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Black Story Cap 6 The American Girls


di Easytolove
03.05.2024    |    70    |    3 8.0
"” Me lo dice sogghignando, dalla valigetta estrae una serie di fogli, disegni, mappe e fotografie..."
L’aria fresca notturna del lago, entra dalla finestra, socchiusa, smuovendo lentamente la tenda scura, la cui ombra, proiettata dalla gigantesca luna piena che come una palla argentata si riflette nell’acqua, si muove sulla parete della stanza.
Ci siamo trasferite sul lungolago, in uno dei tanti appartamenti gestiti da Big Mama.
Rosmary, continua a fare la cameriera, ma ha smesso di cercare il marito, io con il corposo mensile che ricevo, ho smesso di frequentare i locali del centro, anche se ogni tanto, Minnie ricompare, e l’accompagno in quello che ormai è diventato il mio nuovo lavoro.
Ci concediamo dei lunghi pomeriggi a gironzolare per i negozi del centro, oppure con la Camaro andiamo alla ricerca di qualche posto tranquillo, di solito spiaggette solitarie, dove possiamo prendere il sole nude.
Oggi siamo state dalla parrucchiera, rimorchiare maschi non è più una delle mie priorità, così mi sono fatta un acconciatura che da tempo avevo voglia di realizzare.
Un taglio maschile, con i capelli quasi a spazzola, rasati sulla nuca, mentre Rosmary condizionata dalla moda del momento, ha trasformato i suoi lunghi capelli lisci in un enorme cespuglio di ricci scuri,
“Come quella ragazza nera, Angela Davis, mi piace da morire”.
Stasera ho voglia di essere scopata, sono già a letto, con questo caldo giriamo per casa nude, la sento che traffica in cucina, ha questa strana sindrome della casalinga, per cui deve sempre sistemare le stoviglie,
tutto deve essere in ordine, alla fine della giornata.
Finalmente la sua ombra si affaccia sulla parete, si avvicina alla finestra, apre del tutto la tenda, e nella luce della luna, si esibisce per qualche momento di fronte a me in fondo al letto.
Si accarezza le grosse tette sode, apre un pochino le cosce e fa scorrere due dita lungo la fessura, si è completamente rasata, un idea della sua nuova estetista, che dice che presto tutte le donne emancipate, andranno in giro con la fica depilata.
Il suo ciuffo rosso e spesso, mi piaceva, ma la vista di quel sesso sfacciatamente provocante e spudorato, aumenta il mio bisogno di orgasmo.
Ormai sa che quando resto in attesa, è lei che dovrà soddisfare le mie voglie, si prepara ad eseguire quello che le ho insegnato.
Si è inginocchiata tra le mie gambe spalancate, mi accarezza lentamente, si avvicina alla farfalla bionda, con due dita inizia a scorrere su e giù per la fessura, sente che ormai sono pronta per essere profanata.
Inizia ad entrare con un dito, mentre con il pollice mi preme sul grilletto turgido, non trattengo un mugolio, di attesa e di piacere.
Con studiata metodica, infila anche le altre quattro dita, con un movimento che diventa quasi circolare, per poi, aggiungendo anche il pollice, trasformare la mano in un oggetto appuntito, che con un colpo secco mi entra tutto dentro.
Resta per qualche istante ferma, inarco la schiena, per il piacevole dolore che mi riempie la fica, poi stringe il pugno, e inizia a scoparmi con l’avambraccio che mi entra dentro, per poi riuscire fino al polso, in un movimento lento e ritmato.
Rovescio il capo all’indietro, con la schiena inarcata, la imploro di scoparmi più forte, aumenta il ritmo, fino a quando diventa forsennato, la sento ansimare, rialzo lo sguardo verso di lei, è chinata in avanti, con la mano libera si sta sfregando la fica, aspetta che io goda per lasciarsi andare anche lei all’orgasmo.
