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Meritatamente divenuto Cuckold per sua vendetta


di WestSilver
12.08.2023    |    5.444    |    2 9.3
"Nel vedere quella scena anch’io stavo per venire e non appena Tim si tolse da Denise mi immersi in lei..."
Il racconto che state per leggere è tratto da un evento realmente accaduto e non contiene nessuna fantasia in aggiunta a quanto sto per raccontarvi.

Vivo in America da diversi anni e qualche anno fa, dopo qualche mese dal divorzio (da me voluto) conobbi Denise, una splendida donna di 35 anni, 5 anni più giovane di me, molto sexy, con un bel fisico, alta come me (1,70), bionda, formosa, occhi verdi, bel seno e belle gambe.
Ci frequentammo per qualche settimana e ci accorgemmo che condividevamo le stesse problematiche perché anche lei era divorziata da poco. Dopo qualche mese decidemmo di andare a vivere insieme e ci trasferimmo in un appartamento al centro della città e una volta concluso il trasloco decidemmo di fare una vacanza insieme, quindi andammo a San Francisco come turisti e poi a Los Angeles a visitare Beth e Dany, una coppia di amici che lei conosceva sin dai tempi dell’università e che non vedeva da anni.

Denise mi anticipò che erano un pò “openminded” (mentalità aperta) e pazzoidi e mi chiese di non ingelosirmi. Ci fermammo da loro per un weekend incontrandoli in aeroporto sabato mattina e come premesso da Denise, constatai personalmente e immediatamente che Beth e Dany erano davvero un pò pazzoidi ma molto carini e gentili.
Entrambi avevano un fisico Atletico e ben curato. La bellezza e sensualità di Beth mi colpì molto: mora con capelli lunghi sulle spalle, occhi verdi e un bel fisico con belle tette e bellissime gambe.
Ci accolsero molto affettuosamente e mi sentii subito a mio agio come se li conoscessi da anni.
Facemmo un bel giro della città per tutto il giorno e arrivata la sera cenammo in un ristorante italiano scelto in mio onore e assaggiammo diversi vini italiani che contribuirono a sciogliere le nostre conversazioni sociali e arrivare a parlare scherzosamente anche in argomenti molto personali ed intimi, ossia di argomenti privati da camera da letto.

Nell’andare a casa in macchina io e Denise eravamo seduti dietro e notammo che tra una chiacchiera e l’altra, sempre mirata al sesso, Dany spesso infilava una mano tra le gambe di Beth che lo assecondava divertita.
Arrivammo a casa; una splendida villa in una zona residenziale molto elegante. Ci fecero vedere l’interno e ci guidarono nella nostra camera da letto. Ci suggerirono di darci una rinfrescata e poi di raggiungerli in giardino per un brindisi di fine serata con prosecco, quindi sia io che Denise facemmo una doccia veloce e li raggiungemmo in giardino come d'accordo.
Brindammo e socializzammo ancora di più eliminando ogni ulteriore barriera aiutati dall’alcool e divenendo sempre molto più espliciti quando si parlava di sesso. Ad un certo punto Dany prese il cellulare e vidi una luce accendersi alle spalle. Giratomi vidi una bellissima ed elegante piscina illuminata. Dany si spogliò completamente davanti ai nostri occhi seguito da Beth ed entrambi si tuffarono in acqua e noi, per non essere da meno, anche se con un pò di imbarazzo li seguimmo a ruota liberandoci dei nostri indumenti e tuffandoci in acqua. Iniziammo a scherzare e giocare tra noi quattro toccando furtivamente i nostri corpi e notai che Beth si divertiva molto a toccare Denise sott’acqua nelle parti intime fino ad arrivare a succhiargli una tetta. Beth mi vide un pò sorpreso e mi confessò che all’università avevano sperimentato insieme il loro lato bisessuale e ciò provocò molto imbarazzo di Denise che nascose il viso tra le mani provando un senso di vergogna, poi Beth venne a nuoto da me e prendendo il mio pene tra le mani mi disse: “non lo sapevi che la tua donna è bisessuale e che gli piaceva tanto farlo con me?”. Rimasi molto sorpreso da questa rivelazione e guardai Denise che aveva ancora il viso nascosto dalle mani mentre seccata rimproverava Beth per aver rivelato questo loro segreto di adolescenti chiedendogli di smetterla.
