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Il Giardino dell'Eden


di versatilero
29.07.2014    |    5.469    |    1 7.7
""Maledetto mi hai sfondato il culo, te la farò pagare, carogna!!", a quelle parole lui affondò ancora di più il suo cazzo facendomi sentire anche..."
In una notte di mezza estate, il gran caldo mi sfiniva, mentre la città era silente perché molti erano in vacanza, decisi di fare una passeggiata in un meraviglioso parco vicino alla mia abitazione. Era tardi e quell'oasi mi ristorava la mente ed il corpo, mi avviai verso un giardinetto più appartato ma... ad un tratto mi ritrovai seguito da cinque ragazzastri che mi urlavano "stronzo!! Uno che va girando cosi è solo un frocio!!". Era estate ed indossavo dei pantaloncini ed una maglietta, allungai il passo ma mi raggiunsero, con un colpo mi calarono i pantaloncini, così mi trovai a culo scoperto davanti a loro, con tante mani che mi tastavano le chiappe.

Tirai su i pantaloncini e mi allontanai, ma dopo qualche minuto li sentii chiacchierare e ridacchiare alle mie spalle ed eccoli all'attacco... mi spinsero, feci per andarmene ma mi accerchiarono, uno da dietro velocemente m’immobilizzò, cercai di divincolarmi con tutte le mie forze ma il tizio mi stringeva facendomi sentire qualcosa di duro sul mio culo.

Era il suo cazzo durissimo, me lo appoggiava con insistenza "Mmmmmhhh!! Stai fermo frocio, che mi gusto il tuo culo!!", limitato nei movimenti non reagii e cercai di spiegargli che volevo essere liberato ma guardandomi con disprezzo mi mollò una scarica di ceffoni sul viso.

Mi presero, mi legarono con entrambi i polsi a due alberi e mi sfilarono i pantaloncini lasciandomi nuovamente a culo scoperto, li sentii parlare a voce bassa e scambiarsi risatine ironiche…dopo aver strappato dei rami, mi fustigarono sulle chiappe ed io cominciai a contorcermi per il dolore, mentre loro ridendo "Ehi, ragazzi guardate sto frocio come salta e sculetta, però a chiappe non è niente male!" "Ah, ah, è vero sembrano dei budini?" "Certo che se uno va in giro con i pantaloncini da fighetto, non è tanto normale!"” Boh?Forse sarà finocchio!!" "Certo, con un culo cosi sodo è solo un finocchio!" "Ehi tu finocchio, lo prendi in culo o in bocca?" poi uno di loro ridendo mi puntò un oggetto in mezzo alle chiappe e spinse con forza..urlai

"Aaaaaaaaahhhhiiiiii!!!, mi fai male!!" "Uuuuhhh, è verginello il finocchio!!!" "Si vede che non ha trovato ancora, un cazzone da sfonda!!" "Beh! Ora forse ne ha trovare cinque cazzoni, che ne dite ragazzi!!"