Godiamo insieme, poi lei mi crolla sopra, lentamente le sfilo il braccio dalla mia fica, un pochino mi duole, le mani di Rosmary sono molto più grandi di quelle di Minnie,sono quelle di chi ha svolto lavori manuali.
Le salgo sopra e la bacio in bocca, aspiro la sua lingua nella mia, ora tocca a me scoparla, la farò godere, come ha fatto lei con me.
Mi addormento coricata su di lei, siamo crollate dopo l’ennesimo orgasmo, che ci siamo procurate sfregandoci le fiche ,fino a quasi farle sanguinare, una contro l’altra, in un frenetico movimento che ci ha lasciate senza fiato.
Mi risveglia come ogni mattina, continua con questa sua convinzione di fare la cameriera, abitiamo poco lontano dalla tavola calda, è già vestita con il suo grembiulino a pallini rossi,
“sveglia pigrona, e vatti a lavare che puzzi di scopata”.
“se mi aspetti ti do un passaggio con la Camaro”.
Corro sotto alla doccia, mi insapono velocemente, per prima la fica, che ancora mi fa un pochino male.
Mi infilo un vestito leggero di cotone, senza mettere le mutande, ho voglia di sentire l’aria fresca, prima che il giorno faccia esplodere la calura.
Parcheggio di fronte alla vetrina principale, come spesso accade, mi farò offrire la colazione.
I clienti sono pochi, Rosmary è già in tenuta da lavoro, e si reca dietro al bancone, io prendo posto in un tavolino in mezzo alla sala.
Mi sto versando la prima tazza di caffè americano,quando improvvisa, come al suo solito quando appare dal nulla, mi ritrovo seduta di fronte Minnie.
“Buongiorno bionda, sei meravigliosa questa mattina.”
E’ stranamente vestita come un impiegata di alto livello di uno degli uffici del centro finanziario.
Completo gonna e giacchetta dello stesso colore scuro, camicetta bianca,che le grosse tette tengono tesa, con le asole dei bottoni che sembrano sul punto di essere strappate.
Ha una valigetta nera, che appoggia sul tavolo.
La guardo preoccupata.
“Vedo che anche la tua amica è raggiante”,
me lo dice mentre la indica con lo sguardo mentre si avvicina con il taccuino delle ordinazioni.
Ormai ci ha viste, si ferma al tavolo e osserva curiosa Minnie.
“Buongiorno signore, volete ordinare qualcosa per colazione”?
“Chi è questa splendida ragazza così elegante che vedo per la prima volta”?
“E’ una mia amica Rosmary, non ti preoccupare, questa mattina faremo colazione assieme”.
Ci osserva sorniona, questa improvvisata non è certo fine a se stessa, mi devo preparare a qualche novità, nello stile di Big Mama.
Poi ordina una colazione robusta per due, con uova, bakon, pankake, marmellate e pane tostato.
“Allora bionda due buone notizie”.
“Sentiamo e speriamo che siano davvero buone”.
“La prima è che la tua amica qui, è veramente la ex moglie di quel tipo finito in fondo al lago”.
“Abbiamo anche scoperto che non era legato a una cosca, solo un povero sfigato che aveva deciso di entrare in un gioco troppo grosso per lui”.
“In effetti da qualche tempo ha smesso di cercarlo, non ne parla praticamente più”.
“Certo che si, è troppo concentrata nel dedicarsi alla tua fica”.
La stronza lo dice scoppiando in una grande risata, mentre da sotto al tavolo mi stringe con una delle sue piccole mani con forza una coscia, lasciandomi il segno delle unghie.
“Scusa bionda, lo sai che mi fai sangue, non riesco a non essere un pochino gelosa”.
Vorrei dirle di non provare a toccarla, lei è pericolosa, ma forse non sa che quando si tratta di donne, non sono di certo da meno, per qualche istante la mia mente corre all’indietro, e mi rimbombano nelle orecchie i colpi di una pistola, stretta in una mano, come se appartenesse ad una altra Eileen una sconosciuta senza rimorsi e remore morali.
