia e la baciai a lungo in bocca facendole penetrare la lingua in profondita'.
Fu Lucy a prendere l'iniziativa e inizio' a togliermi i pantaloni. Restava solo la camicia ormai sbottonata e lei prese a baciarmi e a leccarmi il petto, a leccarmelo per poi finire con le labbra sui miei capezzoli che prese a baciare per poi succhiarli mordicchiandoli e facendo provare brividi di piacere per la schiena. Poi scese per imboccare il mio cazzo duro e farmi godere uno dei piu' belli e debilitanti pompini della mia vita.
Chiavammo a lungo e riuscii anche a metterglielo nel culetto molto accogliente, per la verita', ma alla fine volle che le venissi ancora in bocca per dissetarsi alla mia fonte.