Tolsi la mano di Beth dalla presa del mio pene che era inconsapevolmente divenuto rigido, ma Beth lo riafferrò con entrambe le mani e immersasi nell’acqua lo prese in bocca e iniziò a succhiare forte la cappella. Ciò mi paralizzò e chiusi gli occhi gustandomi la calda bocca sulla cappella fortemente stimolata dalla lingua che eccitava gravemente il frenulo. Dopo pochi secondi Beth riemerse e mi baciò in bocca con la lingua. Provai molto imbarazzo e cercai di allontanarla volgendo lo sguardo verso Denise per evitare gelosie, ma con sorpresa notai che anche lei era avvinghiata al corpo di Dany e impegnata in un bacio profondo e passionale. Sempre con lo sguardo incredulo su Denise iniziai a ricambiare il bacio di Beth fino a quando non sentii Denise mormorare: "no, fermati, ora non esageriamo" svincolandosi da Dany un pò contrariata per uscire frettolosamente dalla piscina. Con molta discrezione e indifferenza raccolse gli indumenti dicendo che era ora di andare a letto e mi faceva cenno di seguirla. Avevo iniziato a provarci gusto e rimasi un pò contrariato dalla reazione di Denise che con gli indumenti in mano aspettava che anch’io la raggiungessi e così feci, abbracciandola e baciandola in bocca appena raggiunta. Il bacio fu travolgente e Denise lasciò cadere a terra gli indumenti per prendere in mano il mio pene eretto e quasi pronto a scoppiare iniziando a segarlo. Mi girai verso la coppia e vidi che stavano scopando in acqua, quindi presi la testa di Denise con entrambe le mani e la guidai in ginocchio davanti a me puntando la cappella sulle sue labra che si schiusero accogliendomi nella bocca. Non riuscivo a togliere lo sguardo da Beth che si stava godendo la scopata con Dany. Presi la testa di Denise e iniziai a premerla contro il mio pene seguendo il ritmo dei colpi di Dany nella vagina di Beth scopando così la bocca di Denise e immaginando che fosse la vagina di Beth. Denise si sollevò in piedi e prendendomi per mano mi condusse poco distante dove c’erano delle stuoie prendisole di materiale spugnoso. Si distese sun a di esse e spalancò le gambe per essere presa, quindi scesi con il viso tra le gambe e iniziai a leccargli la vagina mentre con un dito la penetravo rendendomi conto che era molto lubrificata e pronta alla penetrazione. Mi posizionai tra le sue gambe e con un movimento ben mirato la penetrai completamente iniziando a colpirla con violenza facendola ansimare e gemere. Beth e Dany ci raggiunsero distendendosi su una stuoia vicino a noi e anche loro iniziarono a scopare con molta passione. I miei occhi continuavano ad incrociarsi con quelli semichiusi di Beth che si stava godendo la scopata mentre ogni tanto li apriva per guardarmi meglio leccandosi le labra in maniera eccitante e sensuale. Ad un certo punto Dany allungò la mano e raggiunse il seno di Denise e iniziò a massaggiarlo, poi si sporse con la testa e continuando a scopare Beth iniziò a succhiare un capezzolo di Denise che un pò contrariata cercava di allontanarlo dalla presa. Improvvisamente Dany si sollevò da Beth e in ginocchio raggiunse con sorpresa il volto di Denise iniziando ad eiaculare una grande e copiosa sborrata su tette e viso costringendola a chiudere gli occhi mentre lei con gli occhi chiusi per la sborra tentava senza successo con le mani di prendere il suo pene per dirigere i getti altrove. Dany gli prese la mano allontanandola dal pene e scaricò con successo il suo intero carico di sborra sul suo corpo indifeso concludendo il suo atto pulendo la cappella sulla tetta di Denise accompagnando il gesto con una gran risata e tanta soddisfazione in viso. Denise si sollevò seduta costringendomi ad uscire da lei mentre con le dita cercava di rimuovere lo sperma dagli occhi. Gettai lo sguardo su Beth e in preda alla voglia mi mossi verso di lei che era rimasta osservatrice della scena e con le gambe aperte. La penetrai d’un colpo e con violenza facendogli emettere un grido di sorpresa e piacere mentre Dany mi incitava a sfondarla e farla godere come se fosse un tifoso allo stadio. Iniziai a colpirla profondamente facendola gemere dal piacere fino a sentirla annunciare confusamente l’orgasmo che stava per avere e che mi stimolò molto portandomi all’orlo dell’orgasmo e venni infatti immediatamente dopo di lei estraendomi dalla sua vagina e spruzzandola abbondantemente sull’addome e sulle tette mentre lei lo raccoglieva con le mani per spalmarselo come una preziosa e costosa crema sul resto delle parti non colpite, vagina inclusa. Poi si sollevò in posizione seduta per raccogliere con la lingua e la bocca le ultime gocce di sperma che gocciolavano dalla cappella.
