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trio

il ragazzo del giardino.....


di melonius
06.02.2019    |    1.240    |    1 9.8
"Le dita di Andrea affondate nel culo mi facevano male, ma allo stesso tempo mi eccitavano mentre il dialogo fra i due uomini mi faceva perdere la brocca..."
un urlo mi sfugge dalle labbra mentre Andrea mi strappa via il cellulare dal viso, chiudendo la telefonata in faccia a mio marito. Cavalco sul suo cazzo come una dannata ma non è la scopata che mi ha acceso cosi tanto fuoco in corpo e neppure il fatto di essere esposta sotto gli occhi dei passanti che mi guardano eccitati mentre mi sbatto su quel divino cazzo, no!
È stata l’espressione di mio marito ad accendere i miei desideri più perversi.
Quel suo sguardo smarrito di chi non capisce cosa stia succedendo e il dilagare dell’eccitazione nel suo volto e nei suoi occhi quando ne prende coscienza.
La rabbia che lo accende e lo ammutolisce, l’eccitazione che gli fa passare una mano sulla bocca aperta mente mi fissa e cerca di immaginare la scena completa.
Stavo per dirgli “guarda, gran cornuto, guarda come gode la tua troia di moglie con i giardiniere!” ma quello stronzo di Andrea ha chiuso il telefono prima che potessi formulare la frase.
Mi chino su di lui mentre ancora me lo scopo e gli sussurro in un orecchio: “richiama lo stronzo!”
lui sorride sghignazzando e di rimando mi sussurra “sei proprio una gran troia, e io non ne avevo dubbi!” Gli lancio un urletto di stizza nell’orecchio e gli mordo un lobo per fargli capire la mia fregola.
Lui mugola compiaciuto e mi da una grossa pacca sul sedere. Ho un culo grande e burroso e lo schiaffo fa un suono amplificato che pare faccia sentire autorizzati gli astanti ad avvicinarsi.
Un cerchio di guardoni ci si stringe intorno. Sono per lo più uomini, alcuni giovani, altri vecchi con il cazzo rattrappito che cercano di risvegliare.
Ma tutti mi guardano e vedo che faticano a non allungare le mani. Andrea tiene banco e gestisce la situazione, mentre la mia eccitazione cresce lo vedo ricomporre il numero sul mio cellulare, “Ciao cornuto, hai visto tua moglie come si diverte? Oggi te la rimandiamo a casa bella farcita e tu saprai che cosa fare, vero?”

Squilla di nuovo il telefono e con i pantaloni alle ginocchia inciampo per raggiungerlo. E’ ancora lei che mi chiama ma quando rispondo i bei lineamenti di Andrea, il ragazzo del giardino, mi appaiono trasfigurati dall’altra parte del telefono.
Lo fisso inebetito come uno stupido mentre le sue parole mi si fissano in testa come chiodi.
Ad ogni parola sento il mio cazzo che sussulta.
“Allora cornuto, cosa le farai a questa troia quando te la rimanderò a casa?”
Le parole che mi escono di bocca sono come una preghiera che da tempo osavo recitare solo nella mia mente senza pudore, mentre con la mano libera mi accarezzo il cazzo rispondo:
“La ripulirò tutta dalla tua sborra!”
“Quindi ho il tuo permesso di sborrarmi dentro la signora, vero gran cornuto?”
“Si, ti prego”
Il mio tono di voce è vergognosamente sottomesso. Rauco dal piacere perverso che mi sta avvolgendo la mente.
“Allora guardala la tua puttana, guarda come le piace dare spettacolo”

Ho assistito alla conversazione fra i due muovendomi lentamente sul cazzo di Andrea per non perdere nemmeno una parola del dialogo. Ma lui con la mano libera mi ha artigliato il culone per farmelo muovere sul suo cazzo ed io non ho potuto resistere.
La conversazione fra i due è diventata concitata, la voce di mio marito, sottomesso ed eccitato mi arriva dritta al cuore inturgidendomi i capezzoli, nonostante il sole cocente come un brivido nella mente.
Le dita di Andrea affondate nel culo mi facevano male, ma allo stesso tempo mi eccitavano mentre il dialogo fra i due uomini mi faceva perdere la brocca.
Già lo vedevo mio marito, inginocchiato a leccarmi la sborra dalle cosce gocciolanti…

