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Lui & Lei

La Fata del sogno


di Membro VIP di Annunci69.it giuliocossu
24.10.2022    |    410    |    1 9.2
"Andata e ritorno, visto che saremmo dovuti andare nella Cossucasa, erano passate poco più di 3 ore e finalmente ero lì con questa singola di cui non..."
Mi aveva appena abbassato gli slip e già aveva il mio cazzo nella sua mano e subito dopo tra quelle labbra succose, andava su e giù mentre succhiava ingorda. Lei inginocchiata al bordo del grande letto, io sdraiato lievemente coperto da un lenzuolo cercavo di prendere sonno quando inaspettatamente era entrata nella stanza ed iniziava quello che sarebbe diventato un qualcosa di idilliaco. Dalla sua magliettina bianca spiccavano i capezzoli di un seno turgido e grande quanto basta per essere considerato il più bello che mai avessi avuto tra le mie mani. Mentre scrutavo la magliettina lei continuava a succhiare e leccare la cappella scendendo giù per tutta l'asta, difficile non capitolare ma tenevo duro, in tutti i sensi, non volevo venire, volevo scoparla, immaginavo il mio cazzo posizionarsi tra le labbra della figa e dolcemente entrare in quel luogo che fonte dei miei sogni.....DRIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNN
"noooo quel cazzo di sveglia, porca puttana noo, nel momento più bello nooo" la prendo e con tutta la forza la sbatto per terra facendola andare in frantumi.
Svegliarsi in questo modo la mattina è una tortura, sembrava vero, talmente reale che mi ero bagnato lievemente gli slip e distrutto una sveglia abbastanza costosa, ma questo era l'ultimo dei miei pensieri infatti non riuscivo a scordare quella fata che mi stava facendo un pompino che mai avevo ricevuto, quel sogno aveva condizionato tutta la mia giornata, con la mente cercavo quella fata tra le donne che conoscevo ma non riuscivo a trovarne una.
Due sere dopo avrei dovuto incontrare una singola conosciuta in un sito di incontri (chissà quale, vero redazione?) finalmente eravamo riusciti a trovare i tempi giusti visto che abitiamo lontani, ma siccome non aveva le sembianze della "fata del sogno " non ci stavo pensando, mi piaceva ma non ci stavo ricamando su come altre volte era successo.
I giorni passavano, la testa mi portava alla fata ma non avevo più sognato, nel senso che non solo non avevo sognato quella donna ma non avevo proprio sognato, era sparita, pensavo di poter continuare il sogno come avviene nei film ma niente.
La sera la Cossucar viaggiava leggera e spedita con i suoi settecentomila chilometri portati benissimo, è sempre quella delle altre avventure, la radio accesa mi allietava, una canzone dei pinguini tattici nucleari però mi riportava alla mente la donna dei sogni, sono malato pensavo, "mah, la strada è lunga faccio qualche telefonata così passo il tempo".
Andata e ritorno, visto che saremmo dovuti andare nella Cossucasa, erano passate poco più di 3 ore e finalmente ero lì con questa singola di cui non ricordavo neanche il nome, che mi chiedeva se poteva fare uno spogliarello "mica mi devi chiedere queste cose, sarà per me un grande piacere" le dissi.
Mi sdraiai sul letto e lei iniziò a passeggiare su e giù mentre si toglieva i vestiti, "ah però, ci sa fare" pensai, rimase con gli slip e il reggiseno e mi resi conto di trovarmi davanti ad una donna con un fisico pazzesco, non lo avevo notato, o meglio i suoi vestiti non facevano trapelare tutto quel ben di dio.
"ti piaccio?" mi chiese, per tutta risposta avevo già la lingua che stuzzicava il suo clitoride e i suoi mugugni mi facevano capire che ero sulla strada giusta e purtroppo in quelle condizioni il mio cazzo non aspetta vuole stare dentro, così messo il profilattico iniziavo a scoparla dolcemente come il mio solito, il suo profumo era dolcissimo, più la respiravo e più mi eccitavo, lei gemeva e tratti urlava con il mio cazzo che andava su e giù nella più classica delle posizioni, il missionario, posizione che personalmente mi fa impazzire. Stavo per chiederle di girarsi quando lei mi disse, "togliti il preservativo voglio farti impazzire" "si aspetta, ma cosa dici, ti dà fastidio il sapore del preservativo?" "si" mi risponde, nessun problema, entro in bagno e dopo essermelo lavato rientro pronto a ricevere il piacere promesso.
Ho visto il suo sguardo felice, per tante donne il sapore del profilattico non è il massimo e io non riesco a rilassarmi sapendo questo, infatti, quello che stava per succedere era la dimostrazione.
Lo prese prima con due mani iniziando a farmi una sega, ogni tanto mi leccava la cappella e mi guardava, mentre i movimenti si facevano più veloci la cappella aveva assunto una dimensione notevole si fermava e con un rapido movimento lo metteva in bocca succhiando come se fosse un gustoso gelato, succhiava e andava su e giù, lo faceva uscire, mi guardava e poi di nuovo dentro, lo faceva uscire, leccava tutta l'asta e poi di nuovo dentro, con una dolcezza mai vista, la saliva lubrificava la cappella mentre continuava a succhiarlo, poi ancora lo faceva uscire e lo accarezzava con la guancia, appoggiandolo e facendolo strusciare tra labbra e guancia e poi si nuovo in bocca, "cazzo è lei, la fata dei sogni, la fata del pompino" il sogno era diventato realtà, mentre continuava come in una danza con la coreografia scritta solo per me. Venti minuti prima pensavo di scoparla in tutti i modi per farla godere a più non posso, volevo anche prendermi il suo culo e scoparla forte e bene, ma ora mi trovavo in una situazione molto diversa mentre lei continuava facendomi letteralmente uscire di testa, la lascio fare, la notte è lunga, la scopo dopo e mi lasciavo andare come non mai.
E lei continuava, succhiava mai sazia, passava dalla bocca alla lingua, lo passava sulle tette e poi in bocca e poi ancora giù a leccare le palle, mettendole dentro la bocca e succhiarle con la dolcezza di una "fata" per il piacere di darmi piacere, mi mancava il fiato, quando, accorgendosi della turgidità del mio cazzo iniziava a muovere la bocca molto più velocemente ma con la stessa delicatezza, la cappella era ora gonfia tra quelle labbra dolci sino a che iniziavo a venire in maniera copiosa mentre lei lo gustava e lo faceva in parte uscire dalla bocca e in parte lo ingoiava mentre io guardavo e subivo quello spettacolo con il mio cazzo che non finiva di sborrare nella sua bocca e nella sua lingua uno sperma denso e bianco che lei sembrava gustare avida, non sazia scendeva con la lingua a prelevare tutto quel nettare che aveva volontariamente fatto uscire dalla bocca per farmi assistere allo spettacolo della vita, assaporando ogni singola goccia. Dopo aver finito mi guarda, qualche goccia di sperma ancora al lato delle labbra e mi dice "ti è piaciuto?" io la guardavo contento e felice dicendole "sei stata fantastica, sei una fata, la Fata Dei Miei Sogni" lei sorride, sale con il suo corpo e stanca e sazia di aver donato poggia la testa sul mio petto ed io la abbraccio.
"ora tocca a te" le dicevo mentre mi accingevo a farle passare tutte le sensazioni che avevo passato poco prima, anche se avevo notato che lei aveva goduto tanto durante quello che chiamarlo pompino è veramente riduttivo, ma scoparla come non ci fosse un domani sarebbe stato meraviglioso anche per me, ma questo ve lo racconto alla prossima Cossustoria.
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