Racconti Erotici > Gay & Bisex > Succosa vendetta (3)
Gay & Bisex

Succosa vendetta (3)


di crigio
10.06.2018    |    4.318    |    6 8.5
"Il mio capo punta indietro contro la parete e i miei occhi esorbitano..."
"Dove credi di andare?", mi chiede il gigantone vedendomi uscire dalla camera da letto.
"In bagno. Perché?", gli chiedo a mia volta.
"No no! Resta lì! Non abbiamo mica finito!". Ingoio saliva e rimango stordito. Che vuol dire?
Non faccio in tempo a chiedermelo che due braccia forti mi sollevano e mi portano fino al letto lanciadomi letteralmente sopra. Nel rotolarmi, mi giro e mi rigiro e alle mie spalle compare un gruppo di ragazzi neri che si gettano addosso a me infilandomi le mani dappertutto.
"Ehi, ragazzi! Mi raccomando!", fa Enrico. Forse è preoccupato per la troppa irruenza del branco.
"Tranquillo! Ci pensiamo noi a questa troia! E' anche meglio di quanto appariva nelle foto!", risponde uno.
"Ed è già tutta bagnata!", fa un altro. Poi una minchia mi dilata la bocca in modo esagerato e due dita mi stringono il naso. Qualcuno si siede sulle mie gambe e mi schiaffeggia le chiappe con un uccello duro e pesante. Me lo spinge nel solco e il mio sfintere, sfacciato, lo inghiotte.
Una mano mi stringe il braccio e me lo porta ad un altro nerchione grosso e nerboruto. Lo masturbo lentamente. Lo stesso succede con l'altro braccio: ora anche con l'altro palmo stringo un palo di dimensioni impressionanti, che pulsa e vuole essere lavorato.
Sputo la mazza che mi sta soffocando e dico: "Ok, ragazzi! Buoni! Ce n'è per tutti! Io non vado da nessuna parte, però così mi fate male! Vi farò godere tutti quanti, non preoccupatevi!".
Allora, quelli si danno una calmata e lasciano gestire la situazione a me. Mi metto a pecorina al bordo del letto e invito il tipo che mi stava fottendo a ricominciare in questa posizione. Poi, faccio mettere altri tre davanti: uno lo succhio e gli altri due li masturbo.
In realtà, non sono molto ubbidienti e dietro di me si alternano diversi stalloni, tutti con dei minchioni da paura, che mi spanano il culo a ripetizione. Poi mi fanno rivoltare e uno di loro mi squarta: piega le ginocchia e mi perfora di brutto. Dà qualche colpo, esce e si tuffa con la faccia nel mio solco. Sento i suoi labbroni carnosi grufolare sulla mia rosellina e succhiare i miei umori. Poi si rialza e mi riempie di nuovo con tutta la sua virilità. Una mano si allunga sul mio perineo, lo massaggia e poi un dito mi penetra proprio sopra il cazzo che mi sta violando. La falange si fa arpione e tira verso l'alto.
"MMMMMMMM!!!", gemo e subito mi si scatena un orgasmo imprevisto e potente. Perdo umori e lubrifico il cazzone, che adesso mi scivola dentro più velocemente. Questi stronzi sanno il fatto loro.
"Levati, amico!", ordina un altro allo stallone e in un un secondo mi svuoto e mi riempio di nuovo di calda carne pulsante. Questo energumeno solleva una gamba e appoggia il piede sul letto, e poi inizia a darci dentro di bacino come un forsennato. Ancora una mano viene a massaggiarmi il perineo, ma stavolta senza penetrarmi. Questa cosa mi piace da morire, perché le dita, premendo verso il basso, spingono sulla nerchia e me la fanno sentire ancora di più.
Nel frattempo, vari pali si alternano tra le mie fauci: i ragazzi mi strattonano a destra e a sinistra contendendosi le mia labbra e la mia lingua. Quindi, a giro mi scopano tutti uno dopo l'altro, senza mai sborrare. Sono instancabili, non come i tipi del gruppo precedente. Questi hanno una resistenza incredibile e il buco comincia a bruciarmi. Per foruna, di tanto in tanto, qualcuno si ricorda di farmi sgravare e la lubrificazione attenua un po' il fastidio.
D'un tratto, uno di loro si sdraia sul letto e mi ordina di impalarmi su di lui. Obbedisco e l'arnese mi arriva fino alla bocca dello stomaco. Poi qualcuno mi spinge in avanti e mi appoggia la sua cappella sulla rosellina. Con una leggera pressione mi entra in corpo e scorre sull'arnese del suo compare dilatandomi oltremisura.