Concluso l’orgasmo provai un gran senso di colpa ed esitavo a guardare Denise, poi mi feci coraggio e con molta timidezza mi girai verso di lei e notai che mi guardava incredula, silenziosa, contrariata e con uno sguardo disgustato e irritato. Beth la raggiunse e iniziò a leccargli lo sperma da dosso con la lingua. Senza togliere lo sguardo dagli occhi di Denise notai sullo sfondo che Dany si era seduto su una sedia e ci guardava con il grosso pene rilassato e adagiato su una coscia. Io e Denise continuammo ininterrottamente a fissarci negli occhi fino a quando dovette chiuderli al tocco della lingua di Beth impegnata a leccare via lo sperma lasciato da Dany e a quel punto abbassai lo sguardo. Mi sentivo silenziosamente rimproverato da Denise che nel frattempo si tuffò in piscina per lavarsi completamente dallo sperma di Dany, poi tutti e quattro quasi silenziosi e imbarazzati entrammo in casa e dopo esserci augurati la buonanotte andammo nelle nostre camere. Denise andò in doccia mentre io mi lavai con un asciugamano bagnato le parti intime e mi misi a letto. Quando Denise mi raggiunse finsi di dormire per evitare vergogna e imbarazzo. Lei solitamente mi baciava dolcemente prima di coricarsi anche se io dormivo, ma quella sera non lo fece e molto silenziosamente entrò nel letto e si addormentò subito dopo. Ebbi conferma che era molto arrabbiata ed offesa nell'animo e non potevo biasimarla.

La mattina successiva mi svegliai e Denise era già vestita. Ci scambiammo qualche parola molto freddamente, poi lasciò la stanza. Mi preparai velocemente e raggiunsi gli altri per la colazione. Sorprendentemente per Dany e Beth era come se non fosse successo nulla, mentre io e Denise eravamo molto imbarazzati e impacciati specialmente nel rapporto tra noi. Trascorremmo la mattinata cercando di fingere indifferenza senza fare alcun accenno o riferimento alla sera prima e nel pomeriggio ci accompagnarono in aeroporto per prendere il volo verso casa con scalo a Cleveland per una coincidenza con il volo finale verso casa, a Washington. Ci lasciammo con la promessa di rivederci presto, una promessa che sapevo già sarebbe stato difficile mantenere.
Salimmo a bordo dell’aereo e una volta decollati cercai di recuperare il rapporto con Denise e iniziai a coccolarla un pò. Non si sottraeva alle mie attenzioni e coccole ma era passiva e non ricambiava l’affetto.
Giunti a Cleveland verso le 17.30 scoprimmo che il volo era stato ritardato di qualche ora a causa del maltempo a Washington. Durante l’attesa iniziammo ad annoiarci e finimmo per tornare sull’accaduto della sera prima e ci cimentammo in una discussione dalla quale uscii perdente. Lei asseriva che gli sarebbe piaciuto tanto farsi scopare da Dany ma che lo aveva rifiutato per rispetto nei miei confronti mentre io non avevo fatto altro che attendere l’occasione giusta per immergere il mio stupido cazzo nella fregna della sua amica noncurante della sua presenza e dei principi minimi del rispetto. Mi disse anche che quando Dany l’aveva abbracciata in piscina per baciarla aveva anche provato a penetrarla e che appena sentito il suo pene penetrare la sua vagina istintivamente nel pieno rispetto per la nostra relazione era uscita dall’acqua pronta a concludere la serata dimostrando gran fedeltà, mentre io l’avevo ferita trasferendo le mie attenzioni sessuali su Beth per poi concludere il mio desiderio con un grande e goduto orgasmo e purtroppo aveva ragione.
