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Lui, Lei e l'Amante


di Membro VIP di Annunci69.it Daiquiri
26.06.2013    |    9.353    |    1 8.8
"Di quella bella domenica è ancora forte il ricordo di quando, al ristorante, le lasciai sole con la scusa di “incipriarmi il naso”..."
Bibi, mia moglie, l’ha sempre saputo: Sono innamoratissimo di lei, ma sono anche un’anima inquieta, amo le donne e difficilmente rinuncerei a frequentarne.

Nicla, la mia calda e passionale Amante, è una donna sensibile ed intelligente. Sà del mio amore per Bibi ed è molto rispettosa nei sui confronti, ben consapevole del suo ruolo.

Bibi è una donna straordinaria, sa che il mio amore per lei non sarà mai minato dalla mia vita extraconiugale ed io ho sempre vissuto le mie relazioni nel massimo rispetto di lei, non nascondendole mai il mio desiderio di voler vivere intensamente, senza tuttavia scendere mai nei dettagli di ciò che facevo. Bibi però è anche una donna attenta e sapeva da tempo che una di queste relazioni durava ormai da qualche tempo e così un giorno Bibi decise di voler conoscere Nicla, la mia Amante.

Un giorno il primo incontro tra noi tre: Una passeggiata in un outlet fuori città, io e Bibi da una parte, Nicla ed una sua amica dall’altra. Un incontro “quasi” casuale, sebbene da tutti voluto. Le presentazioni, un po di shopping, pranzo insieme e discorsi generici, in un clima sereno e cordiale. Tutto molto piacevole e segretamente intrigante, senza alcun particolare commento che facesse riferimento al ruolo di ognuno, ne durante ne dopo l’incontro. Una giornata molto particolare, anche se apparentemente normale, che sancì l’ufficialità del nostro rapporto a tre. Da quel giorno, Nicla e Bibi erano amiche.

Qualche settimana dopo una gita fuori porta con la mia auto, noi tre insieme. Poi a pranzo in un bel ristorantino, accogliente e riservato. Di quella bella domenica è ancora forte il ricordo di quando, al ristorante, le lasciai sole con la scusa di “incipriarmi il naso”. Presi tutto il tempo possibile per lasciarle sole senza destare sospetti e fu molto intrigante tornate al tavolo senza sapere cosa si fossero dette. Non lo chiesi mai, a nessuna delle due.

Nei tempi più recenti Nicla ha fatto dei lavori importanti nella sua bella casetta, appena fuori città ed io l’ho aiutata un pò a scegliere gli arredi e la loro disposizione. Bibi, naturalmente era informata di ogni cosa.

A lavori ultimati, Nicla ha voluto inaugurare la sua nuova casa invitando a cena proprio noi: Io e Bibi, il suo amante e la sua bella e giovane moglie.

Quell’invito cambiò un po le aspettative di noi tutti. Ognuno ne conosceva il significato, ma nessuno ne parlava apertamente con gli altri.

La sera prima di quell’evento, io e Bibi eravamo così eccitati per quell’invito, che fare l’amore fu più eccitante ed intenso del solito, fantasticando in silenzio quello che sarebbe potuto accadere la sera successiva.

Poi, finalmente, quel pomeriggio. Ero molto curioso di vedere come Bibi, mia moglie, si sarebbe vestita per l’occasione ed apprezzai la sue scelta di indossare un vestitino leggero, sobrio ma non impegnato, corto al punto giusto e con una fila di invitanti bottoncini sul davanti.

Nicla, la mia amante, fu molto ospitale nell’accoglierci e passammo il pomeriggio a fare gli ultimi ritocchi d’arredo alla casa, dedicandoci con particolare attenzione alle nuove tende della camera da letto, bordò ed oro, che filtravano la luce calda del tardo pomeriggio trasformando la camera da letto in un’accogliente e promettente alcova d’amore...

Bibi fu carina e forse anche un pò ruffiana, nel portare a Nicla un regalino per la casa: Incensi profumati che accendemmo subito, sia nel soggiorno che in camera da letto, inebriando la casa di atmosfere calde e passionali.

Poi la cenetta, leggera e sfiziosa, impreziosita dal vino fresco e fruttato che avevo portato e che Bibi e Nicla sembravano gradire più del solito, forse nel desiderio di sciogliere qualche sia pur legittima inibizione di entrambe. La cena fu piacevole, parlammo di un sacco di cose, ma mai nulla di “sconveniente”, almeno fin quando, dopo la frutta, proposi di continuare la serata di là, sul letto, approfittando del fatto che il nuovo divano, già ordinato non era stato ancora consegnato.

Bibi e Nicla accettarono senza indugi e dopo pochi attimi Bibi, mia moglie, si tolse le scarpe e con la sua solita eleganza si stese sul letto di Nicla, la mia amante.

