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La nuova vita, l'inizio


di Membro VIP di Annunci69.it giuliocossu
18.02.2018    |    8.336    |    4 9.5
"La tensione è forte, la prima volta con la mia principessa insieme ad altri..."
Avevo appena compiuto cinquantuno anni nel periodo più difficile della mia vita, privato della mia verve comica che aveva contraddistinto tutto il mio percorso sino a diventare l'uomo maturo che ero e che mi sentivo, dentro di me avevo tutte quelle positività che ogni uomo avrebbe voluto, amici, considerazione, donne e un figlio che mi adora.
Ma ero privato però della cosa necessaria per completare la mia essenza, l'amore.
Si era appena chiusa una bellissima storia con una donna che mi aveva fatto passare dei momenti magici mai provati, lei mi aveva improvvisamente lasciato, troncando di netto una relazione che aveva unito me e mio figlio a lei e i suoi figli.
Preso dai pensieri negativi iniziavo così a ripercorrere la strada che avevo abbandonato anni prima per mettere su "testa": la trasgressione.
Le notti insonne mi permettevano di viaggiare in un mondo che quando ero ragazzo non era neanche immaginabile, il mondo di internet.
Mi imbattevo così in un sito chiamato Annunci69, ma sarà la solita fregatura a pagamento mi venne in mente da buon informatico. Così dopo una piccola verifica scattavo alcune foto abbastanza brutte e feci l'iscrizione.
Nessuno prestava attenzione a quel profilo anonimo di un cinquantenne che nulla aveva da offrire.
Pensavo alla considerazione che avevo nel mondo reale in contrapposizione a quella virtuale, eppure non sono da buttare, non sono palestrato certo ma......
Cosa è che fa effetto quando le persone hanno a che fare con me?
Iniziai un nuovo modo di presentarmi, per carità educato e signorile come è il mio stile, ma questa volta mettendo in campo quello che effettivamente sono.
Iniziavo così ad avere i primi "no grazie" che per un singolo è già qualcosa, e i primi appuntamenti, ma quello che più mi ha colpito è stata la riposta di una singola di Cagliari che distante duecento chilometri affermava che la facevo impazzire come scrivevo, tanto che la conversazione si sposta sulla piattaforma WhatsApp.
La mia mente si concentra solo su questa figura che inizia a entrarmi dentro come un batterio che si fa largo in ogni punto del corpo.
Inizio a fantasticare, a percepire il profumo solo guardando il display dello smartphone, a sentire la sua voce con il tipico accento cagliaritano in ogni dove, sono ammaliato.
Passano i giorni ed io in preda ad una sensazione di smarrimento non so come fare per organizzare un incontro con questa dea.
Tutti e due iniziamo a fantasticare una vacanza nella mia casa in campagna, paradiso terrestre per persone che vivono in città, in compagnia dei nostri rispettivi figli ci saremmo conosciuti senza peraltro avere mire trasgressive.
Ed ecco che un giorno all'improvviso capita il sabato libero per entrambi, o meglio libero dagli impegni quotidiani ma non dai nostri figli. Basta dico, prendo la macchina e vengo giù con mio figlio, tu vieni con il tuo piccolo e andiamo a mangiare una pizza come vecchi amici.
L'apoteosi, in quel periodo avevo condiviso con lei le fasi della produzione di olio, dalla raccolta delle olive alla macina, non potevo andare a mani vuote, era obbligatorio portare il nettare che era venuto fuori, ovviamente fu un modo per rompere il ghiaccio.
La serata fu strepitosa, un armonia incredibile con i nostri figli che giocavano come se si conoscessero da una vita.
Rientrato a casa iniziai a pensare che da quell'incontro volevo di più di un paio d'ore trasgressive, volevo la favola. Così preso dai pensieri mi lanciai in una proposta scandalosa: dopo Natale far venire il figlio piccolo per stare qualche giorno con me e mio figlio fino a quando lei finito il lavoro poteva prendere il treno e raggiungerci.
Occorreva una fiducia estrema, io ero un perfetto sconosciuto, incontrato per caso in un sito di incontri particolari. Ma la sensazione era quella, fiducia totale, il piccolo già sognava quei giorni a giocare in campagna con i cani, il trattore e tutte quelle birichinate che si possono fare quando si è liberi.
E via, presa la macchina,un pomeriggio si parte in direzione Cagliari.
Giornate incredibili, vedere la felicità in un ragazzino che si eccitava per tutto, per la dolcezza dei pastori tedeschi, per la bellezza del bosco, per la guida del trattore.
Ma la mia attesa più grande era quella della mia principessa.
I giorni non passavano mai, contavo le ore, l'uomo maturo era diventato un ragazzino liceale ansioso, vivevo momenti dimenticati nel tempo, una botta di vita senza precedenti.
Eccola, il giorno è arrivato, lei bella come non mai, entra nella mia casa come se fosse stata lì da sempre, questo mi fa stare bene (Caparezza docet).
