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Prime Esperienze

Le confessioni di una madre (Giada la santarellina - parte 10)


di consi
14.03.2020    |    12.704    |    4 9.7
"Se vuoi, quando finisci la scuola, posso farti entrare in una delle nostre sedi..."
Il giorno dopo ero distrutta.
Svegliata tardissimo e tutta indolenzita. Ebbi solo la forza di fare colazione e di cambiarmi il plug nel culo. Era il momento di mettere quello più grande, di preparare definitivamente il mio ano per il cazzo di Ettore. Cercai su internet come fare la pulizia anale ma non trovai grandi spiegazioni e provai a fare da sola.
Mamma: "Amore, tutto bene lì dentro?"
"Beh... Può aiutarmi lei" Pensai.
Aprii la porta: "Eh, forse puoi darmi una mano. Vorrei... Fare una pulizia nel sedere"
Mia mamma sorrise: "Aspetta che vado a prendere i miei strumenti"
Tornò dopo un paio di minuti con alcuni attrezzi di gomma.
"Ora mettiti a pecorina che mamma ti pulisce"
Mi piegai e sentii mia madre che cominciava a lavarmi il culo.
"Vuoi dirmi di quello che succede con papà?"
"Ok... Io amo tuo padre, Giada. Lo amo davvero. Alla tua età, io mi sono divertita parecchio, anzi, ho cominciato anche diversi anni prima di te. Quando ho conosciuto tuo padre, avevo occhi solo per lui. Ho smesso di fare la troia qua e là ed ero solo sua. Ci siamo sposati dopo 3 anni che stavamo insieme e in quei periodi eravamo sempre a letto a trombare come conigli. Poi, però, piano piano abbiamo smesso. Specialmente dopo che sei nata te, quando avevo 28 anni. Io avevo sempre voglia, ma lui era sempre stanco per il lavoro o che la mattina dopo si doveva svegliare presto... Un giorno, mi sono presentata a letto con un baby doll trasparente che avrebbe eccitato chiunque. Sai cos'ha detto? "Ma che fai! A 40 anni ancora a fare ste cose?". Ci rimasi malissimo. Non avevo nemmeno 40 anni, a dirla tutta. Avevo non so quanti spasimanti che mi correvano dietro e uno era particolarmente interessante. Era estate e mi aveva invitato a fare un giro sulla sua barca. Mi faceva il filo da almeno un paio di mesi. Accettai finalmente di andare con lui e passammo tutta la giornata sull'acqua. Trombammo tre volte e non so quanti orgasmi raggiunsi. Non ti dico poi la sborra... Non la prendevo in bocca da anni, ormai. Mi ero dimenticata di quanto fosse buona. Quando mi sborrò in bocca, per la prima volta, ebbi persino un orgasmo. Da quel giorno, abbiamo scopato per mesi, tutt'oggi, ogni tanto, ci incontriamo e lo facciamo. Dopo di lui ho cominciato a fare sesso anche con qualche amico e collega: stavo riscoprendo la gioia dello scopare... Poi capii che con la mia figa potevo arrivare ovunque. Una volta al mese, il responsabile della compagnia della nostra area veniva a controllare il nostro lavoro. Di un'intera giornata, metà la passava con me fra le sue gambe. Nel giro di due anni passai da essere caporeceptionist a direttrice dell'albergo"
"Si, è stato 4 o 5 anni fa, mi ricordo la festa della promozione"
"Ecco, ricorderai anche che te sei tornata da sola con papà perché i capi volevano illustrarmi i futuri progetti e mi fermarono per almeno un paio d'ore"
"Fammi indovinare? Non ti hanno illustrato nemmeno un progetto"
"Me ne mostrarono uno solo: se continuavo a lavorare così bene e con questa dedizione, sarei entrata nel consiglio. Intanto, tutti si erano abbassati i pantaloni e si erano liberati il cazzo"
"Ah wow! Però ancora non ti hanno fatta entrare..."
"È un progetto di almeno 5 anni. Sarà quest'anno o l'anno prossimo"
"Ah, ho capito. Ma ora che ci penso, c'era una donna nel consiglio, anche quella sera..."