Per un po’ di secondi non li sentii più parlare… qualche istante dopo percepii una presenza dietro di me, mi mollò delle pacche a mano aperta sul culo che involontariamente mi fecero allargare le gambe. "Stai fermo e allarga le chiappe troia, o ti riempio di botte." Che tanto t’inculo lo stesso! Fai il bravo finocchio ed aspetta di essere fottuto!!!" a quel punto scese un silenzio, sentii solo la zip di una lampo che si abbassava, io saltai per aria e voltandomi verso loro che erano in piedi, vidi un ragazzo moro che si era slacciato i jeans, ed aveva sfoderato un grosso arnese da monta a dir poco spaventoso che lentamente diventava più gonfio. Lui cominciò a sputarsi sul cazzo, poi sentii di lì a poco, sputare e passare la sua saliva sul mio buco. "Oddio, che cazzo vorresti fare, no! "Questo e troppo maledetto!", dissi agitandomi. Non sentii alcuna risposta ma fui afferrato per i capelli, non potevo vederlo, ma capii che voleva fottermi. Con le mani mi allargò le chiappe e con un colpo deciso infilò il suo cazzo enorme nel mio buco del culo, sentii una fitta che mi fece strillare dal forte dolore: "Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!!!! Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh!!!Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!", il dolore era insopportabile. "Aaaaaahiiii, maledetto toglilo!!!!", dissi con le lacrime che mi scendevano sul viso. "Cazzo ragazzi come urla la checca!!" "Avete visto che non è difficile metterglielo nel culo a sto frocio? e si diverte pure" gli altri incitandolo "Siiii, dai fallo godere a sto frocio!!" "Cazzo che culo, non ho mai visto il mio cazzo sparire in un buco di culo!!!", il dolore era devastante e persi i sensi per qualche secondo, quando mi ripresi, ero in un lago di sangue e feci, con un grosso cazzo ficcato nell'ano che entrava e usciva dall'intestino per più di 40 cm, in quel modo mi aveva sfondato il buco del culo, senza esitare un minuto lui continuò a penetrarmi con il suo cazzo enorme. "Maledetto mi hai sfondato il culo, te la farò pagare, carogna!!", a quelle parole lui affondò ancora di più il suo cazzo facendomi sentire anche le palle. Io non riuscivo a dire una parola, ero a gambe larghe e con quel cazzo enorme nel mio ormai abbondante buco. Mentre lo ficcava nel mio culo, il dolore si trasformò in un piacere infinito, non avrei mai pensato che dopo tanti innumerevoli affondi, io mugolavo di piacere ed eruttavo sperma.

Lui era dentro di me spingeva furiosamente e ad ogni affondo sentivo scuotere le budella mentre il suo cazzo s’induriva ogni volta di più. Ad un certo punto sentii il suo ventre schiacciato sulle mie chiappe e capii che era tutto dentro. Lentamente cominciò a toglierlo, per poi di scatto lo affondava a ritmo sempre più crescente. All’ennesimo affondo il culo mi faceva un male tremendo ma ero in preda ad un piacere selvaggio, che si notava per l'erezione del mio cazzo, ogni volta che il suo cazzo mi penetrava il piacere era più forte del bruciore. Cominciai a gemere di piacere e i miei mugugni si confusero con i suoi. "Cazzo che troia, sta godendo a prenderlo nel culo!", disse uno sghignazzando. Sentii il mio culo completamente riempito da quella grossa mazza, mentre gli altri stavano ancora a guardare con gli occhi sbarrati e con i cazzi in mano eccitatissimi!!! Non so quanto tempo durò quell'inculamento, ma ad un tratto lo sentii ansimare, irrigidirsi e vibrare tutto, capii che stava per sborrarmi nello sfintere. Prontamente lui si ancorò ai miei fianchi affondando il suo cazzo nel fondo del mio culo "Aaaaaaah siiiii, brutto frocio ti sborro dentro!!!" cominciò a penetrarmi con colpi più radi ma violenti, ora ero io ad urlare il mio piacere e il mio dolore. Lui rimase fermo a quella profondità per qualche secondo, poi sentii inondarmi di sperma caldo che si sparse per tutte le budella. "Allora troia, ti è piaciuto prenderlo nel culo, vero? E questo è solo l'inizio!" Dopo qualche lieve scossa in su e giù si sfilò dal mio buco dandomi delle forti pacche sulle chiappe e si allontanò.

