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Gay & Bisex

Ricordi - parte prima : la partita di tennis


di nantucket71
16.12.2021    |    10.800    |    9 9.9
"Nelle settimane seguenti i due giocavano spesso a tennis nello stesso orario in cui io avevo lezione e tutte le volte, negli spogliatoi, si rinnovava il..."
PREMESSA
Sono un uomo sposato e segretamente bsx e sin da adolescente ero attratto dai maschi come dalle donne.
Da adolescente ebbi modo solo di coltivare una amicizia "particolare" con il mio più caro amico, ma limitandoci a sesso soft fatto di baci, e seghe reciproche.
Da allora, niente sesso tra maschi, le cui fantasie coltivavo consumandomi a vedere cassette porno anche di genere gay, che compravo e vedevo di nascosto.
Poi mi sono fidanzato e sposato, continuando però in segreto a guardare video porno, segandomi e godendo abbondantemenmte, pur non rinunciando ai miei doveri di fidanzato e poi di marito.

Il mio "battesimo" del sesso tra maschi, l'ho avuto quasi a 30 anni, già sposato ma sempre più desideroso di provare sensazioni nuove e soprattutto quelle sensazioni che fantasticavo e immginavo trovandomi a letto con un altro uomo.
Non erano i tempi di internet, che non era diffuso come oggi, ma era possibile trovare annunci di escort gay su riviste specializzate o su alcuni giornali locali.
Decisi di contattarne uno, il cui annuncio mi intrigava parecchio e così mi ritrovai in un bell'appartamento di Firenze, con un ragazzo della mia età muscoloso e molto dotato il quale si prese la mia verginità anale.
Fu un rapporto appagante e alla pari, da perfetti versatili 100%. Lui scopò me a lungo e io scopai lui.
Mi fu chiaro sin da allora che ero adatto a entrambi i ruoli ma da attivo non duravo molto vista l'eccitazione che mi pervadeva nel ficcare il mio cazzo nel culo di un altro maschio, mentre nel ruolo passivo il piacere era più duraturo e si manteneva finchè durava l'altro.

Sebbene prediligessi il ruolo passivo, il mio cazzo si manteneva durissimo pur avendo io nel contempo un cazzo piantato nel culo e spesso invitavo l'altro a segarmi mentre mi scopava e a volte non c'era bisogno nemmeno dell'invito perchè il mio cazzo dritto pur da passivo era molto eccitante per il partner.

Già da quella prima volta mi meravigliai di come sapevo muovermi e gestirmi a letto con un altro uomo. Sembrava avessi fatto pompini da una vita e il mio culo, vergine, ( a onor del vero lui me lo lavorò davvero bene di lingua e di dita e con molta pazienza da vero professionista del settore) si aprì e si dilatò con mia e sua sorpresa, tant'è che non credeva fosse la mia prima volta.

Da allora ho avuto varie esperienze segrete, le cui più belle vorrei raccontare perchè, come hanno dato grande appagamento e godimento al sottoscritto, spero lo diano anche a chi mi legge.

RACCONTO

Non sono mai stato un grande sportivo, ma ho sempre adorato sin da ragazzo giocare a tennis anche se non con continuità. Ero socio di un club, che frequentavo anche con mia moglie, specie d'estate, perchè c'era anche una bella piscina esterna.
Oltre la piscina c'erano anche numerosi campi da tennis, per cui, sebbene avessi abbandonato da un pò di tempo la pratica sportiva, decisi di prendere qualche lezione per rimettermi in forma.
Conobbi i due istruttori di tennis e a seconda dei giorni in cui ero libero, potevo fare lezione con l'uno o con l'altro. Sin da subito notai l'avvenenza dei due e in special modo quella di Riccardo, bel biondo sempre abbronzato con gambe e braccia muscolose e con quei pantaloncini da tennis che fasciavano perfettamente le sue parti basse, tanto che il tessuto sembrava sempre in tirare e sull'orlo di esplodere.
Occhi blu celeste e sguardo sfrontato, sempre circondato da belle donne e nonostante fidanzato, si diceva avesse più di un filarino in corso.
Lapo, l'altro istruttore, era meno muscoloso di Riccardo ma nelle parti basse aveva un gran rigonfiamento, tanto che a volte, giunto a casa, mi chiudevo in bagno pensando di fare sesso con lui, segandomi fino a schizzare copiosamente sulle piastrelle.
Lapo era già sposato e con due bambini e aveva sui 40 anni.

