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Mia moglie esibizionista II


di desiderio46
02.10.2018    |    24.523    |    9 9.6
"Sapevamo che sarebbe stato difficile, se non quasi impossibile, dare corso pratico alla fantasia, anche perché nessuno di noi due era deciso e determinato..."
il seguito....

Pur vivendo una vita sessuale "normale", a me e mia moglie, di tanto in tanto, capitavano momenti intensi e diversi dal solito. Oggi, trentacinquenni con piccoli bimbi che ci girano intorno, cerchiamo di uscire dallo stress quotidiano e dai costumi imposti dall'educazione ricevuta e dai puritani attuali che, nella maggioranza dei casi in realtà, si rivelano persone false e bigotte. Come la maggior parte delle coppie che si amano tante fantasie erotiche sono rimaste tali e spesso conservate in ognuno di noi. Il passaggio dal dire al fare, dal pensare al realizzare ci pone di fronte a scelte che devono essere equilibrate. Ci si scontra con i nostri tabù, con le nostre repressioni, con i nostri istinti sadomasochistici e dobbiamo stare attenti ai mali del secolo, e tener conto, purtroppo, della salute psicofisica di quelle persone con cui avremmo a che fare nel caso in cui fossimo interessati a rapporti particolari "del terzo tipo". In Germania sono sicuramente molto più avanti di noi e si può parlare serenamente e liberamente di tanti argomenti di costume senza averne vergogna.
Basta guardare le TV tedesche per rendersi conto. A casa nostra vive il Papa il quale, pur portando tante cose buone e tenti valori e principi che servono e fanno parte della nostra cultura, ci inibisce terribilmente. Così noi siamo inibiti, ma quando ci capitano cose come quella che vi racconto ora, ne gustiamo meglio le sensazioni che esse trasmettono.
Era estate e durante una breve pausa caffè decisi di fare "quattro passi" in centro città. Il mio lavoro autonomo lo permette anche se poi sicuramente lavoro di più di chi ha orari fissi. Io amo chiamarlo, infatti, "orario fesso". Quel venerdì mattino era una giornata asciutta, nitida e soleggiata con una leggera brezza appena fresca. Ogni stagione ha i suoi profumi. Solo in alcuni giorni se ne percepisce di più la presenza che esalta il periodo particolare dell'anno. Si stava proprio bene fuori dall'ufficio e sentivo i sensi come se fossero rigenerati. Mentre camminavo, in un negozio sportivo, vidi dei costumi da bagno all'ultima moda. C'era un due pezzi che mi è piaciuto subito tantissimo immaginato addosso a mia moglie.
Giallo e bianco, sgambato con un piccolo fiorellino lavorato su un fianco e col reggiseno che, unitamente al soggetto ed ai colori, provocava una fasciatura che creava un look nuovo ed esaltava le curve anche da quelle parti. Non resistetti. Entrai e lo acquistai insieme ad un costume anche per me molto colorato a boxer. Il giorno successivo e domenica io e la mia dolce metà saremo andati a prendere il sole in riva al Garda e l'atmosfera che si prospettava aveva premesse elettrizzanti. La sera, a casa, le portai il regalo. "Sveva, ...tesoro, ..ti ho portato qualcosa di nuovo per il Garda di domani". Lei capiva che i miei occhi brillavano ed anche lei sentiva la stanchezza per la pesante routine della settimana appena trascorsa. Aveva voglia di distrarsi un po'. Accettò di buon grado il costume, anche perché, effettivamente, era molto carino. Mi guardò negli occhi dal basso all'alto e leggermente di traverso e con le labbra unite e leggermente a sinistra mi fece capire ...cosa stai macchinando birichino...
Prima di addormentarci, nel letto verso mezzanotte, la presi vicino a me. Si era messa un abbigliamento intimo che a me piace molto e mi disse: "domani sfoggerò il tuo regalo.
Sarò provocante. Ti dovrai preoccupare. Dimmi...mi terrai sott'occhio?