Io ero molto divertito ed ammirato dalla naturalezza per come si stava svolgendo quella serata, ma rimanevo molto attento nel curare tutte quelle piccole sfumature che permettessero a noi tutti di essere a proprio agio. Volevo però che Bibi sapesse di essere al centro delle attenzioni e feci in modo che rimanesse tra me e Nicla.

Così, finalmente, eravamo tutti e tre sullo stesso letto, chiacchierando e sorseggiando del buon limoncello fresco, piacevolmente rilassati, ma anche eccitati per quanto stava avrebbe potuto accadere.

Per guardarci meglio mentre parlavamo, mi ritrovai con naturalezza sopra Bibi, lei sdraiata ed io sulle mie ginocchia divaricate, sopra di lei. Con altrettanta naturalezza, proprio come se fossimo soli, le accarezzavo i fianchi ed i seni, iniziando ad aprire i primi bottoncini del suo bel vestitino.

Bibi reagì con un sorriso tanto dolce quanto malizioso, dicendo “Che fai, mi spogli ?”;
Nicla rideva del nostro giocare, mentre una mia mano si posava sui suoi bei seni morbidi ed abbondanti...

Il vestitino di Bibi era ormai del tutto slacciato e mi fu facile sfilarglielo, lasciando il suo bel corpicino incorniciato da un ruffiano completino bianco con merletti neri.

Iniziai a baciare Bibi sul collo e sulle labbra, mentre le mie mani accarezzavano i seni morbidi di Nicla, per poi baciare altrettanto intensamente anche lei. Poi sfilai a Bibi il suo bel completino intimo, lasciandola guarnita soltanto dal suo piercing, un piccolo rubino che impreziosisce il suo ombelico come una ciliegina sulla torta. nel togliere le mutandine di Bibi non potei fare a meno di apprezzare che erano molto più bagnate di tanti altri momenti di intimità, tra noi due.

Ora le cosce di Bibi erano aperte, pronta ad accogliermi, ed io ero sopra di lei, anch’io nudo ed eccitato che mi prendevo cura di lei, finendo di spogliare Nicla, la mia amante.
Poi, mentre baciavo Nicla, presi una sua mano e la portai sul mio cazzo, chiedendo a Nicla di guidarlo nella fighetta di mia moglie.

Fu molto bello vedere come Nicla giocava con la mia cappella turgida, dapprima accarezzando il clitoride di mia moglie, poi puntadola sulla sua fighetta, aprendono le labbra con le sue dita ed accompagnando il mio cazzo, mentre scivolava nelle figa di mia moglie.
Finalmente stavamo facendo l’amore noi tre, io mia moglie e la mia amante ed io ero l’uomo più felice del mondo. Baciavo avidamente Nicla e scopavo con passione Bibi, mentre le nostre mani accarezzavano con dolcezza i nostri corpi...

Più volte mi sfilai dalla fighetta calda e bagnata di mia moglie per entrare nella bocca accogliente ed esperta della mia amante, fin quando Bibi non si girò a pancia in giù, sollevando i suoi fianchi ed indicandomi così che avrebbe voluto essere scopata forte, fino a godere...

La tenevo per i fianchi, mentre la sbattevo forte e Nicla le apriva le chiappette sode guardando il mio cazzo sbattersi la figa di mia moglie.

Quella posizione, quel modo di prenderci io e Bibi, è sempre così intenso che ci porta velocemente all’orgasmo, all’unisono.

Sapere poi che mia moglie si stava facendo sbattere da me davanti la mia amante e che questa partecipava così complicemente al nostro gioco, amplificò il piacere di entrambe, tanto che da essere presto travolti da un orgasmo lungo e particolarmente intenso. Il mio fiotto caldo di piacere inondò la fighetta di mia moglie mentre anche lei godeva ed in quello stesso istante la mia lingua si perdeva nella bocca calda e passionale della mia amante.

Poi, appagati e per nulla imbarazzati per quanto accaduto, ci lasciammo andare tutti e tre in coccole e tenerezze e qualche battutina divertente e divertita, fino a riprenderci del tutto e tornare nel mondo reale.

S’era fatto tardi e per quanto desiderassi possedere anche Nicla, un tacito, tenerissimo e complice accordo tra noi tutti ci disse che per quella sera avevamo già avuto molto.

Ci rivestimmo con calma, ci salutammo tutti con affetto e con tanta intimità e lasciammo la bella casetta accogliente di Nicla.

In auto, durante il viaggio di ritorno a casa, mentre la mia mano scivolava languida sotto le mutandine ancora bagnate di Bibi, le chiesi “Sei stata bene, ti è piaciuto ?”. Bibi disse di si, e sapevo essere sincera, serena ed appagata.

“La prossima volta scoperò anche Nicla, le dissi” e lei annuì.
Il regalo più bello che potesse farmi.

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