Indispettita si allontanò da me a passo svelto scomparendo tra la gente che attendeva notizie del volo. Rimanemmo distanti per una buona mezz’ora, poi decisi di cercarla e la vidi che stava dialogando con alcuni altri passeggeri e la raggiunsi. Mi avvicinai e mi presentai agli altri, ma mentre stavo per dire che ero il compagno di Denise, lei mi anticipò e mi presentò come un suo amico e la cosa mi disturbò molto. Feci finta di nulla e iniziai a scambiare due parole con i presenti fino a prendere un dialogo molto diretto con un tizio che si era presentato come Ron, un distinto giovane signore sui 35 anni, ben curato, ben vestito e con un orologio Rolex al polso oltre ad altri costosi accessori come bracciale da polso e anello. Capii subito che era un uomo d’affari e finanziariamente facoltoso. Iniziammo a parlare di vari argomenti di commune interesse e in breve stringemmo una sorta di nuova amicizia. Nel frattempo il fronte tropicale si era diretto da Washington verso Cleveland ed era arrivato con una gran pioggia battente e fulmini. Immediatamente furono cancellati tutti i voli in attesa che il ciclone passasse e decidemmo quindi di andare a mangiare qualcosa in un punto di ristoro all’interno dell’aeroporto. Scegliemmo un tavolo da sei posti e nel sederci feci cenno a Ron di prendere la sedia sul lato, tra me e Denise, ma lui la occupò con la sua valigetta, girò intorno a Denise e si sedette al suo fianco sulla sua sinistra, praticamente avevo entrambi di fronte.
Il cameriere portò il menù facendoci notare che data la tarda ora stavano per chiudere, quindi ordinammo frettolosamente e subito dopo Denise andò in bagno per lavarsi le mani, mentre io e Ron attendemmo che tornasse lei per poi fare la stessa cosa. Non appena Denise si allontanò, Ron mi disse: “carina e sexy la tua amica. Peccato che siate soltanto amici”. Poi ridendo aggiunse: “Forse sei più interessato agli uomini? Perchè lei è davvero un bel bocconcino appetitoso”. Molto impacciato e non sapendo come uscire indenne da quell’imbarazzo dissi che ci conoscevamo da anni e che essendo colleghi di lavoro dovevamo mantenere un certo atteggiamento consono alla posizione e di reciproco rispetto. Quando fu il nostro turno per andare in bagno Ron tornò sul discorso di Denise e mentre eravamo agli orinatoi tornò sul discorso di Denise dicendo che era molto sexy ed attraente e che la immaginava nuda in un letto, poi, mentre sgrullava vistosamente il suo pene aggiunse che gli sarebbe piaciuto molto godersela e mentre ritirava il pene nei pantaloni si girò verso di me facendo in modo che notassi quanto fosse grande e infatti abbassai per un attimo lo sguardo e catturai l’immagine del suo enorme pene. Cercai di mostrarmi indifferente ma mi tradii inghiottendo nervosamente della saliva. Lui rise e si rese conto del mio nervosismo. Tornati al tavolo pensai a qualche scusa per andarcene e fuggire da quella situazione ma non mi venne in mente nulla e mentre pensavo confusamente, il cameriere portò gli ordini a tavola e iniziammo a mangiare.
