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Lui & Lei

L'amico di famiglia ed il suo massaggio


di Membro VIP di Annunci69.it Sheed
05.07.2019    |    23.283    |    5 9.6
"Poi mi chiede una cosa che mi spiazza, cioè se volevo un massaggio completo perché sente che sono molto contratta ed ho bisogno di rilassarmi..."
Un giorno sono stato contattato in posta da una lei di coppia che voleva sapere qualcosa in più sui miei racconti. Dopo aver parlato un po’ mi ha rivelato la sua storia. Con un po’ di fatica sono riuscito a fargliela raccontare tutta, nonostante la sua reticenza per l’imbarazzo delle mie domande e delle mie allusioni a riguardo.
Ve la riporto visto che a me è interessata e piaciuta parecchio.

All'amico fraterno di mio padre sono sempre piaciuta. Quando ero ragazzina si andava al mare tutti insieme in una casa grande e l’ho beccato più volte a guardarmi in un modo che non era solamente di affetto. Stavo crescendo, mi stavo facendo sempre più donna, e quindi le forme si stavano pian piano sviluppando. Non ho delle tette grossissime, ma sono di una misura adatta al mio corpo e sono piuttosto sode, come il culetto, che nonostante l’avanzare dell’età è ancora capace di farsi guardare dagli occhi maschili. Quindi non mi posso lamentare. Ed evidentemente neanche lui.
Mi guardava quando eravamo in spiaggia, ed il mio fisico nel bikini spiccava. Mi guardava quando eravamo a casa e mettevo solo la canottierina senza reggiseno, ed i miei capezzoli spingevano la stoffa e i miei shorts non lasciavano molto all’immaginazione con dei perizomi piuttosto piccolini a coprirmi il fiorellino.
In maniera piuttosto “innocente” è capitato che mi toccasse di sfuggita cercando di abbracciarmi, o in mare o a casa sul divano ma senza mai esagerare o dare nell’occhio.
L’occasione buona per lui, ma forse anche per me è successa anni dopo. Ero già una donna, fidanzata e convivevo, mentre lui era rimasto vedovo e le occasioni per vedersi erano ovviamente diminuite non andando più al mare con tutta la famiglia ma solamente col mio fidanzato. Avevo spesso male al collo e alla schiena in seguito ad un incidente d’auto, avevo provato con la fisioterapia ma ogni tanto avevo ancora questi problemi. Una sera a cena dai miei genitori, c’era anche l'amico di famiglia, mi son lamentata di questi dolori e lui si è proposto di aiutarmi. Da giovane aveva fatto il fisioterapista anche se poi più avanti negli anni aveva cambiato lavoro. Inizialmente ho rifiutato perché non volevo approfittarne ma dopo un po’ di sua insistenza ho acconsentito visto che l’idea di un paio di massaggi gratis mi stuzzicava.