Non si sa mai chi si possa incontrare da quelle parti". Cominciai a baciarla e le dissi: "Va bene,...domani niente gelosie. Se incontro qualche bella "tipa" non si faranno scenate... vale anche per te, naturalmente...Troverò sicuramente qualche bella "passera", la abbordo e la porto a fare un bagno con me e...", gli appoggiai il pene già duro contro il suo pube, "...e non potrai nemmeno immaginare quello che succederà la sotto...". Con sfida mi rispose allargando le gambe per meglio far aderire il suo sesso contro il mio e mi disse: "se però capita un bel fusto a me, il tuo costume..", spinse ancora strusciandosi al mio cazzo durissimo, "..mi toccherà "sfoggiarlo" con un altro...", pensai tra me ...che troia..., ma in quel momento non valutavo il fatto che anche lei di me pensava ...che maiale...
La baciai, e quasi le strappai le mutande di dosso, mi tolsi violentemente maglietta e mutande e glielo infilai dentro. Lei era tutta bagnata e godevamo alla grande. Controllai quasi subito la foga iniziale, rallentando molto il ritmo. La guardavo negli occhi ed il mio pene durissimo entrava fino in fondo e poi usciva tutto completamente, più lentamente e continuativamente cosicchè lei potesse sentirlo tutto centimetro per centimetro e goderne completamente durezza ed estensione.
Le dissi: "..Ahh ...Sveva... guarda che non scherzo...domani io ..mi trovo una ragazza per un bagno... di sesso... e tu... libera di farti un altro uomo... ok?...". Sentii lei sussultare e con un gemito rispondermi:
"...Siiii...".
L'indomani ci siamo alzati presto e non vedevamo l'ora di andare a rilassarci un po'. Si sa, capita che a letto si dicano o pensino certe cose che poi le stesse non si realizzeranno mai perché fanno parte della fantasia erotica. Eravamo appagati per i rapporti avuti la sera prima. Ma viste le premesse e promesse fatte la sera prima, avevamo ancora voglia di ripetere il buon sesso fatto ed eravamo trasportati nell'immaginare realizzate le nostre fantasie. Sapevamo che sarebbe stato difficile, se non quasi impossibile, dare corso pratico alla fantasia, anche perché nessuno di noi due era deciso e determinato nel fare qualcosa al di fuori degli schemi normali della vita di coppia quotidiana. I rischi sarebbero stati alti e la volontà di associare il piacere al farsi anche male a vicenda trattiene spesso ii bollenti spiriti.
Quando partimmo lei indossava un paio di bermuda e uno spolverino bianco allacciato con la sua cintura di tessuto alla vita con sotto una maglietta. Anche io avevo un paio di bermuda ed una maglietta da canoista che lasciava le mie spalle ed i muscoli, non esagerati ma nemmeno invisibili, alla dolce vista dell'eventuale pubblico femminile. Devo dire che, all'occhio, mi difendevo bene anch'io. Le dissi: "togliti quella maglietta, col caldo che fa", e aggiunsi a sottolineare i patti della sera prima e a farle capire che erano ancora validi, "ti devono vedere i maschietti al lago, altrimenti mi tocca fare tutto da solo e lasciarti in disparte come un'allocca". Lei non se lo fece ripetere e disse togliendosi prima lo spolverino e poi la maglietta lasciando scoperti i seni che solitamente non mi mostrava con una simile disinvoltura: "ecco, così non avrò caldo, ma però si vede tutto", ed io, "ma cosa te ne frega, .. andiamo che è tardi".
Al lago ci sistemammo in un posto non molto facile da raggiungere, semi alberato quasi fino alla riva, nascosto agli occhi dei normali villeggianti ma visibile a "quelli indiscreti", sul Garda ce ne sono parecchi. Posizionammo provviste, borse e asciugamani e lei si cambiò e si mise il costume nuovo, che le stava veramente bene. Facendo questa operazione aveva messo in bella vista il seno, offrendolo, come premessa, al pubblico vicino, lasciando "di stucco" anche me. Ci sdraiammo al sole del mattino. Poco lontano, a bordo d'acqua, c'erano due ragazzi con un piccolo gommone e una coppia come noi poco distante. Accarezzai e massaggiai con l'olio solare Sveva e, facendolo, le sollevai il costume appena sopra un capezzolo e sotto le lasciai scoperto una piccola parte del pube. Lei sembrava non si fosse accorta e lasciava fare.