Durante la cena notai che Ron nel conversare dedicava molte più attenzioni a Denise che a me. Denise se ne rese conto anche lei e notata la mia “sofferenza e crescente gelosia” prese la palla in balzo per vendicarsi, quindi iniziò a ricambiare le attenzioni di Ron con degli sguardi dolci accompagnati da atteggiamenti sensuali e seducenti per non farsi mancare l'occasione per toccarlo sulla spalla o sul braccio mentre colloquiava. Ron ebbe conferma della complicità di Denise e iniziò anche lui a ricambiare le toccatine con lei fino a prendergli la mano per osservare meglio ed esprimere un complimento sulla bellezza dell'anello senza poi lasciarla ma trattenendola e massaggiandola con dolci strette di mano. Andarono avanti con questi atteggiamenti fino a quando d’un tratto vidi Denise che fece un piccolo balzo sulla sedia divenendo immediatamente rossa in viso cercando di coprire il tutto con un colpo di tosse. Capii che Ron la stave toccando tra le gambe, dato che il suo braccio destro era sotto al tavolo. Vedevo dei movimenti strani e la curiosità di sapere cosa stesse succedendo mi assalì, quindi presi immediatamente il cellulare e segretamente lo portai sotto il tavolo e feci un breve video che guardai immediatamente dopo fingendo di controllare lo stato del volo. Il video mi confermò con non troppa sorpresa che la mano di Ron era tra le sue gambe e che quella di Denise lo teneva per il polso favorendo il suo tocco e carezza. Tirai un sospiro di sollievo quando Ron riportò la sua mano sul tavolo ma mi resi conto che Denise teneva entrambe le braccia sotto il tavolo, quindi feci un secondo video e da esso appresi che gli stava massaggiando il pene. Iniziai a sentire un fischio nelle orecchie, ero disorientato, confuso e addolorato per ciò che stava accadendo ma mi resi conto che lo meritavo e che me l'ero cercata. Vedevo le labbra di entrambi muoversi ma non riuscivo più a sentire le loro parole o a seguire i loro discorsi vivendo come in un ambiente ovattato. Il cameriere tornò al tavolo con il conto e nel posarlo si avvicinò all’orecchio di Ron sussurrandogli qualcosa e Ron fece cenno di consenso con la testa e poi chiese scusa. Credo che il cameriere si fosse accorto del loro atteggiamento e che lo aveva invitato a smettere. Guardandomi intorno notai anche dei ragazzi seduti ad un altro tavolo che ci guardavano divertiti. Bella figura di "becco cornuto" davanti a tutti.
Decidemmo di raggiungere il banco delle compagnie aerea per avere aggiornamenti sul volo e dato che Ron aveva un altro volo ci salutammo e ci dividemmo, quindi immaginai con sollievo che la punizione e vendetta voluta da Denise si era finalmente appena conclusa.
Al banco della nostra compagnia aerea ci fu comunicato che saremmo stati imbarcati su un altro volo il giorno successivo, quindi iniziai a cercare dal cellulare un hotel nell’area dove trascorrere la notte ma non trovavo disponibilità perchè presi d’assalto dai tanti passeggeri che come noi erano stati costretti a trascorrere la notte a Cleveland. Le uniche stanze disponibili erano estremamente costose e non valeva la pena spendere quella somma per sole poche ore di riposo.
Tornammo al tavolo del punto di ristoro per sederci e decidere cosa fare quando sentimmo alle nostre spalle di nuovo la voce di Ron. Anche lui era stato imbarcato su un volo per il mattino successivo e venuto a conoscenza della nostra difficoltà nel reperire un alloggio ci disse che la sua compagnia gli aveva prenotato una stanza in un hotel di lusso in città che aveva due letti matrimoniali (come normalmente disponibili in America) e ci ospitò a condividere la sua stanza. Io seccato per la sua presenza rifiutai immediatamente, ma Denise per farmi ingelosire di più accettò l'offerta nonostante il mio totale ed ormai evidente disappunto. Chiedemmo al cameriere che stava andando via come raggiungere l’area dei taxi e saputo dove eravamo diretti ci offrì un passaggio, anche perchè era di strada nel tornare a casa. Di nuovo rifiutai entrambe le offerte ma Denise insistette nell’accettarle e i tre si avviarono per lasciare l’Aeroporto seguiti da me come un cagnolino bastonato e costretto.

Il cameriere ci condusse all’hotel ma nel percorso ci fermammo in un negozio aperto 24 ore per comprare spazzolino e dentifricio oltre ad altri piccoli articoli di fortuna per la notte. Per qualche motivo comprai anche una scatola di profilattici nell’eventualità che fosse andata come temevo. Tornati alla macchina notai che Ron stava confabulando qualcosa con il cameriere ma non riuscii a percepire di cosa stessero parlando, anche perchè al nostro arrivo si ammutolirono entrambi.

Arrivati in hotel scendemmo dalla macchina e Ron si soffermò con il cameriere insistendo per fargli accettare una mancia, poi ci raggiunse nell’atrio dell’hotel e insieme andammo nella stanza.
Saliti in stanza iniziammo a prepararci per la notte e io facevo di tutto per non lasciare i due insieme da soli. Mi sentivo come un cane da guardia in preda al panico e mi sentivo nello stesso tempo ridicolo e imbarazzato.
