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La prima volta con una Milf


di christian97
30.01.2023    |    26.907    |    8 9.3
"Ha un leggings nero e una felpa grigia, scarpe da running e un elastico a trattenere i capelli mori e lisci lasciati liberi..."
«È la prima volta che lo faccio con un ragazzo più giovane.»
«È la prima volta con una ragazza più grande anche per me.»

È lunedì, solita routine. Sono le 19:00 di una giornata fredda e cupa e sono appena uscito da lavoro, direzione palestra.

Mi piace andare in palestra, è un ottimo momento di svago in quelle giornate NO ed è anche un ottimo ambiente per fare nuove conoscenze.
La palestra che frequento non è una palestra molto attrezzata, c’è il minimo indispensabile e per gli obiettivi che ho basta e avanza.
Presenta una sala grande disposta in lunghezza dove all’inizio disposti sul lato destro ci sono tapis roulant e cyclette mentre sulla sinistra ci sono i tappetini da yoga. Andando in fondo si trovano gli attrezzi di sala disposti al centro e sui lati destro e sinistro.
Generalmente non è molto affollata, ci sono i soliti tre quattro ragazzetti che fanno a gara a chi ce l’ha più grosso; la solita ragazza palestrata che non dà confidenza a nessuno; alcuni uomini di mezza età che a vederli sono sempre stati super atletici (beati loro); altri che invece si saranno iscritti in palestra su consiglio del medico dopo qualche acciacco; e due le signore sulla cinquantina che fanno quel che possono.

Inizio con i soliti dieci minuti di riscaldamento sul tapis roulant e dopo cinque minuti una signora sui quarantacinque anni, una bella signora, di fronte a me appoggia il tappetino a terra e inizia a fare esercizi di mobilità e stretching mostrandomi il suo bel culo piegata a novanta gradi.

Ha un leggings nero e una felpa grigia, scarpe da running e un elastico a trattenere i capelli mori e lisci lasciati liberi.
Ha un aspetto molto giovanile, ben curata e atletica. Un viso esile con labbra sottili, capelli castani così come i suoi occhi. Si è truccata appena ma ha messo un botto di profumo, quasi disturbava quell’odore.
La felpa non fa intravedere le sue forme cosa che non posso dire per il lato B che invece veniva risaltato dai leggings e che faceva intravedere anche gli slip sottostanti tono su tono.

Mi giro e le porgo un sorriso di gentilezza. Lei ricambia per educazione.
È la prima volta che la vedevo in palestra.

Estroverso come sono prendo subito confidenza e ogni volta passo quei dieci minuti a chiacchierare.
“Il mio chiacchierarci è fin troppo sterile” - penso - “vorrei che ci fosse qualcosa in più del semplice chiacchierare”.
Provarci con una donna più grande quasi mi spaventava, di sicuro mi faceva strano. Ma gli sguardi che ci buttavamo e i discorsi che facevamo alimentavano sempre più il desiderio di provare ad andare oltre.
I nostri discorsi erano abbastanza centrati, parlavamo delle nostre esperienze sessuali e mi capitava anche di chiederle consigli su ragazze che mi piacevano.
Lei mi confida di avere una relazione aperta con il marito e degli uomini che scopa al di fuori del proprio coniuge.
Insomma era diventata proprio un’amica, ma a me un’amica non bastava.
Tutto ciò mi eccitava, eppure non sono mai stato attirato dalle ragazze più grandi, anzi ho sempre preferito quelle coetanee. Ma lei era diversa, sarà stata la sua apertura mentale, il suo essere così giovanile, il suo essere così bona o la trasgressione di fottere una più grande. Qualsiasi cosa fosse io avevo un pensiero fisso e, ogni volta che mi stuzzicava (piegandosi a novanta davanti a me o quando si strizzava le tette e mi guardava con aria provocante), il mio cazzo concordava.