"Oh sì! Ci hanno scopate a turno in ogni buco. Ogni tanto è venuta anche lei a controllare il nostro lavoro. Ovviamente non mi sono fatta problemi a fare un po' di sesso saffico"
"Oddio mamma, mi hai eccitata così tanto. Sembra un lavoro da sogno..."
"Tesoro... Se vuoi, quando finisci la scuola, posso farti entrare in una delle nostre sedi. Se poi continui a troieggiare come fa la tua mammina, avrai tanti bei benefits economici. Anche coi clienti... Non sai quante mance lasciano alcuni..."
"Magari mamma! Quest'anno dobbiamo fare lo stage. Potrei farlo in una delle vostre sedi"
"Si! Il responsabile viene il mese prossimo, vi faccio conoscere e quest'estate farai lo stage senza problemi"
"Grazie"
"Figlia, ora hai il culo bello pulito. Puoi prendere tutto il cazzo che vuoi e poi infilartelo in bocca senza che ci sia neanche una macchietta"
"Perfetto! Ora però sono eccitata da far schifo. Guarda! Sono fradicia!"
Aprii le gambe e mostrai a mia madre la mia figa luccicante di umori.
"Oh tesoro" Mi accarezzò le gambe. "Se vuoi, di là ho un vibratore. Posso prestartelo per oggi"
"Ce n'ho un anch'io, in camera mia..."
"Perfetto! Allora... Che ne dici se ora apro l'acqua calda, ci facciamo un bel bagno... E ci diamo un po' di piacere. Solo io e te"
Fare il bagno con mia madre... Era sbagliato, illogico, immorale.
"Si, ti prego!"
Aprimmo l'acqua calda e ognuna andò nella propria camera a prendere il proprio sex toy.
Il mio era molto semplice: grosso ma liscio. Quello di mia mamma era, invece, molto nodoso e con un piccolo braccetto che stimolava il clitoride.
Ci spogliammo completamente e ci infilammo nell'acqua piena di schiuma. Mia madre era bellissima, un corpo incredibile per una donna di 46 anni: tonico, senza rughe, un bellissimo culo rotondo... Chissà com'era scoparsi un culo così! Io mi sedetti davanti a mamma e lei cominciò a massaggiarmi tutto il corpo. Partì dalle spalle, poi mi accarezzò le tette, mi massaggiò i capezzoli, scese alla pancia, alle gambe, la figa. Me la accarezzò dolcemente, sparse lentamente tutti i miei umori sul clitoride e sulle labbra. Con la mano libera prese il mio dildo e me lo portò alla bocca. Io tirai fuori la lingua e cominciai a leccarlo lungo ogni centimetro. Dopo averlo leccato tutto, mamma me lo infilò in bocca e io iniziai a succhiarlo, mentre l'altra mano mi masturbava lentamente il clitoride.
"Immagina che sia un cazzo vero, fammi vedere quanto sei brava a succhiare uccelli"
Me lo infilai tutto in bocca, fino in gola.
"Brava troietta, prenditelo tutto. Fammi vedere se sei una puttana come tua madre"
"Mmm dammi l'altro cazzo mamma, è più grosso e realistico, mi diverto di più"
Mi passò il suo vibratore e lo leccai su tutti i lati, lo riempii bene di saliva, ci sputai sopra, sparsi bene il tutto sul cazzo e infine me lo infilai tutto in bocca gemendo.
"Siiiii brava Giada! Succhialo tutto!"
"Mmm mamma, non sai quanto vorrei che fosse un cazzo vero... Da dividere con te!"
Le passai il vibratore e lei cominciò a leccarlo ovunque.
"Piccola, vorresti dividere un cazzo con la tua vecchia mamma?"