Scegliemmo i letti: Ron prese quello vicino alla finestra in fondo alla stanza, mentre io e Denise scegliemmo quello vicino al bagno. Denise andò in bagno prima di noi, poi andò Ron e poi fu la volta mia. Con una scusa chiamai Denise in bagno e gli feci presente il mio disappunto. Lei mi disse: “ora capisci cosa ho provato? Ora sei pentito?”.
Si, ero pentito e mi sentivo colpevole e responsabile. Poi lei uscì dal bagno e vidi che si mise nel nostro letto, mentre Ron era già nel suo. Feci in fretta ciò che dovevo fare e uscii dal bagno temendo che i due stessero già scopando. Mi precipitai al letto e tirai un sospiro di sollievo quando vidi che i due erano ognuno nel proprio letto e che Ron forse dormiva già. Entrai nel letto, mi avvicinai all’orecchio di Denise e gli chiesi di perdonarmi. Avevo lasciato la luce accesa in bagno e la porta leggermente socchiusa per consentire di vedere in stanza. La flebile luce che illuminava la stanza mi aiutò a vedere una lacrima uscire dagli occhi di Denise, mi fece tanta tenerezza e la baciai dolcemente per poi prenderle teneramente la mano e coricarmi al suo lato. Denise sorprendentemente iniziò ad accarezzarmi nelle parti intime e mi fece tanto piacere sentire quell tocco inaspettato e divenni rigido quasi immediatamente. Poi scese giù con la testa e iniziò silenziosamente a succhiarmelo da sotto le lenzuola. Temevo che Ron si svegliasse, quindi pensai di non disturbare il cane che dorme ma travolto dal piacere non riuscivo a fare nulla, quindi la lasciai continuare prendendola per la testa facilitai gli affondi sul mio pene. Avevo gli occhi chiusi e mi stavo gustando il pompino quando avvertii dei piccoli movimenti nella stanza e subito dopo una presenza a fianco al nostro letto e aprendo gli occhi vidi Ron in piedi che si masturbava davanti a noi. Sollevai la testa di Denise dalla presa sul mio pene e anche lei si rese conto che Ron era lì a guardarci. Rimanemmo qualche secondo immobili, poi Denise ruppe il ghiaccio e disse a Ron: "ti piace farti una sega mentre ci guardi scopare?". Ron non rispose ma Denise venne su di me cavalcioni calandosi e infilzandosi sul mio pene. Iniziò a muoversi su di me cavalcandomi mentre io guardavo il cazzo di Ron sventolare a pochi centimetri da noi. Quella situazione per qualche motivo e con molta sorpresa mi stava stimolando molto, tant'è vero che non mi opposi quando Ron salì sul nostro letto e posizionatosi in ginocchio dietro Denise iniziò a massaggiargli il culo e poi abbassatosi con il viso iniziò a baciarlo e penso anche a leccarlo. Mi accorsi che Denise provava vergogna ma anche se nascondendo il viso tra tra la mia ascella non si sottraeva alle sue attenzioni.
La cosa andò avanti per qualche minuto mentre Ron conquistava il suo corpo con il tocco delle sue mani e della sua bocca. Le sue mani passarono dalla schiena al suo seno ed iniziarono a massaggiarlo mentre lei in preda del piacere iniziò ad ansimare con molta evidenza. Ron si posizionò meglio dietro di lei in ginocchio e credo che le iniziò a massaggiare le parti intime con la cappella perchè di tanto in tanto sentivo premere contro il buco e contro il mio pene, poi Ron passò una mano davanti e raggiunto il clitoride iniziò a massaggiarlo mentre di tanto in tanto infilava un dito nella vagina facendosi spazio tra le pareti ed il mio pene per poi tornare sul clitoride. Quel tocco faceva impazzire Denise che si era fermata con il movimento su di me godendosi il tocco di Ron. All’improvviso Ron la prese per le natiche e la sfilò da me, la sollevò in ginocchio e iniziò a massaggiare la fessura e il clitoride con la cappella. Denise alzò la testa e mi fissò negli occhi come per verificare che fossi pronto a quello che stave per succedere. Guardai Denise negli occhi e gli chiesi: "vuoi che ti scopi? Vuoi il suo cazzo?" e lei imbarazzata annuì. Il messaggio fu chiaro anche a Ron che con la mano raccolse della saliva dalla sua bocca, la spalmò sul cazzo e prendendo Denise per i fianchi la tirò verso di se penetrandola mentre Denise chiuse gli occhi, abbassò