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Lui & Lei

La nuova dottoressa


di fedemio
30.06.2022    |    22.976    |    12 9.6
"Probabilmente ha già capito di cosa si tratta, o quanto meno ha escluso che sia qualcosa di contagioso o particolarmente grave, perché mi dice "Porti..."
Durante la doccia mi sono accorto di avere una macchiolina di irritazione sul pene. Lì per lì non ci ho proprio badato, ma trascorso qualche giorno noto che, invece di sparire, si è allargata un po'. Mi sono incuriosito ed ho iniziato a tenerla controllata.
Lunedì mattina decido di chiamare il dottore.
Il problema è che dopo una vita che ho avuto lo stesso dottore e con il quale avevo una buona confidenza, questi è andato in pensione. Prima di andarsene, a me e a mia moglia, ha consigliato una dottoressa che è stata sua steggista e tirocinante e con la quale è rimasto in ottimi rapporti ed a lei sta passando praticamente tutto il suo pacchetto pazienti.
Una volta presentata la richiesta all'Asl è arrivata la conferma di accettazione. Ho una nuova dottoressa, ma di fatto, non ho ancora avuto modo di conoscerla e l'idea di presentarmi con un problema al pene non mi fa impazzire.
Le telefono come scritto sul sito, ma la segreteria è piena, quindi le mando una mail. Verso sera mi telefona, scambiamo due frasi di cortesia e mi chiede in cosa consiste l''irritazione delicata' a cui accennavo nella mail per capire se è il caso di vedermi o di inviarmi al pronto soccorso. Le spiego che secondo me non è nulla di grave, ma è una cosa che si protrae da tempo. 'Delicato' è solo il posto dove si trova il problema da risolvere e le spiego che ho una strana irritazione sull'asta del pene.
Con la voce ferma e molto giovanile mi chiede subito se ho avuto rapporti non protetti con persone che non conosco bene ed io le dico che ho rapporti solo con mia moglie. Poi mi chiede se questa irritazione è collocata solo sull'asta del pene o anche sul glande. Le confermo che è sul pene, proprio sulla pelle che riveste l'asta ed infine mi chiede se mi provoca dolore o prurito. Le spiego che me ne sono accorto solo perché l'ho vista altrimenti non mi dà alcun fastidio. Le chiedo se mi può prescrivere qualcosa, tipo un antibatterico e lei, sempre professionalmente, mi dice che non può prescrivermi, né un farmaco, né una visita specialistica perché non sa se si tratta di un problema di malattia sessualmente trasmissibile oppure di un problema dermatologico oppure di un problema urologico senza prima visitarmi e mi invita in ambulatorio il giorno seguente alle ore 13,30 dopo l'ultimo paziente. Le dico che va bene e la saluto ringraziandola e lei prima di agganciare mi chiede nuovamente se ho avuto rapporti non protetti con persone diverse dalla moglie. Ed io le confermo di avere rapporti sessuali solo con mia moglie negli ultimi 7 anni da quando mi sono sposato. Ci salutiamo e chiudiamo la telefonata. Ultimamente, mi sono trascurato ed ho un'incolta peluria che mi contorna il grosso pene. Mi do quindi una bella depilata prima con il rasoio elettrico per accorciarli e poi con la lametta e la schiuma da barba finisco l'opera, perché immagino che se io fossi dottore e una figa dovesse venire a farsi visitare da me, mi darebbe alquanto fastidio che si presentasse tutta pelosa ed in disordine. Come al solito quando mi depilo, menalo di qua e menalo di là mi viene una gran voglia così vado in soggiorno da mia moglie con il cazzo duro e le faccio vedere che bravo sono stato a depilarmi e lei risponde positivamente dicendo che quando lo depilo completamente sembra ancora più grosso e con l'occasione prima me lo succhia per bene e poi ci facciamo una bella scopata. Il giorno dopo esco dall'ufficio verso le 11,00, vado a casa, mi faccio una bella doccia, indosso un paio di boxer nuovi, giacca, camicia sportiva, scarpa sneaker bianca e vado all'appuntamento con la dottoressa. Ancora non riesco a realizzare che il mio dottore sia una donna. Mi siedo in sala d'attesa e sento che è ancora dentro col paziente delle 13,00. Dopo quasi un'ora escono una signora anziana accompagnata da una ragazza giovane e la dottoressa, figa, con una gonna fino al ginocchio, sandali con tacchetto di 3 o 4 cm, unghie di mani e piedi smaltate di rosso, ben curata, senza calze ovviamente, e una camicetta bianca leggermente sbottonata che permette di immaginare un bel seno tipo una terza ma oserei stimare anche una quarta. Capelli castani raccolti con una coda alta ed il camice bianco.