Dopo aver capito che anche lei voleva scoparmi, anch’io le paleso il medesimo interesse.
Approfittando del fatto che il marito era fuori per lavoro e la figlia studiava a Roma, coglie l’occasione e mi invita da lei.
Arriviamo a casa sua e ci accomodiamo sul divano, con il camino acceso a tenerci compagnia e due calici di vino rosso che avevo portato.
Lei indossa un maglioncino a collo alto bianco infilato in una gonna a vita alta grigia, calze ricamate nere e scarpe col tacco nere. Due orecchini grandi e capelli legati in un elastico. Aveva fatto la coda per un motivo?
Io nel mio classico stile pantalone nero e camicia e maglioncino bianco. Non avevo indossato la cintura speranzoso di togliere quanto prima i pantaloni.

Iniziamo a baciarci e, sicuramente non per la compagnia del camino acceso, aumenta la temperatura.
I suoi baci sono molto passionali e duri, riflettono la sua voglia in quel momento.
Le mie mani partono in esplorazione e da dietro la sua testa procedo a toccarle il seno, non era grande ma era sodo. Voglio tastarlo da sotto, le tolgo il maglione e così come avevo percepito non aveva il reggiseno. I suoi capezzoli sono turgidi e mi fiondo a leccarli.
Il mio membro è già duro da un po’ e lei ne se accorge toccandomelo da sopra i pantaloni.
Con l’altra mano scende piano accarezzandosi i seni e, mentre sembrava scendesse un altro po’, d’un tratto si alza e prende dal cassetto un vibratore non molto grande di colore fucsia.
«E questo è il tuo giocattolino?» – le chiedo agitato, le parole uscirono tremanti dall’eccitazione.
«Sì ma stasera ne vorrei un altro.» – mi dice mettendomi entrambe le mani sul pacco e leccandosi le labbra con la lingua.

Mi sfilo i pantaloni e lei è già in ginocchio davanti a me, pronta a prenderlo in bocca.
Inizia a succhiarmelo piano, esplorando con la lingua le carnosità del mio membro.
Poi più veloce e andando giù, gola profonda per accoglierlo tutto.
Mentre me lo succhia ha il vibratore acceso e lo strofina da sopra gli slip a darle ulteriore piacere.
Si muoveva in modo esperto, sapeva quello che faceva e aveva una voglia incredibile di cazzo.
Provo ad alzarmi e a prendere il controllo ma me lo impedisce, si sdraia sul divano e prendendomi per i capelli porta la mia testa a leccarle la figa bagnata.
Mi sposta la testa su a giù e preme con forza, scende più giù e mi indica chiaramente di leccarle il culo.
Con il vibratore posto sul clitoride e io a leccarle il culo si lascia andare a gemiti fortissimi che la portano a squirtare su di me.
Il mio cazzo stava esplodendo, questa situazione era così tremendamente eccitante.

A questo punto molla la presa e mi alzo per scoparla, le prendo le gambe e le appoggio su di me e fortemente affondo il cazzo dentro la sua figa bagnata.
Era calda e fradicia, molto larga ma molto accogliente.
Inizio a penetrarla in questo modo, ma dura poco. È lei a voler comandare questa sera.
Mi spinge via, mi fa sdraiare e con forza sale su di me.
Ho le sue tette che ballano su e giù a ritmo, non posso far altro che leccarle mentre lei gode saltellando sul mio cazzo.
Gode e le piace, continua più veloce e anch’io ci metto del mio, si sposta, si tocca il clitoride veloce e squirta di nuovo.
Si mette a pecora e mi dice di scoparla forte, vado per metterlo dentro, do due colpi ma me lo toglie e se lo infila nel culo. Allunga una mano, prende il vibratore e lo porta al clitoride.
Ci do dentro ancora, sento che sto per venire.
Tolgo il preservativo e il mio sperma è tutto sulla sua schiena.
Si gira e viene a ripulire il mio cazzo portando via lo sperma residuo.
La ripulisco con un fazzoletto e ci lasciamo andare rilassandoci sul divano.

«Sai è stato bello» – mi fa.
«È la prima volta che lo faccio con un ragazzo più giovane.»
«È la prima volta con una ragazza più grande anche per me.»
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