Sebbene fossi molto attratto da entrambi mi sforzavo di mantenere un rapporto puramente professionale, sebbene nel tempo si fosse instaurata una certa confidenza e amicizia.
Ogni tanto ci facevamo qualche battuta, alla quale si ribatteva sempre con battuta di spirito, e lontano da me il pensare che ci fosse qualche interesse recondito.
Sicuramente, il mio percepire interesse, era solo un mio modo di vedere distorto le cose dal mio punto di vista di uomo bisessuale.
Sai com'è..... se si è bisessuali si tende a credere che lo siano un pò tutti e si potrebbero facilmente fraintendere degli atteggiamenti innocui e presi per avances, con conseguente figura di merda e sputtanamento. Pertanto me nestavo letteralmente sulle mie, pur stando al gioco delle battutine.

Addirittura una volta con Lapo cokme insegnante, durante una lezione in cui caparbiamente voleva farmi capire bene il movimento che avrei dovuto fare col rovescio bimane, si sistemò dietro di me appoggiandosi leggermente al mio corpo in modo da guidare con le sue mani il movimento, ripetendo l'azione più volte.
Mano a mano che mi faceva ripetere il movimento, lo sentivo appoggiarsi sempre di più, fino a percepire chiaramente il suo pacco sulle mie natiche e sebbene ci fosse la stoffa di entrambi i pantaloncini, riuscivo a sentire chiaramente la sua erezione. Forse il fatto che io non mi ritraessi, gli fece intendere che poteva spingersi oltre e mi sembrò proprio che accennasse un movimento di strusciamento, ma fu solo un attimo, interrotto dall'arrivo di altri giocatori nel campo attiguo.
A quel punto, per niente imbarazzato, si ricompose e tornammo ognuno nella sua metà campo, ma il suo sguardo, almeno così lo interpretai io, mostrava compiacimento per aver raggiunto un obiettivo che si era prefissato.

Nell'immediato futuro non successe più niente mentre io desideravo poter vedere quei due manzi nudi. Nella mia immaginazione li vedevo sopra di me che mi prendevano decisi. Tutto questo mentre continuavo a fare sporadici incontri, coltivando le mie esperienze segrete con altri uomini conosciuti in rete: esperienze a volte appaganti, a volte meno.

Una sera, finita la lezione tardi andai negli spogliatoi a fare la doccia.
Riccardo e Lapo, che avevano finito anch'essi, erano entrati negli spogliatoi riservati ai dipendenti del circolo mentre io in quelli dei clienti e soci, spogliatoi che trovai già occupati da due persone che non conoscevo.
Ora si sa che quando si è negli spogliatoi maschili, anche se non vi sono interessi puramente sessuali, un occhio cade sempre su chi è nudo, solamente fosse per fare un confronto tra corporature, sederi e mazze .
Siccome i due erano già nudi e si apprestavano a entrare in doccia, potei vedere i loro corpi e il loro uccello penzoloni. Due begli uomini sui 38/40 anni, fisicati e ben messi a una prima fugace occhiata.
A questi pensieri mi venne proprio duro e quindi aspettai un pò prima di entrare anch'io in doccia visto che, sebbene divise tra loro, le doccie non erano chiuse.

Entrai in doccia mentre loro uscivano e mi parve che uno avesse fatto cenno all'altro come per dire.... osserva questo.
Io son sempre stato massiccio fisicamente e con un cazzo normale, ma con un bel didietro che ha sempre fatto effetto.

Quando tornai nello spogliatoio i due si erano quasi rivestiti per cui mi tolsi l'accappatoio e finii di asciugarmi.
Nel farlo il mio uccello divenne un pò barzotto e cercando di nasconderlo notai che uno dei due indugiava nel rivestirsi, cercando di guardare nella mia direzione.
Divenni allora più sfrontato e invece di nascondere il mio uccello barzotto, lo misi bene in evidenza.
Mentre uno dei, uscendo, mi dette una chiara occhiata in basso, l'altro, che stava finendo di mettere le sue cose nel borsone, agiva con molta lentezza, ma poi anche lui se ne andò e rimasi solo.

Mentre stavo rimuginando tra me e me sul comportamento dei due, Lapo bussò alla porta chiedendomi se ci fosse ancora qualcuno.
Sentendomi rispondere che ero solo, entrò per chiedermi se avevo dello shampoo da prestargli.
Entrò completamente nudo e per niente intimorito, anzi direi quasi esibizionista, consapevole dei suoi mezzi fisici.
Fu così che potei vederlo completamente nudo per la prima volta.
Un fisico asciuttovma ben definito con una leggera peluria che lo rendeva molto sexi e con un cazzo che faceva presagire dimensioni notevoli.