Il giorno dell’appuntamento mi presento da lui, beviamo un caffè spiegandogli il tipo di dolore che sento e poi mi fa spogliare e stendere sul lettino a pancia in su. Inizialmente nessun problema, lavora sul mio collo e sulle braccia e sento un po’ di sollievo, poi mi fa girare, sgancia il reggiseno e mi invita a toglierlo del tutto. Prosegue con il suo lavoro su spalle e schiena, i miei punti dolenti. Mi sta aiutando molto e sento i muscoli decontrarsi. Poi scende sulla zona lombare e abbassa un po’ l’elastico della mia mutandina, una semplice mutandina di cotone nero. Poi mi chiede una cosa che mi spiazza, cioè se volevo un massaggio completo perché sente che sono molto contratta ed ho bisogno di rilassarmi. Rispondo di sì, e lui di colpo mi toglie le mutandine dicendo che così non avrebbe avuto problemi di sfregamento: rimango paralizzata.
Comincia a massaggiare e lo fa in un modo diverso da prima, mi apre un po’ le gambe e mi impasta il culo, scende sulle gambe per poi tornare alle spalle e scendere nuovamente, fermandosi per parecchio tempo sui miei glutei e sul mio interno coscia. Inizio un po’ ad eccitarmi anche se la situazione è veramente surreale per me.
Ad un certo punto mi dice di girarmi. Non so cosa fare perché sono nuda e so che gli piaccio e mi vergogno. Ma il mio cervello mi fa girare e così sono davanti a lui, con le tette al vento e i capezzoli turgidi, e la mia figa con una striscetta di pelo sopra, totalmente esposta. Vedo i suoi occhi brillare e il suo cazzo guizzare nei pantaloni.
Riprende il massaggio ma ormai di fisioterapico c’è ben poco. Mi schiaccia le tette e con le dita gioca con i capezzoli. Non l’ho fermato quando dovevo e lui ora ha preso il controllo. SONO ECCITATA.
Lo lascio fare anche quando scende e inizia con un dito ad accarezzarmi la figa che si apre come un fiore in primavera. SONO ECCITATA.
Ma è quando con il dito inizia a penetrarmi piano che perdo ogni freno e inizio a mugulare come una troia. Ho la figa bagnata e aperta, l'amico di mio padre con un dito infilato dentro di me e che con l’altra mano mi tira il capezzolo, e io ad occhi chiusi mugolo e sospiro. SONO ECCITATA.

Non mi accorgo neanche che si è abbassato i pantaloni finché non mi prende la mano e se la mette sul cazzo. Faccio un sussulto aprendo gli occhi e ritraggo la mano, ma ormai è troppo eccitato per non volere di più, così la riprende e con fermezza mi rimetto il suo cazzo duro in mano. Non è tanto lungo ma è abbastanza grosso, con la cappella piuttosto grossa, ma soprattutto è durissimo. Sono titubante ma ormai sono nel gioco e inizio a segarlo. Ora non sono più la sola che sospira. Ci stiamo masturbando a vicenda, senza dire una parola.
Più andiamo avanti più sappiamo di non poterci fermare, così lui infila un altro dito nella mia figa che gronda umori e non vede l’ora di avere l’orgasmo che merita. Nel frattempo è risalito, mi ha preso con la mano la testa e me l’ha indirizzata verso il suo cazzo, apro la bocca e l’accolgo volentieri. Ormai mi sento troia e penso solo a godere. So che dopo oggi non succederà mai più, ma in questo momento voglio solo venire e farlo venire.
Il mio pompino gli piace, lo sento, il cazzo mi si gonfia in bocca e lui accelera il suo avanti-indietro con le dita nella mia figa. Io non ce la faccio più, mugolo sempre più forte mentre lo spompino, lui grugnisce e ansima. Siamo al limite. Dopo una trentina di secondi, che a me sembrano un’eternità, sento un lampo attraversarmi dalla testa ai piedi passando per la figa e vengo, vengo urlando e tremando tutta, un orgasmo che mi squassa le viscere e mi toglie tutte le forze tanto che smetto anche il pompino. Ma anche lui è al limite e mi costringe a continuare, mi scopa la bocca e poco dopo arriva anche il suo orgasmo, si contrae e mi scarica in bocca 3-4 fiotti di sborra calda. Non mi piace ingoiare così alzo un po’ la testa e la lascio uscire e cadere sulle mie tette e la mia pancia e ricado sul lettino, sfatta.

Non so dopo quanto tempo torna a parlarmi e mi dice che forse è meglio se vado in bagno a pulirmi. Faticosamente, con le gambe che cedono per l’orgasmo, riesco a raggiungere il bagno. Quando esco lui si è sistemato tutto.
Imbarazzati ci salutiamo in modo piuttosto goffo, augurandoci una buona serata.
Le volte successive che ci siamo visti alle cene di famiglia abbiamo fatto finta di nulla e da lui a fare un massaggio non sono più tornata, ma quell’orgasmo è stato senza dubbio uno dei migliori che io abbia mai avuto.
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