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Splendida-mente Eva, magni-fica Eva !


di fruisimul
18.10.2021    |    5.171    |    8 9.9
"Nel profilo di Roseva appariva unicamente il nome della regione Veneto senza l' indicazione di alcuna provincia..."
Quante volte leggiamo nei last postati da coppie la delusione per non riuscire a legare con una singola tanto da arrivare a porsi ed a porre la domanda se una tale entità esista davvero. Nel racconto che segue potrete trovare soddisfazione a tale quesito, certo è che quando a metterci lo zampino è il fato...
Se cercate situazioni erotiche oppure hard vi esortiamo a soprassedere.


Splendida-mente Eva, magni-fica Eva!


Jackie era partita per un corso di aggiornamento professionale che l'avrebbe tenuta lontana da casa per alcuni giorni. Durante il dì il tempo scorreva veloce ad Antonio così impegnato com'era nella sua attività lavorativa ma di sera invece si fermava all'inverosimile: i secondi duravano minuti, i minuti ore, le ore giorni e la dimora sembrava di colpo ingigantitasi, terribilmente vuota e l'unica voce che si sentiva era il monotono tic-tac del pendolo.
Antonio cercava allora consolazione nel suo studio dove si dedicava a quei manuali che tanto l'appassionano ma, si sa, quando la malinconia prende il sopravvento non resta che richiudere il libro ed abbandonarlo sulla scrivania. Decise allora di trovare un po' di compagnia in A69, celeberrimo sito per scambisti, dove magari chattare con qualcuno che già conosceva. Nessuno degli amici online in quel mentre ed al contempo alcuna voglia di aprire una nuova chat con emeriti sconosciuti. Passò allora in rassegna un paio di vecchie conoscenze così tanto per vedere se avessero legato con qualcuno di nuovo: nulla di che! Aprì allora, a caso, l'annuncio di una coppia e tra gli amici di questa venne attratto da una immagine quasi del tutto rossa, vi passò sopra con il mouse ed ecco apparire il nick Roseva, cliccò poi su di essa.

Roseva aveva postato due uniche fotografie: una talmente sfocata da non permettere di capire se ciò che fuoriusciva dal vestito rosso fosse una coscia oppure un braccio, l'altra si più nitida ma da lasciar intravedere unicamente il collo della donna e la sua curatissima mano sinistra quasi volesse sottolineare la perfezione dello stesso e come sfondo il solito vestito rosso. Indubbiamente si trattava di una bella donna!
Peccato che Roseva fosse lesbo in quanto si sa quale sia l'atteggiamento di tale categoria nei confronti delle coppie. Il suo era un annuncio altrettanto scarno, lungo non più di una riga e mezza: "Sono qui unicamente per pubblicare i miei racconti, desidero commenti di sole donne!".
"Non fa per noi!" esclamò Antonio tra sè e sè ma, incuriosito, decise di andare a vedere quali e quanti fossero i racconti: La Regina degli Scacchi 1; La Regina degli Scacchi 2; La Regina degli Scacchi 3; La Regina degli Scacchi 4; La sexy boutique; La maestra di acquagym.
Egli non ha mai amato gli scacchi, inoltre è necessario essere intelligenti per giocarci e lui non si è mai ritenuto tale. Passò allora a leggere gli altri due racconti e lo fece tutto d'un fiato tanto erano piacevoli, avvincenti, scorrevoli ed arrivò al punto di chiedersi se costei li avesse forse spiati: Jackie fra le sue attività fisiche annovera l'acquagym e le brillano gli occhi ogniqualvolta parla della sua giovane insegnante dal culetto tonico così all'insù. Quante volte poi si sono divertiti nei negozi di intimo a provare della sexy lingerie: vedere la commessa di turno arrossire o quella più audace ad allungare la mano così da spingersi ad accarezzare la pelle della signora...