"Ehi, che ti stavi facendo una sega?" mi disse osservando il mio uccello barzotto.
Diventai rosso fuoco e brocciolai "E' il calore rilassante della doccia che mi fa sempre quest'effetto" dissi ridendo e buttandola un pò in battuta.
"E poi penso che tra dieci minuti sarò a letto con mia moglie.... sai com'è" e strizzai l'occhio.

"Peccato, pensavo di averti fatto io quell'effetto" rispose in battuta e una volta preso lo shampoo si girò e camminado da gran maschio se ne tornò al suo spogliatotio.
"Questo te lo rendo la prossima volta" mi disse uscendo.
Il suo culo è rimasto impresso per un mese nella mia mente così come il suo cazzo che non osavo pensare come si presentasse quando duro e in erezione.
Uscito Lapo, non passò un minuto che uno dei due tennisti che erano nello spogliatotio con me rientrò dentro, adducendo come scusa che non riusciva a trovare non so bene che cosa.

Poggiò il borsone e cominciò a cercare, chiedendomi se avevo visto il suo portafogli.
Io sempre mezzo nudo e barzotto, forse anche più che barzotto, dopo la visita di Lapo, lo osservavo mentre cercava e mentre cercava vedevo che buttava lo sguardo sulle mie parti intime.

"Ehi allora hai trovato il portafogli?" L'altro giocatore era sulla porta degli spogliatoi che chiedeva notizie.
Situazione strana, questa. Secondo me erano tornati per vedermi nudo.
Poi quello dentro esclamò... "Eccolo l'ho trovato" e raccolse da terra il portafogli in un luogo dove prima non c'era assolutamente niente.

Tuto questo mi fece eccitare e pensare e pensare.

I due finalmente se ne andarono e anch'io mi rivestii e andai via.

Nelle settimane seguenti i due giocavano spesso a tennis nello stesso orario in cui io avevo lezione e tutte le volte, negli spogliatoi, si rinnovava il gioco di sguardi fugaci tra me e loro.

Una sera finimmo molto tardi. Negli spogliatoi eravamo solo noi tre, oltre Lapo e Riccardo, nel loro spogliatoio riservato, e che avevano il compito di chiudere tutto.

Avvenne tutto in un attimo. Mentre ero sotto la doccia con la faccia verso l'interno, mi sentii picchiare sulla spalla. Mi voltai di soprassalto e uno dei due ragazzi mi chiese se potevo prestargli il bagnoschiuma. Mentre mi voltai per darglielo, lui indugiò con lo sguardo sul mio cazzo barzotto. Notando forse in me un cenno di assenso, allungò la mano e lo prese tra le dita, iniziando a segarlo e senza smettere di guardarmi negli occhi.
Io fermo, non solo non mi opposi ma allungai anch'io la mano e gli presi l'uccello già bello duro tra le dita.
Questo gli dette il via libera definitivo.
Entrò in doccia con me e messosi in ginocchio me lo prese in bocca e cominciò a succhiarmi avidamente.
Chiusi gli occhi e cominciai a godere. Non poteva essere vero.

All'improvviso anche l'altro venne nella doccia e presomi la testa tra le mani, cominciò a baciarmi e toccarmi il petto ovunque, fino a leccarmi e mordermi i capezzoli.

Siccome in tre eravamo scomodi nella doccia tornammo nello spogliatoio vuoto.
Quello che prima mi baciava e che si presentò come Luciano, si sedette a gambe aperte su una delle panche invitandomi chiaramente ad inginocchiarmi e prenderglielo in bocca.
L'altro quarantenne, di nome Edoardo, si mise vicino la porta di guardia, sapendo che nello spogliatotio vicino c'erano i due maestri di tennis.

Luciano aveva un cazzo ben fatto non molto lungo ma con una cappella bella larga e con un tronco ancora più largo. Cominciai a succhiarlo e lui, tenendomi la testa, mi scopava la bocca da vero maiale infoiato.
Stavo vivendo un sogno.
Due maschi che mi desideravano, wow.