Quando spalanco la bocca per urlare il mio dolore, un altro stallone me la riempie col suo attrezzo. I tre iniziano a stantuffare nei miei pertugi e se la godono e se la ridono senza alcun riguardo nei miei confronti. Quello alle mie spalle si solleva sui piedi e col suo cazzone bello duro mi uncina la rosellina, dilatandomela come mai prima d'ora. Un conato di vomito mi fa smettere di succhiare la nerchia che ho in bocca e il negrone protesta. Mi mette una mano sotto la mascella e preme verso l'alto per farmela chiudere. Poi, riprende a muoversi avanti e indietro scopandomi le fauci.
Penso che così non si può continuare: se non mi rilasso e non godo mi farò sempre più male. E allora decido di darmi totalmente a questi porconi e farmi usare senza opporre resistenza.
Stringo lo stomaco per non soffocare quando quello davanti mi spinge il cazzo in gola; allo stesso tempo spingo in fuori con lo sfintere per dilatarlo il più possibile e fare entrare le due verghe agevolmente.
La strategia funziona, perché inizio a scaldarmi e il calore si diffonde più o meno uniformemente in tutto il corpo. Dal ventre risale verso il petto e il cervello e comincio a gemere.
"Sì! Brava puttanella! Godi, dai!", mi apostrofa il tipo sotto di me, che ha anche cominciato a strizzarmi i capezzoli e a tirarli talmente tanto da credere di farmi male. In realtà mi stanno regalando un tale piacere che quello che fino a poco fa era solo calore adesso si sta trasformando in un vero e proprio fuoco che mi arde dentro.
Lo stallone alle mie spalle si fa indietro e cede il posto a un suo compare, che, ovviamente senza riguardo, mi sbatte in corpo la sua minchia dura. Stavolta però sono preparato perché sono ben lubrificato dai miei umori che secerno copiosi grazie al godimento che sto provando.
"Giriamola!", propone qualcuno, e allora le due minchie mi scivolano fuori e diverse mani mi fanno voltare e impalare di nuovo sullo stesso cazzo. Mi sollevano le gambe e quello che un attimo prima mi stava penetrando da dietro, me lo ritrovo davanti che mi incula con forza. Il capo mi cade indietro e uno stallone ne approfitta per sormontarmi e battermi in faccia il suo enorme scroto.
"Succhiami le palle, puttana!", mi insulta. Io lo faccio, mentre due mani mi afferrano le tette e le impastano. Poi due dita iniziano a titillarmi i capezzoli e questi si induriscono e vengono completamente in fuori.
L'energumeno davanti a me mi lascia andare e il suo compare che ho sotto mi ribalta e, tenendomi la coscia sollevata, inizia a scoparmi a cucchiaio. Un cazzone in gola, comunque, non manca mai e anche adesso c'è uno stronzo che mi sta fottendo le fauci tenendomi la testa incollata al suo pube. Sempre contraendo lo stomaco riesco a non soffocare, così lui può godersi il restringimento della mia glottide sulla sua cappella e godere sonoramente.
Devo dire che anche il suo glande in fondo alla mia gola non mi dispiace: è da tanto che non provo un orgasmo scatenato da questa parte del mio corpo e forse è il momento per riaverne uno.
Piego ancora un po' indietro il capo, in modo che l'asta possa scorrermi meglio tra le fauci, e lascio che la punta dell'uccello stimoli adeguatamente il fondo. Gorgoglio e comincio a vibrare. Penso ad Enrico che mi sta guardando e mi sento ancora più troia. Ho a disposizione non so quanti stalloni di colore e li devo sfruttare solo per il mio piacere, anche se loro credono che sia il contrario. Alzo ancora la gamba e inarco la schiena, offrendo completamente il mio culo al tipo che me lo sta sfondando. Gonfio il petto e mostro a tutti le mie areole turgide e i capezzoli ben duri. Mi porto una mano alla rosellina e mi accarezzo. Mi infilo una falange in corpo e tiro in fuori.
In bocca aumenta la salivazione: non la contengo più e sbavo. Lo sfregamento del glande sta sortendo i suoi effetti. La gola si stringe e respiro a fatica. Ricorro al naso, ma ben presto vado in apnea. Rivolto indietro le pupille e tremo tutto. Quando riprendo a respirare strillo per l'orgasmo che mi sconvolge e, mentre con la gola strizzo l'uccello che me la invade, con lo sfintere strozzo l'uccello che lo sta violando.