"Ma che vecchia! Anzi! Sei proprio una gran figa! Ieri anche Ettore non ti schiodava gli occhi di dosso"
"Ah si! Ho visto come ci davi dentro con la bocca. Non sai quanto mi avete eccitata"
"Pensavamo che tu fossi già uscita, altrimenti non mi avresti vista così"
"Non preoccuparti, davvero. In quel momento mi è sembrato di vedere me stessa a 18 anni: libera di spompinare e scopare chiunque"
"Te a che età hai iniziato? A fare tutto, dico"
" Oh... Ho iniziato prestissimo. Quando avevo 12 anni ci vedevamo spesso con gli zii e rimanevo spesso da sola col mio cuginetto. Giocavamo al classico gioco del dottore e scoprii il pisello dei maschi. Una di quelle volte, così, cominciai a fargli una sega e scoprii l'orgasmo maschile. Ogni volta che ci vedevamo, gli facevo almeno una sega e lui provava a toccare me, senza però farmi sentire piacere. Quando iniziai la terza media, in classe cominciavano a girare le prime immagini pornografiche prese da qualche giornaletto comprato di nascosto. Un giorno mi passò davanti una foto di una donna con in bocca un uccello enorme. Cominciai a toccarmi anch'io davanti a quell'immagine e scoprii l'orgasmo femminile. Spesso capitava che andassi a studiare a casa di qualche amichetto e spesso capitava che le mie mani finissero nelle loro mutande. La mia mente era sempre rivolta a quell'immagine di quella donna col cazzo in bocca. Allora cominciai a fare le sfide con il compagno di turno: "se mi fai raggiungere l'orgasmo, te lo prendo in bocca".
Un giorno ero fuori con due amici della mia compagnia, ci imboscammo in un parco del paese e cominciarono a masturbarmi insieme. Dopo una ventina di minuti, finalmente mi fecero godere e io, come promesso, mi inginocchiai e presi per la prima volta un cazzo in bocca... Due cazzi, in effetti ahahah. Erano talmente eccitati che vennero subito e così scoprii anche il sapore della sborra. Da quel giorno, ogni volta che mi vedevo con uno di loro, finivo sempre con la testa fra le loro gambe".
Mia madre prese il vibratore liscio e me lo mise in bocca, simulando un pompino a uno di quei ragazzini.
"Mmm mamma! Hai iniziato prestissimo a fare la troia eh!"
"Oh sì!! Quella stessa estate, andai coi miei genitori in un villaggio turistico. C'era un club per i ragazzi della mostra età e c'erano anche diversi ragazzi, specialmente tre erano parecchio belli. Tutti i giorni di quella vacanza ho preso in bocca almeno uno dei loro cazzi. Ne ero dipendente, la sborra era diventata come una droga per me. Poi cominciai le superiori. Lì conobbi Mauro, un ragazzo di quarta, aveva 17 anni. Cominciammo a frequentarci e, neanche a dirlo, al primo appuntamento gliel'avevo già preso in bocca"
Mamma posò il vibratore liscio e mi passò quello grosso e venoso. Io, da brava bambina, cominciai a leccarlo e succhiarlo.
"Stetti con lui per qualche mese e fu il mio primo vero cazzo. Ogni volta che potevo, gli facevo un pompino e bevevo il suo nettare. Dopo un paio di mesi, persi la verginità con lui, avevo 14 anni"
Spostò il vibratore dalla mia bocca alla mia figa, lo strusciò sul clitoride attivando la vibrazione.
"Oooh mamma... Hai goduto tanto? Hai goduto a fare la troia sin da ragazzina?"
Io tremavo dall'eccitazione, le strinsi forte le braccia e strinsi le gambe dal piacere. Mi immedesimavo nel personaggio. Mi immaginavo di essere quella ragazzina inesperta a gustare decine di cazzi e a farsi scopare da una persona quasi adulta.
" Se ho goduto? Amore... Io amo il cazzo soprattutto grazie a lui. Sarà che erano i miei primi veri orgasmi, le mie prime volte... Ma appena potevo, gli liberavo il cazzo, me lo infilavo tutto in figa e godevo come una troia!"
Mia mamma mi infilò tutto il vibratore dentro. Io mi sentii invadere dal piacere e mi feci travolgere da un potente orgasmo.
"Oooooooooh mamma!!! Siiiii! Non sai quanto vorrei aver iniziato prima a divertirmi coi maschi!"
"Ognuno ha i suoi tempi, non preoccuparti. Sei giovane e hai tutta la vita davanti per divertirti!"