Vedendo che per ora non c'era nessuno in vista anche Edoardo mi venne vicino e così cominciai a succhierli entrambi a vicenda.
Due gran begli uomini, che seppi entrambi sposati ma scopamici da anni.
Mentre in ginocchio mi davo da fare a succhiare entrambi, mi giunse una voce da dietro.

" Ma guarda un pò che bella scena. Qui si tromba a quanto pare".
Mi girai di scatto e sulla porta c'erano Lapo e Riccardo in boxer, divertiti da quello che stavano vedendo.
A me si seccò la gola e prima che potessi dire qualcosa, Lapo disse "possiamo unirci?" e al cenno affermativo dei due che stavo succhiando si tolsero i boxer e nudi si avvicinaro.

Avevo 4 maschi intorno a me, due coi cazzi ormai duri e dritti e gli altri due ancora mosci, ma non per molto.

"Dai succhiamelo" mi disse Lapo e persa la mia vergogna per essermi fatto trovare in quella situazione, glielo presi in bocca e cominciai a pomparlo, alternadomi con gli altri tre.
In poco tempo erano tutti e quattro in erezione completa e quello di Lapo, come avevo immaginato era davvero grosso, da farsi spaccare il culo.

Edoardo si inginocchiò accanto a me e mi aiutò a succhiare gli altri tre che gemevano come maiali appellando me e Edoardo, troia e puttana.

Fummo fatti rialzare e mettere in posizione quasi eretta, appoggiati con le mani alla parete e a gambe divaricate.
Con mia sorpresa Lapo venne sotto di me e cominciò a succhiarci, mentre Luciano leccava il culo a Edoardo e Riccardo lo leccava a me.

Poi sentìì Riccardo staccarsi da me e poco dopo sentii la sua cappella appoggiata sul mio buco.
Mi preparai alla penetrazione, così spinsi il culo un pò in fuori mentre lui spingeva per forzare la mia rosellina.
Il suo cazzo lungo ma non largo entrò tutto d'un fiato fino a che potei sentire il suo pube a contatto con le mie natiche.
L'avevo tutto dentro.
Lo stesso fece Luciano con Edoardo, che accanto a me, gemeva di piacere sotto i colpi decisi di Luciano che lo stava inculando.

Per un attimo, con gli occhi socchiusi dalla goduria, incrociammo i nostri sguardi carichi di goduria.
Oltre all'eccitazione per avere un uomo bellissimo che mi trapanava il culo, anche la vista di un altro uomo che veniva scopato accanto a me, aumentava il mio ritmo cardiaco e la voglia di essere usato da tutti quei maschi.

Riccardo mi scopava di brutto e io godevo.
Lapo a cazzo dritto si mise nel frattempo, seduto sulla panca, in modo cha a turno, io e Edoardo potevamo succhiarlo mentre continuavamo a essere inculati dagli altri due stalloni.

Poi Luciano e Riccardo si dettero il cambio e mi trovai montato da una furia d'uomo. Wow, Luciano mi montava da vero maschio alfa e sebbene avesse un cazzo di dimensioni non eccessive lo usava alla perfezione, consapevole delle sue doti amatorie.

A un certo punto Edoardo si mise a pecora sulla panca e mi invitò a incularlo.

Che bel culo aveva.
In quella posizione Lapo mi venne dietro e piano piano mi riempì il culo del suo bastone, dilatandomi il buco fino a che non l'ebbi preso tutto dentro.
Il suo stantuffare era potente e mi faceva sentire proprio sottomesso al suo vigore.

Era bravissimo.
Nessuno mi aveva inculato mai a quel modo e fui travolto in un orgasmo anale che non avevo mai provato sinora.

"Ehi, questo qui viene di culo come una figa" disse Lapo.
La lubrificazione del muco anale lo infoiò a tal punto che mi bordava delle spinte potenti facendomi di contraltare entrare a fondo nel culo di Edoardo, che godeva da matti e risentiva anche lui della potenza dei colpi di Lapo.

Ebbi modo, nel frattempo, di vedere Riccardo che si faceva inculare da Luciano.
Che bello. Quel maschio così maschio che si faceva prendere da un altro maschio.

Non ci volle molto perchè si arrivasse al culmine e messomi in ginocchio, a turno riversarono sul mio viso un fiume di sborra, di cui conservo ancor oggi una foto gelosamente nascosta.

Negli spogliatoi si respirava proprio aria di sesso ma la voglia di porcate a quanto pare era ancora tanta.
Riccardo, l'unico ancora fidanzato e che viveva da solo, propose di continuare la serata a casa sua.
Ci docciamo bene tutti e avendo accettato l'invito si andò da lui che abitava in un bella villetta in periferia, sicura e lontana da occhi indiscreti.