“Allora guarda la tua puttana, guarda come le piace dare spettacolo!” prima che potessi riavermi dalla sorpresa Andrea mi afferra una tetta e strizzandola forte mi pizzica un capezzolo ormai di marmo.
Chiudo gli occhi e lancio un urlo di sorpresa, dolore ed eccitazione mentre lui da sotto inizia a darmi forti coiti con il suo bel cazzo nerboruto e giovane.
Passano solo tre secondi e quando riapro gli occhi mi ritrovo davanti agli occhi gli occhi di mio marito, in videochiamata, che mi fissa in quella posa oscena da gran puttana.
Non c’è più rabbia nei suoi occhi perché la rabbia ha lasciato il posto ad un’eccitazione cieca che mi confonde e mi eccita come non mai.
Leggo un grande amore nei suoi occhi, un amore depravato almeno quanto il mio.
Mi sento sua, mi sento la sua troia e come tale devo dare spettacolo per soddisfare il mio uomo.
Andrea ha fatto un cenno e tutti i guardoni che si stanno segando il cazzo si sono avvicinati.
Nel piccolo riquadro della videochiamata vedo me stessa, circondata di cazzi, così vicini alla mia bocca che potrei succhiarli tutti.
Ma il mio sguardo resta fisso su mio marito che allarga l’immagine dalla sua parte e mi fa vedere come, seduto al suo tavolo da lavoro, si sega ferocemente il cazzo mentre assiste allo spettacolo.
A quella vista non resisto. Urlo come una forsennata: “sborratemi maiali, dai sborratemi tutti addosso!”
Gli schizzi non tardano a coprirmi il viso e le tette mentre ancora cavalco sul cazzo di Andrea che mi schiaffeggia le tette sballonzolanti.
Sono una lurida vacca che si fa sborrare dagli estranei, mentre uno stallone di prima classe mi sbatte la fica pronto per riempirmela.
“Dai adesso tocca a te, figlio di puttana, riempimi la fica e fai vedere come la sai farcire a questo cornuto di mio marito”
In tutto questo trambusto non ho smesso un attimo di fissare gli occhi di mio marito.
Di trasmettergli il mio piacere e di alimentare il suo con la mia troiaggine.
“Si amore, fatti riempire da quello stallone, poi torna da me….”
A quelle parole volgo lo sguardo ad Andrea, lo vedo smorfiare perché non resiste più.
“Dai frocio, sborrami la fica, ubbidisci a mio marito, poi quando arriviamo a casa ti faccio ben pagare per il tuo servizio lurida troia. Vedrai che ti faremo divertire io e il mio amore.
Sarai la nostra cagna e con i soldi di mio marito ti presterai ai nostri più depravati desideri, vero frocetto? Ho delle belle idee per quel tuo culetto palestrato….”
Questa la goccia che fece traboccare il vaso. Andrea scattò con un ultimo colpo di reni dentro il mio ventre e mi sentii invadere dalla sua sborra calda. Il cellulare vacillava nella sua mano quindi lo afferrai e ripresi a fissare mio marito che mi guardava inebetito mentre gli chiedevo…
“allora tesoro, il nostro giardiniere da oggi in poi mi aiuterà a seminare piselli nel nostro giardino, vero…?” sorrisi maliziosa e mio marito mi rimandò il sorriso.
Non era venuto ma seguitava a segarsi. Aveva rallentato il ritmo, come a voler ritardare l’orgasmo.
“Tutto quello che vuoi amore mio, tutto quello che vuoi...” mi rispose estasiato.
“Guarda amore… guarda cosa ti aspetta appena torno a casa...” abbassai lo schermo del cellulare e lo fissai sulla mia fica nell’attimo in cui mi sfilavo il cazzo di Andrea dal buco.
Un fiotto biancastro mi colò dalla fessura e inondò il cazzo ormai mollo del caro giardiniere.
“Amore mio… “ sentii sussurrare mio marito “torna a casa… ti aspetto così… come mi vedi… pronto ad eseguire ogni tuo ordine….”!
Gli mandai un bacio dolcissimo attraverso il video e gli sussurrai “aspettami… volo da te” e chiusi la chiamata.
“Svelto frocetto, leviamo le tende e portami da mio marito. Vediamo che ricompensa sta pensando per te”
Non se lo fece dire due volte e in men che non si dica tutto era sistemato in macchina e noi già sulla via di casa.
Sorridevo felice e per nulla esausta. Il mio languore era stato appena stuzzicato ed ora non vedevo l’ora di tornare a casa e assaporare la lingua del mio adorato marito in ogni anfratto del mio corpo…..
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