"Poi?? Cos'altro hai fatto?"
"Dopo la storia con Mauro, ho cominciato a divertirmi: quell'estate, al mare, l'ho data via come il pane! Tra ragazzi della mia età e appena 18enni... Penso di essermene fatta almeno una decina. Uno di quelli era particolarmente carino: alto, sportivo, andava in giro sempre con una bella moto. Tutte sbavavamo dietro di lui. Uscimmo insieme per un paio di settimane e una sera eravamo a scopare in una pineta.
Era veramente un gran figo e volevo che si ricordasse di me. Allora, dopo avergli succhiato per bene il cazzo, me lo feci mettere nel culo"
Mia mamma spostò il vibratore della figa all'ano e cominciò a spingere.
"No mamma, ferma. Scusa ma l'ho promesso a Ettore, lui deve essere il primo"
"Oh, ok..."
"Però, se vuoi" Mi girai verso di lei e cominciai a leccarle l'orecchio.
"Posso incularti io"
Mi strinse a lei e io le leccai e succhiai il collo. Si girò e si mise a pecorina mostrandomi il suo culo perfetto.
"Cavolo, solo a guardartelo pure a me viene voglia di sfondarti il culo!"
"Vedessi i clienti... Non sai quante mance mi hanno lasciato dopo avermi inculata!"
"Mmm mamma. Non vedo l'ora di iniziare a fare questo lavoro con te"
"Presto, piccola mia"
"Allora dicevamo... Questo ragazzo te l'ha messo in bocca". Le spinsi il vibratore fino in gola e lei cominciò a succhiarlo.
"Poi, dopo che l'hai succhiato e riempito di saliva, te lo sei fatto mettere nel culo". Puntai il vibratore nell'ano e cominciai a spingere lentamente.
"Mmm mamma... Ma non avevi usato neanche un po' di lubrificante?"
"Ero preparata, avevo un barattolino di vaselina nella borsa. Dai Giada, spingimelo dentro. Incula la tua mammina!"
"Che mamma zoccola che ho..."
Spinsi il giocattolo nel suo bellissimo culo e glielo infilai tutto, fino in fondo.
"Oh mamma! Entra senza il minimo sforzo!"
"Lo prendo nel culo almeno due volte alla settimana, ormai è allenatissimo! Dai, scopami! Inculami!!"
"Oooooh mamma! 30 anni fa ti facevi inculare da un gran figo! Oggi ti fai inculcare da tua figlia! Com'è? Ti piace?"
"Oooooooh siiiii! Mi fai impazzire amore! Infilamelo tutto, fino in fondo! Scopa la puttana di tua madre!"
Spinsi il vibratore più in fondo che potessi e la inculai forte. Andammo avanti per diversi minuti. Io ero incantata dal suo culo perfetto e da quei 20 nodosi centimetri che le entravano dentro meravigliosamente.
"Dai figlia, spingilo! Vengo! Oddio, vengo con mia figlia che mi incula! Aaaaaaaaaaaaah!"
Mia madre tremò tutta, le pianta tutto il vibratore nel culo e lei urlò il suo orgasmo con tutta la voce che aveva in corpo. Fortuna che papà era allo stadio a vedere la partita...
"Mamma... Ti piace proprio farlo anale, eh! E dimmi, con quello com'è finita? Gliel'hai preso in bocca?"
"No, mi è venuto dentro. Però l'ho preso in bocca moltissime altre volte dopo che mi hanno inculata. Giulia lo prende nel culo?"
"Si e anche tante volte. Tutti quanti però, alla fine, passano a farsi pulire dalla mia bocca. Ormai riconosco perfettamente il sapore del suo culo e della sua figa ahahahah"
"Che brava figlia che ho... Non sai quanto vorrei vederti, mentre fai la troia con la tua amica"
"Ho diversi video, se vuoi vederli!"
"Un'altra volta. Tuo padre potrebbe tornare da un momento all'altro. Grazie per questo pomeriggio!"
"Grazie a te mamma. Fammi sapere quando viene il supervisore, ci tengo"
Uscimmo dalla vasca e cominciai a studiare. Avevo un'inculata da conquistare.

Continua...

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