L'autrice di quei racconti si meritava senz'altro degli elogi non solo per i contenuti ma anche per la forma data agli stessi: rispetto totale della grammatica e della sintassi. Si, ma come far giungere un tal messaggio puro, sincero senza lasciar spazio ad un'erronea interpretazione da parte di Roseva? Non si trattava nella maniera più assoluta di lanciarle una lenza con la speranza di farla abboccare, ciò non rientrava nelle intenzioni di Antonio. Nella migliore delle ipotesi non ci sarebbe stata alcuna replica al suo messaggio, nella peggiore invece si sarebbe ritrovato travolto da una valanga di improperi.
Prese allora il coraggio a due mani e scrisse a Roseva... L'indomani mattina, mentre camminava verso i garages, accese il telefonino ed ecco spiccare tra i tanti messaggi la foto di Roseva. Antonio si fermò di colpo così da poter leggere nei migliori dei modi quella replica: fantastico! Roseva aveva recepito il suo messaggio, bastava così e ringraziò.
Quella stessa sera egli entrò nuovamente nel sito, Roseva era già lì online, si vide giungere un suo nuovo messaggio: finalmente aveva incontrato qualcuno con cui trascorrere piacevolmente la serata. Al di là di ogni ragionevole dubbio era lei l'autrice di quegli scritti così tanto apprezzati, una penna mossa non da una mano bensì da una mente colta e brillante!
Peccato che ella non si rivolgesse alla coppia bensì alla lei di coppia, certa che dall'altra parte del monitor si trovasse una donna. Lì per lì l'uomo non seppe che pesci pigliare: dirle che in realtà si trattava del lui di coppia con la matematica certezza di far venire meno la credibilità al suo sincero elogio o stare al gioco fingendosi Jackie? Optò, sebbene a malincuore, per quest'ultima alternativa ed intanto si susseguiva un intenso scambio di simpaticissimi messaggi tra i due.

Finalmente Jackie fece rientro dal suo viaggio. Seppure lontana, senza darlo a vedere, si era costantemente mantenuta informata su quei dialoghi tra i due. All'orizzonte si stavano addensando cupi nuvoloni tantoché ben presto scoppiò il temporale: " Come hai potuto prenderti gioco di Roseva spacciandoti per me? Voi uomini siete tutti uguali, vi arrogate il diritto di poter trattare malamente le donne, non mi sarei mai aspettata un simile comportamento da parte tua!". Guardando il marito dritto negli occhi: "Ora scrivi immediatamente a quella ragazza così da spiegarle e scusarti per l'increscioso episodio!". Antonio cercò di resisterle non tanto per il meritato figurone che di lì a poco si sarebbe fatto quanto piuttosto per la sofferenza che tutto ciò avrebbe provocato in Roseva ma Jackie fu inflessibile: "Se non lo fai tu lo faccio io seduta stante!", aprì il PC portatile e si collegò al sito in questione. Non fece in tempo a battere una sola lettera sulla tastiera che:" Ciao Cara, anch'io sono appena entrata, come vedi tra noi c'è una sorta di sincronia, oserei dire un qualcosa di magico tantoché per incontrarci non necessitiamo di alcun appuntamento." Jackie si lasciò allora appoggiare contro lo schienale della poltrona e guardando Antonio, sorridendogli, gli disse: " Hai ragione, questa donna ha un qualcosa che non abbiamo mai riscontrato in nessun'altra persona di questo ambiente. Desidero sapere di dove sia!".

Nel profilo di Roseva appariva unicamente il nome della regione Veneto senza l' indicazione di alcuna provincia. "Con la fortuna che abbiamo sarà di Verona ma sono portato a pensare sia piuttosto di Milano!" esclamò Antonio. "Speriamo non sia di Verona o, peggio, ancora più distante" replicò la moglie "Non abbiamo il tempo per permetterci lunghi spostamenti!".
A breve vennero a conoscenza che non era veneta, né lombarda bensì di una regione dell'Italia centrale. Fu uno shock per entrambi!
Roseva abitava a circa 500 km di distanza, impensabile andare a conoscerla se non fosse stato in occasione di un viaggio in quelle sue zone ma andarci di proposito proprio no.
Passavano i giorni e quasi tutte le sere si susseguiva lo scambio di messaggi tra le donne, un'amicizia che andava via via formandosi fintantoché Eva (questo il suo vero nome) non chiese a Jackie se fosse così gentile da inviarle un paio di foto. Jackie acconsentì e le inviò 5-6 immagini che la ritraevano, come contropartita si vide arrivare la foto di uno splendido quadro con dipinta una donna in una prospettiva lontana e principalmente presa di spalle, altre volte ricevette il primo piano di occhi o di parti di splendidi volti femminili tratti da altri dipinti, ancora quadri, ancora con magnifiche donne in pose amorose, a volte celate sotto impalpabili veli... Ma chi erano costoro? Non era dato sapersi.
Una mattina giunse a Jackie una e-mail con allegato un file mediante il quale si poteva chiaramente udire la voce trepidante per l'emozione di Eva... Come poter resistere ad una donna così dolce? Si scambiarono i numeri di telefono ed in men che non si dica si organizzarono per un appuntamento in una città del nord Italia.