"Buongiorno, il signor Gianni? "
"Sì buongiorno lei è la nuova dottoressa? "
"Si mi dia due minuti che igienizzo l'ambiente e la chiamo."
"Grazie"
Trascorso un breve lasso di tempo mi chiama.
"Bene signor Gianni mi dica in sintesi il suo stato di salute." "Dottoressa ho 30 anni e non fumo, non mi drogo, faccio attività sportiva e sto abbastanza bene. Da 7 anni sono sposato. Non ho rapporti extraconiugali e mi sono accorto di avere questa irritazione sul pene. Inizialmente era piccolina poi è diventata un po' più grande e allora ho deciso di venire a fargliela vedere "
"Le analisi del sangue è tanto che non le fa? "
"Sì da qualche anno "
Finché mi parla non toglie lo sguardo dal computer. Non capisco se sta leggendo le sue mail o se sta guardando la mia scheda sanitaria. Io intanto ne approfitto per guardarla bene. Passo ogni centimetro del suo viso immaginando come potrebbe essere senza mascherina. Ha sicuramente dei bei occhi ed una pelle liscia vellutata e poi cerco anche di sbirciarle dentro la camicetta.
"Ok, allora intanto si scopra il braccio che le misuro la pressione arteriosa e poi le prescrivo analisi sangue e urine." Verificato che la pressione è a posto, mi chiede di sentire il polso e successivamente mi ascolta anche i polmoni con lo sfigomanomentro.
"Ora si appoggi lì al lettino ed abbassi pantaloni e mutande."
Io mi alzo un po' imbarazzato e mi avvicino al lettino. Abbasso i pantaloni ed i boxer alle caviglie e rimango in piedi con i lembi della camicia che mi coprono la base del pene, mentre la punta penzola giù. La dottoressa intanto ha indossato dei guanti in lattice, si avvicina e si china davanti a me mantenendo sempre un atteggiamento molto professionale e distaccato che quasi mi infastidisce
"Sollevi la camicia, così non riesco a vedere"
Obbedisco e sollevo la camicia fino all'altezza dell'ombelico. Rimango col pene completamente depilato in bella mostra che penzola.
La dottoressa dopo aver notato che già da floscio sono ben dotato prende la sedia e si siede davanti a me.
"Finalmente qualcuno viene in visita ben curato. "
Con queste parole ha rotto quel silenzio glaciale che si era creato.
"Grazie" le rispondo
"Mi faccia vedere dov'è l'irritazione"
Con una mano prendo la cappella per sollevarlo e con l'altra giro l'asta del pene. Mi sembra di avere in mano un pezzo di carne da frigo. Lei si avvicina rimanendo circa ad una ventina di centimetri. Probabilmente ha già capito di cosa si tratta, o quanto meno ha escluso che sia qualcosa di contagioso o particolarmente grave, perché mi dice
"Porti pazienza un attimo ma devo vedere io"
Lascio andare il cazzo e lei con i guanti mi afferra l'asta a metà. Come vi dicevo sono ben dotato e per capire direi che da moscio è lungo come due dei suoi palmi. Anche se il lattice divide il contatto della nostra pelle, riesco comunque a percepire sia il calore della sua mano, sia la leggera pressione che esercitano i suoi polpastrelli e la cosa non mi lascia indifferente. Si avvicina fino a pochi centimetri di distanza ed io non penso più all'abrasione e parto ad immaginare porcate con la dottoressa. A questo si aggiunge il fatto che chinandosi in avanti il suo abbondante seno ha iniziato a premere sulla camicetta divaricandone l'apertura ed ora vedevo tranquillamente l'attaccatura delle tette e la sua bella pelle liscia. Anche la gonna stando seduta si è fatta più corta e lo spacchetto che ha sul davanti mi permette di intravedere qualche centimetro di pelle in più dell'interno coscia. Ho trascorso serate in cui pregavo di non fare un flop davanti a delle ragazze, ora sto pregando perché non mi diventi duro.