Arrivati e fatta una bevuta per rilassare gli animi, Luciano e Riccardo si misero uno davanti e uno dietro di me, cominciando a baciarmi ovunque e a spogliarmi.

In breve mi trovai con Luciano che mi leccava il culo, dopo avermi aperto le chiappe e Riccardo che mi succhiava l'uccello. Poco più in là Lapo e Edoardo erano impegnati in un 69 libidinoso.

Luciano si sdraiò sul letto invitandomi ad impalarmi su di lui e così feci, salendo e scendendo sul suo cazzo imperioso e durissimo.
Riccardo, vista la mia posizione ebbe la porca idea di venirmi dietro e fattomi piegare su Luciano, in modo che potessi esporre al meglio il mio buco, con un pò di difficoltà, ma perseverando nelle sue intenzioni, riuscì ad entrare dentro di me e fui pieno di loro due.

Spalancai occhi e bocca nel momento in cui il mio ano cedette e si abituò a quella enorme intrusione.
Due uomini stavano contemporaneamente riempiendo il mio culo, e che uomini!!!

La cavalcata di Riccardo insieme a Luciano mi fece avere un altro orgasmo anale che favorì la penetrazione cui ero sottoposto.
"Che troia che sei, che gran troia. mai scopato uno così" diceva Riccardo mentre affondava nelle mie carni.

"Te lo dicevo io che ci sarebbe stato" disse Lapo di rimando, mentre stava martellando di colpi il povero buco di Edoardo, che era stravolto dalle dimensioni di Lapo.

Lapo uscì da Edoardo e fece stendere Riccardo sotto di me. Gli salii sopra e lo presi dentro di nuovo dentro di me. Per un momento mi sembrò di essere vuoto avendo solo il cazzo di Riccardo dentro, mentre pocanzi ero stato riempito da due.

Lapo voleva avere la sua parte nella doppia penetrazione.
Era colmo di libido e voleva sottomettermi il più possibile e farmi sentire il maschio che era. Appoggiò la sua enorme cappella al buco già occupato da Riccardo, che per fortuna aveva un cazzo lungo ma affusolato. Poche spinte e la cappella entrò dentro di me provocandomi un dolore immenso. Si fermò e mi fece abituare a quell'intrusione per poi spingere e spingere finchè non fu dentro fino a metà. Ero in estasi perchè due maschi pazzeschi mi stavano facendo oggetto delle loro voglie sessuali e mi stavano letteralmente portando in una direzione dalla quale non sarei più tornato indietro, ovvero quella di essere dominato sessualmente da maschi decisi e autoritari, pur nel rispetto dei ruoli.

Non durarono molto i due, e una volta che Riccardo uscì da dentro di me, continuai a essere scopato da Lapo, che, allungando, una mano impugnò il mio uccello duro segandomi e facendo in modo che la sega provocasse in me quegli spasmi che mi facevano contrarre l'ano, che a quel punto gli fasciava l'uccello, facendolo godere di brutto.

Di fronte a me Riccardo veniva scopato da Luciano e Edoardo a turno.
Eravamo così eccitati che mentre ci scopavano, io e Riccardo, entrambi a pecora l'uno di fronte all'altro, ci baciavamo appassionatamente.

Giunti al culmine dell'eccitazione Edoardo mi invitò insieme a lui ad inginocchiarmi per terra.

"Apri la bocca" mi disse.
Mentre ci segavamo, schizzando per terra e sulle nostre mani il nostro seme caldo, gli altri tre si misero in piedi intorno a noi. Quando giunsero al culmine, schizzarono abbondantemente sui nostri visi e molti schizzi finirono anche nella mia bocca.

Fu la prima volta che assaggiai lo sperma di un altro uomo, anzi di ben tre uomini.
Il più abbondante Riccardo, lasciò poche gocce a Edoardo, perchè preferì, al momento di venire, infilarmi l'uccello in bocca, riversandomi in gola tutto il suo nettare mentre urlava : "Bevi troia, dissetati, oooohhhh ti metto gravido".

Un esperienza che ripetei più volte solo con Riccardo e Lapo e a volte con la presenza di Luciano quando è libero.

Da ormai 20 anni riusciamo ancora a vederci, anche se meno assiduamente, e fare delle gran porcate alle quali non mi sottraggo mai.
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