"Merda!", sbottano all'unisono i due stalloni e il primo a sborrare è quello che mi sta fottendo. Fiotti abbondanti e interminabili mi riempiono il ventre. Poi anche l'altro energumeno si abbbandona al piacere estremo e si svuota i lombi dritto nel mio stomaco, dove, ingoiando con gusto, faccio finire tutto il nettare di cui erano farciti.
Quando lo stallone alle mie spalle si ritrae, vengo strattonato per una caviglia e trascinato al bordo del letto. Un tipo più nero deglia altri e dalla stazza enorme mi spalanca le cosce e mi infilza con la sua alabarda d'ebano. Poi si china su di me, fa scivolare le sua braccia sotto le mie ascelle e mi solleva. Si volta e avanza a grandi passi verso il muro. Mi sbatte contro la parete e, piegandosi un po' sulle ginocchia, inizia a a muoversi dentro di me.
"Che bel culo caldo e bagnato! MMMMMMM!!!", mormora, mentre la sua testa dondola in ogni direzione, persa nel piacere che le mie intimità gli stanno regalando. Quindi sposta le sue braccia verso il basso e ora mi sorregge per le chiappe. Me le tiene più aperte e comincia ad assestarmi colpi più profondi e decisi. Mi aggrappo al suo collo e mi faccio scopare come una puttana a gambe aperte, mentre tutti gli altri, compreso Enrico, si gondono lo spettacolo. Perdo umori e il mio solco si bagna tutto. Il rumore del ventre dello stallone che sbatte contro le mie natiche cambia: se prima era sordo, adesso suona più acuto.
Oltre la spalla dell'energumeno, vedo un negrone indicare tra le mie cosce e sussurrare qualcosa all'orecchio ad un suo compare. "Sì, è vero! Sta sbrodolando!", conferma quest'ultimo con suo profondo stupore. Poi, il mio stallone si getta a capofitto sul mio capezzolo sinistro e inizia a masticarlo.
Mi sciolgo. Mi abbandono completamente tra le sue braccia e mi perdo nel piacere liquido che mi pervade. Lui si stacca dal mio petto e sale a limonarmi. La sua grossa lingua mi perquisce ogni anfratto delle mie fauci e non posso sottrarmi ad una tale curiosa indagine. Il suo cazzone sta rimestando le mie secrezioni e stimolando i nervi più remoti del mio sfintere.
Sono allo stremo: devo godere. Il mio capo punta indietro contro la parete e i miei occhi esorbitano. Il culo si rilassa e mi apro a dismisura. Il torace si solleva e sporge in fuori. Lo stallone torna a divorarmi l'areola.
Una convulsione inizia a farmi vibrare e poi tremare più forte. I muscoli del ventre si contraggono e strozzo il nerchione che mi invade. Adesso ne sento ogni singola vena e le nostre reciproche pulsazioni ci fanno godere all'unisono. Lo stallone rantola e biascica in una lingua sconosciuta. Schizzi lunghi e abbondanti mi colpiscono in fondo al retto.
"Aiutatemi... aiutatemi...", implora l'energumeno, le cui gambe, tremolanti per l'orgasmo, lo reggono ormai a fatica. Si avvicinano altri due stalloni che mi prendono per le braccia e le gambe e mi portano fino al letto. Mentre il mio bacino sbatte ripetutamente contro il materasso in preda ancora a convulsioni, i negroni si posizionano tutti intorno alla mia faccia e si menano i cazzi. Avverto un primo schizzo sul petto, poi un altro sulle labbra. Uno sugli occhi e perfino uno dentro l'orecchio destro. Qualcuno mi riempie la bocca per farsi ripulire, e poi lo stesso fanno gli altri. Assaporo lo sperma di ogni singolo stallone che si è svuotato sul mio corpo inerme. Due dita raccolgono la sborra che ricopre i miei seni e me la portano alle labbra. La spalmano ben bene e vengo insulta: "Con questa lavati la faccia, zoccola!". Ubriaco per i fumi dell'orgasmo, obbedisco e con entrambe le mani distribuisco quel nettare su tutta la pelle del mio viso. Poi mi succhio le dita e mugolo per il gusto che mi dà.
"Cazzo, gli piace proprio!", esclama qualcuno. "Eccotene ancora!", e un'altra mano fradicia mi ricopre il volto.
"Bene! Prima di uscire ricordatevi di passare alla cassa!", chiosa Enrico, mentre gli stalloni smontano soddisfatti dal letto e raccolgono i propri vestiti.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Succosa vendetta (3):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni