Cadenza di Piacere: L'Invito al Trasgressivo Trio (parte 2)

Il gusto dell'adulterio inebriava l'aria ogni volta che Valeria tornava a casa, dopo le sue prolungate sessioni di "allenamento".
La doccia, un tempo tranquilla e purificatrice, era ora diventata un rituale post-orgasmo, un rito di purificazione e un modo per riaccendere il desiderio di rivivere quei momenti di estasi. L'acqua calda che scivolava sul suo corpo nudo, sui suoi seni duri, sui capezzoli eretti, sui suoi punti più sensibili, tutto evocava la presenza dominante e piacevole di Marco.
Ogni goccia che colpiva la sua pelle era un eco della grandezza del suo membro.
Sotto la doccia, Valeria non poteva fare a meno di toccarsi. La sua figa, gonfia e dilatata dal membro di Marco, ansimava per il piacere.
Ogni tocco, ogni sfregamento, risvegliava in lei il ricordo di lui, del suo membro ingombrante. E ad ogni tocco, esplodeva di nuovo in un orgasmo, un flusso di piacere che la travolgeva. Tuttavia, una sottile paura si insinuava nel suo cuore: la paura di diventare dipendente.
Non tanto dal sesso o da Marco, ma dalla grandezza del suo membro, che la faceva impazzire ogni volta che lo afferrava con le mani, ogni volta che cercava inutilmente di prenderlo in bocca, riuscendo a gustare solo il grosso glande, tutto roseo e lucente.
Nei giorni successivi, Valeria frequentava la palestra con uno sguardo diverso. Ogni volta che vedeva la protuberanza nei pantaloncini di Marco, sapeva cosa nascondeva. Ricordava come la faceva sentire, come la riempiva, come la dominava. Ma non c'era mai abbastanza tempo per loro, c'era sempre qualcuno che rimaneva fino alla fine, che chiudeva la palestra con Marco.
E poi c'era Nico, un amico di Marco, sempre l'ultimo a lasciare, sempre l'ultimo a chiudere. Nico, un ragazzo misterioso che sembrava avere sempre qualcosa da nascondere. Sempre lì, un'ombra silenziosa che interferiva con i piani e le fantasie di Valeria.
Stanca di questa danza senza fine, Valeria decise di prendere in mano la situazione. Propose a Marco di organizzare una chiusura anticipata, un pomeriggio in cui la palestra sarebbe stata solo per loro. Marco accettò, organizzando un aggiornamento fittizio che avrebbe chiuso la palestra in anticipo.
In quel tardo pomeriggio, ebbero finalmente tutto il tempo per loro.
Un pomeriggio di passione incontrollata, di sesso selvaggio e brutale in cui Valeria ebbe l'occasione di gustare appieno il membro di Marco, rivivendo tutte le fantasie sotto la doccia che li lasciò esausti ma soddisfatti, con lei ricoperta della sua sborra calda e viscosa.
Ma Marco era esigente, voleva che Valeria ingoiasse la sua sborra, perché lo portasse con sé, perché fosse eccitata dal suo sapore.
Mentre giacevano lì, ancora intrecciati, Marco propose a Valeria un gioco a tre, rivelando che Nico era un suo complice nei giochi erotici.
Valeria rimase senza parole, un misto di shock e eccitazione che le scorreva nelle vene.
Nei giorni seguenti, Valeria osservò Nico con occhi diversi. Lo studiò, cercando di capire il tipo di uomo che era, cercando di capire se poteva essere all'altezza di Marco e, soprattutto, cercando di capire se poteva gestire un altro membro delle dimensioni di quello di Marco.
Infine, arrivò il giorno della decisione. Marco guardò Valeria con occhi pieni di aspettativa. "Hai deciso...?" le chiese.
Valeria prese un respiro profondo e aprì la bocca per rispondere... ma quello che disse è un'altra storia che dovrà aspettare perché, vedi, quello che successe dopo sarà raccontato nel prossimo capitolo, e posso assicurarti che è qualcosa di veramente straordinario...