I ragazzi si divertono, io sono al settimo cielo, lei è serena e sorridente, cosa si vuole si più dalla vita?
Ma non è tutto, visto che siamo qui organizziamo una serata trasgressiva invitando una coppia.
La casa è grande, due gli appartamenti separati e distinti, si potrà giocare in libertà.
E così mentre ci accingiamo ad entrare in sala giochi mi sento di nuovo il liceale di prima.
La tensione è forte, la prima volta con la mia principessa insieme ad altri. Ma lei è pazzesca, mi tiene in considerazione come fossi il suo uomo, sono in estasi è la favola non sapevo però ciò che stava per accadere.
Andiamo a dormire nella mia camera, convinto che la serata era ormai finita lì, non avevo capito niente.
Lentamente entriamo nel letto ancora freddo, per poco, ed ecco che i due corpi partono nella danza del sesso. Mentre la spoglio, scruto ogni centimetro della sua pelle con la lingua che umida di una eccitazione esponenziale mi trasforma nell'amante che son sempre stato. Mi soffermo sulle sue labbra, la bacio con una intensità crescente, lei ansima e inizia a contorcersi, continuo con le nostre bocche unite in una danza delicata ed imponente, il liceale è ora l'uomo che è diventato lei la venere che ho sempre sognato, le mie mani la sfiorano dappertutto e quando la lingua è sul seno inizia il vero balletto della libido. I capezzoli si inturgidiscono, mentre le mie mani palpano quelle delizie di stagione, i miei occhi guardano e trasmettono alla mia mente sensazioni che inturgidiscono il mio cazzo che ormai duro non sa dove andare tanto è confuso. Non faccio in tempo a pensare che lei con un gesto lo mette tutto nella sua bocca io mi eccitavo sempre di più nel vedere la mia capella entrare ed uscire da quelle labbra che prima stavo esplorando, lei continua, si aiuta con la mano e nel frattempo succhia, i suoi capelli lunghissimi coprono la vista ed io con un gesto delicato li sposto per continuare a godermi lo spettacolo e vedo il mio cazzo ancora più duro così duro da farmi male. Lei lo vuole dentro penso mentre continua il suo movimento, ma ancora no, mi giro e la mia lingua inizia a districarsi nelle labbra di quella figa tanto vogliosa del mio cazzo quasi quanto della mia lingua. Il suo sapore è intenso ed io lecco e con le mie labbra la succhio, che figa stupenda penso, mentre lei ansima e si contorce. Ed è arrivato il momento, mi metto con le ginocchia sul letto, avvicino il mio cazzo nelle labbra della sua figa, un piccolo movimento come a strusciare in quel paradiso con la mia cappella, dito indice sull'asta mentre lo punto e lentamente lo faccio scivolare dentro il paradiso terrestre che può essere una figa di quel tipo. Il suo addome si inarca, lei ansima dolcemente ed io inizio a muovermi facendo scivolare il cazzo nella figa bagnata e accogliente, con movimenti che si fanno più intensi, mettendole una mano sul seno e il pollice nella figa a cercare il clitoride. Continuo così per un bel po' di tempo, la sento mia, le dico di girarsi, mi appare un culo strepitoso, con la mano destra impugno l'asta e la penetro nella figa sempre più vogliosa del mio cazzo, sto per capitolare, mi fermo, esco, le allargo con una mano le chiappe, con l'altra riprendo il mio cazzo e punto la cappella nel buco del culo, con un movimento deciso entro nel secondo paradiso terrestre ed inizio lo stantuffamento lei geme e si dimena come una anguilla. Ancora la giro e la penetro nuovamente nella figa, non mi basta mai, non le basta mai. Mi sdraio a pancia in su, lei sale sopra afferra il cazzo con una mano lo passa sulle labbra della figa e dopo un po' lo fa entrare abbassandosi delicatamente iniziando poi un movimento lento ma costante che lo fa uscire ed entrare, le tengo i fianchi e mentre geme le sposto i capelli e le accarezzo la nuca mentre il pollice entra esce dalle sue labbra e lei succhia con dolcezza, l'altra mano palpa i due seni e le mie labbra succhiano i suoi capezzoli, sto di nuovo per capitolare ma resisto, voglio che la giostra della libido continui a girare, e gira, gira, gira, in un capogiro di emozioni che danno un senso alla parola felicità.
Siamo stanchi è ora di vedere la fine della partita, esco impugno il cazzo con la mano destra ed mi faccio una sega davanti la sua bocca, non ci vuole molto per vedere una sborrata calda e copiosa che la inonda, le riempie la bocca e le labbra mentre lei avidamente succhia ancora spezzandomi in due le gambe che stanche si afflosciano, ha ingoiato tutto mentre prendendolo in mano si passa la cappella sulle labbra ed io sposto ancora i suoi lunghi capelli per godermi fino all'ultimo quello spettacolo che resterà nella mia mente. Sprofondiamo abbracciati in un sonno profondo come da tempo non assaporavo, grazie di esistere principessa, grazie di esistere annunci69.it.
Giulio Cossu
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