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Lui & Lei

I Toscani


di Dariosc
01.04.2024    |    162    |    0 8.7
"Lei è bella, non posso dire di no..."
AEROPORTO

In una giornata di quelle tutte nostre, col cielo pieno della sabbia del Sahara, con trenta gradi all’ombra e l’aria da respirare in un’altra città, aspettavo il loro arrivo, apprezzando l’aria condizionata.

Quante aspettative ho da questo arrivo.

La prima che ho, in effetti, è una certezza, e sono i tanti soldi che passeranno dalle tasche di lui a quelle mie, nel giro di soli tre giorni: i transfert per l’Isola, la barca per due giorni, la motocicletta col sidecar e i miei pernottamenti pagati da lui.

La seconda è proprio una speranza: scoparmi la compagna.

Mi hanno contattato sia per organizzare la loro vacanza, in tutti i particolari, ma anche perché lui vorrebbe vedere la biondina, occhi verdi, all’opera con la mia minchia.

Il cliente ha sempre ragione e va accontentato, speriamo.

Non che io mi possa lamentare. Anche se non dovesse andare bene con la biondina, la stagione è iniziata sotto i migliori auspici con la coppia spagnola sabato scorso e la single romana ieri. Peccato che non potrò incontrare i veneti, ma devo seguire questi dall’altra parte della Sicilia.

Se c’è una cosa che mi fa dimenticare la fica, sono i soldi.

Eccoli che escono dalla zona degli arrivi, li avrei riconosciuti anche senza accordi. In una massa di soggetti, tutti accaldati e arraffati, loro emergono.

Sono eleganti, affascinanti e belli. Tutte quelle cose che non mancano mai a chi è pieno di soldi. Non sono in due, sono in tre.

Lei è bella, non posso dire di no. È bionda, alta, con un fisico slanciato, gli occhi verdi, un po’ sulle sue.

Ma io resto fulminato da chi le cammina al fianco, e non è il compagno.

Per me, è stata l’apparizione di una creatura celestiale. Una ragazza rossa, slanciata più dell’amica, con gli occhi smeraldo, che sorride come una fanciulla ingenua ma che non è una fanciulla per quant’è donna.

Si muove come una gazzella, ma ha gli occhi di un puma ed emana eros da ogni poro della sua pelle.

È una di quelle creature che scatenano in te un conflitto senza risposta: è talmente bella che non vorresti profanarla con un atto sessuale, qualunque sia; ma è talmente bella che vorresti morire tra le sue braccia, dopo averla scopata selvaggiamente in tutti i modi possibili.

Mi innamoro al suo primo sguardo e penso: “peccato! La sua indole non prevede uno come me, o come l’uomo che è con lei. È la vita. Della sua bellezza ne godranno le donne.”

Il tragitto per la destinazione è lungo e le strade sono le nostre, col fondo stradale pessimo e curve su curve, disegnate da un bimbo di due anni, nemico acceso di Giotto.

Alla fine, la bionda si sente male. Lei, però!

Tutto il tempo, seduta dietro, ha chattare con quel cazzo di telefonino.

Ma a chi scriveva per tutto quel tempo? Sembrerebbe ad uno zio, per quanto si dicevano lei e la rossa accanto.

A proposito della rossa, non posso mettere la mano sul fuoco, ma quella la mano in mezzo alle gambe della bionda ce l’ha messa, e ce l’ha lasciata.

Hai capito la biondina? Ha il moroso, si diletta con la rossa e vuole provare nuove esperienze col sottoscritto.

RESIDENCE

Finalmente, siamo arrivati. Il residence è quello che è; lui rimane serioso, ma si vede che è fiero della scelta, per come si gode l’entusiasmo delle ragazze.

A proposito, e tornando a quello che ho intravisto in macchina, mi gioco i coglioni che queste due schiniano alla grande.

Che trio! Una lesbica, l’autra bisex e u masculu, lo dico elegante, voyeur cu i picciuli. U cornutazzu!

Cornutazzu, lui? Nell’ora abbondante trascorsa in auto, insieme a questi tre, ho avuto la sensazione che questi si siano divertiti alle mie spalle e che io stasera resterò in bianco.
Chistu è cornutazzu come io sono fimmina.

Però, mi scombussolano le budella questi tre. Non scoperò, ma imparerò tanto da stu masculu. Me lo sento.

La faccio breve.

Cena ottima, offerta dal boss, conversazione piacevolissima con tutti e tre. Nell’aria, possibilità di scoparmi la biondina? Pari a quella che avevo di scopare la rossa, lesbica: zero!

Dopocena, ci siamo spostati dove si beveva e si ballava. Sempre io e solo io con le due ragazze, e mai una mano fuori posto, solo sguardi languidi e premonitori di una notte di fuoco tra…le due ragazze.

La serata si è conclusa come prevedevo. Due bacini della buonanotte da parte delle ragazze e una stretta di mano del boss, con l’appuntamento per il mare di sabato, con la barca.

Per precisione, agli sguardi languidi delle due ragazze, devo aggiungere il messaggio inviatomi dagli occhi del boss: “stanotte, la biondina scopa me.”

Niente! La bionda è innavicinabile e la rossa m’ha fatto sbavare per tutta la sera.

Stavo per andare via, dopo l’ultimo bicchiere, bevuto da solo, e già pensavo di svegliare la mia donna per una telefonata a fondo erotico e sfogare così le mie voglie, quando una voce alle mie spalle:

“com’è che non sei andato con Rita Hayworth? T’hanno escluso e si fanno il triangolo tra loro quei tre?”

Minchia! Quarant’anni, forse trentotto o quarantadue, due polpacci, sì due polpacci, che li talii e ti si rizza U cazzo come mai.

Acchiani gli occhi e ci sunnu due cosce che ti chiamano.

Le minne, due meloni, ma passi oltre, picchì due occhi azzurri ti acchiappano e si’ solu ‘ a tista I minchia, ca’ avi a ficcare.

Notte d’amore imprevista. Non mi succhiavano così da mesi. Non mi fottevano così da mesi. Che donna! Ed è rimasta nel mio letto sino all’alba. E mi ha dato il buongiorno con le sue labbra, con tutte le sue labbra.
E mi stava facendo fare tardi con i clienti.

MARE

Vento di scirocco con mare forza 4, onde costanti che spingono verso terra. Opto per una ciglia classica, le ragazze si divertiranno.

E si sono divertite tutto il tempo…a farmi sbrogliare con gli occhi strabuzzati.

Tutto il tempo a schiniare. Cose piccole come carezze e bacini, ma talia due bonazze ca schiniano e ti rimane mollo? ‘Nta minchia che rimane mollo.

È il boss guardava loro, e guardava me, e mi indicava il mio costume e: “sono bellissime, vero?”

Il vento è rialzato, sarebbe durato un quaranta minuti quello stato di cose. Per non farle soffrire le ho portate in spiaggia, una caletta isolata e al riparo dalle onde, mentre io e il boss siamo rimasti sulla barca, una quarantina di metri distanti.

Quelle che potevano fare se non mettersi nude? Picciotti, non le ho scopate, piccatu!, ma quanto sono bone.

E il boss a sfottermi.
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