Lei lo sta scrutando per bene e lo sposta a destra ed a sinistra, e la cappella dondola, ma non so quanto riuscirò a rimanere indifferente. Figuriamoci ora che con l'altra mano mi sta sollevando la cappella.
Non riesco più ad essere obiettivo e giudicare questa visita medica. Vedo tutto dal punto di vista sessuale come un gioco molto eccitante Anche se lei è seria, gia mi piace. Non riesco a capire se mi sta visitando in maniera puramente scientifica o se è interessata al mio cazzone. Mentre con una mano mi sorregge la cappella, con l'altra esercita delle pressioni all'altezza delle abrasioni e mi chiede
"le faccio male? Se premo qui le faccio male? e se premo di qui?"
Sento ed osservo, ma il mio cervello filtra, elabora e trasforma ed io capisco che mi chiede "che bella circonferenza che ha il suo cazzo, e non è ancora abbastanza duro! se acconsente lo faccio diventare duro " e tutte cose così...
"Le dispiace se controllo anche il glande?" Ed io capisco " Ora glielo scappello, Mi faccia vedere che cappellone grande che ha"
Riesco a rispondere "No dottoressa guardi pure, solo che porti pazienza ma non posso rimanere indifferente"
"Non si preoccupi, è il mio lavoro, ora le abbasso il prepuzio"
Infatti nello stesso momento in cui mi afferra la cappella ed inizia a scapellarlo, mi è partita un'erezione bestiale. Praticamente le è diventato duro in mano. Lei teneva la pelle sulla cappella e lui crescendo si è scapellato da solo. In un attimo si ritrova una verga davanti agli occhi. Lunga come tre delle sue mani più tutta la cappella e con una circonferenza che non riesce a chiudere il pugno.
Anche le palle mi si sono tonificate.
"Mi scusi dottoressa è una reazione spontanea"
Con serietà nella voce, ma col ghigno e lo stupore negli occhi dice
"È normale non si preoccupi. Il prepuzio è altamente vascolarizzato e ricco di terminazioni nervose che lo rendono un'area cutanea particolarmente sensibile alle stimolazioni."
"Allora credo che il mio sia più vascolarizzato degli altri"
E lei trattenendo la risata, ma cambiando completamente tono ed atteggiamento dice
"È tutto proporzionato, lei è ben dotato e quindi ricco di stimolazioni"
"Grazie dottoressa"
"E poi ora riesco a vedere meglio con la pelle distesa. Ha problemi di eiaculazione precoce o posso continuare la visita?"
"No no continui pure. Di solito non eiaculo solo toccandolo"
E questa stronza che fa? Inizia a spostarlo a destra ed a sinistra ed far scorrere su e giù la pelle dalla cappella. Anche se sembra che lo stia scrutando per bene, a me sembra che ci stia giocando alla grande.
"Escluderei fin da subito che si tratti di malattia sessualmente trasmissibile"
"Meno male, anche perché non saprei come avrei potuto contrarla"
E qui arriva il top. Me lo tiene in mano, mi guarda e mi spiega che le malattie sessualmente trasmissibili non si trasmettono tutte solo con contratto diretto delle mucose.
"A ok, non lo sapevo", e mentre dico queste parole, con il pollice striscia un paio di volte sul frenulo ed in questo caso il cazzo reagisce squittendo. Le vorrei sborrare in faccia se si togliesse la mascherina e me lo succhiasse mentre continua a segarmi .
"Bene, vediamo se c'è qualcosa sullo scroto" e mentre tira su e giù lentamente la pelle del cazzo con una mano, con l'altra mi estende lentamente la pelle delle palle e poi mi fa un vero e proprio massaggio alle palle.
"No, sullo scroto non c'è nulla ed i testicoli sono regolari"
"Bene" dico io pensando che mia moglie mi dice sempre che ho le palle grosse come un toro.
