Intrighi e Passioni al Negozio di giardinaggio (II°parte)

L'incontro con Francesca e Luigi è stato uno di quei momenti che non si dimenticano facilmente.
Mi avevano invitato nella loro casa, un attico signorile con vista panoramica, e l'ambiente emanava una raffinatezza che metteva immediatamente a proprio agio.
Il caffè era denso e aromatizzato, servito in tazzine di porcellana raffinata.
Chiacchierammo di questo e di quello, ridendo e raccontando aneddoti.
Quelle risate avevano il potere di allentare le tensioni e prepararci al momento che ci aspettava.
Sentivo nell'aria un'atmosfera carica di aspettative e curiosità. Francesca, con i suoi
occhi penetranti e seducenti, aveva quella capacità di far sentire chiunque il centro dell'attenzione. Si avvicinò, ponendosi con grazia tra Luigi e me. "Allora, cosa ne pensi del nostro amico Lorenzo?" domandò a Luigi, ridendo in modo malizioso.
Luigi la guardò con un ghigno ammiccante. "È un uomo decisamente interessante. Sono curioso di vedere come proseguirà la serata."
Le mani di Francesca, decorate con uno smalto fluorescente che variava da dito a dito, cominciarono a esplorare la mia gamba.
La tensione era palpabile. Notavo che anche Luigi seguiva con interesse le mosse di sua moglie, e il suo sguardo si spostava trame e lei, quasi come a misurare le reazioni di entrambi.
In un movimento fluido e sincronizzato, i nostri vestiti iniziarono a cadere, uno dopo l'altro, fino a lasciarci in una vulnerabilità reciproca.
Le luci soffuse dell'appartamento creavano ombre che danzavano sulle nostre pelli. Francesca, in quel momento, sembrava una regina che ammirava le sue gemme preziose.
Mentre ero immerso nei miei pensieri, la voce di Luigi mi tirò fuori dai miei sogni ad occhi aperti.
"Sei etero o bisex?" La domanda, posta in un tono leggero ma curioso,
rivelava molto di lui. "Non ci sono limiti," risposi con un sorriso, "quando si è in buona compagnia."
Il piacere e l'anticipazione crescevano. Francesca e Luigi, evidentemente esperti in queste
situazioni, sapevano come guidare le azioni e il ritmo. Non c'erano barriere o timidezze, solo la ricerca del piacere reciproco.
Le ore passavano in un vortice di emozioni e sensazioni.
La loro casa divenne un teatro di esplorazione, dove ogni stanza offriva una nuova scena, una nuova esperienza.
Quando Francesca mi guidò sul divano, lasciandoci a Luigi e a me in una situazione di reciproca intimità dove eravamo finiti fare un piacevole 69, sentii un misto di eccitazione e ansia. Ma le parole rassicuranti di Luigi, il suo tocco delicato, e il suo sguardo penetrante, fecero svanire ogni dubbio era veramente attendo a tutto e soprattutto al piacere reciproco e al piacere di aver dato inizio alla mia bisessualità.
Il crescendo emotivo della serata culminò quando Francesca, con una voce carica di desiderio, ci fece una promessa audace per il momento clou. Il suo invito era al contempo una richiesta e una sfida. E non potevamo rifiutarlo precisamente quello di sbaragli in bocca e lasciare i nostri membri puliti a specchio e lei che si dissetava con il nostro piacere quello di una stratosferica sborrata.
I giorni successivi a quella notte furono un turbinio di messaggi, telefonate e nuovi incontri. Ogni pomeriggio che trascorrevo con loro era diverso dal precedente.
E ogni volta, l'atmosfera era carica di aspettativa.
Una cosa che diventò evidente era la predilezione di Francesca per l'assenza di indumenti intimi.
Era un suo piccolo gioco, uno che amava mettere in scena ogni volta. E Luigi?
Lui aveva i suoi modi unici di sorprendermi, come quando mi faceva entrare dal
garage, suggerendo un inizio immediato alle nostre avventure.
Ma uno dei momenti più inaspettati arrivò quando Francesca mi rivelò la sua bisessualità.
Fu durante uno dei nostri tradizionali appuntamenti per il caffè.
Ma quella volta, c'era un'ospite inaspettata, e ciò che seguì fu altrettanto divertente e imprevedibile come la nostra prima notte.