Ci fissiamo per un attimo, poi sorrido e il suo sguardo si addolcisce.
“Bene qual’ è l’altra buona notizia.”?
“ Devo aprire la valigetta, e poi ve lo spiego,poi diremo a Rosmary, che con questo stupido lavoro ha finito”
“Avete intenzione di proporci un nuovo lavoro”?
“Certo bionda, ti toccherà lavorare,hai smesso di fare la bella vita.”
Me lo dice sogghignando, dalla valigetta estrae una serie di fogli, disegni, mappe e fotografie.
Inizia a relazionarmi su quello che dovremo fare.
“L’idea l’ha data a Big Mama il biondo californiano, dove pare che con questo tipo di bussines si facciano grossi guadagni”.
“E sarebbe”?
“L’industria dei film a luci rosse bionda”.
“Lo so, qui c’è la censura sulla pornografia, e il tutto è confinato in quei filmetti di cinque minuti che proiettano nelle cabine per segaioli, del retrobottega dei sexy shop.”
“Ma presto ci sarà la liberalizzazione, in California hanno già iniziato, si tratta di produrre e realizzare film veri, a Los Angeles e San Francisco ci sono decine di sale specializzate sempre piene, che incassano milioni di dollari.”
“E noi cosa c’entriamo in questa cosa”.
“Questa è la seconda buona notizia”.
“Abbiamo già fondato una società, che si chiama The American Girls Film Productions, specializzata nella produzione cinematografica.”
“E noi tre abbiamo il compito di far decollare questo progetto”.
Ho dovuto faticare non poco per convincere Rosmary, che doveva licenziarsi dalla tavola calda, di come questa faccenda fosse tremendamente seria, ma poi l’idea del cinema, anche se credo non abbia ancora ben compreso di che tipo, l’ha definitivamente convinta.
Nel pomeriggio siamo andate a fare compere, domani con Minnie andremo a Los Angeles, ci sono posti e persone che dovremo vedere e incontrare, ha semplicemente detto,
“Non potete continuare ad andare in giro svestite, dobbiamo sembrare persone serie”.
Ci osserva mentre entriamo e usciamo dai camerini, alla fine abbiamo un intero guardaroba, il vestito per le riunioni, quello per le uscite diurne e quello per quelle serali.
Rosmary che all’inizio era un pochino impacciata, alla fine si è sciolta, e si è calata perfettamente nella parte.
Poi ha voluto invitarci a cena in un famoso ristorante del centro, dove per tutto il tempo ci ha catechizzate sulla strategia che avremo adottato, i nostri ruoli nel progetto, e il primo obiettivo da centrare.
Andremo a Los Angeles, dove dovremo agganciare quella che è considerata la migliore regista e produttrice di cinema porno della California, e convincerla a lavorare per noi.
Alla fine, dopo aver pagato vestiti e cena, ci ha consegnato una busta, con dentro un bel po’ di contante,
“questo è per le prime spese, dovrete sempre essere impeccabili e curate”.
Poi si è congedata.
“Ho chiamato un taxi, devo andare da Big Mama, domattina mi raccomando siate puntuali, e questa notte, dedicatemi almeno una scopata”.
Mentre lo diceva fissava Rosmary in modo strano, sono certa che prima o poi troverà il modo di portarsela a letto.
“Non mi avevi mai parlato di questa tua amica Eileen, è davvero molto attraente, sembra sapere quasi tutto su di noi…..”
Rido, e resto indecisa, ma prima o poi le dovrò raccontare tutto quello che non le ho mai detto, su di me e su Big Mama.
La serata e gli avvenimenti della giornata hanno eccitato Rosmary, quando a letto mi avvicino, la trovo già tutta bagnata, gode quasi all’istante, poi dopo avermi baciata in mezzo alle gambe, mi avverte,
“domani non voglio sentire storie, ti tolgo quei brutti peli che hai sulla fica”.

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