"Anzi più che regolari direi che sono anche loro proporzionati" ed accenna ad un altro sorriso al quale le corrispondo.
Mentre continua a menarmi l'uccello con l'intenzione di guardarlo bene, con la mano che aveva sulle palle scende in direzione del buco del culo ed inizia a roteare le dita facendo pressione all'altezza della prostata.
"Divarico leggermente le gambe" Mi sale ancora di più l'eccitazione. Ho il cazzo molto teso e lei non riesce più a spostarlo di qua e di là come faceva inizialmente perché è troppo teso, ma si limita a fare su e giù. La cappella si gonfia ed anche se mi trattengo, il respiro si fa più intenso, ma non proferisco parola e la lascio fare. Lei alterna il massaggio prostatico al massaggio alle palle e con l'altra mano mi sta letteralmente segando arrivando sempre con la punta del pollice ad accarezzarmi il filetto della cappella.
Sono molto eccitato. Mi viene da venire d'urgenza ma non so come fare. Prima le avevo detto che non vengo solo toccandolo, ma non pensavo ad una cosa così mirata ed intensa.
"Dottoressa..."
"Non si preoccupi, si rilassi e si lasci andare, sto solo cercando di escludere malattie urologiche e guardando se tutto funziona regolarmente"
"Si dottoressa, guardi che di solito schizzo, non vorrei sporcarla" e lei con voce più moderata, quasi dolce
"Si rilassi Gianni, faccia quello che deve, su faccia quello che deve"
E mentre mi dice queste parole sento una vagonata di sborra partire dalle palle, risalire per tutto il cazzo, attraversare la cappella in velocità, lei me lo inchina leggermente verso destra e parte un getto di sperma che non ho neanche mai visto e che continua a non fermarsi, finché le ultime gocce si posano direttamente sul guanto.
Un ultimo massaggio alle palle, e poi con pressione coatante ripercorre un paio di volte tutto il canale del cazzo per far uscire le ultime goccioline.
Sono allucinato. Non riesco a credere che sia successo davvero.
Lei si alza, mi guarda col sorriso negli occhi e la voce ancora abbastanza ferma e mi dice
"Bene signor Gianni, abbiamo finito. Ora ho cognizione della situazione generale tenga questo tovagliolo per pulirsi. Abbiamo finito."
Io non rispondo nulla, e mi pulisco, ma in realtà non esce più nulla e di fatto sono già pulito. Lei si china, e con degli altri tovaglioli asciuga le gocce di sperma dal pavimento e poi butta tutto, guanti compresi nel cestino e torna alla scrivania.
Io sono rimasto in piedi vicino al lettino non sapendo che dire e che fare, ma quando l'ho vista tornare a sedersi mi sono andato a sedere anch'io.
"Ho escluso tutte le variabili peggiori, anche se in assenza di esami specifici non parliamo di una diagnosi assoluta, ma credo proprio che quell'abrasione sia un fungo della pelle da non sottovalutare. La zona colpita è limitata ma come mi riferisce si sta espandendo. Se raggiunge l'uretra diventa un problema grave. Tutto chiaro?"
"Si"
"Le consiglio vivamente di non fare sesso finché non sarà guarito o se proprio deve, usi il preservativo. Le prescrivo del bentalin zeta in pomata da applicare 3 volte al giorno per una settimana. Poi stia in osservazione per un'altra settimana e la rivedo tra 15 giorni alle 18,30."
"Va bene dottoressa"
"Domande?"
"Be veramente non so come chiederglielo, ma... in merito a quello che è successo oggi?"
"Oggi è stato sottoposto a visita medica specifica e propedeutica per redigere una diagnosi corretta. Mi ha fatto piacere averlo trovato ben curato e ben dotato. Questo ha reso tutto più semplice e più gradevole. Ovviamente tutto quello che riguarda lo stato di salute dei miei pazienti e tutelato dalla legge sulla privacy mentre quello che succede all'interno mio ambulatorio è tutelato dal segreto professionale. Siamo d'accordo?"
"Si si dottoressa. Concordo su tutto. Allora ci vediamo lunedi 22 alle 18,30. Grazie ancora e buona serata."
"Grazie a lei. Arrivederci"
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