Stupito, mi guardai intorno, e vidi gli altri che erano allineati dietro di me a maneggiarsi i loro cazzi duri in attesa del loro turno per incularmi. Mi allargarono rudemente le cosce e senza tanti preamboli fui inculato da un cazzo. Quando anche l'altro mi aveva fottuto il culo ne seguirono molti altri 4, 8,10, persi il conto, quante sborrate ebbi nello stesso momento e per di più nel giro di poco tempo. Ero sfinito, avevo il culo in fiamme e non cercavo altro che un po’ di riposo dopo tante trombate. Mi sborravano dentro e mi riempivano anche di parolacce, insulti e tante umiliazioni. Il mio buco di culo era slabbrato e pieno di sperma… pensai che avessero finito ma arrivarono altri balordi che erano stati chiamati dai cinque di prima, uno senza pensarci mi prese violentemente dandomi anche delle sculacciate, altri mi leccavano e mordevano i capezzoli, nonostante le mie paure iniziali, devo dire che sentirmi leccare e mordere in quel modo e con quella foga cominciava a piacermi. Ero stravolto dalla loro furia e dai loro colpi frenetici tanto da non capire più nulla…in quel momento sentivo solo la loro maschia forza nell'inculata. Dopo un po’ sentii degli schizzi sulla schiena che mi colavano fin nelle chiappe, sullo sfintere e lungo le cosce.

Il tempo scorreva veloce, i maschi pure ed erano instancabili e continuavano a fottermi con vigore trasformandosi in godimento crescente, sempre più crescente; ad un tratto raggiunsi l'orgasmo emettendo un gemito da vero finocchio; poco dopo anche loro una alla volta raggiunsero l'orgasmo e nonostante fossero venuti non si fermarono anzi, continuavano a chiavarmi, senza mai togliere le verghe dal retto; incredibile soprattutto il numero di volte che eiacularono dentro di me; intanto altri maschi arrivavano in successione; quella notte ebbi tanti cazzi da perdere il conto, non so quanti uomini m’incularono: giovani, neri, marocchini ed albanesi, tutti ripetutamente mi presero per tutta la notte riempiendomi di sborra le budella. Dopo aver offerto a tutti il mio culo, eccitato al pensiero di quando fossi troia in quel momento… finirono ed andarono via senza slegarmi. Albeggiava, per fortuna un vecchietto passò di lì e non potendo fottermi perché non gli si rizzava, si accontentò di leccarmi il buco del culo, era tremendamente bravo, iniziò a toccarmi il cazzo mentre si masturbava lentamente, la sua bocca si posò sulle mie chiappe fino a scivolare lungo lo spacco del culo. La sua lingua mi solleticava le crespe dell'ano, succhiando fino quasi a strapparmele, poi ficcò la lingua nel mio buco quasi a volermi penetrare a fondo, e contemporaneamente aveva accelerato il ritmo della masturbazione. Ero al settimo cielo quanto sentii le sue labbra aprirsi, ficcò il mio cazzo in gola in tutta la sua lunghezza. Mi accorsi anche che aveva infilato due dita nell'ano, e senza esitare mi pompava la mazza a ritmo frenetico stantuffando il mio culo, non ce la feci più e gli sborrai un torrente si sperma in bocca. Il vecchietto succhiò tutta la mia sborra golosamente e non fece cadere neanche una goccia, urlai di piacere per il fortissimo orgasmo… Nella frenesia non mi ero accorto che mi aveva slegato, per ringraziarlo, presi il suo cazzo flaccido bagnato dallo sperma che gli colava giù, gli pulii il cazzo fino a farlo diventare lucidissimo. Lo salutai e raccolsi tutte le mie cose… anche se il mio corpo era pieno di sborra e dolorante, con le chiappe lacerate a sangue, e il buco del culo slabbrato e pieno di sperma che colava ancora caldo dal mio ano, mi sentivo stanco! Mi affrettai a lasciare quel luogo di perdizione e corsi il più velocemente possibile a casa dove un bel bicchiere di bevanda fresca mi aspettava. Era tardi e andai a riposare!

Una volta passato il dolore, nel mio letto, pensai a quell’esperienza…non m’importa di essere stato la puttana di tanti…anzi volevo disperatamente ritornare nel mio Giardino dell'Eden.
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