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Lui & Lei

FAMILY MAN - Cap. 3 (parte 1) - Al di là del muro


di Lionello75
13.06.2023    |    2.580    |    1 9.7
"L’indomani avevamo la cresima della figlia di una nostra amica, che era anche una amichetta di mia figlia Anna..."
La giornata X era poi proseguita nella normalità, con il ritorno a casa dei ragazzi da scuola, la preparazione del pranzo e poi tutti insieme a mangiare ed a chiacchierare.
Non avevamo avuto la possibilità ed il tempo di approfondire il discorso iniziato.
Ed io e Luisa, eravamo tornati nel nostro normale status di genitori seri ed impeccabili. Ma ogni tanto i nostri sguardi si incrociavano e scorgevo negli occhi di Luisa una scintilla di malizia che non vedevo da tempo e probabilmente lei la vedeva altrettanto nei miei.
L’indomani avevamo la cresima della figlia di una nostra amica, che era anche una amichetta di mia figlia Anna.
Per me una vera palla, ma non se ne poteva fare a meno. Comunque questo non era in cima ai miei pensieri in quel momento. Arrivata la sera ed il momento di andare a letto attendo mia moglie in camera. Per prassi è sempre l’ultima ad andare in bagno. Bah, vallo a capire!
È il momento giusto per riparlare della mattinata trascorsa e cercare di capirci meglio.
Lei arriva in camera. Indossa una vestaglietta di seta corta che onestamente non ricordo avesse mai indossato.
Chiude la porta della camera. A chiave. Cosa insolita, onestamente.
Io sto per chiedergli il motivo, ma lei mi batte sul tempo. Si avvicina e mi mette una mano sulla bocca. Accende l’abat-jour, che ha una luce molto fioca e spegne la luce a soffitto.
Poi lentamente scioglie il nodo della cintola della vestaglia rivelandomi che sotto è completamente nuda.
Io rimango senza parole. Lui, laggiù invece è molto più reattivo e Luisa se ne accorge.
Mi sfila pantaloni e mutande mentre io mi tolgo la maglia.
Si siede su di me e lentamente comincia a strusciarsi la fica contro il mio uccello.
Sento che la frizione e molto fluida e ciò significa che deve essere già molto bagnata.
Mi prende le mani e le appoggia sul suo seno. Vuole che glielo accarezzi e glielo stringa.
O almeno così intuisco, dato che non una parola è stata detta tra di noi fino a quel momento.
Mi accarezza il petto e lo graffia dolcemente con le unghie, poi cerchiamo le nostre bocche che si vanno ad unire, aprire, lasciando che le lingue s’intreccino voluttuosamente.
Dopo un po’ Luisa si stacca dalla mia bocca e si sposta con il bacino un po’ più in alto, verso il mio petto, inclinandosi leggermente all’indietro. Riesco a vedere la sua fica aperta come un frutto maturo. Afferra la mia mano e la guida verso il suo sesso.
È chiaro che vuole che le accarezzi la clitoride e mentre inizio a farlo ricomincia a strusciarsi sul mio uccello.
Adesso però la frizione è più ruvida. Lei va a mettere parecchia saliva sulla mano e la infila lubrificandomi il cazzo e il solco tra le sue cosce.
Solo allora comprendo.
Non sta strusciandosi la fica che ha affidato alle carezze della mia mano. Ma sta strusciando il buco del culo contro il mio cazzo.
Ora sta ricevendo una stimolazione a tutto tondo: una mia mano è sul suo seno, un’altra le massaggia la clitoride ed il cazzo sta facendo funzioni di massaggiatore per il suo culo.
La osservo. È eccitatissima e comincia a muoversi sempre più velocemente. È scatenata.
Finché si schiaccia completamente sulla mano che la sta masturbando, e sul mio cazzo e poi si rialza facendo fuoriuscire uno spruzzetto.
Pochissime volte avevo visto Luisa squirtare e mai così velocemente. Questo non fa che aumentare anche la mia eccitazione.
La tiro giù e la impalo letteralmente sul cazzo.
La afferro dalle chiappe e comincio a scoparla velocemente mentre lei mi lecca le labbra, il viso. Ansima e lecca il mio orecchio, continuando a ripetere in sordina: “Si!. Sì! Sì! Sì!”.
Se lei è durata poco io duro ancora di meno e mi scarico interamente nella sua vagina.
Lei sente la sborra bollente arrivargli dentro ed il piacere che le procura la porta a mordermi il collo. Mi sa che domani avrò un gran bel succhiotto in vista, con qualche simpaticone che farà commenti spiritosi.