lo sguardo e lo accolse dentro di se con un grande gemito. Ron affondò completamente dentro di lei e si fermò quando la base del suo cazzo raggiunse il contatto con la vagina e i suoi grandi coglioni raggiunsero il mio pene eretto che sfregava leggermente il clitoride. Rimase fermo per qualche secondo per assestarsi meglio dentro Denise, poi iniziò lentamente a muoversi in lei e Denise iniziò a ritmare contraccolpi alle spinte di Ron mentre nel muoversi massaggiava il clitoride sulla mia cappella che tenevo ferma con la mano. Chiedo ad entrambi di fermarsi e di usare un profilattico ma come se io non avessi detto nulla Ron continuò a penetrarla incurante e lei a godersi l’amplesso. Con molte difficoltà mi divincolo da sotto di loro e spingendoli li costringo a rotolare sull’altro lato del letto. Ron si ricompone, lei apre le gambe e lui la penetra profondamente in posizione missionario. Prendo i profilattici dal sacchetto del negozio, ne estraggo uno dalla scatola e lo porgo a loro che non si curano affatto della mia richiesta. Vedo il grande e duro bastone venoso di Ron ben lubrificato immergersi nella fregna dilatata di lei che lo accoglie ansimando e gemendo e come mai sentita prima. Ron la solleva prendendola per le natiche e la colpisce a buon ritmo estraendosi da lei per l’intera lunghezza per poi riaffondare nelle sue carni facilitato dall’abbondante lubrificazione della sua vagina. Inizia a colpirla con violenza e virilità aumentando la velocità fino al limite umano. Denise annuncia l’arrivo dell’orgasmo, lui accelera i colpi ed il respiro perde il ritmo e nel momento in cui lei grida l’orgasmo lui si pianta con violenza in lei e inietta il suo sperma all’interno del suo utero forse fertile. Denise mena spasmodicamente le gambe in aria mentre lui nel venire assesta qualche altro duro colpo come per iniettare il suo sperma più in fondo possible, poi entrambi con il fiato grosso si fermano esausti. Denise abbassa lentamente le gambe ancora scosse dagli spasmi muscolari dell’orgasmo, piega le ginocchia e posa i piedi sul materasso con Ron ancora tutto piantato in lei. Rimangono così per un minuto o due, poi Ron ritira il suo lungo cazzo molliccio dalla sua vagina e non appena la cappella viene sputata fuori, appresso ad essa esce un’abbondante rigurgito di sperma che scende copioso sul letto colando dalla vagina semiaperta.
Ron si alza, prende il cellulare e fa qualcosa di strano, sento un paio di bip classici di scambio di messaggi poi va in bagno e sento aprire l’acqua della doccia.
Io pulisco le parti intime di Denise con un lembo del lenzuolo, poi sento la voglia irresistibile di penetrarla per reclamare il mio diritto di convivente e posizionatomi tra le sue gambe entro in lei. Inizio ad affondare sentendo lo sciacquio dello sperma di Ron sotto i miei colpi. Sento l’acqua della doccia chiudersi, poi la porta del bagno si apre e la stanza si illumina per qualche secondo poi torna la luce flebile. Guardo Denise in viso e noto un viso nuovo, soddisfatto e appagato, sto per venire e quindi mi concentro assestando dei bei colpi. Sento dei rumori dietro di noi ma non mi curo e continuo ad affondare nella vagina di Denise che stringo forte a me baciandola profondamente in bocca fino a quando girando la testa per caso su un lato noto una nuova presenza in stanza. Mi giro in preda allo spavento e vedo un altro uomo completamente nudo a lato di Ron con il cazzo rigido. Entrambi spaventati ci stacchiamo uno dall’altra e chiediamo chi fosse, dato che la luce non ci consentiva di vedere bene. Ron ci tranquillizza e dice: “tranquilli, tranquilli. È soltanto Tim, il cameriere”. Denise coprendosi parzialmente il corpo nudo con il lenzuolo urla spaventata: “Tim il cameriere? E cosa ci fa nella nostra stanza e pergiunta nudo?”