Le diedi un bacio e le dissi che andavo a fare un giretto. Mi avviai sulla riva e percorsi qualche centinaio di metri. Non c'era tanta gente e niente che potesse interessare i miei gusti se non la ragazza della coppia che era sistemata dalle nostre parti. Non c'era alcuna possibilità per me di tentare qualche approccio e far vedere a mia moglie che io avrei potuto sviluppare il patto della sera prima. Così rientrai quasi subito ed, in prossimità del nostro posto mi accorsi che i due ragazzi erano girati verso mia moglie seminascosta nella boscaglia. Seppur da lontano notai che uno di loro era girato a pancia in giù e sembrava stesse "cercando il petrolio", l'altro quasi su un fianco esibiva un principio di erezione. E pensai "vuoi vedere che...". Mi introdussi nella boscaglia senza farmi vedere e piano piano mi avvicinai da una posizione quasi sicuro di non essere visto. Lei era distesa al sole con la testa girata a destra verso il lago dove vi erano anche i ragazzi. Il ginocchio sinistro su e la gamba destra leggermente divaricata. Tutto era rimasto come prima. Il seno scoperto e.. la sua mano destra si accarezzava partendo dalla base del seno scoperto fino a giù delicatamente. Bellissima.
La sorpresa fu che il pezzo sotto del costume non era più come l'avevo lasciato io (mi ricordavo perfettamente). Era maggiormente spostato a sinistra e lasciava intravedere quel centimetro in più, rispetto a prima, evidenziando parte del suo sesso che sembrava scoppiasse. Quando la sua mano arrivava giù, la sua gamba destra si apriva leggermente ancora di più e, quasi impercettibilmente, il dito medio della sua mano, per un attimo, si appoggiava sul suo sesso dandogli un colpettino che immagino la facesse fremere e che sicuramente ha avuto un effetto dirompente sia sul mio cazzo, sia su quelli dei due ragazzi. Poi la mano tornava su si fermava un attimo vicino al seno, lo toccava nudo, ed ancora giù. Ogni volta che si accarezzava giù, automaticamente davo un leggero colpo di reni quasi la stessi scopando e lo stesso facevano i ragazzi la sotto. Pensai che stavo facendo io la figura dell'allocco piuttosto che lei e che la fortuna e le circostanze avevano aiutato più lei a mettere in pratica la sfida della sera prima. Questo mi convinse a lasciar perdere le mie ambizioni e a dichiarare momentaneamente persa la partita e, quindi, a sfruttare la situazione che si stava creando anche per trarne un piacere personale per me e la mia insolita moglie. Io non venni allo scoperto subito anche se un velo di gelosia mi spingeva ad andar fuori. Stavo pensando a come fare a non spaventare lei ed a far godere tutti di quella situazione, magari cercando un coinvolgimento dei ragazzi. Non volevo che me la scopassero altri ma il sangue ribolliva e il piacere di vederla godere era un piacere anche per me in quel momento.