Restiamo fermi così. Lei sopra di me ed io dentro di lei.
Dal momento in cui Luisa è entrata in camera non abbiamo detto una parola. Ci siamo saltati addosso come due pazzi.
Lei ora si avvicina al mio orecchio e con un sospiro mi dice: “Pensavo che ci avresti provato. Ho provato a farti capire che ero disponibile…”.
Io ingenuo: “Provare cosa, amore?”.
Luisa: “A metterlo… insomma sai… nel culetto”.
Ma che cretino che sono: si è lubrificata con la saliva, si è strusciata, ha provveduto anche ad eccitarsi con la stimolazione clitoridea per essere più aperta.
Mi avrebbe lasciato fare, provare, lo voleva ed io non ho capito niente. Che coglione!
Io: “Oddio! Non avevo capito”, vorrei dirle che potremmo provare adesso, ma sinceramente, primo, non so sei avrei la forza dopo i due orgasmi squassanti della giornata.
Secondo, quel momento magico era sfumato e non mi sembrava il caso di farlo così la prima volta, senza pathos.
Quindi le dico: “E’ stato già bellissimo così, la prossima volta ci proveremo!”. E ci addormentiamo abbracciati.
Il giorno dopo abbiamo la cresima di Stefania (figlia di una coppia di amici ed amica lei stessa di mia figlia Anna). Ci svegliamo e fervono i preparativi, specie per il gentil sesso: vestizione, trucco e parrucco. Osservo mia figlia Anna. È cresciuta. È sempre più simile a sua madre: Occhi neri, capelli neri lunghi e lisci, un corpicino in fiore già molto sinuoso.
Un brivido mi corre per la schiena: diventerà bella e sexy come la mamma.
Ma sarà anche libera e disinibita come lei?
Un’immagine mi percorre la mente. Mentre la osservo, la immagino con quel vestitino corto che indossa oggi, che le mette a nudo le gambe snelle e toniche, mentre un ragazzetto coglione sbavoso le infila una mano tra le cosce e lei la accoglie, aprendole.
Mi riprendo e scaccio l’immagine dalla testa e mi concentro invece su Luisa.
Oggi è bellissima, con un tubino nero che le fascia il corpo.
Meno snello della figlia per ovvi motivi anagrafici, ma sicuramente più sensuale.
Con più carne, che trasuda da ogni suo poro un invito alla sessualità.
I tacchi alti spingono in alto ed in fuori in culetto e lo strizzano rivelando il solco delle natiche non appena si piega un po'.
Ma è ora di andare! Le cerimonie dalle nostre parti sono lunghissime. Si inizia la mattina per finire la sera tardi con il ristorante.
E quindi dopo la chiesa ci ritroviamo proprio al ristorante a sedere ad un tavolo da sei, assieme ad una copia anonima che non conosco ad un attempato zio vedovo di Stefania ed all’immancabile Antonella. I miei figli, sono invece al tavolo dei ragazzi.
Luisa è allegra ed effervescente. Lo è stata fin dal risveglio. Questa ritrovata complicità sessuale le ha fatto molto bene.
E la vicinanza ad Antonella, che è una grande festaiola, non fa che amplificare il suo buon umore. Scherza a e fa battutine con tutti.
Luisa è seduta al centro con me alla destra ed Anto alla sinistra.
Inizia con l’amica subito un gioco classico. La ricerca di un single per Antonella con cui accoppiarla: quello è così, quell’altro è colà. Io me la rido sotto i baffi, sembrano due teenager alla festa del liceo. Per tutto il tempo Luisa mi tiene una mano sulla gamba accarezzandola su è giù.
C’è un ottimo prosecco per aperitivo. A me non piace molto bere, perché l’alcool mi dà subito alla testa ma ancor peggio allo stomaco, quindi ho deciso che degusterò il mio unico calice che probabilmente durerà per tutta la sera.
Mentre Luisa ed Antonella, invece sono già al terzo bicchiere.
Inizia la musica e Luisa mi trascina a ballare. Ad una canzone veloce segue una lenta ed allora mi abbraccia con slancio per ballare stretti, stretti.
Mi da un bacio profondo, sensuale, con la lingua che mi fa raggiungere subito uno stato di rigidità nelle parti basse.
È attaccata a me e la sua vicinanza ed il tubino aderente le fanno avvertire la presenza ingombrante. Mi guarda e sorride compiaciuta del risultato.
Con la coda dell’occhio vedo Antonella che sta ballando con uno dei single papabili scelti in precedenza da mia moglie.
Anche lei ci sta osservando, divertita. Non ci ha mai visto farci così tante effusioni in pubblico. (fine prima parte. Continua...)
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