. Ron spiega che il cameriere aveva assistito allo scambio di attenzioni intime che c’era stato nel ristorante e che sia nella sosta al negozio che poi all’atto della mancia aveva espresso il desiderio di unirsi a noi. A quel punto chiesi come fosse apparso nella nostra stanza e Ron spiegò che si erano messi d’accordo e che gli aveva aperto lui dopo la doccia e dopo averlo invitato a salire mandandogli un SMS prima di entrare in doccia. Il ragazzo molto confuso e imbarazzato si stava rivestendo per andarsene, ma Ron lo prese per un braccio e lo condusse verso di noi, poi prese una mano di Denise e la portò a contatto del suo cazzo. Denise, anche lei molto confusa non sapeva esattamente cosa fare. Mi guardò come per chiedermi cosa fare e io sentendomi in debito per l’accaduto della sera prima gli sussurro di fare ciò che riteneva più opportuno. Dopo qualche secondo di esitazione iniziò a muovere la mano iniziando una sega che riportò quasi immediatamente il pene di Tim in piena erezione. Non so esattamente cosa mi passò per la testa ma ciò che feci fu avvicinare la testa di Denise al pene eretto del ragazzo fino a fargli posare le labra sulla cappella che si schiusero iniziando a leccarlo e poi accoglierlo in bocca succhiandolo. Sia io che Ron guardavamo la scena, poi riposizionatomi tra le sue gambe penetrai Denise che era rimasta in posizione quasi seduta e con lo sguardo continuavo a guardare come lei succhiava il giovane tenendolo stretto con una mano mentre con l’altra gli massaggiava i coglioni. Continuammo così per diversi minuti, poi sentii il respiro del ragazzo crescere e a seguire annunciò l’orgasmo dicendo: “sto venendo, continua così non fermarti” per poi emettere un rantolo, premere la testa di Denise sulla sua asta nerboruta e iniziare a iniettare sperma nella bocca di Denise che non riuscendo a contenerlo completamente in bocca ne lasciò uscire un pò dai lati mentre inghiottiva quello che poteva. Quasi simultaneamente venni nella vagina sua spruzzando una buona quantità del mio liquido seminale nella vulva unendosi a quello lasciato da Ron. Rimanemmo fermi in quella posizione per un pò. Ero molto confuso…….

Dopo qualche minuto andai in bagno per lavarmi e quando tornai in stanza trovai Denise in intimità con il cameriere che la stava sditalinando e baciando dappertutto sul corpo concentrandosi sulle tette che succhiava voluttuosamente facendo ansimare e gemere Denise che compiaciuta si godeva le sue attenzioni. Tornato rigido in pochi minuti iniziò a scopare Denise in tutte le posizioni mentre io tornato duro mi segavo guardando a distanza mentre Ron, coricatosi nel suo letto si gustava la scena anche lui con gli occhi semiaperti per la stanchezza. Il ragazzo la strapazzò per almeno una buona mezz’ora in tutte le posizioni immaginabili e anche lui venne nella vagina non protetta di Denise che lo accolse con molto godimento. Nel vedere quella scena anch’io stavo per venire e non appena Tim si tolse da Denise mi immersi in lei. Con le mani mi insinuai tra il materasso e i suoi glutei, gli allargai la fregna con le dita e venni anch’io in lei duplicando la dose di sperma nel suo grembo unendola a quella appena spruzzata da Tim. Rimasi dentro Denise che ancora ansimava e tremava. Sentivo lo sperma scorrere tra la parete della vagina e il mio pene per fuoriuscire copioso e scorrere tra le dita che tenevano la vagina allargata all’apertura.
Il ragazzo si rivestì e scomparve dalla stanza in pochi minuti.
Denise andò in bagno per fare una doccia e mentre camminava colava il nostro sperma dalla sua vagina.

Quando la mattina ci svegliammo Ron era già andato via, infatti lo avevo sentito prepararsi qualche ora prima molto presto. Noi ci precipitammo all’aeroporto e riuscimmo a prendere l’aereo appena in tempo e tornammo a casa. Io e Denise rimanemmo insieme ancora per un anno ma poi le nostre vite presero strade diverse. Ci sentiamo spesso e siamo ancora molto amici ma non abbiamo mai parlato di quell’esperienza di un gusto misto tra miele e fiele. Riconosco di essere io il responsabile di tutto.

Morale della favola: Se volete provare esperienze nuove assicuratevi che la vostra metà sia d’accordo, altrimenti la potreste pagare cara, anche diventando un cuckold contro la vostra volontà.
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