Decisi di buttarmi e battere il chiodo adesso che era caldo, forse la birra appena bevuta contribuì alla mia disinibizione. Andai dai ragazzi e gli dissi: "Ciao ragazzi", cercarono di ricomporsi un po', "volevo chiedervi un favore. A me e mia moglie piacerebbe fare un giretto in mezzo al lago. Da quelle parti il sole si prende meglio e visto che avete un gommone mi chiedevo se si poteva fare un giretto breve tutti insieme". Rispose uno dei due: "perché no. Noi non abbiamo programmi. Devono venire giù delle nostre amiche, ma nel pomeriggio. Veniamo volentieri", io risposi, "chiedo a mia moglie se gli va e poi vi raggiungiamo". Lei mi aveva già visto e quando andai da lei era tutta ricomposta con il costume perfettamente a posto. Gli feci la proposta dell'uscita in gommone e aggiunsi per tenere riscaldato l'ambiente: "visto che non ho trovato nessuna da abbordare provaci almeno tu con quei due "ganzi"", lei rispose, "tu devi stare qui, però. Se no che gusto c'è", disse scherzando quasi gli avessi fatto una proposta inaccettabile. Gli risposi: "il gusto c'è lo stesso ed io ti ho promesso che sono disposto a tutto, oggi, e non sarò geloso. Però da sola non ti ci mando con quei due. Complici per questa volta", e lei disse, "tu sei matto". L'avevo beccata mentre si toccava ed il godimento per lei era ancora a metà, interrotto bruscamente dal mio intervento. La mia disponibilità le aveva riacceso immediatamente i sensi. Andammo dai ragazzi salimmo sul gommone e gli spazi disponibili erano ridottissimi in quattro. Così io ero a prua, lei seduta davanti a me e i ragazzi di fianco a lei. Uno dei ragazzi remò fino al largo e non le staccava gli occhi di dosso. Nel frattempo ci presentammo ed approfondimmo la nuova amicizia. Al largo dissi di fermarci. Bevemmo delle birre e ci tonificammo un momento. Io cominciai a massaggiare mia moglie sulle spalle e sulla pancia e le dissi di rilassarsi. Delicatamente cercavo di avvicinare le mani sempre più verso le parti intime per vedere la sua reazione. Quando vidi che vi era una certa disponibilità mi buttai. Lei sentiva il mio cazzo duro sulla sua schiena e capiva che ero anch'io profondamente eccitato da quella situazione. Proposi: "ragazzi, dato che non arrivo davanti, fatemi un piacere. Date l'olio solare a Sveva sulle gambe. Altrimenti ti bruci, tesoro". Non se lo fecero ripetere due volte e Sveva era come ubriaca con la testa leggermente reclinata sulla mia spalla. Con un guizzo le slacciai il reggiseno e le dissi che così stava più comoda. Lei non disse nulla e divaricò leggermente le gambe per permettere che i ragazzi lavorassero meglio sulle sue gambe. Le tolsi il reggiseno e i ragazzi mostravano stupende erezioni sotto i costumi. Ad uno di essi gli uscì per metà ma non i ricompose offrendolo alla vista di mia moglie. Ormai eravamo tutti inebriati. Io spingevo sulla schiena di Sveva e le toccavo i seni turgidi. I ragazzi massaggiando le gambe si soffermavano all'interno delle cosce e le toccavano il sesso per un attimo. Mentre la baciavo dissi ai ragazzi: "toglietele il costume". Uno dei due gli tolse il costume mentre l'altro ormai fece uscire tutto il suo cazzo e cominciò a masturbarsi. Lei allargò bene le gambe e offrì tutto il suo sesso ai ragazzi. Io non capivo più niente preso dal turbine della gelosia e di quello più forte del godimento della particolare situazione. Uno di loro cominciò a leccarle la figa. Lei era completamente persa e muoveva il bacino a tutto spiano godendo come una troia. Io mi spostai per togliermi il costume. Non feci in tempo a muovermi che l'altro ragazzo la prese per le gambe e le infilò il suo cazzo nella figa bagnatissima di mia moglie. Io non volevo questo ma fu tutto così rapido che non riuscii a protestare e, dopo tutto, me l'ero cercata. Sborrai una prima volta sul suo seno non appena il ragazzo glielo ficcò dentro. Il godimento che provava lei era per me decuplicato. Il suo piacere era il mio e non feci in tempo a godere che mi rivenne duro immediatamente. Lei mi chiamava ed ansimava dal piacere: Il ragazzo venne dentro e l'altro sulla sua bocca. Dissi di rientrare. Durante il tragitto sia lei che io non avevamo placato il fuoco che avevamo addosso e scopammo a godemmo in presenza dei ragazzi come se fossimo in un altro pianeta. L'intensità di quello che avevamo provato annullava il rimorso per ciò che avevamo fatto. Sapevo che eventualmente anch'io avrei potuto godere in futuro della disponibilità complice di mia moglie con altre donne e i risentimenti inconsci per la bella storia accaduta venivano leniti da quel pensiero. Eravamo stati troppo bene tutti e due. Sulla strada del ritorno siamo stati in macchina vicini per tutto il tragitto, stanchi ma contenti. Lei mi disse: "mi perdonerai?", io risposi, "e tu mi perdonerai". Eravamo felici…

Continua
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