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Deve essere una cosa di famiglia - Parte II


di prime85
17.03.2024    |    86    |    0 9.0
"Eravamo più affettuosi l'uno con l'altra, come se quell'esperienza avesse rafforzato il nostro legame..."
Passò poco più di una settimana da quando mia madre mi fece la sega più bella della mia vita. Non passava giorno che non pensassi al mio seme su di lei, alla sua lingua che di nascosto leccava lo sperma dalla sua mano. Quell'immagine mi tormentava e ogni volta che ci pensavo mi si induriva come non mai e non riuscivo a trattenermi dal masturbarmi ripensando a quei momenti. Poi puntualmente, dopo essere venuto, cominciavo a pensare a cosa potessi inventarmi per ripetere quell'esperienza incredibile. Mi serviva una scusa credibile, non volevo andare semplicemente da lei e chiederglielo, mi sembrava un po' brutto. Da parte sua non notai il minimo imbarazzo e continuava ad essere la solita mamma di sempre, però qualcosa era diverso. Notai che il nostro rapporto era cambiato in meglio. Eravamo più affettuosi l'uno con l'altra, come se quell'esperienza avesse rafforzato il nostro legame. I baci erano più frequenti e gli abbracci erano all'ordine del giorno ormai.

L'amico di mamma continuava a venire a casa ogni tanto, anche se con meno frequenza. Forse lei cominciava a stufarsi di lui? Nella mia testa speravo di prendere definitivamente il suo posto, ma sapevo che era solo una fantasia. Una fantasia che però mi faceva arrapare come non mai. Una sera, verso mezzanotte, sentii suonare alla porta. Era decisamente lui. Li sentii andare verso la camera da letto e preso dalla solita curiosità mi avviai verso la stanza. Nel corridoio sentivo già i respiri incessanti dei due che stavano decisamente scopando. Appena arrivato alla porta notai che era socchiusa. Assurdo, si poteva vedere quasi tutto in quel modo! Che lei l'avesse lasciata aperta per farsi spiare? Non credo, però l'idea mi eccitava. Mi misi dietro la porta e mi affacciai lentamente per vederli.

Finalmente riuscii a vedere una scena che desideravo vedere da sempre: lui sotto di lei, mia madre sopra che, a gambe aperte verso la porta, si gustava quel cazzone che le penetrava la fica rasata. Lui si stava godendo la visione del culo di mia madre che faceva su e giù sul suo cazzo, io invece potevo vederla da davanti, con quel pene che spariva dentro di lei. Lui non poteva vedermi dato che stava sdraiato e la porta era coperta dal corpo nudo di mia madre che cavalcava. Lei non sembrava avermi notato, così tirai giù le mutande e cominciai a masturbarmi, vedendo mamma che si godeva quel cazzo dentro di lei, con le tette che si muovevano a tempo dei suoi colpi e il suono delle sue natiche che sbattevano sul bacino di lui. Io ero quasi al limite e mentre stavo per venire, notai che lo sguardo di mia madre si era posato su di me! Mi stava osservando mentre saltava sul cazzo ma non fece nulla, anzi. Mentre godeva mi guardò fissa negli occhi, come se la cosa la eccitava, e io ricambiai lo sguardo. Lei aumentò il ritmo lasciando andare delle grida di piacere, sempre mentre mi fissava, fino a quando si fermò, si tolse il cazzo da dentro e cominciò a lanciare dei poderosi schizzi che arrivarono fino alla porta. A quella visione venni anche io, schizzando sulla porta. Avevo appena visto mia madre squirtare mentre mi osservava. È stato meraviglioso vederla godere così. Non capita tutti i giorni di vedere la propria madre squirtare mentre ti osserva. Mi rivestii e corsi in camera mia, con l'immagine della fica di mia madre che schizzava.