Jackie e marito avrebbero percorso in auto circa 200 km, Eva in treno circa 300 km. Giusto il tempo di entrare nell'atrio della grande stazione che squillò il cellulare: "Sono appena scesa dal treno, dove siete?"; "Ti stiamo raggiungendo al binario n. 4!". Un formicaio di persone non agevolava il loro spostamento, senza contare poi quelle decine e decine di giovani mendicanti che si piazzavano di traverso. Squillò nuovamente il telefono: "Adesso mi trovo nell'atrio centrale, sotto tal insegna, vi aspetto!". I coniugi ritornarono in fretta sui loro passi ma di Eva nessuna traccia e così per non meno di altri 20 minuti. Che si trattasse allora di una sonora bidonata, una di quelle veramente con i fiocchi?
Un continuo andirivieni di persone, la coda davanti alle biglietterie, davanti al chiosco del giornalaio ed una sola donna di fronte alla biglietteria automatica. Una lei che, a dire il vero, si dimostrava alquanto trascurata. Antonio: "Eccola, è lei! Ci presentiamo?" e Jackie: " Vorresti dirmi che abbiamo fatto tutta questa strada per una così? Nooo, non è lei!".

Passarono ancora pochi minuti e finalmente l'incontro con la vera Eva. Questo il feedback che a suo tempo le rilasciarono:
" Noi tutti, per nostra stessa natura, siamo costantemente rivolti alla ricerca dell'esteticamente bello al punto di omettere tutte le altre caratteristiche intrinseche di una persona, in grado di trasformare un piacevole incontro in qualcosa di unico e di positivamente memorabile.
Uno scambio di messaggi si è dimostrato bastevole per cogliere l'essenza di questa Donna. Una tal sintonia di vedute ed un incredibile feeling hanno fatto crescere sempre più il reciproco desiderio di incontrarci e nulla hanno potuto le centinaia di chilometri che ci dividevano ad impedire il verificarsi dell'evento.
Lei era lì in nostra attesa, splendidamente avvolta nel suo cappotto bianco, un volto dolcissimo e degli occhi di cerbiatta lasciavano trasparire tutta la sua timidezza per quello che era il suo iniziale approccio in questo ambiente. Due passi per il centro città, un caffè insieme ed ecco che quel tratto della personalità lasciava il passo ad una amabile loquacità. Ancora prima di uscire dal ristorante c'è stato il nostro primo assaggio, preludio a quello che di lì a poco si sarebbe manifestato in un pomeriggio dove il fine erotismo ha condotto menti e corpi a librarsi sulle ali della melodiosa trasgressione.
Inaspettato quanto gradito quel tuo regalino hot, così da sentirti più vicina.
A presto nostra carissima amica!".
A questo seguirono ulteriori incontri.

Spesse volte Jackie ed Antonio si soffermano a riflettere sulla veridicità o meno di questa straordinaria conoscenza. E' forse possibile che due persone facciano lo stesso identico sogno nel medesimo momento? Trattasi di una relazione interpersonale che nulla ha a che vedere con le vuote "amicizie" tra scambisti bensì rientra tra le cosiddette vere amicizie, quelle che si possono contare sulle dita di una mano. Probabilmente un unico termine che possa esprimere a tutto sesto quel sentire non è ancora stato coniato.

E' semplicemente entusiasmante passeggiare nel parco con Eva, averla al proprio tavolo, vederla girare per la propria dimora, sentire il suo profumo, sfiorarle le punte delle dita, poter osservare la sua mimica facciale nel mentre del suo discorrere, udire il suo accento, andare per boutiques, entrare in una libreria e solo allora scoprire la ragione di quei dipinti e frammenti...
Eva adora l'arte, vive per l'arte tanto da scegliere la stessa come professione. Non una mannequin indossatrice bensì una vera modella che è passata dal posare negli istituti ed accademie d'arte agli studi di famosi fotografi ed all'atelier di un grande maestro italiano tanto che potreste vederla ritratta in dipinti esposti nelle più quotate gallerie d'arte europee e non solo.
Non di rado i coniugi di questa incredibile storia accarezzano l'idea di far proprio uno di tali quadri così da essere certi di avere costantemente Eva con loro.

Splendida-mente Eva, magni-fica Eva!
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