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Una notte di ordinaria follia parte 1


di Membro VIP di Annunci69.it ginevra76_pr
14.06.2020    |    1.694    |    3 9.4
"E uno disse qui de tro ce qualcuno..."
All"epoca avevo quattordici anni, era il lontano 1990 non avevo mai avuto rapporti completi. Stavo conoscendo ancora la mia sessualità e cosa mi piacesse, anche se viste alcune esperienza con compagni e e compagne di classe ormai era chiaro in me che ero attratta dal membro maschile e dai misteri della recitazione maschile. Solo l'idea divedere un membro innalzarsi turgido di fronte a me e l'idea che fossi io a provocare quella reazione provocava in me sensazioni di potere, orgoglio e eccitazione. In alcune occasioni fin da piccola ero attratta dall'abbigliamento femminile e provavo gli slip di mia madre i suoi collant e quando potevo mi truccavo infilavo le sue scarpe, ovviamente quelle con il tacco più alto, mi piacevo tantissimo. In qualche occasione, avendo la fortuna di avere sempre casa libera, causa lavoro dei miei, mi ero trasformata per alcuni compagni di classe che a turno davanti a un porno a casa mia si facevano segare e sbocchinare. Anche se facendo un confronto della mia abilità odierna non c'è confronto. Un week end della primavera del 1990 i miei genitori erano via per lavoro, partirono il sabato mattina e sarebbero ritornati la domenica. Mi dissero di andare dai nonni e di stare con i nonni che abitavano a poche centinaia di metri. Peccato che i miei si dimenticarono di avvisare i nonni, sentendolinal telefono capii che non erano stati avvisati. Arrivó il lampo di genio. Sola a casa tutto il week end. Presi i miei risparmi e andai in un grande magazzino comprerai intimo sexy autoreggenti, quando vidi un paio di scarpe tacco 12, guardai c'era il mio numero., grande fortuna avere piede piccolo. Tornai a casa... E comiciai i preparativi. Mi sono depilata e ho preso la scatola con le scarpe, le ho infilate, già a vedere il mio corpo depilato indossando quelle scarpe mi sono eccatata. Ma quella protuberanza davanti stonava e l'ho il filata tra le gambe. Ho iniziato a sculettare per casa con i tacchi... Era stupendo una sensazione mai provata.... Avrei voluto un maschio li per me e mi sono masturbata e ricordo ancora le sensazioni di quellorgasmo mai provato prima infilando un dito nel mio culetto stretto e mai deflorato. Già soddisfatta raggiunsi i miei amici. Per passare il resto del pomeriggio. Arrivó la sera ma mentre ero fuori non vedevo l'ora di tornare a casa per indossare di nuovo quelle scarpe e il resto che avevo acquistato. Alla sera tornai a casa doccia e mi preparai di tutto punto. Trucco autoreggenti e perizoma, portavo i capelli lunghi a caschetto come andava nei primi anni 90. Indossati anche qualche gioiello di mia madre e un suo abito nero aderente. Andai davanti allo specchio e vidi una donna non sembravo nemmeno io. Avendo la fortuna di avere tratti del viso fini mi stupì profondamente il risultato. A quel punto sentii qualcosa dietro avevo voglia ancora di un dito dentro e cominciai di nuovo a masturbarmi. Ricordo ancora che mi preparai la cena e mi misi davanti alla tv purtroppo nessuno dei miei amici poteva uscire eravamo troppo giovani per uscire il sabato sera..Rimasi vastità truccata come se stessi aspettando il mio uomo per uscire. Senza accorgermene mi sono addormentata davanti alla tv quando un rumore, proveniente dal garage mi sveglió, e pensai cazzo i miei sono tornati prima. Adai varso la scala interna ma le luci erano spente e non si sentiva nulla. Quando vidi delle lucuci muoversi. Allora ho capito, cazzo, ci sono i ladri. La nostra era una villetta in un quartiere ma piuttosto isolata, antifurto non esisteva praticamente. Qui dovevo decidere cosa fare, chiamare i carabinieri e al loro arrivo fare la figuraccia perché vestita in quel modo o nascondermi per non farmi trovare dai ladri. Errore fatale scelsi la seconda opzione. Ho deciso di andare in camera e di nascondermi nell'armadio. Poi all'ultimo ho deciso di mettermi a letto sotto le coperte e fare finta di dormire, se avesdora aperto un armadio probabilmente mi avrebbero trovata. Nel letto pensando che dormissi avrebbero rubato quello di loro interesse e sarebbero andati via. A occhi semi chiusi vidi le luci delle pile che si avvicinavano avevo il cuore in gola, la porta della camera semi aperta venne spalancata. E uno disse qui de tro ce qualcuno....
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