La mattina dopo ci incontrammo in salone per la colazione. Ci salutammo come nulla fosse, come sempre. Mentre bevevo il mio latte, lei disse ridendo:
"Piaciuto lo spettacolo di ieri sera?"
Arrossii per un attimo, poi risposi:
"Caspita sì, parecchio!"
"Hahaha bene bene!"
Rimasi un attimo in silenzio, poi le dissi:
"Sembrava proprio che ti stesse piacendo eh!"
"Ti dico una cosa, ma tienila per te, ok?"
"Ok, cosa?"
"Se tu non fossi stato lì a guardarmi, non sarei venuta in quel modo sai."
"Ah ti è piaciuto che ti guardassi?"
"È stato proprio quello a farmi venire in quel modo, di solito non lo faccio!"
"Prego allora! Vuoi ripetere la cosa?"
"Se capita, perché no?" disse lei ammiccando.
Finii la colazione e uscii per andare a scuola, felice come non mai.

Tornato da scuola il pomeriggio, entrai in casa e salutai mamma a voce alta che però non sembrava avermi sentito. In salone e in cucina non c'era, così andai in camera da letto e la trovai lì, sdraiata sul letto.
"Tutto ok mamma? Ti senti bene?"
"Vieni quì."
Senza dire altro che quelle parole, mi portò a bordo del letto, mi slacciò i pantaloni e me li tirò giù con tutte le mutande, liberando il mio cazzo che cominciava ad indurirsi. Ora la mia cappella era proprio davanti ai suoi occhi. Non feci in tempo a dire nulla che la sua mano cominciò a segarmi lentamente, mentre il suo sguardo era rivolto vero il mio che si godeva la scena. Tutto questo mi lasciò senza parole, mamma aveva cominciato a segarmi di nuovo e la mia erezione non tardò a venire. Appena si accorse che ero ormai duro come il marmo, lasciò la presa con la mano, fissò la mia cappella per qualche secondo e poi cominciò a leccarmi lentamente l'asta. Caspita, la lingua di mia madre stava leccando il mio cazzo! Sembrava che lei si stesse godendo ogni momento, la sentii respirare con affanno, era molto eccitata. Dopo qualche colpo di lingua, le sue labbra divorarono la mia cappella e se lo infilò tutto fino in gola. Ero in estasi, sentivo le labbra di mia madre sfiorarmi le palle per quanto era andata a fondo, mentre la sua lingua mi sfregava sotto la cappella. La mia prima pompa, fatta da mia madre.
La testa continuava a fare su e giù, quando a un tratto, senza staccarsi dal cazzo, prese la mia mano e la appoggiò sulla sua testa. Capii subito cosa volesse, così la afferrai per i capelli e cominciai a dettarle il ritmo della pompa, su e giù. Appena lei sentì i capelli afferrati dalla mia mano lasciò andare un gemito di godimento che non scorderò mai. Continuai a guidare la sua bocca sul mio cazzo con la mia mano che afferrava i suoi capelli, fino a quando mi fermai. Era il momento di sborrare, così le chiesi:
"Mamma manca poco, cosa vuoi che..."
Non feci in tempo a finire la frase che lei riprese il ritmo del pompino, stavolta più frenetico. Con una mano mi afferrò le palle e con l'altra infilò delicatamente un suo dito nel mio culo, mentre le sue labbra continuavano a divorare il mio cazzo. Quelle sensazioni furono troppo per me ancora inesperto, mi lasciai andare e inondai la sua gola col mio sperma. La sentii quasi soffocare, era veramente tanta ma la ingoiò tutta, e anche quando finii di svuotarmi lei continuò a succhiare, massaggiandomi le palle per almeno qualche altro minuto. Poi si staccò, si pulì le labbra con la mano e disse:
"Caspita, mi sa che io e te andiamo proprio d'accordo in queste cose cose sai?"
"Si mamma, decisamente!" risposi sfinito mentre mi sdraiai con lei, col cazzo ancora umido di saliva di mia madre.
Poi, mentre riprendevo fiato mi disse:
"Comunque ho deciso. Riprenditi che tra poco voglio fare altre cose con te."
"Che intendi?"
"Secondo te?" rispose sorridendomi.
"Ma io non ho mai..."
"Esatto, infatti è ora no? Chi meglio di me? Ti ho svuotato bene ora così tra poco durerai abbastanza per godertela meglio!"

Mamma aveva deciso di scoparmi.
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